Ciao SERGIO,
ho letto le due opinioni su RENZI , diciamo che in linea di principio mi trovo d’accordo con SERRA , anche se non mi sento un GONZO, l’ho sostenuto come ho sostenuto tutti i segretari del PD e ancora prima DS PDS PCI , sarò folle ma per me la priorità è sempre stata quella che una volta la si chiamava SPIRITO DI APPARTENENZA, oggi sicuramente tutto è diverso il mondo si è ” rovesciato ” ma l’uomo , che sarei io ” è sempre con quel CONDIZIONAMENTO entrato nelle mie poche SINAPSI fin da bambino. Può sembrare una ” belinata ” in Genova CAXXATA ,ma per me è così , ti posso garantire che non mi dà fastidio , anzi mi dà” FORZA ” . Allora si può discutere di tutto ma sempre con l’idea che sopra di noi c’è L’IDEA dove milioni di persone si identificano non per un’ ideale , ma per una idea MODERATA DEMOCRATICA DI CENTRO E ” SINISTRA , e i numeri , il da dove si arriva il dove e come vogliamo essere e andare , contano , senza quelli si perde in partenza. Che vuoi che ti dica , le solite discussioni TANTO PER PARLARE , buone per pensare ma poco utili per la ” massa ” ( voti ) comunque ognuno fa il suo mestiere . Certamente io ho dei fastidi nei confronti di RENZI , è sono identici a quelli che avevo per D’ALEMA BERSANI BERTINOTTI ecc ecc ecc. Quando abbandonano la nave , forse meglio dire il TRENO come diceva OCCHETTO al momento della fondazione del PDS , il treno è partito ci saranno alcuni che scenderanno a stazioni intermedie . È così è avvenuto , allora a me non garbano tutti quelli che predicano UNITÀ e poi fanno un partito per i caxxi propri, tirado fuori naturalmente le proprie RAGIONI dei perché . Allora, a prescindere , chi se ne va secondo me HA TORTO SEMPRE,anche se non è obbligato a stare , ha torto e basta , e dal quel momento i rapporti CAMBIANO , succede tra amici in famiglia con parenti e sul lavoro , vuoi che non succeda in POLITICA. Arrivo al dunque , chi ” MILITA ” ha una visione diversa ha una responsabilità diversa , certo è di parte , ma nella maggioranza dei casi è ben ” convinto ” di esserlo ed è pure un PIACERE esserlo . Naturalmente con tutti i suoi pro e contro. RENZI D’ALEMA BERSANI BERTINOTTI …… gli auguri , affari loro , di prendere alle prossime POLITICHE il 4% altrimenti nelle riserve , COME RIFONDAZIONE COMUNISTA E COMUNISTI ITALIANI . Leggevo oggi sul SECOLO XIX pare che RENZI E SALVINI potrebbero fare un governo di scopo per fare una cosa sola , RIFORMARE I COLLEGI ELETTORALI e secondo me non toccare la quota dello sbarramento al 4%, mentre tu sai che PD E 5 STELLE punterebbero ad innalzare la quota di sbarramento , di cui io sono d’accordissimo , la metterei al 8% così sei quasi obbligato a stare UNITO, poi certo c’è il discorso sullo sbarramento al partito o alla coalizione eventuale . . Scrivi questo per cercare di spiegare che la POLITICA alla fine è questa , NUMERI UNIONE FORZA altrimenti e un chiacchierare. Non voglio dire che non si debba ” chiacchierare ” , sono primo a farlo , ma sempre dentro una idea di fondo , mi rifiuto di pensare che non ci sia o non la si trova o vede , basterebbe PENSARE ALLO SCERIFFO PADANO ALLA MELONI e cosa significa oggi DESTRA . IL PD rivendica la sua legittima POSIZIONE di essere l’alternativa alla DESTRA . I NUMERI LO DIMOSTRANO, domani non lo so , vedo profondamente inutile e tempo perso tutti i tentativi , dalla BOLOGNINA A OGGI , di prendere il suo posto (PCI PDS DS PD con altri soggetti ) questo e quello che vorrebbero fare RENZI D’ALEMA BERSANI BERTINOTTI EC. ECC ECC . sono ” convinto ” che se un cambiamento vi sarà , sarà dentro PD , e sentiremo parlare di PD o chi per esso ancora per molto , gli altri nelle riserve .Pensa come vorrei che fosse oggi , per come la vedo io : DEMOCRATICI E REPUBBLICANI , come negli Stati Uniti , tutti gli altri se non vogliono partecipare , o non votano o stanno nel SOCIALE che c’è molto da fare . Allora che vada a quel paese Renzi e D’ALEMA solo per esempio . Ci perleremo a distanza e se non spariranno e se sarà il caso ,faremo ” compromessi” e alleanze per governare I COMUNI LE REGIONI E IL GOVERNO DEL PAESE . Perché questo è quello che conta , mi domando , ma TANGENTOPOLI tre governi BERLUSCONI BOSSI FINI, MONTI , male neccessario , 16 mesi dello SCERIFFO PADANO che dominava la scena politica mettendo paranoia ai suoi seguaci e incazzatura a NOI …. NON HANNO INSEGNATO NULLA, già tutto dimenticato . Saluto un abbraccio. Ciao
Giovanni Ornati
16 Comments
Propongo una meditazione collettiva, confidando nella vostra comprensione.
https://www.uominiebusiness.it/default.aspx?c=634&a=28353&tag=18-02-2020-IlviziettodelPd
sono in perfetto accordo con Giovanni Ornati
Bravo Ernesto
una analisi impeccabile che molti ancora non riescono a percepire.
Caro Giovanni Ornati
questa litania di “onore” all’unità obbligata a tutti costi è quella che ha provocato lo smottamento e l’insuccesso di un partito (o un’area) Riformista e di Sinistra che in Italia poteva avere un ruolo importante per cambiare veramente le cose. Le “tre donne” che Ernesto Trotta menziona con rigore storico nel suo articolo è l’esempio tangente di come abbiamo avuto leader importanti che potevano fare la differenza ma che una minoranza massimalista e autoreferenziale in aggiunta ad una mentalità atrofizzata al passato molto diffusa in questa area, non è riuscita a scuotere le vecchie incrostazioni ma soprattutto a non avere una strategia politica che nelle condizioni date guardasse al futuro.
Nel caso di Renzi, poi, nonostante i (primi) risultati ottenuti con il suo governo, tutto questo, per certi personaggi (sindacato CGIL in primis), non bastava mai anche perchè infastiditi dal fatto che qualcuno stava toccando i propri privilegi, non certo per l’interesse degli Italiani.
Caro Giovanni, il tuo orgoglio a rimanere tutto di un pezzo all’interno di questo PD, seguendo il fiume tutti uniti e sognando l’America dei Democratici e Repubblicani è una chimera che noi, che abbiamo militato negli ultimi 40-50 anni dal PCI al PD abbiamo avuto e mail realizzato.
Fino a quando non capirete che in Italia la popolazione, oserei dire di ogni epoca, è PROFONDAMENTE DI DESTRA (oltre che a maggioranza analfabeta funzionale) e che questa maggioranza non si conquista mettendosi il fazzoletto rosso al collo e sventolando bandiera rossa (io l’ho fatto orgogliosamente per 30 anni), questa stessa maggioranza non sarà mai dalla nostra parte, ne tantomeno dalla vostra.
Per farlo occorre (occorreva, quanti anni abbiamo perso….) pianificare una strategia politica mirata che con passo dopo passo ci avrebbe portato a momenti di successo.
Per cui volete continuare con la vostra “unità” inossidabile e, a tutti coloro che non ci stanno “peste lo colga”? Fate pure ma rimarrete (purtroppo rimaniamo) in balia per non so quanti decenni ancora di una destra retrò, la peggiore d’Europa.
un caro saluto
Gianni Moscatellini
Caro Gianni Moscatelli,
anche la tua mi sembra una litania il nome di un Papa che ha perso tutto il suo carisma e la sua credibilità verso il suo “gregge” e mira paurosamente alle “pecore” altrui snaturando la sua filosofia.
Io sono per l’unità del centro sinistra e tu dovresti spiegarci invece con chi vuoi governare, se “sfortunatamente” voi vivaci non riuscirete ad ottenere il 51%. Buona giornata e un caro saluto a tutti.
Antonio De Matteo Pescara
No, la domanda la faccio io a voi: voi con chi volete governare fino a quando non raggiungerete da soli il 51%?
ciao
Gianni Moscatellini
io l’ho scritto e lo ripeto con il centro sinistra come quello che ha vinto in Emilia Romagna e con tutti coloro che condivideranno il programma elettorale da preparare e che farà perno sul PD. Se a voi renziani il partito democratico italiano vi fa ” schifo” con chi governerete? Buona serata a tutti Antonio De Matteo Pescara
A noi di Italia viva fa schifo il PD? E dove l’hai letto? A noi dispiace che un partito come il PD si accoda con il peggior populismo del M5☆ pur di andare contro e annullare ItaliaViva, o non è così?
E quello che ho detto prima , il PD é quella sinistra retro ‘ che non ha una strategia né riformista ne tantomeno aspira alla costruzione di un nuovo centro sinistra. Poi lo fa in Emilia perché qualcuno ha imposto quella linea.
Buona serata
Gianni Moscatellini
Concordo molto con l’ Analisi di Trotta, avendo vissuto e sofferto tutte tre le “ storie “ .
Autocritica mai . Ma quelli de no al referendum, non hanno nulla da dire sulla scure del taglio dei parlamentari, visto che erano contro l’ abolizione del Senato. No : abbattere Prodi, Veltroni, Renzi, era per “qualcuno” una priorità assoluta …..magari può diventare prioritario fare fuori anche, toh, Zingaretti è così via ..
Caro Gianni Moscatelli,
vediamo se riusciamo a colloquiare senza offenderci e parlando di fatti, sperando di essere obiettivi per quello che ci pernette la nostra natura umana.
Cerco di riassumere sintetizzando cosa è successo nel PD negli ultimi tempi e cosa potra succedere, secondo me, in futuro. Andiamo per ordine di tempo.
1) Bersani e D’Alema sono usciti dal PD, a trazione renziana, per svuotarlo e costruire un partito di “puri e duri” che fosse secondo loro più a sinistra, senza mai chiarire cosa è per loro la sinistra ed hanno raccolto un 3%,
2) Renzi è uscito da PD dichiarando di voler svuotare il PD a trazione Zingaretti e per un centro sinisra allargato, come nella regione Lazio, per far nascere un suo partito che escludesse “i puri e duri” ancora presenti nel PD e li sistituisse con quelli di forza Italia ormai quasi in estinzione ed ha raccolto un 4-5%.
3) Calenda è uscito dal PD per costruire un altro partito diverso dal partito di Renzi e raccoglie un 2%?
4) il PD attuale torna alla vocazione originaria, al compromesso storico di Berlinguer, per tenere insieme le due culture, quella degli ex comunisti e quella dei cattolici progressisti ( per intenderci i Franceschini, i Lorenzin ecc ) e raccoglie un 20%.
Non sarà facile, ma secondo me, la strada del PD è e sarà la strada da percorrere senza fare i “primi della classe”.
Non servono gli slogan annunciati sui media, ma i “facilitatori” coloro che nelle stanze chiuse, senza gloria e senza applausi, smussino ” gli spigoli ” per cercare un compromesso delle idee e far avanzare e progredire la nostra attuale società.
Siamo in tanti a pensarla come sopra scritto, anche Prodi e Veltroni che votano PD.
Tutte le idee nella democrazia rappresentativa sono lettime, ma io sono per il ” Noi” limitando “Io” e non mi interessa più Renzi e coloro che vogliono imporre le loro proposte, ma preferisco i “facilitatori” ed il compromesso delle idee affini.
Come vedi caro Gianni ci siamo allontanati e di parecchio, ma se tu, come Ernesto Trota, diventi facilitatore, ci avvicineremo ancora. Chiudo con una frase cattolica che apprezzo e mi illunina molto. Pace e bene a tutti Antonio De Matteo Pescara
Caro Antonio
sul punto 1 siamo d’accordo, ormai è storia ed è quello che ha incrinato l’obiettivo che tu citi nel punto 4. Anche se il vero progetto riformatore di un nuovo tipo di partito è stato lanciato da Veltroni che però frantumato dai soliti noti, quelli del punto 1, non ha avuto il coraggio e se mi consenti, le palle per affermarsi e portare avanti quel progetto Riformista;
sul punto 2, la cronaca politica bisogna raccontarla fino in fondo. Renzi non è uscito per svuotare il PD ma se la vogliamo dire tutta è stato spinto ad uscire già dai tempi del governo del PD dei 1000gg. Carattere o non carattere, non c’erano (e non ci sono più) le condizioni per portare il PD alle aspirazioni Veltroniane. Si sono purtroppo delineate due visioni diverse di cui una è quella rimasta ancorata al passato ‘900 senza aver acquisito la consapevolezza che con quei presupposti non abbiamo mai vinto. Già dai tempi del “fuoco amico” dei 1000gg. stava maturando l’idea di una separazione consensuale che consentisse all’intera area progressista, viste le condizioni date della ns cara Italia, di potenziare questa area andando ognuno alla conquista delle proprie praterie sia a destra che a sinistra. Purtroppo non erano plausibili altre soluzioni.
Qui non si tratta di fare i “primi della classe” in Politica tutti gli schieramenti vincono se si sanno imporre con una leadership forte, preparata, lungimirante. L’articolo di Ernesto Trotta ti fa capire che a sinistra, al contrario, siamo maestri a distruggere leader di ogni stagione ed è per questo che non vinciamo mai nella dovuta misura. Questo è il ns problema.
Consapevoli di questo quadro, oggettivamente realista nella cronaca politica, continuiamo a commettere l’errore di non essere guidati da una strategia mirata che con il passo dopo passo ci consenta di avvicinarci al ns obiettivo di governo e di cambiamento di questa Italia. Una volta perchè antipatico e arrogante, un’altra perchè non fa le cose di sinistra (gulp!! vogliamo fare un confronto reale?) un’altra volta è troppo di destra …….. c’è sempre qualcosa che non va.
Ma ti pare plausibile, tu dici che Renzi vuole svuotare il PD, che l’attuale dirigenza politica del PD faccia di tutto per contrastare Renzi con l’obiettivo di abbatterlo, isolarlo? Renzi non dovrebbe dire la sua, perchè se no boigotta, ma deve seguire le loro posizioni pur se ragionevolmente diverse da quelle che sostenevano giorni o mesi indietro. Renzi non deve parlare perchè arrogante, antipatico. Il PD vuole fare una “alleanza strutturale” con il peggiore populismo europeo rappresentato dai M5stelle pur di non darla vinta a Renzi.
Queste sono 2 linee che possono trovare conciliazione?
D’altro canto, caro Antonio, volente o nolente, Renzi non è Veltroni che si sbraga e fugge, ma si batte con la forza di un leone perchè questo fa un Leader vero. Ma quando fa interventi, in ogni occasione non noti la forza di un politico preparato, coraggioso, creativo, lungimirante? Qui non si tratta di “culto alla personalità” ma di un riscontro oggettivo delle sue capacità, che non sono così frequenti, pur considerando anche errori commessi. Perchè per il gusto di una autoreferenzialità di certi personaggi dobbiamo buttarlo nel cestino? “però ricatta” !! certo, se in un qualsiasi tavolo di trattativa non hai uno o più elementi di “ricatto” vieni mangiato vivo dalla controparte senza ottenere nulla.
“Siamo in tanti a pensarla come sopra scritto, anche Prodi e Veltroni che votano PD”. Ma ti rendi conto che le cose dichiarate negli anni dell’Ulivo nei vari proponimenti di questi 2 brave persone vengono realizzate, in buona parte, dal governo Renzi e nonostante questo fanno i soloni e contrastano, ma soprattutto non aiutano Renzi a perseguire questo percorso? Perchè? perchè sono brave persone ma non Leader.
“Facilitatori” ? Se non si ha l’umiltà di capire i propri limiti e favorire i “primi della classe” a portarci a perseguire i ns obiettivi comuni, invece di denigrarli continuamente per scopi autoreferenziali, la strada sarà tutta in salita.
Buona giornata
Gianni Moscatellini
Correzione: tutte le idee sono leggittime
Non dimenticate per favore che io, come tantissimi altri compagni ora molto critici con Renzi, all’epoca abbiamo fatto propaganda e abbiamo votato per il “sì” al referendum. La storia della lotta a Veltroni, Prodi e Renzi riguarda solo il piccolo nucleo dei dalemiani, non fatevene un paravento per favore.
Sergio
E la CGIL, l’ANPI, l’ARCI, i costituzionalisti (ora silenti), un bel pezzo di PD (gente tuttora al Governo, i nomi li conosci)?
Piccolo nucleo di dalemiani? Non mi pare.
A me sembra un movimento articolato e complesso, che ha boicottato sistematicamente le prospettive riformiste di questo Paese in nome del consociativismo e del politicismo (mi scuso per gli orribili termini, ma così, tra compagni, ci capiamo…)
E ora ci troviamo qua… con Renzi che cerca di alzare l’asticella (nel suo tipico modo rumoroso, va bene…!) e Zingaretti che “sopire, troncare, sopire, …”.
Ma l’esigenza urgente delle riforme ce l’abbiamo o no? La facciamo sentire o no?
Il manifesto di Veltroni (discorso del Lingotto) del 2007 era “rivoluzionario”! Ve lo ricordate o no?
Abbiamo paura di Bonafede? Spero di no.
Coraggio!
L’analisi di Antonio è perlomeno un po’ naif.
Chi ha abbattuto Prodi, Veltroni e poi Renzi (senza ancora riuscirci del tutto) non è una pattuglia di “duri e puri” di chissà quale feconda ideologia, ma solo l’espressione di un consociativismo conservatore, che aveva (ed ha) paura di smuovere le acque, di toccare privilegi, di perdere egemonia e potere. Insomma autentica “reazione”.
Questa è la dura e pura realtà. L’abbiamo vissuta tutti, e con onestà intellettuale dovremmo riconoscerlo.
Ora non si tratta di incensare Renzi o aderire ad Italia Viva, ma di capire se, come progressisti riformisti, abbiamo ancora voglia di cambiare questo Paese (come tentò Prodi, programmò Veltroni e infine cercò di fare Renzi) oppure campicchiare cercando di non fare arrabbiare il M5S: capirai che minaccia il M5S! Un’esperienza fallimentare, truffaldina, democraticamente pericolosa ed ormai decotta, che prima la archiviamo e meglio è per tutti.
Dovremmo pressare tutti insieme i singoli deputati e fare loro capire che conviene anche a loro buttare a mare le minchiate sul NO-tutto, sulla democrazia diretta, sulla democrazie bucolica e la decrescita felice, e partecipare al cambiamento del Paese. Sarebbe un’avventura esaltante che darebbe anche un senso alla loro presenza in Parlamento. Sono oltre 300 e molti capirebbero l’opportunità. Se non ci prova nessuno, paradossalmente li facciamo vincere mentre stanno subendo una sconfitta storica. Pensiamoci.
Io penso che l’analisi di Ernesto sia come al solito la più veritiera .
Il consociativismo conservatore della defunta DC si è trasferito nell’odierno PD. Se fosse ancora vivo Andreotti si collocherebbe in quel posto lì.
Chiedo , perché invece di continuare a scontrarci tra Renziani e Democratici non ci confrontiamo sui problemi reali analizzando le cose a 360 gradi? Da lì credo potremo trovare la chiave per poterci confrontare senza analisi del sangue su chi è più Riformista dell’altro o chi sta più a sinistra ricordandoci però che ci dobbiamo basare sulla verità perché la Verità è sempre Rivoluzionaria anche quando è scomoda
Marco bs
Caro Ernesto, mi era parso di capire che tu volessi fare il
” facilitatore”, io l’ho fatto nel sindacato una quarantina di anni fa e mi piace molto. Sembra invece di capire, nonostante il tuo direttore G Turani abbia invitati voi renziani a tornare nel PD, l’ unico baluardo alla destra di Salvini ( parole sue), che tu continui a preferire gli sfascia corrozze.
Senza il PD non si va da nessuna parte. Volendo o nolendo è quest’ultimo che resiste come secondo partito di Italia con il 20% ed è la forza di maggioranza nel centro sinistra.
Io ho sempre sostenuto, anche quando governava Renzi il PD , che la maggioranza dette le leggi e la minoranza collabora.
Renzi sta facendo la stessa cosa che faceva la minoranza del PD quando lui era maggioranza. Conclusioni: Bersani e compagni erano sfascia carrozze, mestiere molto ambito dai vari Masaniello, e lo diceva anche Renzi; Calenda frequenta la scuola suddetta inaugurata da Bertinotti.
Io da ex renziano, mi chiedo e chiedo a voi vivaci, Renzi che ha seguito ( i fatti lo dicono ) la stessa strada di Bersani, D’Alema e compagnia cantanti come lo chiamiamo? Io penso che la storia non io ha gia deciso la sua professione.
Amici renziani spiegatemi perché sbaglio con i fatti lasciando fuori il dogma e perché la verità oggettiva, ( per me non esiste )
sia solo la vostra che siete una minoranza? Io posso anche essere sepliciotto ed ingenuo,ma perché Renzi che contesta la direzione di marcia del treno PD non trae le stesse conclusioni di Bertinotti e fa cadere il governo? Considerato inoltre che continua a votare con il centro destra, vuole sfiduciare il ministro Bonafede al quale aveva dato fiducia facendo nascere il governo e non vuole parlare con Zingaretti. Se a questo aggiungiamo, come dici tu, che ha contro i sindacati, la magistratura ed ingenerale tutti coloro che vogliono difendere i loro privilegi e sono tanti,soprattutto nella prateria dove lui intende coltivare, chi voterà Renzi e con chi governerà? Le grandi riforme si fanno con i compromessi e Renzi è divisivo: non sa ascoltare gli altri ed è megalomane, ma è intelligente e preparato e potrebbe rinsavire se i suoi fedelissimi non dicessero sempre “si” e cominciassero di nascosto a dargli per amore qualche calcio nel culo.
Caro Ernesto, i grandi leader si parlavano in segreto fra di loro e nessuno lo sapeva come era successo a Berlinguer ed Almirante quando si dividevano le piazze d’Italia per i comizzi. Renzi non riesce a parlare neanche con i suoi se solo obiettono qualcosa. A me è successo e posso testimoniarlo con le prove: fino a quando gli scrivevo elogiando il suo operato rispondeva, quando ho cominciato a contestarlo il rapporto si è interrotto nel silenzio assoluto eppure io ho condiviso e non rinnego alcune riforme dai lui voluto.
Comunque cari Ernesto e Gianni Moscatelli, se Renzi diventa ministro del centro destra sono sicuro che voi tornerete nel PD.
Buona fortuna io vi rispetto e vi considero amici, ma non sono d’accordo con voi su Renzi. Buona serata a tutti Antonio De Matteo Pescara