Graziella Pagano su Facebook replica a Giorgio Napolitano
Caro Giorgio ho letto le tue considerazioni sulla riforma della legge elettorale e sulla questione di fiducia posta dal Governo sulla stessa.
Sono sicura che interverrai al Senato per riproporle con ancora maggiore forze come tuo solito.
Non condivido che ci potessero essere altre opzioni che mettere la fiducia.
“Lo fece Mussolini” urlano isterici i grillini e i compagni di MDP. Lo fece anche De Gasperi, dico io. “È un golpe” strepitano in rete e nelle piazze (semivuote in realtà). Di che parliamo? Su questa riforma convergono i 2/3 delle forze politico parlamentari.
Questa legislatura è nata male. E tu Giorgio lo sai meglio di chiunque altro. Ma sarebbe stato ridicolo non mettere mano alla riforma della legge elettorale e affidarsi al “Consultellum” reso omogeneo alle due Camere magari con un Decreto. Certo, non mi sfugge che la fiducia è una forzatura. Non c’è dubbio. Ma non è vero che si tratta di qualcosa di “incostituzionale”. Ma il vero timore di chi oggi grida al regime è di restare fuori dal prossimo parlamento o essere condannato alla irrilevanza. Nessuno obbliga 5 stelle e MDP a NON coalizzarsi. È una legittima scelta politica.
Ma ogni scelta ha le sue conseguenze.
Per questo caro Giorgio non ti seguo e se fossi ancora in Senato voterei senza dubbio SÌ.”
3 Comments
Assolutamente d’accordo. Continuo a ripetere che la vittoria del NO al referendum del 4 dicembre porterà ad altri innumerevoli danni. Abbiamo una classe politica che non vede gli interessi generali e si preoccupa soltanto del proprio orticello. Così non si costruisce un Paese e non si migliora il proprio futuro.
Gianni Moscatellini
D’accordo con Graziella e per fortuna si vede la fine di questa legislatura deforme per molti motivi. Giorgio Napolitano è un garantista ma un voto di fiducia è sempre una garanzia perché a rispondere è il Parlamento. E con la nuova legge sarà il Paese ad esprimersi e a scegliere uomini e partiti. Uffa, leviamoci dal pantano del 2013.
Francamente, mi riesce difficile capire cos’abbia mosso Napolitano in questa sua (per me inopportuna) sortita. Evidentemente la vecchia scorza del politico abituato alle discussioni infinite, magari per risolvere nulla, gli è rimasta attaccata, malgrado l’età. Ecco, l’età. Pur avendo grande stima del “Presidente Emerito”, non sarebbe il caso che si riposasse, lasciando ai “giovani” le decisioni che riguardano il LORO futuro, visto che il nostro, come si suole dire, “ce l’abbiamo dietro le spalle”?
Silvano