Cari amici,
la mia difesa laica e razionale degli operatori agricoli amanti dell’agricoltura biodinamica ha creato una serie di risposte che non mi aspettavo e che considero di una totale inumanità. Ma davvero si ha paura di un rito che prevede, tra l’altro, la collocazione nel terreno di un corno di vacca primipara riempita di letame? Che danno può fare per giustificare una reazione così violenta? Che danno può fare lo spruzzamento di acqua cosiddetta benedetta a un bambino ancora in fasce perché possa accedere a un presunto paradiso? Non vedo senatrici Cattaneo all’attacco spada in pugno. Che danno può fare la preghierina della notte che le nonne ci hanno sempre insegnato? O piegarsi a terra a pregare Allah in direzione de La Mecca? O far venire il prete a benedire la casa in cui viviamo? O toccarsi i cabbasisi quando si parla di morte? O inginocchiarsi di fronte al sangue di san Gennaro quando si scioglie? O fare le corna con le dita per augurarsi che qualcosa di dannoso non succeda? Perché tanta ferocia contro convinzioni che riguardano la sfera intima e spirituale di ogni persona? E come mai tutte queste orribili pratiche denunciate da Elena Cattaneo non sono state evidenziate e messe alla stregua di altri delitti civili nella Carta Costituzionale? O è la solita reazione isterica violenta e disumana di chi sublima la sua invidia personale verso il mondo in un generale vaffanculo a supposti radical chic? Non ne posso più. Ripeto: non credo per nulla alle pratiche più o meno esoteriche della biodinamica ma lotterò fino alla morte, parafrasando forse Voltaire, perché loro le possano liberamente fare. Inquinano il territorio? No. Danneggiano l’ambiente in altro modo? No. Aggiungono elementi estranei alla genetica vegetale? No. Al contrario sono molto attenti ad una pratica biologica riconosciuta da tutti. E in più, come ho sempre detto, i prodotti sono di alta qualità. Sono troppo costosi? Forse ma il tutto dipende dal valore dei nostri stipendi e dal costo del lavoro della manodopera. Preoccupiamoci anche di quelli che costano troppo poco al dettaglio per essere buoni e giusti come dicono di essere.
Per tutto questo l’attacco cui vengono sottoposti ha per me la caratteristica di un pogrom, di una persecuzione ideologica inaccettabile, soprattutto se promossa da una che è stata nominata Senatrice della Repubblica. A riprova di questo leggetevi quanto scrive il signor Defez su La Stampa di oggi. Cose da non credersi. Arriva perfino a incolpare Carlin Petrini di aver inquinato l’atmosfera invitando agli eventi di Terra Madre a Torino contadini di tutto il mondo per discutere del nostro futuro, come se in Cornovaglia fossero andati tutti o in bicicletta o in barca a vela. Mah.
Sergio
Tra mistificazione e truffa, la beffa dell’agricoltura biodinamica
Il fondatore di Slow Food Carlin Petrini su La Stampa del 14 giugno se la prende con gli scienziati che «sono poco inclini al dialogo e con la certezza di essere in possesso della verità assoluta». Il tutto per blindare la legge che equipara le procedure esoteriche del biodinamico al biologico. Ma la scienza non ha mai certezze su nulla, dice cosa è più probabile che accada, sono le sette politico-religiose ad avere certezze assolute.
Soprattutto non si capisce l’accusa di avversare il Ddl 988 sull’agricoltura biologica, quando noi protestiamo e continueremo a strillare ai quattro venti la nostra indignazione, solo contro il biodinamico. Quando dico «noi», intendo cittadini e scienziati come Cinzia Caporale, Alberto Mantovani, Giuseppe Remuzzi, Giorgio Parisi, Vittorino Andreoli, Antonella Viola, Giorgio Cantelli Forti e 34mila persone, tra cui gli scienziati all’estero di Airi (Associazione internazionale ricercatori italiani), che hanno firmato la «Petizione sullo stato giuridico dell’Agricoltura Biodinamica in Italia».
Basterebbe rimuovere la parola biodinamico dal Decreto legge 988 in discussione e nel giro di 15 giorni il decreto può passare in sede legislativa nelle Commissioni di Camera e Senato senza passare per l’Aula. Invece no, si preferisce una difesa ottusa e mistificatoria di una pratica che usa parti di animali riempiti di vegetali e irradiati da fumose energie cosmiche per propiziare riti esoterici che nulla hanno a che vedere con l’agricoltura biologica.
Il biologico ha un disciplinare europeo dal 1991, il biodinamico non ha nessun disciplinare, né in Europa né in Italia. Chi dice che esiste un disciplinare biodinamico europeo mente. Anzi, solo Demeter International può certificare la definizione di Agricoltura Biodinamica, visto che ne detiene il marchio registrato: autorizzare il biodinamico per legge sarebbe una privatizzazione dei sostegni all’agricoltura pagati dalle tasse dei cittadini elargiti ad una entità tedesca che non deve depositare bilanci.
Ma Carlin Petrini ci dipinge come i difensori dei veleni nel piatto, solo perché non guarda nel suo piatto. La sua organizzazione per decenni ha organizzato Terra Madre, una fiera internazionale dell’agricoltura dei Paesi meno fortunati (o forse più fortunati, secondo chi guarda?) che faceva arrivare a Torino contadini da quattro angoli del pianeta. Non a piedi, non in barca a vela, ma pagando loro biglietti aerei. A migliaia di contadini. Se volessimo fare il bilancio in termini di emissioni di gas serra per Terra Madre ci sarebbe da far impallidire le centrali a carbone, ma erano altri tempi e far arrivare migliaia di persone consumando tonnellate di kerosene era considerato meritevole.
Greta non era ancora arrivata a ricordare a tutti, soprattutto a chi difende i riti magici, che lei non ha soluzioni, ma dice «ascoltate gli scienziati». E sono decenni che gli scienziati dicono che i viaggi aerei emettono fiumi di gas serra. Analogamente, all’uscita dal secondo conflitto mondiale il mondo aveva fame, l’Europa aveva morti per fame. Serviva produrre e dare cibo a miliardi di persone. Eravamo poco più di 2 miliardi ora siamo oltre 7 miliardi e, soprattutto grazie alla Rivoluzione Verde, tanto criticata oggi da Petrini, abbiamo sfamato l’Europa e salvato dalla morte per fame miliardi di vite umane dal Messico all’India. Le persone a grave rischio denutrizione sono scese dal 37 per cento della popolazione mondiale a poco più del 10 per cento secondo i dati Fao e di certo non con l’agricoltura biodinamica.
Facile ora, con la pancia piena e sorseggiando un raffinato vino di un terroir, criticare quel modello agricolo che di certo ha usato troppi agrofarmaci e che già oggi ne usa forse un decimo di allora. Non sorprende che Petrini non faccia autocritica sulle emissioni inquinanti della sua Terra Matrigna. Si tende spesso a guardare il pelo nell’occhio del vicino, illudendosi che le energie cosmiche del biodinamico facciano evaporare le travi che ci rendono orbi. —
Roberto Defez, La Stampa, 16 giugno 2021
* Membro dell’Accademia Nazionale dell’Agricoltura
14 Comments
Paragonare la biodinamica alla religione è una fesseria non da te, le religioni sono rispettate dalla costituzione, tutte, e attraverso l’8 per mille anche finanziate (ma non per opere di culto), ma nessuno finanzia lo scioglimento del sangue di San Gennaro e nessuno deve finanziare con soldi pubblici la piantagione di corni di letame nel territorio. Per me qualsiasi agricoltore può fare nel suo campo quello che vuole, rispettando la legge, ma non permetto che gli vengano dati i miei soldi per fare la danza della pioggia o quella della luna piena. I finanziamenti all’agricoltura sono una cosa, i finanziamenti ai ciarlatani sono un’altra. Altrimenti, ripeto, finanziamo anche il mago Oronzo e Mamma Ebe…..
Il mago Oronzo e la mamma Ebe non producono prodotti agricoli né di bassa né di alta qualità. I soldi di aiuto arrivano a loro perché riconosciuti “bio”.
Sergio
E allora basta la classificazione biologica senza aggiungere altre stregonerie.
Caro Sergio e cari tutti,
la discussione sta deragliando e finisce per diventare un assurdo dialogo tra sordi (e anche un po’ rincoglioniti, me compreso), stile “peggiori social”.
Cerchiamo di stare ai fatti e non ai miti. Alle parole dette o scritte e non a quelle immaginate o supposte.
Qui nessuno ha mai detto e nemmeno pensato che la biodinamica vada vietata: sul suo terreno ognuno è libero di fare quello che vuole e nessuno deve metterci becco (basta non faccia sacrifici umani … : calma, è una BATTUTA!!!).
Qui si parla di riconoscimenti legati a finanziamenti statali e nessuno nega che l’agricoltura BIOLOGICA vada sostenuta, protetta e promossa.
Stiamo solo cercando di dire in modo pacato (e non isterico né tantomeno violento, caro Sergio) che, mentre l’agricoltura biologica ha fondamenti scientifici e produce evidente valore aggiunto in termini di salvaguardia dell’ambiente, di qualità dei cibi e di tutela della terra, quella biodinamica, senza il biologico alla base, NO: è una pratica legittima quanto si vuole ma non scientifica.
Questa è una verità incontestabile, allo stato delle cose.
Quindi lo Stato, mentre può e deve aiutare il BIOLOGICO, non può e non deve farlo per il biodinamico, salvo che questo non soddisfi i disciplinari biologici (col che si aiuta il biologico, non il biodinamico).
Quindi, se chi fa biodinamica segue anche i disciplinari del biologico, nulla quaestio: è coperto come biologico.
Quello che deve rilevare è il disciplinare BIOLOGICO e non quello BIODINAMICO.
La cosa mi pare di una semplicità solare.
Mi chiedo: ma perché i biodinamici si scaldano tanto, se tutti loro seguono anche il disciplinare biologico?
Dov’è il problema? Vogliono usare le corna di vacca? Lo facciano, purché PRIMA seguano i disciplinari biologici.
Ripeto: dov’è il problema? Forse Demeter ha altre aspettative?
E adesso, possiamo stare al merito del discorso senza tirare fuori San Gennaro o l’acqua benedetta?
Caro Ernesto,
mi sembra un contributo ragionevole e condivisibile. Quel che ho capito io sul biodinamico è che questi agricoltori rispettano e integrano l’attività biologica, senza aggiungere alcuna pratica dannosa al terreno, alle persone che ci lavorano e ai prodotti biologici che ottengono. E’ su questa base che a mio avviso spettano loro gli stessi contributi di chi fa solo biologico. Basta non criminalizzarli a prescindere.
Sergio
Caro Sergio,
non mi sono piaciuti i toni usati. È vero che il distinguo va fatto tra biologico e biodinamico ma, se proprio vogliamo parlare di pratiche pericolose, forse dovremmo sottolineare i danni e i pericoli che alcuni medici steineriani arrecano soprattutto quelli che definirei integralisti e ce ne sono tanti. Del tutto diversa l’omeopatia dove il danno lo arreca il professionista che non vuole riconoscere la medicina tradizionale e capire i propri limiti.
Sinceramente ho avuto la solita impressione. L’agricoltura tocca interessi economici marginali rispetto alla medicina ma pratiche integraliste e simil esoteriche in medicina fanno danni non paragonabili certo al corno di mucca in un terreno. Su queste pratiche ci sono evidenze scientifiche di pericolosità ma nessuno ne parla.
Su questo si tace, fino al morto o fino all’esplosione dei no vax.
Stregonerie, mi diceva laicamente Macaluso.
Buona giornata,
Paola
Caro Sergio,
io credo solo che occorra specificare bene che si tratta di piani di discussione diversi:
è possibile misurare e valutare secondo il metodo scientifico gli effetti della fede e delle pratiche religiose sulla crescita o sulla qualità di un essere vivente (umano, animale e vegetale)?
Se “ci credi”, se sei un contadino felice e appassionato, l’universo in qualche modo lo sente, si adegua e risponde. A me personalmente questa idea piace.
Forse è una narrazione, forse un’azzeccata strategia di marketing. Forse è un modello culturale più sostenibile.
Ma mi metto anche dalla parte degli scienziati: dimostrare una correlazione di causa effetto in certe pratiche dell’agricoltura biodinamica non è proprio facilissimo.
Penso che molti scienziati abbiano paura che certe “credenze” (in fondo c’è già chi sostiene che la terra sia piatta o che esistano i rettiliani) possano acquistare lo stesso peso di dati reali e misurabili.
Che si generi confusione accostando, nello stesso ragionamento, il cuore e la ragione. Siamo su piani diversi.
Raffaella
Caro Sergio
Mi spiace che tu ti sia dovuto scontrare direttamente con questa nuova orda di barbari che da qualche tempo aggredisce come se fosse una guerra santa il libero pensiero della nazione e oltre. Senza rendersi conto di quanto sono ridicoli davanti a chi al proprio pensiero libero e critico non ha rinunciato si comportano come soldati di Dio pronti a immolarsi in nome della fede nella Scienza. Facendo quindi esattamente il contrario di ciò che predicano. Spinti dalla foga che solo una spinta trascendentale dogmatica può dare sono pronti a cancellare dalla faccia della Terra tutto ciò che non è dimostrato in doppio cieco nei laboratori, riducendo la nostra esistenza a mero susseguirsi di fenomeni chimici dimostrabili e inconfutabili. Che tristezza.
Qualche anno fa in molti denunciavamo un eccesso di fiducia in pratiche mediche per nulla verificate e sicure come erano le dieci vaccinazioni obbligatorie per bambini anche molto piccoli, e dicevamo esattamente la stessa cosa che dici oggi. Si trattava di dubitare, non di avere certezze, di chiedere ponderazione, di lasciare spazio per le scelte personali e indiscutibili che ognuno fa sulla propria salute. Siamo stati liquidati con sghignazzi vari con l’etichetta di no-vax, anche chi per tragica esperienza personale aveva tutto il diritto di dubitare e di temere e di avere come minimo un po’ di rispetto.
Nessuno nella folta intellighenzia nazionale ha voluto dire una parola su quanto questa come altre pratiche mediche vada a scontrarsi con una sfera intima e personale fatta di scelte quotidiane e di convinzioni ben radicate (come sono quelle che difende chi fa agricoltura in un modo diverso e oltre i disciplinari scritti in Europa)legate soprattutto alla propria esperienza diretta e alla propria storia.
Nessuno da sinistra ha sollevato una voce in difesa di questa storia, né della libertà personale, che a quanto ricordavo è intoccabile, tutti prostrati fedelmente alla nuova religione della Scienza, indiscutibile e non democratica come vorrebbero in molti.
Posto il fatto che la scienza vera è quanto di più discutibile e democratico ci sia, non è comunque solo quella l’unica verità a cui possiamo fare riferimento, altrimenti non si spiegherebbero l’amore per i figli, la passione per il cinema o l’emozione sino alle lacrime che possono dare una canzone o un paesaggio.
Ti abbraccio e spero di vedere te e Bruna qui questa estate anche se ho saputo con dispiacere della scomparsa del vostro amico Guido,
Claudia
Ecco un esempio palmare di come, con certe persone, NON si può discutere civilmente.
Farei (non solo io, ovviamente …) parte di un’orda di barbari? Parteciperei ad una guerra santa? Minaccerei il libero pensiero della Nazione? Sarei un ridicolo soldato di Dio?
Solo lei ama i figli, o il cinema, o si commuove davanti all’arte?
Totò avrebbe detto: “Ma mi faccia il piacere ….!”
Io non perdo tempo a ripetere quanto ho con fin troppa abbondanza già scritto in materia.
Vorrei solo che tu riportassi alla tua “amica” Claudia il mio più profondo, radicale, dissenso dal suo modo di porsi in relazione con gli altri.
Non sto parlando (solo) di biodinamica, parlo di rapporti sociali.
Aggiungo che, se la suddetta Claudia ritenesse di essere “di sinistra”, io non avrei alcuna difficoltà ad affermare con orgoglio di essere “di destra”, o di qualsiasi altra cosa, pur di non stare dalla stessa sua parte.
Scusa lo sfogo. Ora mi taccio.
Non è in discussione la libertà di coltivare in maniera biodinamica ma la possibilità ricevere i fondi del sostegno all’agricoltura in quanto settore strategico, quale la suddetta non può essere se non altro per l’assoluta irrilevanza che ha nei volumi di produzione totale.
Una moda di nicchia per alternativi di nicchia (che se ne fregano se la biodinamica non ha niente di più salubre dell’agricoltura industriale e tantomeno di quella biologica) ci può stare, se non altro perché altrimenti dovremmo vietare il mestiere ai maghi e ai santoni.
Cordiali saluti,
Giulio Morossi
Il problema della legge in discussione è la legittimazione, con legge dello Stato, dell’agricoltura biodinamica supportata, inoltre, con fondi pubblici.
E’ come se si legittimasse la “magia” di maghi e fattucchiere con legge dello Stato e con fondi pubblici.
Abbiamo impiegato millenni per escogitare il metodo scientifico per riuscire a distinguere la scienza dalla magia e adesso li vogliamo mettere sullo stesso piano?
Ai nostri figli vogliamo insegnare che la magia esiste ed ha la stessa dignità della scienza, se non superiore?
Ognuno è libero di credere in ciò che preferisce ma di questo passo rischiamo di vedere Corsi Universitari di magia che sfornano dottori laureati in “magia e scienze occulte varie”, ufficialmente riconosciuti dallo Stato.
In Italia sarebbe necessario tentare di ridurre il numero degli “analfabeti scientifici”, non tentare di aumentarlo.
Caro Ernesto,
concordo con la tua conclusione, a proposito di agricoltura biodinamica. Devo però aggiungere che la signora Claudia, amica di Sergio,secondo me,fa parte di coloro che hanno creduto e credono ancora nella “rivoluzione” e non ammettono altre idee al di fuori della loro. Chi, come me e te caro Ernesto, crede fermamente nella democrazia rappresentativa non deve sentirsi offeso dai Loro epiteti.
Dimostriamo, senza possibilità di ripensamento, che noi garantiamo e rispettiamo i loro pensieri, contrariamente a quello che farebbero loro se potessero attuare la loro rivoluzione. Signora Claudia solo una piccola osservazione sul suo scritto suddetto che non condivido, ma che rispetto. Per quanto mi riguarda meglio un “ridicolo soldato di Dio”che un crociato integralista convinto assertore della sua “giustizia divina”. Concludo definitivamente su questo argomento rimarcando quanto già scritto da me e da Ernesto.
In particolare ribadisco la mia stima profonda, concordando con quanto da lei sostenuto, nei confronti della senatrice a vita e scienziata Elena Cattaneo,che sicuramente perdonerà a Sergio Staino i suoi epiteti: anche i monarchi assoluti accettavano la satira dai giullari.
Viva la libertà di pensiero cortese e rispettosa del nostro prossimo ! viva, la democrazie rappresentativa e la solidarietà umana. Un caro saluto a tutti e a tutte.Antonio De Matteo Milano
La prego di rispondermi, anche in privato. Ho un bisogno disperato di capire. E’ stato uno choc per me leggere sul Manifesto del 2 giugno nell’articolo di Piero Bevilacqua: “Negli anni ’20 e ’30, grandi agronomi tedeschi hanno studiato e sperimentato, in Europa e negli Usa, avviando una scienza alternativa all’agricoltura chimica”.
L’ Antroposofia di Steiner, tra queste le tecniche di coltivazione biodinamica, se non avesse avuto una impalcatura nazista avrebbe avuto sostenitori del calibro di Darrè, Himmler o Rascher?
https://de.wikipedia.org/wiki/Sigmund_Rascher
…” Tuttavia, Heydrich rassicurò Darrè che l’SD e la Gestapo avrebbero continuato a consentire ai contadini tedeschi di sperimentare con l’agricoltura biodinamica”… tratto da I MOSTRI DI HITLER di Eric Kurlander, Mondadori editore.
Sullo stesso argomento, Ecofascismo: lezioni dall’esperienza tedesca di Janet Biehl e Peter Staudenmaier.
PS: Naturalmente ho scritto senza risposta sia al Manifesto che su Micro Mega (articolo simile sempre di Bevilacqua).
Cordialmente
Visto che questo blog tace, mi permetto di segnalare un atto che va nella direzione giusta, secondo me, quella di responsabilizzare i cittadini/e di una comunità. Eccolo.
Il parco nord Milano ha finalmente esposte le norme anti covid19, anche dietro sollecitazioni della associazione di volontariato denominata “comitato bicocca” della quale sono socio fondatore, e lanciato un segnale importante a fruitori/ trici, che voglio evidenziare qui di seguito. “PORTA A CASA I TUOI RIFIUTI!!!.
Non avvelenare la fauna del parco che nel tentativo di mangiarli li sparge nei prati dopo averli estratti dai cestini. ” Buon inizio settimana a chi legge Antonio De Matteo Milano