Buongiorno Macerata, una ballata di Alessio Lega, cantautore artigianale instancabile di ideali e passioni libertarie.
Buongiorno Macerata. È un bel giorno.
Buongiorno sole incerto che ti affacci dalle mura di Macerata, che non sappiamo se sarai pioggia o luce.
Buongiorno buongiorno buongiorno.
Buongiorno fratelli neri che state in ospedale perché vi è stato sparato addosso a caso, per il colore della vostra pelle.
Buongiorno, stiamo tutti qui, sotto le finestre in silenzio, attoniti e attenti.
Chi vi ha sparato ha sparato per uccidere il patto che ci lega tutti. L’idea inaccettabile che qualcuno in Italia possa stare in un mirino per il colore della sua pelle.
Buongiorno, Missisipi burning ancora.
Buongiorno pugni alzati del pacifista Martin Luther King, e buongiorno pugni minacciosi del meno pacifista Malcom X, entrambi morti sparati. Per i razzisti non fa tanta differenza: chi si ribella va punito.
Buongiorno finché è ancora giorno e non la notte dei cristalli.
Buongiorno buongiorno buongiorno.
Buongiorno Nerina di Marzabotto, uccisa ad anni 15 insieme a centinaia, migliaia di poveri montanari contadini sulla Linea Gotica. Vi uccisero proprio gli amici di coloro che oggi si fanno vendicatori di donne, e sparano ammantati nel tricolore. I soldati nazisti erano guidati – casa per casa – dai militi della Xª Mas, e tu Nerina avevi il nome di una poesia di Leopardi.
Ti hanno sparato, come fanno i fascisti, che quando vedono la poesia mettono mano alla pistola.
Buongiorno anche voi, poveri italiani buttati nelle foibe dagli slavi, proprio sopra gli slavi già buttati lì dagli italiani fascisti, e così orribilmente strumentalizzati dai nazionalisti e dai moderni teorici della razza. Siete forse i più disgraziati, perché traditi nella memoria e la memoria è la peggiore delle torture perché non ha fine.
Buongiorno Antonio Gramsci, condannato e lentamente giustiziato in prigione, ma che mentre lentamente ti uccidevano ti vendicavi scrivendo il testamento del tuo pensiero per gli uomini del futuro.
Tu non sapevi ma eri sicuro che oggi ti leggono in tutto il Mondo, con rabbia e con speranza.
Buongiorno buongiorno buongiorno.
Buongiorno Sacco e Vanzetti, italiani e anarchici, emigrati nelle Americhe, presi a caso e bruciati assieme sulla sedia elettrica, perché le masse incattivite dalla crisi economica chiedevano una condanna esemplare che colpisse gli immigrati, meglio se ribelli.
Buongiorno italiani sette, presi a caso e impiccati ad Aigues Mortes, perché portavate via il lavoro ai francesi, ed eravate ubriaconi e rissosi.
Buongiorno poeta e sognatore francese Robert Desnos, che per coerenza con la libertà surrealista sei entrato nella resistenza e hai dato appuntamento a tutti al Ponte del Cambio a Parigi, e sei stato trascinato di treno in treno fino a morire nel campo di concentramento di Terezin.
Buongiorno poeta spagnolo Garcia Lorca, fucilato per strada nella tua città di Granada, perché antifascista e “frocio”.
Buongiorno poeta Carlo Giuliani ucciso da un carabiniere a Genova. Il carabiniere era venuto da fuori, tu invece stavi difendendo la tua città. Saresti potuto essere a mare quel giorno – il mare era così vicino, lì a due passi – ma invece eri con noi in piazza Alimonda per un appuntamento sospeso fra la vita e la morte. Per la vita e contro la morte.
Buongiorno buongiorno buongiorno.
Buongiorno compagni troppo timidi, troppo prudenti, troppo rispettosi di sindaci prefetti ministri: siete sicuri che per troppo rispetto non avete portato offesa alla vostra venerata Costituzione?
Buongiorno a voi, non siete qui, magari ci raggiungerete più avanti e ci troverete a dirvi buongiorno, benarrivati alfine. Noi salutiamo voi, voi salutateci la vostra coscienza, chiedete a essa dove dovreste essere oggi, mentre sperate che non sia troppo tardi.
Buongiorno alle barricate a Parma, non solo più eroiche, ma anche più sagge dell’Aventino.
Buongiorno buongiorno buongiorno.
Buongiorno bella e assurda città di Macerata.
È vero che hai bisogno di tranquillità: te la portiamo. Hai bisogno di riflessione: te la portiamo. Hai bisogno di lacrime e di allegria: te le portiamo.
È vero che sei una città scomoda, tutta scale, scalette, cunicoli e discese, nulla in te è piano, neanche la piazza principale.
Buongiorno anche ai tuoi due negozi di dischi nella via principale, che persino in questo c’è un po’ di resistenza. Sei una città piccola, ma hai piccoli battaglieri editori. Buongiorno Antonello Danni, libraio-poeta morto di tristezza pochi mesi fa, chissà se almeno ora ti senti un po’ meno solo.
Buongiorno alle tua mura, Macerata, e alle tue case, tirate su con la fatica delle braccia, dei muratori di Filottrano e dei dintorni, e ogni mattone era una mattonata in faccia del padrone che li sfruttava.
Buongiorno fratelli dei Gang, che da anni ed anni portate l’antifascismo del vostro accento in tutti i luoghi dei compagni.
Buongiorno contadini e pescatori marchigiani venuti sù a ciauscolo e rosso, fino ad averne il fegato sfondato.
Buongiorno compagni del Sisma.
Buongiorno poeta Giacomo Leopardi, che odiavi e cantavi questi posti e ce li hai fatti amare e rimpiangere prima di conoscerli, che ti piacevano solo i libri e i canti della strada, che discutevi e ti immedesimavi con i pastori e con la figlia del fattore.
Ti abbiamo portato la ginestra del nostro sconforto e l’adolescenza del nostro amore.
Buongiorno buongiorno buongiorno.
Buongiorno. La manifestazione è già in marcia, buongiorno, vi portiamo assieme a noi, passo su passo.
No pasaran.
Comment
Forse un filino di retorica… o no?
Malcom X purtroppo fu ucciso dalla conflittualità interna al movimento (quella non manca mai!) e non dai razzisti.
Infine, spendere anche una parola, una sola, per la pallottola contro il circolo del Partito?