Ben detto Bobo!. Un personaggio come Calenda non può fare neanche il bidello in una scuola seria: farebbe diventare gli alunni professori e quest’ultimi apprendisti. Mi auguro che Renzi e Zingaretti, che considero persone serie, non appoggino un simile personaggio come candidato a sindaco di Roma. Se dovesse succedere vorrà dire che dando “del coglione” a Matteo Renzi a Nicola Zingaretti si può diventare candidato a sindaco per la grande Roma.
Buona giornata a tutti Antonio De Matteo Milano.
Caro Sergio,
non posso che riproporti quanto ti ho già scritto la scorsa settimana.
Facciamocene una ragione. Il candidato per Roma non può che essere Carlo Calenda. È l’unico che ha le caratteristiche giuste per vincere e ben governare.
È romano vero, è preparato, è conosciuto anche all’estero, ha esperienza europea, è indipendente (anche troppo), ha personalità (anche troppa), raccoglie consensi anche fuori della cerchia del PD e parenti vari (ci metto anche Italia Viva).
Facciamo solo in fretta a trovare il modo giusto per candidarlo. Possibilmente facciamolo non sulle pagine dei giornali ma nelle sedi appropriate.
Come ha ben detto Orfini, Calenda è molto meno divisivo di quanto possa sembrare. Il M5S candidi pure Raggi al primo turno, al secondo voteranno Calenda, anche se malvolentieri. Tanto Di Battista voterà il candidato di destra, chiunque esso sia.
Battiamoli sul tempo e mettiamo in campo il candidato, come suggerisce Macaluso (anche se a lui Calenda non piacerà…).
Più aspettiamo, più la situazione rischia di complicarsi e sfuggirci di mano. Abbiamo un buon candidato, non perdiamo tempo.
Per quello che conta, questo è il mio pensiero.
(A Torino siamo messi peggio: un Calenda ancora non si vede, e il tempo passa…)
Che Carlo De Benedetti incarichi D.M. De Luca di fare lo spiritoso col caratteraccio di Calenda è pressoché scontato, visto l’amore che l’editore porta alle persone un minimo indipendenti.
A CDB piacciono gli yes-men facilmente soggiogabili dalla sua tracotanza. L’abbiamo già visto all’opera…
Carlo Calenda non sarà Lenin, ma per Roma è ben tagliato. Spero che il PD non si lanci in una delle sue solite spettacolari iniziative suicide, come fu quella di candidare Ignazio Marino.
Ricordo che Renzi allora sponsorizzò Gentiloni. Hai dubbi che con quest’ultimo la storia sarebbe stata molto, ma molto diversa???
Io non ho dubbi, ma forse ho anche io un caratteraccio …!
Un abbraccio virtuale.
Ernesto Trotta
Caro Sergio,
non credo che tu possa accettare il “precetto” dell’amico ingegnere Ernesto Trotta e spiego perché.
Non hai mai accettato il concetto espresso nel libro dell’esodo che suona così: “non avrai altro Dio al di fuori di me“. Ora puoi accettare come candidato a “re di Roma” un signore che grazie all’intercessione del tuo acerrimo nemico Matteo Renzi è diventato qualcuno ed appena ha potuto ha sparato e spara tutti i giorni a quest’ultimo e a quel PD Che col suo esercito lo ha sostenuto difeso e fatto affermare come ministro? Certo i “I rospi“ in politica vanno ingoiati, ma, a ragion veduta, in questo caso, credo sia inutile e stomachevole. Come farà Calenda, se non riesce a trovare un accordo neanche con Matteo Renzi ( al quale sicuramente deve la sua notorietà ), tant’è che ha creato un nuovo partitino in contrapposizione con quello di quest’ultimo, a cercare un compromesso con il popolo del PD Che ha appena ingannato? Come farà Calenda a convincere gli elettori cinque stelle che disprezza sistematicamente e attacca tutti i giorni? Caro Ernesto a me sembra una follia proporre un uomo così “divisivo”megalomane ed arrogante, ma comunque se con le primarie nel centro sinistra i romani lo sceglieranno, il rospo lo ingoierò io, promesso. Buona giornata a tutti Antonio De Matteo Milano
Divisivo, megalomane, arrogante, pistolero, ma non starete esagerando un pelino?
E perché non anche fedifrago, fellone, disgraziato, sacrilego, simoniaco, bastardo, maleducato, prepotente?
E poi sarebbe Calenda, quello divisivo?
Ha persino chiesto a Barca di aiutarlo …!
Volete far vincere Bertolaso?
State cercando un altro Marino per un nuovo disastro?
Poveri romani …! Poveri noi …!
Caro Sergio,
vediamo se riusciamo a sorridere dimostrando che i vecchi sono saggi.
Tantissimi anni fa la mia maestra di quinta elementare ci assegno’ lo svolgimento del seguente tema: “spiegate con un esempio pratico il significato della parola evidentemente“.
Io non ricordo cosa scrissi, ma vorrei provare a spiegarlo ora rispondendo al nostro amico Ernesto.
Dunque, lui sostiene che Calenda sia l’unico candidato possibile a sindaco di Roma, nonostante quest’ultimo continui ad attaccare ed a screditare i popoli del PD, del Movimento 5 Stelle e persino quello di Italia viva che dovrebbero votarlo. Io e te Sergio sosteniamo che per noi il candidato Calende è un “rospo da ingoiare”, ma se alle primarie del centro sinistra i votanti sceglieranno Calenda come loro rappresentante noi ingoieremo il rospo.
Il nostro amico Ernesto non ci sta: dice che siamo noi “divisivi, arroganti, e poco lungimiranti”. Beh evidentemente ci manda a cagare.
Un Abbraccio a tutti, Antonio De Matteo Milano
Tu scrivi: “Quest’ultimo continua ad attaccare ed a screditare i popoli del PD, del Movimento 5 Stelle e persino quello di Italia viva”.
“Screditare i popoli”: oggesù! ma quando mai? Certamente ha attaccato qualche dirigente, cosa che peraltro abbiamo fatto tutti, in un momento o nell’altro. E allora?
Non costruiamoci argomenti fasulli e cerchiamo di ragionare con pragmatismo.
Caro Ernesto,
Screditare il Papa, o un “capo”in generale, compreso il tuo e mandarlo a quel paese vuol dire “evidentemente” indicare la stessa metà ai suoi seguaci. Tant’è che quando Renzi ha abbandonato il PD ed io, deluso da ex renziano, l’ho attaccato pesantemente, apostrofandolo come un qualunque Masaniello, tu non solo ti sei risentito, giustamente, ma non hai mai più risposto alla mie osservazioni interrompendo i colloqui. Provo a ripetere il significato della parola “ evidentemente “. Se dici alla mia guida di andarsene regalandogli un rotolo di carta igienica, io come suo seguace non posso aspettarmi un trattamento diverso “evidentemente”. Comunque accetto il tuo consiglio: parliamo di cose serie e concrete. Tu potresti spiegarci il programma di Calenda per gestire, come sindaco, la grande Roma? Ieri sera,su una televisione privata, il tuo futuro candidato sindaco della nostra capitale,ha confermato, se non vado errato, quanto segue.
Non ha fatto nessun accordo con Zingaretti,Renzi, Bersani, e non ha nessun programma politico da proporre a parte i soliti slogan : ridurre le tasse, fare più investimenti pubblici comprando gli autobus nuovi, costruendo inceneritori nuovi, ecc. Ora tu, caro Ernesto, che lo sponsorizzi con passione e convinzioni,fammi un piacere rispondendo a qualche mia domanda. Come farà a ridurre il debito pubblico del comune di Roma? Come farà a far funzionare l’azienda tranviaria piene di lavoratori che non sanno cosa fare,mentre i vecchi autobus continuano a bruciare al posto di circolare? Come farà a pulire Roma decentemente? Come farà a tappare le buche delle strade romane?
Quanto sopra non è solo una mia curiosità, ma sono esigenze dei romani che bisogna soddisfare. Io penso comunque che per proporsi a rappresentare qualsiasi comunità bisogna prima “sondare il terreno”, come si suol dire, e poi piantare “ i paletti “.
Serena giornata a tutti e che vinca il migliore alle primarie del centrosinistra per scegliere il candidato sindaco per Roma. Antonio De Matteo Milano
Quando ritengo di avere espresso con chiarezza il mio pensiero, mi fermo lì, senza pretendere di avere sempre l’ultima parola né di monopolizzare lo spazio del blog.
Calenda avrà una intera campagna elettorale per rispondere alle tue domande, quindi potrai giudicare. E così i romani.
Ti ricordo che né tu né io votiamo a Roma, perciò possiamo solo dare un giudizio di opportunità politica.
Calenda ha esercitato un suo diritto candidandosi. Se qualcuno ritiene di avere più capacità o più possibilità di lui, si faccia avanti. Finora ho visto il deserto. Per me è più che adatto.
Se poi il PD vuole per forza contrapporre qualcuno, può sempre riproporre lo schema Marino, che “tanto bene” ha portato a Roma e ai romani. Auguri.
Infine, attento agli esempi: la carta igienica come messaggio politico è un’arma di Travaglio. Io me ne tengo lontano.
Buona giornata.
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Ben detto Bobo!. Un personaggio come Calenda non può fare neanche il bidello in una scuola seria: farebbe diventare gli alunni professori e quest’ultimi apprendisti. Mi auguro che Renzi e Zingaretti, che considero persone serie, non appoggino un simile personaggio come candidato a sindaco di Roma. Se dovesse succedere vorrà dire che dando “del coglione” a Matteo Renzi a Nicola Zingaretti si può diventare candidato a sindaco per la grande Roma.
Buona giornata a tutti Antonio De Matteo Milano.
Caro Sergio,
non posso che riproporti quanto ti ho già scritto la scorsa settimana.
Facciamocene una ragione. Il candidato per Roma non può che essere Carlo Calenda. È l’unico che ha le caratteristiche giuste per vincere e ben governare.
È romano vero, è preparato, è conosciuto anche all’estero, ha esperienza europea, è indipendente (anche troppo), ha personalità (anche troppa), raccoglie consensi anche fuori della cerchia del PD e parenti vari (ci metto anche Italia Viva).
Facciamo solo in fretta a trovare il modo giusto per candidarlo. Possibilmente facciamolo non sulle pagine dei giornali ma nelle sedi appropriate.
Come ha ben detto Orfini, Calenda è molto meno divisivo di quanto possa sembrare. Il M5S candidi pure Raggi al primo turno, al secondo voteranno Calenda, anche se malvolentieri. Tanto Di Battista voterà il candidato di destra, chiunque esso sia.
Battiamoli sul tempo e mettiamo in campo il candidato, come suggerisce Macaluso (anche se a lui Calenda non piacerà…).
Più aspettiamo, più la situazione rischia di complicarsi e sfuggirci di mano. Abbiamo un buon candidato, non perdiamo tempo.
Per quello che conta, questo è il mio pensiero.
(A Torino siamo messi peggio: un Calenda ancora non si vede, e il tempo passa…)
Che Carlo De Benedetti incarichi D.M. De Luca di fare lo spiritoso col caratteraccio di Calenda è pressoché scontato, visto l’amore che l’editore porta alle persone un minimo indipendenti.
A CDB piacciono gli yes-men facilmente soggiogabili dalla sua tracotanza. L’abbiamo già visto all’opera…
Carlo Calenda non sarà Lenin, ma per Roma è ben tagliato. Spero che il PD non si lanci in una delle sue solite spettacolari iniziative suicide, come fu quella di candidare Ignazio Marino.
Ricordo che Renzi allora sponsorizzò Gentiloni. Hai dubbi che con quest’ultimo la storia sarebbe stata molto, ma molto diversa???
Io non ho dubbi, ma forse ho anche io un caratteraccio …!
Un abbraccio virtuale.
Ernesto Trotta
Caro Sergio,
non credo che tu possa accettare il “precetto” dell’amico ingegnere Ernesto Trotta e spiego perché.
Non hai mai accettato il concetto espresso nel libro dell’esodo che suona così: “non avrai altro Dio al di fuori di me“. Ora puoi accettare come candidato a “re di Roma” un signore che grazie all’intercessione del tuo acerrimo nemico Matteo Renzi è diventato qualcuno ed appena ha potuto ha sparato e spara tutti i giorni a quest’ultimo e a quel PD Che col suo esercito lo ha sostenuto difeso e fatto affermare come ministro? Certo i “I rospi“ in politica vanno ingoiati, ma, a ragion veduta, in questo caso, credo sia inutile e stomachevole. Come farà Calenda, se non riesce a trovare un accordo neanche con Matteo Renzi ( al quale sicuramente deve la sua notorietà ), tant’è che ha creato un nuovo partitino in contrapposizione con quello di quest’ultimo, a cercare un compromesso con il popolo del PD Che ha appena ingannato? Come farà Calenda a convincere gli elettori cinque stelle che disprezza sistematicamente e attacca tutti i giorni? Caro Ernesto a me sembra una follia proporre un uomo così “divisivo”megalomane ed arrogante, ma comunque se con le primarie nel centro sinistra i romani lo sceglieranno, il rospo lo ingoierò io, promesso. Buona giornata a tutti Antonio De Matteo Milano
Mi sembra tu abbia ragione.
Sergio
Divisivo, megalomane, arrogante, pistolero, ma non starete esagerando un pelino?
E perché non anche fedifrago, fellone, disgraziato, sacrilego, simoniaco, bastardo, maleducato, prepotente?
E poi sarebbe Calenda, quello divisivo?
Ha persino chiesto a Barca di aiutarlo …!
Volete far vincere Bertolaso?
State cercando un altro Marino per un nuovo disastro?
Poveri romani …! Poveri noi …!
Caro Sergio,
vediamo se riusciamo a sorridere dimostrando che i vecchi sono saggi.
Tantissimi anni fa la mia maestra di quinta elementare ci assegno’ lo svolgimento del seguente tema: “spiegate con un esempio pratico il significato della parola evidentemente“.
Io non ricordo cosa scrissi, ma vorrei provare a spiegarlo ora rispondendo al nostro amico Ernesto.
Dunque, lui sostiene che Calenda sia l’unico candidato possibile a sindaco di Roma, nonostante quest’ultimo continui ad attaccare ed a screditare i popoli del PD, del Movimento 5 Stelle e persino quello di Italia viva che dovrebbero votarlo. Io e te Sergio sosteniamo che per noi il candidato Calende è un “rospo da ingoiare”, ma se alle primarie del centro sinistra i votanti sceglieranno Calenda come loro rappresentante noi ingoieremo il rospo.
Il nostro amico Ernesto non ci sta: dice che siamo noi “divisivi, arroganti, e poco lungimiranti”. Beh evidentemente ci manda a cagare.
Un Abbraccio a tutti, Antonio De Matteo Milano
Tu scrivi: “Quest’ultimo continua ad attaccare ed a screditare i popoli del PD, del Movimento 5 Stelle e persino quello di Italia viva”.
“Screditare i popoli”: oggesù! ma quando mai? Certamente ha attaccato qualche dirigente, cosa che peraltro abbiamo fatto tutti, in un momento o nell’altro. E allora?
Non costruiamoci argomenti fasulli e cerchiamo di ragionare con pragmatismo.
Caro Ernesto,
Screditare il Papa, o un “capo”in generale, compreso il tuo e mandarlo a quel paese vuol dire “evidentemente” indicare la stessa metà ai suoi seguaci. Tant’è che quando Renzi ha abbandonato il PD ed io, deluso da ex renziano, l’ho attaccato pesantemente, apostrofandolo come un qualunque Masaniello, tu non solo ti sei risentito, giustamente, ma non hai mai più risposto alla mie osservazioni interrompendo i colloqui. Provo a ripetere il significato della parola “ evidentemente “. Se dici alla mia guida di andarsene regalandogli un rotolo di carta igienica, io come suo seguace non posso aspettarmi un trattamento diverso “evidentemente”. Comunque accetto il tuo consiglio: parliamo di cose serie e concrete. Tu potresti spiegarci il programma di Calenda per gestire, come sindaco, la grande Roma? Ieri sera,su una televisione privata, il tuo futuro candidato sindaco della nostra capitale,ha confermato, se non vado errato, quanto segue.
Non ha fatto nessun accordo con Zingaretti,Renzi, Bersani, e non ha nessun programma politico da proporre a parte i soliti slogan : ridurre le tasse, fare più investimenti pubblici comprando gli autobus nuovi, costruendo inceneritori nuovi, ecc. Ora tu, caro Ernesto, che lo sponsorizzi con passione e convinzioni,fammi un piacere rispondendo a qualche mia domanda. Come farà a ridurre il debito pubblico del comune di Roma? Come farà a far funzionare l’azienda tranviaria piene di lavoratori che non sanno cosa fare,mentre i vecchi autobus continuano a bruciare al posto di circolare? Come farà a pulire Roma decentemente? Come farà a tappare le buche delle strade romane?
Quanto sopra non è solo una mia curiosità, ma sono esigenze dei romani che bisogna soddisfare. Io penso comunque che per proporsi a rappresentare qualsiasi comunità bisogna prima “sondare il terreno”, come si suol dire, e poi piantare “ i paletti “.
Serena giornata a tutti e che vinca il migliore alle primarie del centrosinistra per scegliere il candidato sindaco per Roma. Antonio De Matteo Milano
Quando ritengo di avere espresso con chiarezza il mio pensiero, mi fermo lì, senza pretendere di avere sempre l’ultima parola né di monopolizzare lo spazio del blog.
Calenda avrà una intera campagna elettorale per rispondere alle tue domande, quindi potrai giudicare. E così i romani.
Ti ricordo che né tu né io votiamo a Roma, perciò possiamo solo dare un giudizio di opportunità politica.
Calenda ha esercitato un suo diritto candidandosi. Se qualcuno ritiene di avere più capacità o più possibilità di lui, si faccia avanti. Finora ho visto il deserto. Per me è più che adatto.
Se poi il PD vuole per forza contrapporre qualcuno, può sempre riproporre lo schema Marino, che “tanto bene” ha portato a Roma e ai romani. Auguri.
Infine, attento agli esempi: la carta igienica come messaggio politico è un’arma di Travaglio. Io me ne tengo lontano.
Buona giornata.