Oggi su La Repubblica si può leggere un documentato articolo dello storico Umberto Gentiloni con questo titolo: “Nazisti e comunisti spiegati ai ragazzi – Equiparare gli orrori del Novecento, come azzarda il recente documento del Parlamento europeo, ha l’effetto immediato di travisare la Storia”. Gentiloni, rivolgendosi ai ragazzi, spiega agli adulti parlamentari europei che “nazismo e comunismo sono esperienze storiche sostenute da ragioni opposte, da culture e radici confliggenti che trasmettono memorie diverse”. Gentiloni documenta le ragioni di fondo e storiche della divisione e della contrapposizione tra nazismo e comunismo con riferimenti inequivocabili.
Spero che quei parlamentari ignoranti ma in buona fede che hanno approvato quel documento leggano Gentiloni e dicano di essersi sbagliati. Sarebbe un atto di onestà politica. Tuttavia, a due autorevoli esponenti del parlamento europei, eletti nelle liste del Pd, voglio dire qualcosa.
Giuliano Pisapia ci ha fatto sapere che ha votato quel documento anche se c’era “qualcosa di sbagliato”. Caro Giuliano, quel qualcosa era il tutto. Tu vieni da una storia che parte addirittura da Rifondazione comunista che, oggi, potrebbe essere identificata con la rifondazione nazista. In certi momenti ci vuole più coraggio e coerenza. Il presidente del parlamento europeo, David Sassoli, non vota ma ha voluto dire la sua per giustificare e sostenere quell’ignobile documento. Ma a Sassoli vorrei chiedere se De Gasperi accordandosi con Togliatti e i comunisti per fare il governo insieme e preparare la Costituzione, e poi scriverla, lo fece con i comunisti o con i nazisti? E Moro che trattava e concordava una prospettiva politica per il Paese con Enrico Berlinguer lo faceva con un comunista o con un nazista? Tutto penoso.
Comment
Io da ragazzo, anzi fino alla maggiore età, ho scritto e pensato che Stalin fosse un grande eroe , portatore di libertà e liberazione dall’oppressione capitalista. L’unica via per riscattarmi dalla povertà che opprimeva la mia famiglia, contadini senza terra, la vedevo nella rivoluzione di ottobre della superpotenza unione sovietica. Ho difeso con forza, coraggio e passione la filosofia comunista e non me ne vergogno, ma, pur riconoscendo il grande aiuto dell’armata Rossa per la sconfitta del nazifascismo, grazie al cosiddetto “ascensore sociale“ garantitomi dalla democrazia rappresentativa post guerra costruita con l’apporto determinante del partito comunista italiano, ho capito insieme a quest’ultimo e verificato che anche la filosofia comunista conduceva ad uno Stato totalitario che abbiamo rifiutato. Per coloro che sono ancora ancorati alla filosofia comunista, io, e quelli come me sono considerati “venduti”, ma io mi considero un democratico e strenuo difensore della democrazia rappresentativa che per me costituisce il sistema migliore per governare i popoli. Il fascista o nazifascista che ha fatto il mio stesso percorso dal lato opposto raggiungendo la mia stessa meta io lo considero un mio futuro compagno di viaggio sotto la stessa bandiera della democrazia rappresentativa. Controvento io penso che ambedue le filosofia nazifascismo e comunismo si sono verificate inapplicabili: tutte e due hanno creato e creano uno Stato totalitario che attualmente viene rifiutato in quasi tutti i popoli terrestri, ma senza il comunismo il nazifascismo, secondo me, impererebbe ancora come succedeva dall’inizio della vita umana su questa terra.
La storia non si rinnega ma continua e si trasforma, ma non si può dire che il nazifascismo ha contribuito alla creazione della nostra democrazia rappresentativa, come invece ha fatto il comunismo, in particolare il partito comunista italiano. Si può invece dire, secondo me, quanto segue: il comunismo ha combattuto e sconfitto il nazifascismo, ma contemporaneamente si è autodistrutto per far posto alla democrazia rappresentativa attuale. Viva la democrazia rappresentativa e la nostra società libera e democratica. Buona giornata a tutti Antonio De Matteo Milano