Due giorni fa è stato ucciso Willy Monteiro, italiano 21enne dalla pelle nera, da un gruppo di 4 fasci che l’hanno ammazzato a calci.
I giornali si sono prodigati ad estremizzare l’avvenuto in due modi:
1. Umanizzando gli aggressori (“Bravi ragazzi”).
2. Mettendo tutta la colpa sulle arti marziali che praticavano.
I giornali, però, non mettono il loro focus sul fascismo e sulla cultura predominante nella vita di queste persone. Addirittura c’è chi propone di “eliminare queste arti marziali” per risolvere il problema.
No, Amo, il problema lo risolvi cancellando la cultura fascista e sempre resistente in questo Paese di m*rda, non cancellando il mezzo tramite cui i fasci hanno fatto violenza.
Il problema non si risolve nascondendolo sotto al tappeto. Lo si risolve con la cultura e l’istruzione: qualcosa che manca in questo Paese.
2 Comments
Un lungo e caloroso applauso alla ragazza, che è capace di raggiungere più teste di tutti i nostri cari partiti messi insieme.
L’antifascismo si comunica in tutti i modi, anche facendo pubblicità allo shampoo o ai biscotti.
E contro i rigurgiti di fascismo e contro il populismo (suo parente prossimo) dovrebbero mobilitarsi in tanti, anche fuori dalla politica: qualcuno lo dica a qualche nostra ex-icona “de sinistra”.
Il fascismo non è nato con Mussolini che ha solo cercato di “valorizzare“ quello che negli umani esisteva e permane da sempre: la convinzione che il più bravo, pur non avendo nessun merito sulla sua bravura, possa comandare su tutto e tutti. La filosofia comunista parte dallo stesso principio, quello suddetto, pur sviluppandosi in un modo diverso. Quindi io non parlerei di rigurgiti fascisti o comunisti, ma di filosofie impraticabili: quando sono state applicate hanno creato dei mostri che per Fortuna si sono auto distrutti. L’unica filosofia praticabile, che regge sul nostro mondo, è quella indicata da Socrate e poi da Cristo: il dialogo ed il compromesso dell’Idee. Dovremmo spiegare ai nostri ragazzi che il confronto delle idee deve essere democratico e non bisogna prendersela se la propria non viene condivisa e non si può realizzare subito: col tempo forse la potrete realizzare o la riterrete sbagliata. Infatti enfatizzare la ricchezza sproposita ed eleggerla a meta da raggiungere a tutti i costi,secondo me, alimenta il fascismo. D’altra parte considerare una sola filosofia in grado, una volta applicata, di gestire le sorti dell’umanità è altrettanto sbagliato ed era il sogno sbagliato del comunismo. Forse continuando a difendere la nostra democrazia rappresentativa terremo lontano i pensieri autoritari e le dittature e questo possiamo farlo solo con l’esempio nei confronti dei nostri giovani-e. La famiglia è la prima istituzione in grado di dare l’esempio ai propri figli indicando loro la strada da percorrere. Un-a giovane che ha la sfortuna di nascere in una famiglia i cui genitori non rispettano le regole o peggio ancora fanno di tutto per aggirarle, difficilmente riuscirà a sottrarsi alla “malavita“. Ha però un’alternativa: la scuola, seconda istituzione della vita, se avrà la fortuna di incappare in insegnanti- e che spiegheranno bene l’importanza Del compromesso delle idee, del dialogo e del rispetto delle leggi e regole. Quei ragazzi, che recentemente hanno ucciso, con una cattiveria e una violenza terribile, un loro coetaneo che voleva sedare una rissa, non hanno avuto nè una brava famiglia né dei bravi professori e sono ossessionati dal potere, dai soldi, dal loro “io superiore ed infallibile”, ma terribilmente malato e pericoloso.
Concludo dicendo che se vogliamo rafforzare la nostra democrazia, rasserenare la nostra convivenza rendendola, più giusta e solidale dobbiamo assolutamente occuparci in tutti i modi della famiglia e della scuola, non solo economicamente, ma seminando ideali che parlino del noi frenando l ‘io. Buona giornata a tutti Antonio De Matteo