E se fossero la stessa cosa, pur operando ognuno di essi in diversi ambiti comunicativi? Mi spiego: in una casa del popolo sicuramente prevale lo scambio di opinione in un contesto di spontaneo e semplice confronto; in un circolo del PD certamente prevarrà l’analisi, l’approfondimento puramente politico della linea del partito; nel comitato civico irrompono, come auspicabile, sentimenti ed aspettative di una cellula della società civile che integra la lettura politica dei fatti rivendicando per sé autonomia di analisi e di giudizio ( è la tanto invocata apertura alla società civile). Ti e mi chiedo: perché non potrei frequentare le tre istanze senza essere pregiudizialmente bollato come renziano o Zingarettiano o Minnitiano e via così di …ano in …ano?
Un partito politico, per governare un paese deve essere presente in tutte le associazioni che operino sul territorio nazionale. L’idea che un partito debba star fuori dal sindacato, dalla Confindustria, dalla magistratura, eccetera eccetera è demenziale. Un bravo politico deve sapere che per riformare la società è necessario il consenso della stessa e quindi delle associazioni. Il partito democratico Italiano se vuole riformare il sindacato deve avere i suoi rappresentanti nello stesso e conquistare la maggioranza dell’associazione sindacale. Dire: “Fuori i partiti dalle associazioni!“ è uno scoop senza senso: è come dire che il direttore d’orchestra esegue un’opera senza orchestrali. La politica non si fa nelle piazze, nelle assemblee, ma parlando col vicino di casa e poi con quello di quartiere e poi con quello della città eccetera eccetera. La mia idea la devo condividere e solo quando la condividono in tanti la posso diffonderla a voce alta.
Il dogma non aggrega più: la gente vuole capire e risolvere i problemi con la ragione è questo,secondo me è un bene. Certo è difficile poi aggregare su temi specifici, ma ricorrendo
al “compromesso “ la storia dimostra che l’umanità vive benissimo. Io espongo le mie idee nel condominio dove vivo nel comitato di quartiere, su questo blog e sono contento quando una mia idea è condivisa, anche se mi toccherà modificarla realizzandola parzialmente. Non vedo alternative al ”compromesso“: le guerre, in qualsiasi forma svolte,portano solo disastri e dolore. Lunga vita al confronto e al compromesso e buona giornata a tutti. Antonio De Matteo Milano
Un Partito realmente plurale può, anzi deve, avere al suo interno approcci alla realtà, persino analisi diverse, purchè correttamente ispirate ad un idem sentire di fondo ed ad una visione, nei valori essenziali , comune.
In questo senso , in un quadro che può definirsi senz’altro e positivamente congressuale di fatto, ho ascoltato molti interventi alla convention Piazza Grande e … mi ci sono riconosciuto, ho ascoltato molti interventi alla Leopolda e …. mi ci sono riconosciuto, ho ascoltato la presentazione dell’ ultimo libro di Calenda e … mi ci sono riconosciuto, ho letto l’ intervento di Del Rio sulla Repubblica del 24 ottobre e … mi ci sono riconosciuto, ho ascoltato le conclusioni di Zingaretti e Renzi alle rispettive manifestazioni e , in buona parte, mi ci sono riconosciuto.
Sono banale? Oppure sono, come migliaia di militanti, la normale sintesi di un sentire “Democratico” che ha l’ unico “torto” di non trovare riscontro una classe dirigente coerente, generosa, realmente all’ altezza della sfida epocale ed unitaria nella salvaguardia di una visione essenziale della politica, della nostra Comunità, del Paese, dell’ Europa, che non può che vederci tutti accomunati.
In questa cornice i Comitati Civici, cui non aderirò, il mio Comitato Civico saranno le piazze in cui verrò convocato, possono anche svolgere un ruolo, avvicinare idee e persone non del tutto a noi contigue; la dove prefigurassero invece il germe ( asfittico) di un nuovo soggetto partitico, il disegno sarebbe di così basso profilo da vanificarne ogni rilevanza.
Meraviglioso compagno Salvatore, mi commuove questa tua persistente riconoscibilità che trovi nei vari interventi presentati come alternativi. E’ una disarmante voglia di unità che probabilmente ti porta a questi risultati e la cosa non può che far piacere. In questo senso ti prego allora di aggiungere a queste tue letture anche l’ascolto dell’incontro politico che si è tenuto venerdì e sabato a Milano dei compagni di Sinistra Dem. Lo trovi a questo link: https://www.radioradicale.it/scheda/555007/europa-sinistra-riscatto-prima-giornata.
Un abbraccio
Sergio
Salvini e di Maio vincono le elezioni perché parlano e propongono proposte concrete, anche se sbagliate, secondo me. La sinistra Dem con Caciari, Pollastrini, Merlo , Cuperlo parlano di “grandi sistemi con discorsi filosofici condivisibile, ma,secondo me, non affrontano i problemi veri che i cittadini durante i giorni devono risolvere. Ho ascoltato ieri sera gli interventi registrati dei dirigenti dem alla loro riunione, ma non sono riuscito a capire le loro proposte sul lavoro, sugli emigrati, sulla gestione del partito. Qualcuno, più attento ed intelligente di me, mi aiuta a capirle? In compenso ho capito, almeno credo, che il Sindaco Sala di MI, non andrà a votare alle primarie del PD per la scelta del segretario nazionale dello stesso ed io ho deciso che non lo voterò, se vorrà la riconferma a sindaco di Mi , pur avendo svolto sufficientemente il suo compito di amministratore: il coinvolgimento dei cittadini per la scelta della linea politica di un partito è fondamentale in una democrazia. Io sarò settario e non mi riconosco in tutti quelli che dicono di votare PD , definendosi di sinistra o di destra o di centro, ma rispetto la democrazia e sono pronto ad accettare la linea politica di chi uscirà vincitore al congresso del partito democratico Italiano. I popoli vanno sempre chiamati al voto , anche quando pensiamo che la nostra linea politica non vincerà. Mi auguro quindi che le varie “correnti”del PD si mettano d’accordo su come organizzare le votazioni e non impediscano al popolo dei democratici PD di scegliere. Spero ancora in un PD unitario e democratico e con questa speranza ringrazio coloro che mi leggeranno e vorranno aiutarmi a capire dove andrà il PD ed auguro a tutti una serena giornata. Antonio De Matteo Milano
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E se fossero la stessa cosa, pur operando ognuno di essi in diversi ambiti comunicativi? Mi spiego: in una casa del popolo sicuramente prevale lo scambio di opinione in un contesto di spontaneo e semplice confronto; in un circolo del PD certamente prevarrà l’analisi, l’approfondimento puramente politico della linea del partito; nel comitato civico irrompono, come auspicabile, sentimenti ed aspettative di una cellula della società civile che integra la lettura politica dei fatti rivendicando per sé autonomia di analisi e di giudizio ( è la tanto invocata apertura alla società civile). Ti e mi chiedo: perché non potrei frequentare le tre istanze senza essere pregiudizialmente bollato come renziano o Zingarettiano o Minnitiano e via così di …ano in …ano?
Un partito politico, per governare un paese deve essere presente in tutte le associazioni che operino sul territorio nazionale. L’idea che un partito debba star fuori dal sindacato, dalla Confindustria, dalla magistratura, eccetera eccetera è demenziale. Un bravo politico deve sapere che per riformare la società è necessario il consenso della stessa e quindi delle associazioni. Il partito democratico Italiano se vuole riformare il sindacato deve avere i suoi rappresentanti nello stesso e conquistare la maggioranza dell’associazione sindacale. Dire: “Fuori i partiti dalle associazioni!“ è uno scoop senza senso: è come dire che il direttore d’orchestra esegue un’opera senza orchestrali. La politica non si fa nelle piazze, nelle assemblee, ma parlando col vicino di casa e poi con quello di quartiere e poi con quello della città eccetera eccetera. La mia idea la devo condividere e solo quando la condividono in tanti la posso diffonderla a voce alta.
Il dogma non aggrega più: la gente vuole capire e risolvere i problemi con la ragione è questo,secondo me è un bene. Certo è difficile poi aggregare su temi specifici, ma ricorrendo
al “compromesso “ la storia dimostra che l’umanità vive benissimo. Io espongo le mie idee nel condominio dove vivo nel comitato di quartiere, su questo blog e sono contento quando una mia idea è condivisa, anche se mi toccherà modificarla realizzandola parzialmente. Non vedo alternative al ”compromesso“: le guerre, in qualsiasi forma svolte,portano solo disastri e dolore. Lunga vita al confronto e al compromesso e buona giornata a tutti. Antonio De Matteo Milano
Un Partito realmente plurale può, anzi deve, avere al suo interno approcci alla realtà, persino analisi diverse, purchè correttamente ispirate ad un idem sentire di fondo ed ad una visione, nei valori essenziali , comune.
In questo senso , in un quadro che può definirsi senz’altro e positivamente congressuale di fatto, ho ascoltato molti interventi alla convention Piazza Grande e … mi ci sono riconosciuto, ho ascoltato molti interventi alla Leopolda e …. mi ci sono riconosciuto, ho ascoltato la presentazione dell’ ultimo libro di Calenda e … mi ci sono riconosciuto, ho letto l’ intervento di Del Rio sulla Repubblica del 24 ottobre e … mi ci sono riconosciuto, ho ascoltato le conclusioni di Zingaretti e Renzi alle rispettive manifestazioni e , in buona parte, mi ci sono riconosciuto.
Sono banale? Oppure sono, come migliaia di militanti, la normale sintesi di un sentire “Democratico” che ha l’ unico “torto” di non trovare riscontro una classe dirigente coerente, generosa, realmente all’ altezza della sfida epocale ed unitaria nella salvaguardia di una visione essenziale della politica, della nostra Comunità, del Paese, dell’ Europa, che non può che vederci tutti accomunati.
In questa cornice i Comitati Civici, cui non aderirò, il mio Comitato Civico saranno le piazze in cui verrò convocato, possono anche svolgere un ruolo, avvicinare idee e persone non del tutto a noi contigue; la dove prefigurassero invece il germe ( asfittico) di un nuovo soggetto partitico, il disegno sarebbe di così basso profilo da vanificarne ogni rilevanza.
Salvatore Bini
Meraviglioso compagno Salvatore, mi commuove questa tua persistente riconoscibilità che trovi nei vari interventi presentati come alternativi. E’ una disarmante voglia di unità che probabilmente ti porta a questi risultati e la cosa non può che far piacere. In questo senso ti prego allora di aggiungere a queste tue letture anche l’ascolto dell’incontro politico che si è tenuto venerdì e sabato a Milano dei compagni di Sinistra Dem. Lo trovi a questo link: https://www.radioradicale.it/scheda/555007/europa-sinistra-riscatto-prima-giornata.
Un abbraccio
Sergio
Salvini e di Maio vincono le elezioni perché parlano e propongono proposte concrete, anche se sbagliate, secondo me. La sinistra Dem con Caciari, Pollastrini, Merlo , Cuperlo parlano di “grandi sistemi con discorsi filosofici condivisibile, ma,secondo me, non affrontano i problemi veri che i cittadini durante i giorni devono risolvere. Ho ascoltato ieri sera gli interventi registrati dei dirigenti dem alla loro riunione, ma non sono riuscito a capire le loro proposte sul lavoro, sugli emigrati, sulla gestione del partito. Qualcuno, più attento ed intelligente di me, mi aiuta a capirle? In compenso ho capito, almeno credo, che il Sindaco Sala di MI, non andrà a votare alle primarie del PD per la scelta del segretario nazionale dello stesso ed io ho deciso che non lo voterò, se vorrà la riconferma a sindaco di Mi , pur avendo svolto sufficientemente il suo compito di amministratore: il coinvolgimento dei cittadini per la scelta della linea politica di un partito è fondamentale in una democrazia. Io sarò settario e non mi riconosco in tutti quelli che dicono di votare PD , definendosi di sinistra o di destra o di centro, ma rispetto la democrazia e sono pronto ad accettare la linea politica di chi uscirà vincitore al congresso del partito democratico Italiano. I popoli vanno sempre chiamati al voto , anche quando pensiamo che la nostra linea politica non vincerà. Mi auguro quindi che le varie “correnti”del PD si mettano d’accordo su come organizzare le votazioni e non impediscano al popolo dei democratici PD di scegliere. Spero ancora in un PD unitario e democratico e con questa speranza ringrazio coloro che mi leggeranno e vorranno aiutarmi a capire dove andrà il PD ed auguro a tutti una serena giornata. Antonio De Matteo Milano