Ecco un altro contributo che vi farà riflettere ben bene. Mi arriva dall’amico Danilo Eccher, noto critico d’arte e operatore culturale. In allegato anche una mia rielaborazione di un fotomontaggio che sta girando sul web.
A lunedì
Caro Sergio,
ti leggo sempre con attenzione e curiosità, le tue strisce anche con piacere e divertimento. Mi permetto di scriverti perché i tempi sono bui e vedo nel nostro campo truppe disorientate e generali confusi. Leggo di proclami roboanti declinati alle nebbie ma, cosa che di più mi sconcerta, è l’impossibilità di vedere una strategia, vedo solo piccole tattiche infantili, vedo il terrore serpeggiare tra le nostre fila e il bisogno di aggrapparsi ad ogni stratagemma, anche il più insulso e vergognoso, pur di mantenere la posizione. Tempo fa avevo scritto che, forse in un rigurgito stalinista, mi sarebbe piaciuto rivedere una sinistra forte, coraggiosa, che sostenga la cultura del lavoro, che parli di integrazione laica e non di moralismi da don Orione: l’accoglienza è impedire lo schiavismo delle campagne, l’abbandono nei parchi delle stazioni, la difesa della dignità di tutti. Ora assistiamo ad uno spettacolo che io trovo ripugnante, come si può pensare di attivare un governo con chi ha fatto la propria fortuna elettorale attaccando e demolendo il PD? Non è forse meglio cercare di recuperare proprio da quel movimenti tutti i voti sottratti precedentemente? Non è forse meglio rischiare un’opposizione ferma e dura per ricostruire un’identità svaporata negli ultimi anni? Davvero pensiamo di costruire una politica aggrappandoci al presunto fascismo della Lega? Ma davvero c’è qualcuno che pensa che le persone del Veneto, Lombardia, Liguria, Piemonte, Friuli e, forse anche Emilia Romagna, siano fascisti? Sono tutte le regioni più avanzate, dove il lavoro è centrale, dove ci sono i camalli di Genova, Mirafiori, Monfalcone, Breda, le Cooperative, è qui che abbiamo perso ed è qui che dobbiamo ricominciare. Ma in queste realtà, i tatticismi non funzionano, nessuno potrà mai credere che un accordo solo contro qualcuno possa funzionare a lungo. Non è questa la Politica di una Sinistra che io ho sempre seguito, non è con i capetti usciti dall’oratorio che può rinascere la Sinistra, non è con le piccole furberie e con i sotterfugi che ritroviamo il nostro posto. Sentire l’on. Grasso o l’on. Speranza parlare di ‘responsabilità’, di bene nazionale per giustificare un accordo di governo è una vera performance situazionista, sottraiamoci da questo avanspettacolo, ritroviamo una Sinistra orgogliosa e con la testa alta.
Con amicizia e immutata stima.
Danilo
2 Comments
I critici d’arte e letterari, gli opinionisti, in generale coloro che dovrebbero orientare il popolo eterogeneo e contribuire alla formazione dei popoli omogenei , sono paragonabili, secondo me, ai preti predicatori: raggiungono il pulpito espongono la loro verità ai fedeli che possono solo rispondere amen. Alla luce di quanto sopra detto faccio una domanda sperando che qualcuno mi dia una risposta. Eccola. Come deve essere ‘la sinistra orgogliosa e con la testa alta”? Per essere più chiaro chi non crede più nella dottrina comunista, visto il fallimento totale, realizzato su questa terra, delle varie società comuniste del secolo scorso a partire dall’unione sovietica, può ancora considerarsi di sinistra? Voglio essere più esplicito. Chi, come me, non considera più la proprietà privata un furto e vuole collaborare con l’imprenditore (il vecchio ed odiato padrone ) per cercare di distribuire meglio le ricchezze umane garantendo la competitività fra gli essere umani, può far parte “della sinistra orgogliosa e con la testa alta”? Preciso che coloro che credono ancora nella filosofia marxista comunista mi considerano ‘un venduto” e secondo me hanno ragione: chi crede nell’uguaglianza comunista, non accetta la proprietà privata, non può ragionare diversamente. Io invece dopo aver Combattuto e creduto fermamente nella filosofia comunista sono arrivato alle seguenti conclusioni. L’essere umano ha bisogno per sopravvivere di tre cose fondamentali: la competitività, la libertà di parola, e la dignità. La dottrina comunista marxista non le ammette ed è per questo che è fallita. Io sto cercando di trovare una soluzione alternativa alla filosofia comunista: voglio che l’umanità abbia gli stessi diritti, gli stessi doveri , che sia garantita a tutti una vita dignitosa, ma che tutti abbiano la possibilità di realizzare le proprie idee tramite la democrazia rappresentativa. Che devo fare? Posso ancora considerarmi di sinistra e votare per il PD?
Ho già fatto altre volte le suddette domande senza ottenere nessuna risposta , ma chi crede nel “Compromesso storico” e di conseguenza nel partito democratico Italiano una risposta me la dovrà dare. Io sono convinto che quelli come me devono votare.per il partito democratico Italiano insieme all’imprenditore onesto. Forse Rispondendo ai miei interrogativi Daremo “un’anima al PD” . Scusate, ma io ci credo molto nel “compromesso storico“ considerandolo sbocco naturale della mia evoluzione politica. Ringrazio per l’attenzione ed un caro saluto a tutti Antonio
Antonio, hai ragione.
Chi ragiona dell’oggi con la testa rivolta al secolo scorso non ha capito niente della evoluzione politica e culturale che in questi anno con la nascita del PD si è cercato di modernizzarsi senza calpestare diritti e doveri dei cittadini.
Ci siamo sempre riusciti?
Io credo che siamo ancora indietro ma tanti passi in avanti si sono fatti.
Certo che se si azzoppano i purosangue, con tutti i difetti dei purosangue, poi di passi se ne fanno ancora pochini.
Ciao a tutti.
Camillo