Qui di seguito riporto alcune risposte ricevute alla mail in cui inviavo lo scritto di Adriano Sofri che trovate qui:
Caro Sergio, che succede? Gori? Vero, Montipiton. Anche se in gran ritardo, e quando erano già dei divi, bene. Brevemente, fu direttore di Italia 1: prima e dopo, è stato a lungo a dirigere canale 5. Nell’epoca d’oro di quella che vien definita la cultura Mediaset, nel senso più classico: il popolo inteso come pubblico, l’idea della vita come gara su parametri pop (sesso, appeal, glamour, trendy) le isole dei famosi, gli amici, le case del gran fratello, la definizione di una super entità, il mercato, da interiorizzare insomma. Giovanetto e squinzio, biancovestito, astuto, poco carismatico ma manovriero, ha attribuito sempre le sue scelte al gusto dominante, che imponeva la scala di valori che lui applicava. Niente da dire, nella sana logica di una cultura di destra, o del mercato, o del senso comune, o del male minore, o della fininvest di Berlusconi. Ma perché lo dovrebbe votare la sinistra, questo ideologo fininvest? Perché vorremmo un’Italia come Bergamo? Altra equazione idiota, quella del bravo sindaco allora bravo leader. Il problema di Gori non è quello di aver fatto delle scempiaggini che avrebbe fatto comunque un altro, magari per presentarsi poi come lui in Lombardia per il pd. Ma di non aver fatto, quando poteva e aveva molto potere, delle cose belle. E avrebbe potuto farne molte. Perché compensarlo di questa sostanziale ignavia con una regione? Non lo voterei mai, se avessi una minima idea di differenziarmi da Berlusconi e dalla sua fininvest, che è nel dna del nostro. Comunque la rigiri, è nato e cresciuto lì dentro: ed è ancora lì dentro. Si presenta quindi con delle buone carte per parlare al popolo del centrodestra, secondo la nota teoria per cui la sinistra deve prender voti al centro, in questo caso allineandosi dietro a un candidato di centro. E perché dovrebbe , la sinistra, che ha già visto questa storiella non funzionare, votarlo? È il minimo che chi si è trovato, come dice Sofri, masso fuori gioco per aver criticato simili posture, non ci stia. Non capisco quindi perché Sofri non capisca: più che altro non capisco perché non sia lui ad evidenziare queste caratteristiche molto ambigue di Gori. Non le vede? La teoria del meno peggio, evidentemente, porta molto lontano, diventa quasi metafisica. Piuttosto, ultima considerazione, direi che Gori da adesso entra comunque in campo. Perderà, ma se non perde troppo potrebbe sembrare una continuità ragionevole per il plotone di Renziani che cercheranno un leader, dato che Renzi perderà. Perderà nel senso che il pd tracolla (te ne accorgi anche tu, dal tuo colle). Ma tracolla il Pd: Renzi no, anzi mette i suoi in poltrona, e mantiene quindi una sua banda. E dal punto di vista di uno che fa politica per se, rimanere in gioco è già moltissimo, piuttosto che vender vacche o frigoriferi come sarebbe scritto nel suo destino. Sergio, l’animo umano è semplice: non si può misurare con parametri nobili una normale avventura, sarebbe come di dar di statista a Razzi. Bene quindi che in questo sfacelo si fermino le bocce, e i clan vadano a contare i loro tifosi: bene che si aprano tutte le ipotesi. E capisco il fastidio di Sofri (e anche tuo) per questa specie di dispetto dell’Utopia che scappa dalle parti di 5 stelle: ma le visioni decidono da sole da chi andare ad abitare, e se si spostano vuol dire che c’e qualcosa che le chiama. Le idee sono volatili come i fantasmi, e son loro a decidere dove andare, non noi. Casomai a noi sta di capire cosa vogliono dirci, e come dar loro voce. A suo modo il buon Bersani ci prova. Preferirei che tu e Sofri (che dovrebbe farsi delle domande) aiutaste a dar forma a questa bella caccia, piuttosto che spiegarci perché bisogna tapparsi il naso e votare il produttore dell’Isola dei famosi…
David Riondino
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Sergio,
tu hai troppa troppa troppa ragione. E Guicciardini pensava – e diceva – che l’intelligenza ci è data per nostro tormento: perché avere ovviamente ragione, e vedere che, magari, il mondo va da un’altra parte, è davvero tormentoso. Comunque qui mi sembra che questa ‘altra parte’ sfiori l’incredibile. Insomma, Grasso non esclude un governo LEU/5stelle (certo certo, bisogna discutere sui programmi). Io estèrrefo. Specialmente detto da un uomo di legge di fronte a un Movimento che si dà norme clamorosamente anticostituzionali. Ma stiamo scherzando? Comunque Machiavelli (non Guicciardini) diceva – e pensava – che metà almeno del reale dipendesse da noi. Speriamo in quella metà.
Un caro saluto,
Riccardo Bruscagli
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Carissimo amico, sei sempre splendido ! Non ho tutti gli amici che hai tu, ma stima per molti si. Mi fai venire in mente che prima di cominciare a condividere molte delle proposte di Renzi ed anche il suo attivismo e la sua toscana superbia (non diceva Dante prima di una sua visita diplomatica che gli costò poi l’esilio : “s’io vo chi resta ? ma se io resto chi va ?”) odiai quella bruttissima espressione fuori da ogni tradizione democratica usata per le persone e non per le automobili. Possibile che nessuno lo abbia consigliato di avere più qualche padre cosiddetto nobile anziché reietti futuri nemici ? Non sono mai diventato “renziano” ma anzi anti-antirenziano, contro gli anti renziani per le ragioni tutte private e poco politiche che li ispiravano oggi come ieri. E certo di domande bisognerebbe farsene tante, ma tutti. Oggi il mio veramente caro e grande amico Paolo Siani ha accettato la proposta di candidarsi a Napoli proprio per il PD da Renzi che giustamente ha deciso in tempi non sospetti e non da trionfatore assoluto ma già con qualche autocritica in corso di puntare su persone veramente specchiate e credibili. Io continuo ad essere a fianco del mio fraterno amico da trentadue anni in qua e certamente l’aiuterò con l’auspicio non tanto di un’affermazione personale ma di quella di un impegno straordinario, di uno stile, di un metodo fatto di umiltà, di rigore, di abnegazione, di competenza, di ascolto. Un grande abbraccio. Tuo ( sincero amico ed estimatore) Geppino Fiorenza
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7 Comments
Caro Sergio,
che tristezza la filippica di Riondino!
Quanta ideologia, quanto disinteresse per i problemi del Paese!
Solo attenzione e preoccupazione per una presunta, ipotetica, purezza del pedigree.
Ma, Riondino, chi crede di essere per dare patenti a chi mette la faccia per governare e dimostra pure di esserne discretamente capace?
Vale per Gori, per Renzi, per Franceschini, Del Rio, Martina, tutti quelli che ci stanno provando … e ci stanno pure riuscendo, anche se tra mille problemi.
Riondino custodisce la sua verità come la vestale il fuoco sacro, e non si rende conto di condannarsi all’irrilevanza.
E fin quando è la sua, di irrilevanza, uno potrebbe anche fregarsene.
Ma qui purtroppo si parla di organizzazioni che, in un modo o nell’altro, orientano altre persone le quali, magari in buona fede, pensano che, da qualche parte, c’è chi custodisce il sol dell’avvenire.
Ieri sera da Gruber ce n’era un altro, Tomaso (ma dov’è finita l’altra emme?) Montanari, altro campione di purezza … e di irrilevanza. Manco con LeU è riuscito a trovarsi …! Troppo poco puri.
Davanti a Dario Franceschini, concreto, pratico, che snocciolava numeri, risultati, un disegno reale, sembrava un extraterrestre, anche molto poco lucido!
Se questa fosse davvero la sinistra, non avrei difficoltà a dichiarare: “Non sono di sinistra!”
Fortunatamente la sinistra è quella che prova a cambiare il mondo, non quella che ne parla, ne parla, ne parla …
Diceva il vostro famoso conterraneo: “Non ragioniam di lor, ma guarda e passa”. Anche se costa fatica.
A proposito, voi toscani proprio non riuscite a sopportarvi a vicenda! Inutile sperare di farvi cambiare.
Avete dato tanto al mondo, forse anche per merito della litigiosità, ma che fatica starvi dietro!
Un caldo abbraccio abruzzese.
Ernesto Trotta
Sui toscani sbagli. Riondino, Montanari ed io ci amiamo molto e in più ci stimiamo e rispettiamo. Ognuno a suo modo siamo degli effervescenti creativi e produciamo spesso cose belle. Anche cazzate, ovviamente, ma questo fa parte del gioco. Una cosa oggettiva però è il fatto che l’unico che capisce qualche cosina di politica purtroppo sono io, o no?
E infatti adoro interloquire con te, che “oggettivamente” ti metti in gioco con noi scribacchini del blog.
Ma l’effervescenza creativa, ed anche l’individualismo, in politica possono fare danni seri.
Purtroppo lo stiamo constatando.
Qui non facciamo un certame poetico, ci giochiamo il Paese.
Nelle belle parole a commento dell’articolo di Sofri si trascura che i D’Alema, Bersani, Civati , Fassina ecc.ecc. , hanno invitato a votare, insieme a fascisti , razzisti e ex Cavalieri e per variati e abietti interessi personali, contro una sensata revisione della seconda parte della Costituzione. Così è stato tradita l’Italia e riconsegnata alla destra e a disastri prossimi venturi. Dante sistema i traditori nel gelo del più profondo sito dell’Inferno. Lasciamoli lì e parliamo di cose serie.
E intanto,io,da buon pimontse e non toscanaccio , leggo , penso , e imparo a leggere il presente e il futuro , che ha dire il vero mi preoccupa molto . Tutti i giorni sento , al bar, dal panettiere , per la piazza o la via , in banca , al supermercato , dei ragionamenti strani e preoccupanti .
Non hanno certo il livello dei ragionamenti che leggo su questo blog,( grazie Sergio ) , ma molto più rasoterra e ho la brutta impressione che a livello di base , anche anziana e che quindi dovrebbe avere memoria del lontano e recente passato, ci si stia predisponendo a volere una soluzione politica di destra , ma non quella berlusconiana, non quella che io non temo definire “ fascista senza la camicia nera “ . Non c’entra tanto Casa Puond o Forza Nuova , non e’ Qualcosa di pancia molto profondo …e su tenti di cercare di intervenire per chiarire , ragionare , vieni subito etichettato,, come uno che ha degli interessi a sostenere es. il Pd , che basta c’è bisogno di fare pulizia e quindi qualcuno che lo faccia , non importa con quale metodo , che sia di destra , o grillino o altro .
Forse molti italiani non sono sono contrari ad un ritorno non tanto denpmobcratico .
L’ antifascismo , la Costituzione , ferri vecchi e via dicendo.
Resto senza parola nel leggere il pensiero di Riondino, veramente brutto.
Anche Montanari l’altra sera da Gruber ha fatto una pessima figura, ma per me non è stata una novità.
Caro Sergio visto che sono tuoi amici e li definisci intelligenti, cosa di cui non ho il minimo dubbio, invitali a rimanere nel loro ambito perchè di comici in politica ce ne sono già e che non è detto che un buon professore di arte sia necessariamente un buon politico.
Leggo Riondino, ma quello scritto, del quale condivido meno di nulla, avrebbe potuto buttarlo giù, magari in forma più corretta, uno qualsiasi dei tanti “attivisti” dei centri sociali, di quelli cioè che s’intrufolano in ogni manifestazione pacifica solo per fare casino, spaccare vetrine e dare alle fiamme auto e contenitori dei rifiuti. Mai letto in vita mia qualcosa del genere! Non avessi letto il nome, avrei pensato che fosse uno dei tanti “troll” dei 5s, di quelli che sul Web trasudano invidia, malanimo, astio e persino odio verso tutti coloro che hanno avuto successo, a prescindere da come l’hanno ottenuto, il cui bersaglio preferito sono Renzi e il PD. Dietro questi c’è quasi sempre un “frustrato”, qualcuno che nella vita ha realizzato poco o nulla e comunque molto meno di quello che avrebbe voluto. L’aspetto più sorprendente dello scritto di Riondino è che lui crede di essere su un pulpito e di poter emettere sentenze su tutto e tutti. Presuntuosetto anzichenò il nostro!
P. S. Caro Sergio, questo commento l’avevo scritto ieri sera, ma ho atteso ad inviarlo. Oggi leggo con molto piacere, condividendoli, i diversi altri commenti pervenuti e concordo pienamente con te: rispetto a Riondino e Montanari sei l’unico che capisce di politica, loro farebbero meglio ad “astenersi”!