C’è stata una divisione del lavoro tra Zelensky e Draghi nella configurazione politica della giornata di ieri. Al primo è spettato il compito di “colpire” sul lato dei sentimenti, di usare il registro di “Italiani brava gente”, sensibili all’umanitarismo e alla solidarietà più che alle categorie della politica (se parli di ‘No Fly zone’ agli italiani, quelli non ti capirebbero -gli avranno suggerito- non sono mica come i tedeschi!). Il colpo di genio comunicativo è stato il gemellaggio catastrofista tra la città martire di Mariupol e Genova. A immaginare quello scambio, un brivido deve aver colpito tutti noi e fatto dubitare della capacità di difendere il nostro ancora invidiabile modello di vita.
A Draghi è spettato il compito più duro. A chi altri quando il gioco si fa duro? Staccare strategicamente (cioè nella complessità dei rapporti, non solo economici) l’Italia dalla Russia. Si badi. Le relazioni con la Russia, anche nei rapporti tra l’Italia fascista e la Russia bolscevica, anche durante gli anni della Guerra fredda la DC di De Gasperi, Fanfani, Moro e Andreotti ha sempre mantenuto un canale aperto al dialogo politico, sotto lo sguardo preoccupato degli americani. La disprezzata ambiguità democristiana è stata, piuttosto, il plusvalore della nostra politica estera in un mondo diviso.
Da oggi non sarà più così. Le ambiguità sono finite e, anche, le preoccupazioni degli USA. Una storia di relazioni con una parte dell’Europa è stata cancellata. Sarà possibile proseguire sul terreno dell’unità europea? e quale Europa si avrebbe contro la Russia? Europa sempre “guardiana”, mai autonoma.
Quando lo facciamo, per onestà intellettuale, un applauso e apprezzamento a Matteo Renzi, artefice, insieme a tutta Italia Viva, di tutte le battaglie fatte in quel periodo contro Conte, i 5 stelle e la Lega? Perchè non sosteniamo la Commissione di inchiesta per dare luce ai fatti successi in quel periodo, Covid compreso?
Giornalisti prezzolati, alzate la vs schiena e tirate fuori le vs rimostranze contro il perenne fango gettato addosso ad un uomo. Non è arrivato il momento?
un saluto
Caro Emanuele,
l’Europa deve emanciparsi dalla sua storica condizione di vassallaggio verso l’uno o verso l’altro (palese verso gli USA o mellifluamente sottotraccia dalla Russia ex-URSS).
Sono maturi i tempi perché l’Europa assuma una propria fisionomia di grande potenza, con diplomazia ed esercito, oltre che scienza, tecnologia, moneta, e mercato.
L’Europa deve essere sempre più il baluardo della democrazia occidentale, società aperte, tolleranti, laiche, libere, …
Gli USA saranno con noi, ma non dobbiamo dimenticare che essi hanno anche altri fronti da curare, come quello del Pacifico, verso la Cina. E poi hanno Trump, che non è ancora fuori gioco …
Dobbiamo crescere, essere autonomi, autorevoli, propositivi, senza soggezione nei confronti di nessuno.
Questa è un’occasione d’oro (pur nella tragedia) per spingere in questa direzione.
Serve un nucleo di Paesi guida, Germania, Francia, Italia, Spagna, che procedano con decisione verso un’integrazione sempre più spinta: se aspettiamo l’unanimità stiamo freschi …!
Prendiamo coscienza della nostra forza, o dovremo prendere atto della nostra decadenza.
E non sarà un bel momento …!
Una considerazione mi vieni in mente quanto leggo articoli come quello sopra postato da Sergio. Cerco ora di scriverla depurandola da tutte le impurità che mi vengono in mente. Ecco la domanda per la quale raccogliero’ un po’ di risposte sentite in giro. Un essere umano che cambia idea su un determinato argomento, o peggio ancora su una precisa filosofia politica, come viene considerato?
Per gli intellettuali un revisionista, per i sindacalisti un venduto, per gli sportivi un parac******, per i cattolici un rinnegato, per me un essere umano degno di essere tale.
Eppure quando tu Aderisci alla idea altrui, soprattutto se va per la maggiore, vieni santificato, come normalmente si suol dire, e tenuto in grande considerazione. Ma se obietti qualcosa e cominci ad avanzare qualche tua proposta diventi subito Un nemico d’abbatere. Non solo, ma se ci ripensi e ti ricredi resti comunque un nemico. Faccio un esempio. Se tu hai votato per anni partito comunista italiano e poi ci ripensi, alla luce dei fatti, e non condividi più la filosofia marxista cosa diventi? Per i comunisti un venduto e per coloro che non lo erano resti comunista a vita. Lo stesso discorso vale anche se eri renziano, come me, e diventi ” Lettiano” . Per i renziani sei un venduto e per i Lettiani sei un renziano. In democrazia non ci dovrebbe essere la possibilità di cambiare idea, anzi dovrebbe essere un punto fondamentale della democrazia o no? Aggiungo che personalmente vengo strattonato non solo politicamente, ma anche geograficamente. Mi spiego meglio. Sono emigrato a Milano 55 anni fa dal profondo sud ed ancora oggi al nord sono “terun” ed al sud milanese. Io nella vita me ne sono sempre fregato delle suddette considerazioni. Sono sempre stato propenso a discutere la mia idea ed anche a cambiarla con quella altrui se mi convince di più. Sono “un cane sciolto e me ne vando: ho il privilegio di fare i miei bisogni dove voglio e la democrazia rappresentativa me lo consente in barba a coloro che mi considerano revisionista o venduto. Grazie per l’attenzione, buon fine settimana e Serena giornata a chi legge. Antonio De Matteo Milano
Correzione:
una considerazione mi viene in mente quando…..
Scusatemi tanto ….., ma stamattina sono un po’ un disastro nello scrivere, forse è la vecchiaia e la solitudine che mi fregano. Un abbraccio a chi legge Antonio De Matteo Milano
Oggi torna l’ora legale e bisogna spostare in avanti le lancette degli orologi. Questa regola, come tutte quelle umane, viene ora messa in discussione. Sono tanti i gli stati che vorrebbero abolirla, per tornare all’ora solare, mettendo in discussione i suoi vantaggi.
Il link sotto allegato può aiutare la Discussione per capire cosa succederà in futuro. Buona domenica a chi legge Antonio De Matteo Milano
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C’è stata una divisione del lavoro tra Zelensky e Draghi nella configurazione politica della giornata di ieri. Al primo è spettato il compito di “colpire” sul lato dei sentimenti, di usare il registro di “Italiani brava gente”, sensibili all’umanitarismo e alla solidarietà più che alle categorie della politica (se parli di ‘No Fly zone’ agli italiani, quelli non ti capirebbero -gli avranno suggerito- non sono mica come i tedeschi!). Il colpo di genio comunicativo è stato il gemellaggio catastrofista tra la città martire di Mariupol e Genova. A immaginare quello scambio, un brivido deve aver colpito tutti noi e fatto dubitare della capacità di difendere il nostro ancora invidiabile modello di vita.
A Draghi è spettato il compito più duro. A chi altri quando il gioco si fa duro? Staccare strategicamente (cioè nella complessità dei rapporti, non solo economici) l’Italia dalla Russia. Si badi. Le relazioni con la Russia, anche nei rapporti tra l’Italia fascista e la Russia bolscevica, anche durante gli anni della Guerra fredda la DC di De Gasperi, Fanfani, Moro e Andreotti ha sempre mantenuto un canale aperto al dialogo politico, sotto lo sguardo preoccupato degli americani. La disprezzata ambiguità democristiana è stata, piuttosto, il plusvalore della nostra politica estera in un mondo diviso.
Da oggi non sarà più così. Le ambiguità sono finite e, anche, le preoccupazioni degli USA. Una storia di relazioni con una parte dell’Europa è stata cancellata. Sarà possibile proseguire sul terreno dell’unità europea? e quale Europa si avrebbe contro la Russia? Europa sempre “guardiana”, mai autonoma.
Quando lo facciamo, per onestà intellettuale, un applauso e apprezzamento a Matteo Renzi, artefice, insieme a tutta Italia Viva, di tutte le battaglie fatte in quel periodo contro Conte, i 5 stelle e la Lega? Perchè non sosteniamo la Commissione di inchiesta per dare luce ai fatti successi in quel periodo, Covid compreso?
Giornalisti prezzolati, alzate la vs schiena e tirate fuori le vs rimostranze contro il perenne fango gettato addosso ad un uomo. Non è arrivato il momento?
un saluto
Caro Emanuele,
l’Europa deve emanciparsi dalla sua storica condizione di vassallaggio verso l’uno o verso l’altro (palese verso gli USA o mellifluamente sottotraccia dalla Russia ex-URSS).
Sono maturi i tempi perché l’Europa assuma una propria fisionomia di grande potenza, con diplomazia ed esercito, oltre che scienza, tecnologia, moneta, e mercato.
L’Europa deve essere sempre più il baluardo della democrazia occidentale, società aperte, tolleranti, laiche, libere, …
Gli USA saranno con noi, ma non dobbiamo dimenticare che essi hanno anche altri fronti da curare, come quello del Pacifico, verso la Cina. E poi hanno Trump, che non è ancora fuori gioco …
Dobbiamo crescere, essere autonomi, autorevoli, propositivi, senza soggezione nei confronti di nessuno.
Questa è un’occasione d’oro (pur nella tragedia) per spingere in questa direzione.
Serve un nucleo di Paesi guida, Germania, Francia, Italia, Spagna, che procedano con decisione verso un’integrazione sempre più spinta: se aspettiamo l’unanimità stiamo freschi …!
Prendiamo coscienza della nostra forza, o dovremo prendere atto della nostra decadenza.
E non sarà un bel momento …!
Una considerazione mi vieni in mente quanto leggo articoli come quello sopra postato da Sergio. Cerco ora di scriverla depurandola da tutte le impurità che mi vengono in mente. Ecco la domanda per la quale raccogliero’ un po’ di risposte sentite in giro. Un essere umano che cambia idea su un determinato argomento, o peggio ancora su una precisa filosofia politica, come viene considerato?
Per gli intellettuali un revisionista, per i sindacalisti un venduto, per gli sportivi un parac******, per i cattolici un rinnegato, per me un essere umano degno di essere tale.
Eppure quando tu Aderisci alla idea altrui, soprattutto se va per la maggiore, vieni santificato, come normalmente si suol dire, e tenuto in grande considerazione. Ma se obietti qualcosa e cominci ad avanzare qualche tua proposta diventi subito Un nemico d’abbatere. Non solo, ma se ci ripensi e ti ricredi resti comunque un nemico. Faccio un esempio. Se tu hai votato per anni partito comunista italiano e poi ci ripensi, alla luce dei fatti, e non condividi più la filosofia marxista cosa diventi? Per i comunisti un venduto e per coloro che non lo erano resti comunista a vita. Lo stesso discorso vale anche se eri renziano, come me, e diventi ” Lettiano” . Per i renziani sei un venduto e per i Lettiani sei un renziano. In democrazia non ci dovrebbe essere la possibilità di cambiare idea, anzi dovrebbe essere un punto fondamentale della democrazia o no? Aggiungo che personalmente vengo strattonato non solo politicamente, ma anche geograficamente. Mi spiego meglio. Sono emigrato a Milano 55 anni fa dal profondo sud ed ancora oggi al nord sono “terun” ed al sud milanese. Io nella vita me ne sono sempre fregato delle suddette considerazioni. Sono sempre stato propenso a discutere la mia idea ed anche a cambiarla con quella altrui se mi convince di più. Sono “un cane sciolto e me ne vando: ho il privilegio di fare i miei bisogni dove voglio e la democrazia rappresentativa me lo consente in barba a coloro che mi considerano revisionista o venduto. Grazie per l’attenzione, buon fine settimana e Serena giornata a chi legge. Antonio De Matteo Milano
Correzione:
Una considerazione mi vieni in mente quando…
Correzione:
una considerazione mi viene in mente quando…..
Scusatemi tanto ….., ma stamattina sono un po’ un disastro nello scrivere, forse è la vecchiaia e la solitudine che mi fregano. Un abbraccio a chi legge Antonio De Matteo Milano
Oggi torna l’ora legale e bisogna spostare in avanti le lancette degli orologi. Questa regola, come tutte quelle umane, viene ora messa in discussione. Sono tanti i gli stati che vorrebbero abolirla, per tornare all’ora solare, mettendo in discussione i suoi vantaggi.
Il link sotto allegato può aiutare la Discussione per capire cosa succederà in futuro. Buona domenica a chi legge Antonio De Matteo Milano
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