Cari tutti,
è bastata una trasmissione con alcuni punti di caduta qua e là per tornare ad urlare sulla rete: “Ruggeri è un fascista”. E’ davvero deprimente. Ma è possibile che la storia non abbia insegnato nulla e ancora si abbocchi come pesci lessi a questi ami così scontati, superficiali e assurdi che fanno, quelli sì, il gioco dei mestatori della destra parafascista? La trasmissione di Enrico Ruggeri ha avuto momenti altissimi, da Morgan a Elena Sofia Ricci per citarne due tra i più alti, a momenti di superficialità assai infelici. E con questo? Vogliamo ripartire con le scomuniche contro De Gregori, contro Mogol e Battisti, contro Bruno Lauzi etc etc?
Ai tempi in cui dirigevo Tango pensammo, insieme al giovane grande Giovanni De Mauro allora mio caporedattore, di pubblicare come Tango (e quindi come Unità) un gruppo milanese molto all’avanguardia e molto sconosciuto allora: Elio e le Storie Tese. Risentiteli in questa canzone dell’epoca insieme a Enrico Ruggeri e ditemi quando mai un povero rancoroso fascista può raggiungere simili vette di intelligenza.
Baci
Sergio
p.s. se non la capite fatevi aiutare dai vostri nipotini o, se non ne avete, da quelli del vicino.
Comment
Caro Sergio sono completamente d’accordo con te. Gli esseri
umani quando non riescono a ragionare e raggiungere un compromesso concludono il discorso con gli epiteti e ‘fascista” e uno dei tanti, Peccato però: così facendo la persona Che si vuole offendere ci guadagna e non si ravveda.
Buona domenica tutti Antonio De Matteo Milano