Al di là delle diverse opinioni, anche a me turba e infastidisce questo reiterato “furto di scena” ai danni del nostro segretario.
O forse é Zingaretti che non ha le idee chiare, e rende in questo modo esplicita una sua debolezza? Non riesce a tenere il timone? Non è una critica : è che purtroppo il carisma conta fin troppo in questa società.
In ogni caso non mi piace il clima interno al partito. Non mi piace il mutismo tra i membri della classe dirigente.
Tra tweet e post su FB, nella cronica e ormai patologica incapacità di parlarsi, il partito finisce male.
C’è un rischio di populismi interni al partito, che vanno a sommarsi a quelli che infestano l’Italia.
Non so… non mi piace questo Pd. Non così.
Non mi piace che si parli di riduzione dei parlamentari, di rischio Iva, e non ci si domandi se con i 5s sarà mai possibile parlare di sbarchi, di fine della campagna contro le ong (il più grande fake populista di questo primo ventennio del 2000, avallato esplicitamente più volte da Di Maio : ong= scafisti) , se con loro si potrà parlare di ius culturae, si potrà riprendere il cammino dei diritti civili cancellato totalmente dall’agenda politica da un anno, sempre nel silenzio assoluto dei 5s ; se con loro si potrà parlare di Europa ; se con loro si potrà parlare di politiche di emancipazione e non di assistenzialismo che verte solo al consenso.
Non so : ho paura per l’identità del mio partito.
Ripeto, sono pensieri… ; vedo una grande, grandissima confusione.
Spero almeno in un dialogo reale, non web o per interposte persone, tra l’ex segretario e il segretario in carica democraticamente eletto.
Mi sembra tutto (come avrebbe detto Montalbano-Camilleri) “un gran triatro” . Non vedo schiettezza, fiducia reciproca, per non parlare di rispetto, tra i membri del partito.
Vedo un campo di trincee, non un partito.
Parlatevi, vi prego, a quattr’occhi, direi al segretario e all’ex segretario.
Si può assistere, per favore, ad una dialettica del rispetto, nella classe dirigente del partito, spegnendo un attimo i cellulari, i like compulsivi e gli ugualmente compulsivi tweet?
Vi abbraccio, con rispetto e stima sincera di ogni opinione nel partito e sul blog.
Massimiliano
Ma chi vi dice che non si parlino Renzi e Zingaretti? Enrico Berlinguer parlava in segreto con G. Almirante e Bobo manco lo immaginava, altrimenti avrebbe rotto i ” cabasisi ” anche ad Enrico.
Ad ora nel PD l’Unità resiste bene e la libertà di pensiero va a gonfie vele. Buon segno. Un abbraccio a tutti.Antonio
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Al di là delle diverse opinioni, anche a me turba e infastidisce questo reiterato “furto di scena” ai danni del nostro segretario.
O forse é Zingaretti che non ha le idee chiare, e rende in questo modo esplicita una sua debolezza? Non riesce a tenere il timone? Non è una critica : è che purtroppo il carisma conta fin troppo in questa società.
In ogni caso non mi piace il clima interno al partito. Non mi piace il mutismo tra i membri della classe dirigente.
Tra tweet e post su FB, nella cronica e ormai patologica incapacità di parlarsi, il partito finisce male.
C’è un rischio di populismi interni al partito, che vanno a sommarsi a quelli che infestano l’Italia.
Non so… non mi piace questo Pd. Non così.
Non mi piace che si parli di riduzione dei parlamentari, di rischio Iva, e non ci si domandi se con i 5s sarà mai possibile parlare di sbarchi, di fine della campagna contro le ong (il più grande fake populista di questo primo ventennio del 2000, avallato esplicitamente più volte da Di Maio : ong= scafisti) , se con loro si potrà parlare di ius culturae, si potrà riprendere il cammino dei diritti civili cancellato totalmente dall’agenda politica da un anno, sempre nel silenzio assoluto dei 5s ; se con loro si potrà parlare di Europa ; se con loro si potrà parlare di politiche di emancipazione e non di assistenzialismo che verte solo al consenso.
Non so : ho paura per l’identità del mio partito.
Ripeto, sono pensieri… ; vedo una grande, grandissima confusione.
Spero almeno in un dialogo reale, non web o per interposte persone, tra l’ex segretario e il segretario in carica democraticamente eletto.
Mi sembra tutto (come avrebbe detto Montalbano-Camilleri) “un gran triatro” . Non vedo schiettezza, fiducia reciproca, per non parlare di rispetto, tra i membri del partito.
Vedo un campo di trincee, non un partito.
Parlatevi, vi prego, a quattr’occhi, direi al segretario e all’ex segretario.
Si può assistere, per favore, ad una dialettica del rispetto, nella classe dirigente del partito, spegnendo un attimo i cellulari, i like compulsivi e gli ugualmente compulsivi tweet?
Vi abbraccio, con rispetto e stima sincera di ogni opinione nel partito e sul blog.
Massimiliano
Bravissimo, Massimiliano. Una lettera semplice e sconcertante per il tanto amore verso il PD, sono d’accordo con te.
Sergio
Ma chi vi dice che non si parlino Renzi e Zingaretti? Enrico Berlinguer parlava in segreto con G. Almirante e Bobo manco lo immaginava, altrimenti avrebbe rotto i ” cabasisi ” anche ad Enrico.
Ad ora nel PD l’Unità resiste bene e la libertà di pensiero va a gonfie vele. Buon segno. Un abbraccio a tutti.Antonio
Spero tanto, davvero, che tu abbia ragione, Antonio.
Ti abbraccio!
Massimiliano