Caro Sergio,
come si fa a mettere insieme una maggioranza riformista, se anche la sinistra più popolare cede al ricatto del populismo?
Può il PD schierarsi ufficialmente contro e farisaicamente dire: fate come vi pare?
Che razza di visione ha in testa Enrico Letta? Tu l’hai capito?
C’è ancora vita nel PD?
Non voglio metterti in imbarazzo, ma qualche risposta bisognerà pur darla …!
È difficile guidare un partito, come il PD, dove tutti/e possono esprimere liberamente il proprio pensiero e nessuno viene espulso se non la pensa proprio come i vertici del partito. Enrico Letta ci riesce e, nonostante faccia parte del governo attuale, continua a guidare il partito in modo eccellente. Tant’è che lo stesso risulta, secondo i numerosi sondaggi, al primo posto nella classifica di gradimento del popolo Italiano insieme all’unico partito di opposizione. Tutti sciocchi coloro che come me appoggiano Enrico Letta che guida un partito che sfiora il 22%, mentre chi spasma per un partitino, che sempre secondo i sondaggi, equivale ad un decimo degli elettori PD, ha in mano la verità assoluta? Può essere, ma agli elettori/trici l’ardua sentenza. Io comunque Sergio non penso che l’ing Ernesto Trotta abbia ragione, come tu scrivi, insieme al suo capo Matteo Renzi, pur votando si ai prossimi referendum sulla giustizia. Meglio un compromesso che tiene insieme una comunità piuttosto che correre in avanti come una pecora pazza sperando che il gregge ti segua senza se e senza ma. Buona giornata a chi legge Antonio De Matteo Milano
Vedi Antonio, la politica non si misura col numeretto ballerino dei sondaggi d’opinione.
Non è il campionato di calcio, con la classifica che cambia ogni domenica, ma dove chi vince comunque si vede alla fine, non è la volubile aderenza dei partiti alla volubilità di un’opinione pubblica sottoposta ad un continuo stress mediatico da tv, social, stampa, ecc.
La politica si misura dalla capacità di cambiare la situazione in atto, possibilmente migliorandola.
Si misura da un progetto di medio-lungo termine che sappia convincere gli elettori quando vanno a votare.
Si misura dalla credibilità delle persone che rappresentano tutto questo.
E’ la politica che deve guidare il Paese, non il contrario. Questa è l’essenza della democrazia liberale: il resto è populismo.
A loro modo populisti e sovranisti hanno provato ad offrire una proposta, che è però risultata vuota, inconsistente, e per di più gestita da incapaci, incompetenti, inadeguati, nemmeno tanto onesti.
Infatti è miseramente fallita con danni per tutti.
Adesso i riformisti cosa vogliono fare?
Vogliono trascinarsi dietro la zavorra dei populisti o vogliono provare ad elaborare un piano con le loro teste?
Questa è la domanda che pongo, alla quale non si può rispondere con il numeretto ballerino del sondaggio di Mentana del lunedì.
Purtroppo la faccenda è un filino più complicata. E serve gente capace che sappia cosa fare e abbia il coraggio di farlo.
Caro Ernesto,
sono d’accordo:” la politica si misura dalla capacità di cambiare la situazione in atto, possibilmente migliorandola.” Il segretario Letta, non lo sta facendo, ad esempio, con la conquista del comune di Roma dove sta realizzando quello che i ” popolisti”, come li chiami tu, non volevano fare, pur continuando a trattare con essi?
Non solo, ma il PD di Letta ha conquistato anche la città di Torino, dove, sempre I soliti ” populisti, governavano, quelli per intenderci con i quali Matteo Renzi aveva fatto il governo, quando il PD diceva no ai populisti e poi ha accettato. In tutte le battaglie affrontate da Letta il PD ha sempre mantenuto un numeretto intorno al 20% di votanti, mentre il tuo Renzi con la sua politica ed il suo carisma non mi pare abbia mai superato il 3/4%. I risultati suddetti che non sono previsioni non contano? Ancora qualche riflessione in linea generale.
I populisti coi quali tu non vuoi trattare e parlare non sono più come una volta. Non vogliono più l’impeachment del Presidente della Repubblica, ma lo votano e l’ apprezzano.
Non vogliono più uscire dall’Unione Europea o dalla Nato, ma accettano di schierarsi dalla loro parte.
Il “capo” generalmente non è colui che corre in avanti al suo popolo, per non fare il populista, ma guida da dietro la sua gente posizionando come avanguardia i migliori suoi collaboratori, proprio come fa da secoli il pastore di in gregge, una mandria o un branco.
Il PCI non esiste più ed al suo posto c’è un Partito Democratico che con fatica non solo si è adeguato alla democrazia rappresentativa, Ma la difende a spada tratta con risultati positivi e per me incoraggianti.
Tutto questo per me è politica eccellente e per ora mi basta e mi spinge ad andare avanti con Letta che tiene insieme il variegato popolo del PD e lo guida con pazienza e Costanza, proprio come fa un buon pastore.
M Può essere che raccontare quello che si vuol fare entusiasmi di più, anche il nostro amico è grande artista Sergio Staino, ma poi bisogna trovare una strategia per realizzarlo con il consenso, almeno maggioritario di chi ti segue. Il professore Letta Enrico per me lo sta facendo e lo apprezzo.
GUn abbraccio Ernesto: è sempre un piacere discutere con te, anche quando non siamo d’accordo sulla strategia per difendere i nostri comuni ideali. Buona giornata e buona domenica anche chi legge Antonio De Matteo L
Correzione: ….anche il nostro amico e grande artista,Sergio Staino…
Speriamo che questa volta il mio iPad faccia il bravo e non mi metta ancora l’accento sulla e congiunzione. Scusate: ma la nuova tecnologia è difficile da gestire per un vecchio come me, ma io non mollo.
Per sbollire le nostre esaltazioni possono aiutarci gli splendidi versi della seguente poesia del grande poeta, Premio Nobel per la letteratura nel 1959, Salvatore Quasimodo?
Ognuno sta solo sul cuore della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.
Buona giornata e buon inizio settimana a tutti/e coloro che leggono . Antonio De Matteo Milano
9 Comments
Caro Sergio,
come si fa a mettere insieme una maggioranza riformista, se anche la sinistra più popolare cede al ricatto del populismo?
Può il PD schierarsi ufficialmente contro e farisaicamente dire: fate come vi pare?
Che razza di visione ha in testa Enrico Letta? Tu l’hai capito?
C’è ancora vita nel PD?
Non voglio metterti in imbarazzo, ma qualche risposta bisognerà pur darla …!
Penso che tu abbia ragione.
specifico: ricatto del populismo giustizialista … il peggio del peggio …
È difficile guidare un partito, come il PD, dove tutti/e possono esprimere liberamente il proprio pensiero e nessuno viene espulso se non la pensa proprio come i vertici del partito. Enrico Letta ci riesce e, nonostante faccia parte del governo attuale, continua a guidare il partito in modo eccellente. Tant’è che lo stesso risulta, secondo i numerosi sondaggi, al primo posto nella classifica di gradimento del popolo Italiano insieme all’unico partito di opposizione. Tutti sciocchi coloro che come me appoggiano Enrico Letta che guida un partito che sfiora il 22%, mentre chi spasma per un partitino, che sempre secondo i sondaggi, equivale ad un decimo degli elettori PD, ha in mano la verità assoluta? Può essere, ma agli elettori/trici l’ardua sentenza. Io comunque Sergio non penso che l’ing Ernesto Trotta abbia ragione, come tu scrivi, insieme al suo capo Matteo Renzi, pur votando si ai prossimi referendum sulla giustizia. Meglio un compromesso che tiene insieme una comunità piuttosto che correre in avanti come una pecora pazza sperando che il gregge ti segua senza se e senza ma. Buona giornata a chi legge Antonio De Matteo Milano
Vedi Antonio, la politica non si misura col numeretto ballerino dei sondaggi d’opinione.
Non è il campionato di calcio, con la classifica che cambia ogni domenica, ma dove chi vince comunque si vede alla fine, non è la volubile aderenza dei partiti alla volubilità di un’opinione pubblica sottoposta ad un continuo stress mediatico da tv, social, stampa, ecc.
La politica si misura dalla capacità di cambiare la situazione in atto, possibilmente migliorandola.
Si misura da un progetto di medio-lungo termine che sappia convincere gli elettori quando vanno a votare.
Si misura dalla credibilità delle persone che rappresentano tutto questo.
E’ la politica che deve guidare il Paese, non il contrario. Questa è l’essenza della democrazia liberale: il resto è populismo.
A loro modo populisti e sovranisti hanno provato ad offrire una proposta, che è però risultata vuota, inconsistente, e per di più gestita da incapaci, incompetenti, inadeguati, nemmeno tanto onesti.
Infatti è miseramente fallita con danni per tutti.
Adesso i riformisti cosa vogliono fare?
Vogliono trascinarsi dietro la zavorra dei populisti o vogliono provare ad elaborare un piano con le loro teste?
Questa è la domanda che pongo, alla quale non si può rispondere con il numeretto ballerino del sondaggio di Mentana del lunedì.
Purtroppo la faccenda è un filino più complicata. E serve gente capace che sappia cosa fare e abbia il coraggio di farlo.
Caro Ernesto,
sono d’accordo:” la politica si misura dalla capacità di cambiare la situazione in atto, possibilmente migliorandola.” Il segretario Letta, non lo sta facendo, ad esempio, con la conquista del comune di Roma dove sta realizzando quello che i ” popolisti”, come li chiami tu, non volevano fare, pur continuando a trattare con essi?
Non solo, ma il PD di Letta ha conquistato anche la città di Torino, dove, sempre I soliti ” populisti, governavano, quelli per intenderci con i quali Matteo Renzi aveva fatto il governo, quando il PD diceva no ai populisti e poi ha accettato. In tutte le battaglie affrontate da Letta il PD ha sempre mantenuto un numeretto intorno al 20% di votanti, mentre il tuo Renzi con la sua politica ed il suo carisma non mi pare abbia mai superato il 3/4%. I risultati suddetti che non sono previsioni non contano? Ancora qualche riflessione in linea generale.
I populisti coi quali tu non vuoi trattare e parlare non sono più come una volta. Non vogliono più l’impeachment del Presidente della Repubblica, ma lo votano e l’ apprezzano.
Non vogliono più uscire dall’Unione Europea o dalla Nato, ma accettano di schierarsi dalla loro parte.
Il “capo” generalmente non è colui che corre in avanti al suo popolo, per non fare il populista, ma guida da dietro la sua gente posizionando come avanguardia i migliori suoi collaboratori, proprio come fa da secoli il pastore di in gregge, una mandria o un branco.
Il PCI non esiste più ed al suo posto c’è un Partito Democratico che con fatica non solo si è adeguato alla democrazia rappresentativa, Ma la difende a spada tratta con risultati positivi e per me incoraggianti.
Tutto questo per me è politica eccellente e per ora mi basta e mi spinge ad andare avanti con Letta che tiene insieme il variegato popolo del PD e lo guida con pazienza e Costanza, proprio come fa un buon pastore.
M Può essere che raccontare quello che si vuol fare entusiasmi di più, anche il nostro amico è grande artista Sergio Staino, ma poi bisogna trovare una strategia per realizzarlo con il consenso, almeno maggioritario di chi ti segue. Il professore Letta Enrico per me lo sta facendo e lo apprezzo.
GUn abbraccio Ernesto: è sempre un piacere discutere con te, anche quando non siamo d’accordo sulla strategia per difendere i nostri comuni ideali. Buona giornata e buona domenica anche chi legge Antonio De Matteo L
Correzione: ….anche il nostro amico e grande artista,Sergio Staino…
Speriamo che questa volta il mio iPad faccia il bravo e non mi metta ancora l’accento sulla e congiunzione. Scusate: ma la nuova tecnologia è difficile da gestire per un vecchio come me, ma io non mollo.
https://ilquadernodiet.blogspot.com/2022/06/il-mostro-mostruoso.html?m=1
Alcune riflessioni a proposito …
Per sbollire le nostre esaltazioni possono aiutarci gli splendidi versi della seguente poesia del grande poeta, Premio Nobel per la letteratura nel 1959, Salvatore Quasimodo?
Ognuno sta solo sul cuore della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.
Buona giornata e buon inizio settimana a tutti/e coloro che leggono . Antonio De Matteo Milano