Caro Matteo,
c’è voluto qualche giorno per lasciar decantare le impressioni politiche (ma anche quelle fisiche…) della Leopolda 10.
Aldilà della faticaccia provocata dalla massiccia affluenza, le code, le ore in piedi, la folla da concerto rock, mi preme riflettere su quanto è successo, sulle parole dette ed ascoltate, sulle persone incontrate, su un’esperienza di vita da conservare nei buoni ricordi.
È nato un nuovo partito: cosa non infrequente in Italia (pare che siamo proporzionalisti dentro …), ma comunque sempre emozionante, soprattutto quando si viene da una storia “complessa” come quella del centrosinistra italiano.
Qualcuno ha detto: “Finalmente!”.
Io non mi esprimerei così, perché se è vero che i rapporti nel PD erano arrivati ad un livello di stress difficilmente tollerabile ed in fin dei conti dannoso per tutti, è comunque innegabile che l’esperienza di Italia Viva nasce da un fallimento e da una sconfitta.
Il fallimento dell’obbiettivo originario del PD veltroniano (Lingotto 2007), ovvero costruire una forza politica maggioritaria per sintetizzare (e non appiccicare alla bell’e meglio …) le varie anime del riformismo di centrosinistra e la sconfitta al referendum del 4 dicembre 2016 sulla riforma delle istituzioni, sconfitta maturata essenzialmente all’interno di quella forza politica.
È evidente che la constatazione di quel fallimento e di quella sconfitta non può essere indolore: lascia segni, cicatrici, ruggini e strascichi, specialmente in chi come me li ha vissuti con intensa partecipazione. Rende anche un po’ cinici, anche se il cinismo è un sentimento che non mi appartiene; infatti io non rinnego né lo spirito del Lingotto né la battaglia referendaria.
Adesso servirà tanta maturità, tanta lucidità, tanta caparbietà e determinazione per andare oltre e ricominciare su un’altra strada.
La strada non potrà prescindere dalla collocazione politica, che dovrà restare bene ancorata ai valori fondanti del riformismo di sinistra: una società moderna, efficiente, ordinata, di persone libere e solidali, dove vengono premiati la competenza e il merito, dove si viaggia spediti verso il futuro ma senza lasciare vittime alle spalle, anzi dando a tutti la possibilità di realizzare se stessi ed il bene comune; tutto com’è scritto nella Carta dei Valori.
Io penso che destra e sinistra NON sono due ormai inutili residuati del Novecento, ma due diverse disposizioni d’animo delle persone. Ho scritto recentemente su questo argomento, ma altri, ben più importanti di me, hanno prodotto considerazioni che mi paiono inoppugnabili.
Ora comunque andiamo avanti, e capisco benissimo, e condivido, che Italia Viva non può avere preclusioni preconcette per nessuno: ci si misurerà sulle idee, sui contenuti, sulle proposte concrete di riforma. E chiunque abbia a cuore lo sviluppo ordinato e solidale della società dovrà essere bene accetto, da qualsiasi parte provenga, da destra o da sinistra, o da qualsiasi altro luogo.
I tre giorni della Leopolda hanno riunito sotto lo stesso tetto (qualcuno era fuori, a dire il vero) ed intorno agli stessi tavoli tante intelligenze preziose, che non dovranno essere sprecate, che dovranno trovare sviluppo e valorizzazione nella proposta politica. Penso ai tanti giovani (con qualcuno ho parlato a lungo, riportando un’impressione vivissima di entusiasmo e costruttività) che aspettano solo di poter sprigionare il loro potenziale.
Quella è la fonte di energia pulita e rinnovabile della quale Italia Viva ha bisogno.
Non sento invece il bisogno di riconsiderare il giudizio politico su una delle pagine più buie della nostra storia (e dire che ne abbiamo avute non poche…). Definire Silvio Berlusconi come un modello della civile destra europea, solidamente ancorato al Partito Popolare Europeo, mi è parsa un’inutile ed anche provocatoria forzatura della realtà.
Io non dimentico lo sdoganamento dei missini, il patetico parlamento padano di Bossi, gli insulti volgari alla popolare Angela Merkel (peraltro opportunamente ricambiati dagli irridenti sorrisini di Cannes), l’uso spregiudicato del potere mediatico (allora non c’era la “bestia” di Salvini, bastava Canale 5, con tutta Mediaset e pure la Rai). Per non parlare delle leggi ad personam, dell’attacco alla magistratura, della pericolosissima (quella sì) riforma costituzionale del 2006, delle inqualificabili frequentazioni personali che ci hanno fatto vergognare in tutto il mondo occidentale e non solo.
Berlusconi è stato il prodromo di Salvini, ha preparato e seminato il terreno su cui oggi germoglia l’odiosa ideologia sovranista espressa nei loro media e confluita sabato in Piazza San Giovanni.
Non è ridando dignità ad un equivoco leader (indubbiamente leader lo è stato), arrivato alla politica per salvare i suoi beni, che possiamo attirare suoi eventuali ex-estimatori. Non ce n’è bisogno, come non c’è bisogno di Polverini e Lele Mora, utili soltanto a permettere al “simpaticissimo” e velenoso De Angelis (ed alla sua austera e severissima direttrice) di titolare un offensivo “Forza Italia Viva”, inventando un tormentone che faremo qualche fatica a staccarci di dosso.
Caro Matteo, Italia Viva deve combattere con le idee, i contenuti, i progetti, con i valori scritti nella Carta; le persone di buona volontà arriveranno lo stesso, da ogni parte, anche e soprattutto da quella enorme galassia di non votanti, sfiduciati ed anche nauseati dal solito chiacchiericcio dei talk show e dei social.
Il PD seguirà la strada che vorrà, speriamo non troppo lontana da quella di Italia Viva.
La destra proporrà un mondo brutto, rancoroso ed astioso. Berlusconi sarà con loro.
Italia Viva sta e starà da un’altra parte, fieramente, orgogliosamente, responsabilmente.
Buon lavoro.
Ernesto Trotta
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Caro Ernesto,
sei davvero una persona meravigliosa e un compagno che vorrei politicamente al mio fianco. Mi dispiace molto che tu sia finito con Italia Viva, soprattutto perché, a differenza di te, non riesco a vedere tutte quelle speranze che tu accrediti al Giglio Magico. Al contrario, credo che l’attrazione fatale fra Renzi e Berlusconi non sia dovuta ad un errore passeggero ma ad un atteggiamento verso il mondo, il prossimo e il potere che i due hanno profondamente in comune. Invece mi piacciono molto i tuoi ideali e le tue speranze politiche, sono le stesse che ho io e che però, al contrario di te, cerco di realizzare nel PD. Forse senza leader ma sicuramente con persone con una potenzialità umana e politica molto più profonda e leale. Chissà chi di noi due si sbaglia. Mi piace però sperare che almeno uno di noi abbia ragione perché se sbagliamo entrambi sarebbe proprio la fine. Nel caso che uno di noi abbia ragione l’altro tornerà ad abbracciarlo facendo una salutare autocritica. Come vedi ho messo la tua newsletter sul blog, vorrei che tu continuassi a contribuire a questo lavoro.
Un forte abbraccio
Sergio
21 Comments
Caro Sergio,
nel mio sconfinato (e forse un po’ stolido) ottimismo mi spingo a sperare che possiamo avere perfino ragione tutti e due.
Ricambio l’abbraccio.
Caro Ernesto,
ho letto la tua lettera e non c’è bisogno che ti dica che condivido quasi totalmente il suo contenuto; ma devi ammettere che voi “vivaci”non avete alternative per restare o tornare al governo e delle due una:
1) accordarsi con noi del PD e con il Movimento 5 Stelle che recupereremo alla democrazia rappresentativa;
2) oppure finire come Berlusconi sotto la “dittatura” di Salvini.
Io conto ancora sul PD a vocazione maggioritaria, ma in alternativa appoggio la linea attuale del segretario Zingaretti che sta cercando di creare un argine alla destra fascista e antidemocratica di Salvini collaborando, con grande fatica, con il Movimento 5 Stelle. Caro Ernesto, io non so se il tuo “capo”Matteo Renzi risponderà alla tua lettera, ma ci spero: pur non considerandolo
più un grande leader, credo che sia un ragazzo intelligente e preparato ( ha l’età di mio figlio meno famoso ) con un grande difetto pensa di essere il “Messia”al quale io non ho mai creduto.
Se dovessi ricevere una sua risposta mi auguro che tu la pubblichi su questo blog. Un abbraccio Ernesto e spero di incontrarti prima o
poi, magari a Chieti, tua città natale. Buona Giornata a tutti
Antonio De Matteo Milano
Caro Antonio,
pensare di creare un nuovo centro sinistra con il M5S è una pura follia politica, e se il PD continuerà a perseguire questa strada verrà logorato da ogni angolatura.
Buona fortuna
ciao
Gianni Moscatellini
Assolutamente d’accordo con Ernesto. Non è stata una bella uscita, che tra l’altro non ci crede neanche lui che l’ha detta. Forse rimane una azione strategica….
Caro Sergio, mi sembra inutile, visti gli ultradecennali schiaffi che noi e certa sinistra abbiamo preso dalla società italiana, pensare di demonizzare sempre quello che è meno di sinistra di te. E’ soprattutto questo che ci ha logorato in questi decenni.
Continuo a sostenere che “tornare ad abbracciarci” diventerà un obbligo perchè nella ns strategia la vera battaglia che dobbiamo imporci è quella contro il vero avversario, che è la destra becera rappresentata da Salvini.
Però per farlo dobbiamo essere convinti di dover isolare certe autoreferenzialità, fine a se stesse, soprattutto dentro il PD, ma non solo, ed occuparci di più di Paese e di una grande azione riformatrice, cavalcando e sostenendo chi riesce a presentare idee migliori anche se è più antipatico ma bravo.
Poi ognuno cerchi di conquistare senza remore, il proprio consenso nelle proprie praterie.
con affetto
Gianni Moscatellini
Caro Gianni,
le autoreferenzialità di cui parli io le ho trovate in D’Alema e in Renzi. Nel resto dei nostri dirigenti (dico nostri in senso allargato a tutto il centrosinistra) non ne trovo.
Sergio
Caro Gianni,
gli antichi, scriveva Platone, ritenevano la follia superiore alla sapienza in quanto l’una proviene dal divino, l’altra dagli uomini.
Quindi io preferisco affidarmi a Dio piuttosto che ad un suo rappresentante terreno che dice di essere il suo messia.
Sicuramente ci dovremo abbracciare” e per questo non conviene litigare, caro Gianni, ma tu che puoi parlare col tuo idolo Matteo Renzi perché non gli chiedi di dirci, scrivendolo su questo blog, di rispondere alla seguente domanda: con chi vuole governare nel futuro se si esclude il Movimento 5 Stelle? Spero che non mi dica che vuole governare da solo, altrimenti l’appellativo di “pazzo” lo dovrai dare a lui e non a me. Un Abbraccio a te e a tutti coloro che leggono e scrivono su questo blog. Antonio De Matteo
Caro Antonio
che NOIA con questo “idolo”, presuntuoso “messia”, ecocentrico, “autoreferenziale” padrone, dittatore: ma lo volete capire che dietro a Renzi, LEADER RICONOSCIUTO A LIVELLO INTERNAZIONALE e non padrone di qualcosa, c’è una squadra di persone pensanti e preparate, giovani e anziani, donne, professionisti e operai, non di yes man. Ha un corpo di militanti ed elettori che condivide con lui i Progetti Riformisti, la sua dinamicità e creatività, la professionalità di una Politica alta che lui mette nel volerli realizzare. Progetti e nuovi modi di fare Politica tanto utili e necessari a questa ns Italia conservatrice e corporativa (da qui parte la sua antipatia). Tra l’altro con prove concrete di realizzazione che si era iniziato a fare, i cui dati positivi sono gli unici rimasti in campo.
Per favore, mi fate l’elenco delle cose fatte , escludendo il periodo del PD con Renzi leader? Dove sono? Io sul tavolo metto 1000gg. di Renzi e a voi concedo 30 anni delle azioni politiche e amministrive fatte per il bene di questo Paese e per la sinistra italiana, senza Renzi . Forza fateci questo elenco, strabiliateci.
Detto tutto ciò, voglio cercare nel mio piccolo di rispondere alla tua domanda: “con chi vuole governare nel futuro se si esclude il Movimento 5 Stelle? “. Una risposta che troverai nella mission che Italia Viva si vuole dare, ma ti faccio io alcune premesse.
Per quanto vi ostiniate a non capire il popolo italiano, dall’unità di italia in poi ha sempre avuto una massa consistente di area di centro destra. La nostra povera area di sinistra per oltre 70 anni non ha preso che schiaffi, con alti e bassi ma sempre perdente è stata.
Le famose praterie a sinistra, io 65 anni, militante da oltre 40 anni dal PCI in poi, non le ho mai viste, nè tantomeno riesco a vederle oggi . A questo aggiunci quella insidiosa “autoreferenzialità” di sinistra (da Turigliatto in poi) che andava sempre alla ricerca di uno sempre più di sinistra al su fianco, perchè se no veniva tacciato di destra quando non era democristiano.
Chiuso lo storico ‘900 non ci troviamo in una situazione del tutto diversa. C’è un’area moderata, stanca, astensionista, sicuramente anche progressista e riformista (che vuole cambiare le cose,), Liberal democratica, europeista che NON SARA’ MAI ATTRATTA da quella famosa sinistra doc che voi pensate di rappresentare, nè tantomeno da una destra bececera e sovranista che Salvini tenta di rappresentare.
C’è poi l’area più legata ad una sinistra tradizionale ma democratica e progressista non certo estremista e massimalista , che il PD di oggi potrà rappresentare.
Italia Viva sicuramente cercherà di rappresentare e conquistare la prima area ed insieme al PD potremmo veramente arrivare a governare questo Paese.
In queste 2 aree il M5S ” che ciazzecca”? E’ un area populista, molto più vicina a concetti di destra, impreparata e, a Roma dimo, “caciarona” senza sostanza, capacità, lungimiranza, cultura politica, molto spesso idioti allo stato puro, gestita da 2 privati.
Ecco, ora ti chiedi io a te, c’è o non c’è una possibilità di poter amministrare questo Paese, in modo coerente, in alternativa alla destra ed ai M5S?
un caro saluto
Gianni Moscatellini
Antonio, sei inutilmente offensivo.
Peccato!
Caro Ernesto visto che tu fai l’avvocato difensore di qualcuno spiegami dove, quando e con chi sono stato offensivo. Io non voglio offendere nessuno e chiedo scusa se è successo, ma penso di avere il diritto di dire che Renzi mi ha deluso tremendamente e non lo considero più un grande leader ma uno dei tanti masaniello alla stregua di D’Alema, Bersani e compagnia. Masaniello era un capo popolo che pensava di realizzare il suo sogno e non quello dei suoi seguaci ed infatti finì’ male. È facile emettere le sentenze: “Sei inutilmente offensivo” “Sei un fascista“ sei un comunista“ sei politicamente folle”, ma forse sarebbe più giusto rispondere alle domande che io e tanti altri abbiamo fatto a Renzi senza aver nessuna risposta. Comunque io sono per la democrazia rappresentativa Che difenda la libertà di parola, l’uguaglianza e la solidarietà nella nostra civiltà e quindi, caro Ernesto, accetto anche le tue sentenze. Peccato lo dico anch’io e buona serata a tutti. Antonio De Matteo
Cari ragazzi di una volta, Ernesto, Gianni, Marco, Camillo,
ma visto che non siamo più tra i giovani, noi vecchi non dovremmo metterci al servizio di quest’ultimi? Il vostro leader Renzi non ha deciso di governare con il Movimento 5 Stelle per parlare con tutti quei giovani? Berlusconi ha deciso Definitivamente di incoronare Salvini come suo successore e confluire nella destra autoritaria retriva, sovranista ed isolazionista rappresentata da quest’ultimo.
Quindi alla luce dei fatti esposti perché io, che appoggia il tentativo di Zingaretti di colloquiare con il Movimento cinque stelle e creare un’alternativa alla destra autoritaria di Salvini, sarei folle politicamente ed invece voi “vivaci” ( il termine che uso l’ha coniato una vostra rappresentante in tv) siete saggi e lungimiranti?
Per quanto mi riguarda Cari Amici renziani io ho accettato anche l’ultimo consiglio di Matteo e sono stato contento quando si è formato il governo attuale, ma adesso non capisco perché, voi collaboratori di Renzi, “Una squadra di persone preparate e pensanti” Considerati i ragazzi del Movimento 5 Stelle, con i quali ci avete convinti ( noi del PD) a fare il governo , “ idioti allo stato puro gestiti da due privati”. Io voglio parlare con i ragazzi del movimento cinque stelle, dove di vecchi come me non ne vedo, ed anche se sono di un’area “più vicino alla destra“ Che comunque considero meglio di quella di Salvini e Berlusconi. Rispondo adesso alla tua domanda caro Gianni. Per me non c’è possibilità di amministrare la nostra Italia senza coinvolgere il Movimento 5 stelle ( 20% dell’elettorato italiano in base agli ultimi sondaggi) e magari qualche pentito berlusconiano. Sono folle politicamente? Può essere ma meglio morire da pazzo che da predicatore inconcludente ed inutile. Io amo la libertà di parola garantitomi dalla democrazia rappresentativa. Amo questo blog e ringrazio Sergio per avermi dato la possibilità di esprimermi, ma continuerò a stimare gli amici di “Italia viva’ anche se non li capisco più come prima. Chiedo scusa se, involontariamente nell’esprimere la mia posizione, ho offeso qualcuno: non era nel mio intento e volevo, in questo momento difficile per me e per la nostra società, trovare e percorrere una strada che vada bene almeno alla maggioranza degli italiani. Buona giornata a tutti Antonio De Matteo Milano
carissimi tutte/i, Moscatellini propone di tentare un elenco di quanto realizzato in assenza di Renzi negli ultimi 30 anni. E’ vero bisogna fare un robusto passo indietro per trovare un centrosinistra operativo. Ma cerchiamo di ricordare quanto realizzò il centrosinistra, quello di Fanfani, La Malfa, Nenni, Lombardi, Saragat, Moro etc etc. Scuola media unica (riforma epocale!); Accessi alla università (avvio dell’ascensore sociale); Servizio sanitario nazionale (il welfar!); nazionalizzazione Energia Elettrica (una battaglia davvero contro i poteri forti!); statuto dei lavoratori (altro che jobs act); Nominatività dei titoli azionari (robetta); Divorzio (grazie Baslini); Aborto (tuonano contro ancora oggi!); le Regioni (Costituzione); Mercato Comune (avvio dell’Unione Europea). Tante altre in tanti successivi anni. Poi……… ne son successe da chiodi! Via via i grandi riformatori se ne sono andati e così l’onda di riflusso ha agito con forza, ma non dimentichiamo le grandi davvero epocali trasformazioni che il centrosinistra ha saputo attuare in mezzo a tante difficoltà e persino a timori di colpi di stato. Ciao G.
Quello era un centro sinistra del mesozoico, e noi ex PCI stavamo sempre all’opposizione. Ad un certo punto provò a metterci il piedino dentro Berlinguer con Moro. Ma Moro lo uccisero e Berlinguer, purtroppo ci lasciò prematuramente.
Diciamo che il periodo da mettere a fuoco per un confronto realistico, è dall’Ulivo in poi, dove molte cose vennero programmate e scritte e guarda caso le realizzò il governo Renzi nei 1000 gg., nei limiti temporali che ha avuto.
Tutto questo in un periodo guerreggiato dove, anche la riforma costituzionale, prevista nei programmi dell’Ulivo, se non vogliamo ritornare a quelli di Nilde Iotti, è stata boicottata dando un forte aiuto agli avversari ideologici del momento che tre l’altro oggi tentano di riproporla in brutta copia.
Sì però Renzi è “antipatico, arrogante, autoreferenziale…..”. ‘Ma fateme ù piacere !!!!
Saluti
Gianni Moscatellini
Caro Trotta,
capisco che bisogna avere fiducia nel proprio leader, ma cerchiamo almeno di non mentire a noi stessi.
Quando dici “la sconfitta al referendum del 4 dicembre 2016 sulla riforma delle istituzioni, sconfitta maturata essenzialmente all’interno di quella forza politica.” non tiene conto che la percentuale dei sì è stata uguale a quella del PD alle europee del 2014 (40,9% rispetto a 40,8). Ci voleva quella riforma, eccome se ci voleva. Chi del PD si è battuto contro ha sbagliato, ma Renzi ha sbagliato ancora di più e ne ha fatto un referendum pro e contro di lui, dimenticandosi che già alle europee il 59,2% non aveva votato il PD renziano. Lui lo aveva presentato come un taglio delle poltrone che in questi giorni è stato realizzato in altro modo. Difficile sostenere che le vittorie sono merito suo e le sconfitte colpa degli altri, compreso quella alle politiche del 2018. Se però a te va bene così, continua pure con Italia Viva. Solo che quando chiedono agli italiani l’affidabilità di Renzi, la stragrande maggioranza si è già fatta un’idea precisa: chissà perché e di chi sarà la colpa.
Fabbio Baitelli
Caro Baitelli,
credi davvero, in tutta onestà, senza veli ideologici, che i comitati per il NO organizzati da tutta una sedicente sinistra, esterna ma soprattutto interna al PD, i costituzionalisti schierati (ed oggi taciturni), le campagne di stampa degli opinionisti schifati, gli appoggi dati col contagocce e solo all’ultimo momento (Prodi, Scalfari, …), l’insistenza su argomenti del tutto speciosi come “il combinato disposto”, “la deriva autoritaria”, e potrei continuare a lungo, non abbiano influito sul risultato?
Lo credi davvero? Se lo credi davvero, allora hai ragione tu: la colpa è di Renzi. Crucifige!
Se hai qualche dubbio, forse puoi provare a leggere gli ultimi tre anni in modo un po’ diverso.
Fai tu!
I “se“ ed i “ma” non cambiano, non hanno cambiato e non cambieranno la storia umana: servono solo a perder tempo nel cercare un capro espiatorio. Parliamo del futuro ed in tal senso vorrei fare una domanda ai “vivaci” Eccola: perché, alle prossime elezioni regionale in Umbria, non appoggiate il candidato governatore del PD e Movimento 5 Stelle? Volete che vinca il centro destra di Salvini? Buona serata a tutti Antonio De Matteo Milano
Sei male informato o fai finta di non essere informato. Italia Viva in Umbria sostiene il candidato del PD. Dammi un riscontro reale, non di elucubrazioni mentali, del contrario.
E poi non perdete tempo con Italia Viva cercate di conquistare il vs consenso nelle vs praterie a sinistra che avete sostenuto sempre che non votavano PD perchè c’era Renzi. Ora Renzi non c’è più quindi avete campo facile. Forza dateve da fà.
Saluti
Gianni Moscatellini
Appoggiare un candidato vuol dire far campagna elettorale per quest’ultimo e non mi pare che Renzi si sia speso in Umbria, anzi non si è neanche presentato insieme al movimento cinque stelle e partito democratico alla chiusura della campagna elettorale, almeno così hanno visto gli italiani. Comunque mi fa piacere che voi precisate la vostra disponibilità a votare a favore del candidato governatore appoggiata dalle forze governative. Caro Gianni Moscatelli, capisco il vostro amore sviscerato per il vostro capo, ma vorrei ricordarti che io le riforme del governo Renzi le ho sostenute “litigando” anche con Sergio, e non le rinnego ancora tuttora, ma siccome non condivido la strategia attuale del vostro capo sono diventato un vostro nemico:sono politicamente folle, inutilmente offensivo, fornitore di fake news, frequentatore delle praterie di sinistra ecc ecc. Peccato: pensavo che si potesse discutere dei problemi contestando il vostro capo che prima io stimavo ed invece chi contesta Renzi è fuori dalla vostra orbita. Pazienza, come diceva Renzi, me ne farò una ragione, visto tra l’altro che alle mie domande né voi ne il vostro capo avete intenzione di rispondere. Senza rancore, Ernesto, Gianni, Camillo, Marco conquistate pure le vostre praterie, ma io non sarò dei vostri. Buona serata a tutti Antonio De Matteo Milano
Ma chi l’ha detto che IV non appoggia Bianconi?
Possibile che si debba perdere tempo a contrastare queste balle spaziali (oggi si chiamano fake news)?
Carissimi, leggo che questa polemica tra noi è scaturita dal fatto che Renzi ha detto che Berlusconi ha rappresentato la destra moderata in questi ultimi anni e ha detto anche che lui non lo ha votato e non lo voterà.
Però se siete stati attenti al suo discorso, io c’ero li davanti quando parlava, ha detto anche che Berlusconi rappresenta si la destra moderata, ma al netto dei provvedimenti fatti in quegli anni non certo degni di una forza politica moderata, anzi provvedimenti pro domo sua.
Ecco li c’è la risposta alla nostra discussione, il resto è un po’ di astio .
Camillo
Premetto che non sono un politico praticante, ma un semplice cittadino che ha sempre ritenuto che la politica debba essere al servizio di quelli che io penso di rappresentare. Ho letto i vostri commenti e le vostre opinioni. Chi parla di un passato remoto costruttivo, chi di un passato prossimo ricco di tentativi di cambiare la cose. Pensiamo veramente che possa interessare ai cittadini quello che è stato? Quello che ho intravisto tra le righe dei vostri discorsi è l’interesse di parte per i propri fini personali o di partito. Chi è meglio di chi. Tutti conosciamo quali sono i problemi che affliggono il nostro paese e in tanti, da decenni, a parole, sono convinti di avere la ricetta per risolverli. Mi viene da pensare che visti i risultati, forse hai politici non importa veramente guardare ad all’interesse del popolo che dovrebbero rappresentare. Non posso credere che, volendo, dopo tutto questo tempo non si sia riusciti a trovare la soluzione ai problemi che assillano il nostro paese. Qualsiasi azienda ben amministrata affronta problemi e elabora soluzioni, se vuole continuare a sopravvivere. Solo con unità di intenti e collaborando si possono ottenere delle soluzioni, come fatto da politi illuminati dopo la seconda guerra mondiale. Non mi pare di intravedere, alla luce dei fatti di questi ultimi trent’anni, politici illuminati tra quelli da Voi citati. Ne Berlusconi, ne Renzi e tantomeno altri nel recente passato hanno trovato la sintonia necessaria che servirebbe per unire tutte le forze politiche per affrontare una sfida difficile, ma necessaria al nostro popolo. Ancora oggi vedo nelle Vostre parole il campanilismo italico. Noi siamo meglio di Voi. Questo ci ha portati ad essere quello che siamo, un grande paese con piccole idee.
Distinti saluti a tutti voi, comunque vi chiamate.
Flavio
Strano, Flavio, mi sembra che gli scritti che trovi qui parlino più di dubbi che di schieramenti tra posizioni ferocemente contrapposte. Comunque grazie del tuo contributo.
Sergio