Caro Sergio,
credo che il PD dovrebbe evitare di logorarsi intorno alla discussione (se non altro, almeno prematura) tra coloro che sono per salvare la legislatura e coloro che propendono per un rapido ricorso alle urne; partecipare a questo gioco finisce per assimilarci a chi ha creato (ad arte) questo caos.
Dovrebbe invece partire dalla denuncia dei danni inflitti al paese, a partire da quelli di carattere economico, da questa coalizione a trazione Salvini.
E sostenere quindi che è inaccettabile il fatto che oggi, inscenando pretestuosamente una pantomima di litigio, i due partiti che hanno sgovernato l’Italia per più di un anno si defilino dalle loro responsabilità proprio alla vigilia del momento in cui, nel prossimo autunno, i nodi verranno al pettine. In nessun caso quindi prestarsi a partecipare ad un governo che porti il paese alle elezioni!
Va infatti tenuto presente che qualunque governo che sarà formato (in caso di prolungamento della legislatura) si vedrebbe addossare tutte le responsabilità dei disastri combinati da questa coalizione e dovrebbe assumersi tutte le conseguenze per le inevitabili misure impopolari necessarie per rimediarvi almeno in parte.
Quindi la posizione del PD dovrebbe essere in prima battuta il rifiuto di partecipare all’eventuale voto di sfiducia al governo Conte (uscendo dalle aule del Parlamento) e la richiesta ai partiti della attuale coalizione di trovare -nel proprio ambito o con l’appoggio di altre forze politiche- una soluzione che consenta di rispettare le scadenze e di rendere reale, e non soltanto un ennesimo spot elettorale, il previsto taglio dei parlamentari.
In prospettiva potrebbe anche essere ipotizzabile un governo di minoranza di centro destra che possa contare, a termine, su una “non belligeranza” delle opposizioni per giungere a quanto sopra accennato.
Un’ultima annotazione sui possibili retroscena della grottesca situazione politica di questi giorni: la posizione del “voto subito” potrebbe anche essere assunta per distrarre l’attenzione dalla oscura vicenda Lega-Russia e/o per evitare che un voto ritardato potrebbe tenersi dopo l’emergere di più precise responsabilità in merito.
Un abbraccio
Mario Primicerio
credo che il PD dovrebbe evitare di logorarsi intorno alla discussione (se non altro, almeno prematura) tra coloro che sono per salvare la legislatura e coloro che propendono per un rapido ricorso alle urne; partecipare a questo gioco finisce per assimilarci a chi ha creato (ad arte) questo caos.
Dovrebbe invece partire dalla denuncia dei danni inflitti al paese, a partire da quelli di carattere economico, da questa coalizione a trazione Salvini.
E sostenere quindi che è inaccettabile il fatto che oggi, inscenando pretestuosamente una pantomima di litigio, i due partiti che hanno sgovernato l’Italia per più di un anno si defilino dalle loro responsabilità proprio alla vigilia del momento in cui, nel prossimo autunno, i nodi verranno al pettine. In nessun caso quindi prestarsi a partecipare ad un governo che porti il paese alle elezioni!
Va infatti tenuto presente che qualunque governo che sarà formato (in caso di prolungamento della legislatura) si vedrebbe addossare tutte le responsabilità dei disastri combinati da questa coalizione e dovrebbe assumersi tutte le conseguenze per le inevitabili misure impopolari necessarie per rimediarvi almeno in parte.
Quindi la posizione del PD dovrebbe essere in prima battuta il rifiuto di partecipare all’eventuale voto di sfiducia al governo Conte (uscendo dalle aule del Parlamento) e la richiesta ai partiti della attuale coalizione di trovare -nel proprio ambito o con l’appoggio di altre forze politiche- una soluzione che consenta di rispettare le scadenze e di rendere reale, e non soltanto un ennesimo spot elettorale, il previsto taglio dei parlamentari.
In prospettiva potrebbe anche essere ipotizzabile un governo di minoranza di centro destra che possa contare, a termine, su una “non belligeranza” delle opposizioni per giungere a quanto sopra accennato.
Un’ultima annotazione sui possibili retroscena della grottesca situazione politica di questi giorni: la posizione del “voto subito” potrebbe anche essere assunta per distrarre l’attenzione dalla oscura vicenda Lega-Russia e/o per evitare che un voto ritardato potrebbe tenersi dopo l’emergere di più precise responsabilità in merito.
Un abbraccio
Mario Primicerio
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