Sono molto d’accordo con questa Piccola Posta di Sofri sul Foglio e spero tanto che Calenda la legga.
Sergio
Forse Carlo Calenda ha delle buone idee. Lui ne sembra energicamente convinto, dunque tanto vale starlo a sentire. Però ha avuto una gran fretta di uscire dal Pd, così grande che è sembrato che non aspettasse altro. Ha avuto una gran fretta di metter su il suo partito. In queste frette, l’ho sentito descrivere la scena politica come lo scontro fra chi accusa i suoi avversari di voler trasferire l’Africa in Italia e chi accusa i suoi di essere fascisti. Questa descrizione, che Calenda ripete come a farne uno slogan, è una sciocchezza. E oltretutto gli fa rischiare di presentarsi come equidistante fra le due trivialità, non so, fra Zingaretti e Salvini, fra Peppe Provenzano e Giorgia Meloni. Naturalmente, Calenda non lo pensa, al contrario: sa bene, e lo dice, che differenza passa fra Bonaccini e Borgonzoni. Dunque perché non rinuncia agli slogan e alle lusinghe dell’equidistanza?
Adriano Sofri, Il Foglio, 30 novembre 2019
2 Comments
Calenda ha fatto molto male a lasciaret il Pd, ma non polemizziamo quando non c’è bisogno. In uno scontro conrr la Borgon oni da Formigli ha dichiarato in modo netto il suo appoggio a Bonacci i, e lo ha ripetuto dalla Annunziata, motivandolo
Sono d’accordo con lei professor Clemente: i compromessi si realizzano sull’idee e non sui principi filosofici e se Calenda avesse usato questo metodo sarebbe ancora un dirigente bravino del PD, Invece in base ai suoi principi “liberali” ha fatto prevalere il suo io incoronandosi “Generale senza esercito”, come diceva qualcun altro che poi ha percorso la medesima strada. Resta però il fatto positivo: vota e fa votare, alle prossime elezioni Regionale in Emilia, per la riconferma dell’ottimo governatore attuale Bonaccini. Certo sarebbe bello se rinunciasse ‘alle lusinghe dell’equidistanza” , come invoca Adriano Sofri, ma non riesci a farlo: non potrebbe proclamarsi “capo” e “salvatore”dell’Italia come hanno fatto i vari D’Alema, Bersani, Di Pietro, eccetera eccetera.
Caro Professore i principi filosofici che diventano dogma mortificano e fanno arretrare qualsiasi società, o no? La storia umana ci racconta tutti i disastri che hanno creato i vari dogmi da quelli religiosi a quelli atei. Speriamo che gli italiani/e, in generale gli essere umani, che corrono dietro ai sovranisti, ai separatisti, ai leader che Invocano i pieni poteri per risolvere i nostri problemi, intuiscano subito La meta che raggiungerebbero con la loro “vittoria” già occupata precedentemente da personaggi storici come Hitler, Stalin, Mussolini, Franco, ecc ecc.I “leader”che non lavorano sul compromesso ed invocano i pieni poteri imponendo sempre e comunque la loro idea sono, secondo me, da tenere “alla larga” combattendoli ed isolandoli: se raggiungono il potere diventano orribili dittatori. Forza emiliani/e votate e fate votare, alle prossime elezioni regionali, per un leader democratico, competente, simpatico, coordinatore capace: Stefano Bonaccini.
Buona giornata a tutti Antonio De Matteo Milano