Caro Sergio,
Su questa storia della Bellanova hai toccato molte corde negli elettori del centro-sinistra e secondo me avete ragione e torto entrambi.
Provo a dirti la mia. Hai ragione nel chiedere che una persona dell’umanità e intelligenza della Bellanova ritorni nella casa comune dei progressisti che è il Partito Democratico. Aggiungo, hai mille volte ragione nel dire che Renzi in confronto a Giuda è un agnellino e che prima ce lo leviamo dai coglioni meglio è per tutti. Fosse stato un grande statista le cose sarebbero andate diversamente…
C’è un però. Io non conosco bene come te la dirigenza attuale del PD ma da quello che percepisco, per le scelte che approvano, le alleanze che fanno, non sono più la casa comune del progressismo ma un partito per pensionati e dipendenti pubblici, figlio del meccanismo proporzionale avallato dalla Consulta (altra pugnalata).
Zingaretti sarà anche una brava persona ma con lui si arriva poco lontano. Quindi ha ragione Teresa quando chiede spazio adeguato per i riformisti! Orlando, Franceschini e soci non vogliono riformisti tra le palle, ma appaiono a loro volta (come Renzi) desiderosi di una gestione clientelare del potere. Così almeno mi pare…
Guarda il casino che fanno con i 5 Stelle sull’utilizzo del Recovery Fund. C’è quasi da augurarsi l’esercizio provvisorio a questo punto, a cui far seguire un bel reset.
Insomma, siamo ostaggi di personaggi mediocri o molto al di sotto delle attese, mentre il mondo ha aumentato la sua velocità di cambiamento.
C’è un libro, che ti consiglio, del grande Jared Diamond che si chiama “Crisi, come rinascono le nazioni”, scritto prima del Covid in cui illustra quattro storie di paesi entrati in crisi pesantissime e poi a loro modo rinati. Fra questi analizza la Germania: è interessante il giudizio che dà della rinascita tedesca dopo la seconda guerra mondiale, di un paese che non poteva più permettersi personaggi fallimentari come il Kaiser (artefice del disastro della I guerra mondiale) o Hitler, ma che aveva bisogno di una classe politica preparata, in grado di evitare i disastri dell’élite precedente.
In Italia siamo a questo: se non ci rendiamo conto che abbiamo bisogno di un’elite preparata, che nel rispetto dei valori della Carta si ponga degli obiettivi (ma quali?) e cerchi di raggiungerli in maniera pragmatica, non andiamo da nessuna parte. Ci agganciamo a qualche bandiera e affondiamo, oppure diventiamo tifosi di qualche tizio, salvo poi scoprire la sua inadeguatezza o malafede.
Negli Stati Uniti meno male ha vinto Biden, ma è più interessante vedere quello che succede a Wall Street che Main Street. E’ lì che si stanno ridefinendo gli obiettivi su cambiamento climatico, settore sanitario, robotica, biotecnologie, più che a Washington, che arriverà con colpevole ritardo.
Si ha la netta impressione che il capitalismo, nella sua versione più selvaggia del venture capital (i pirati di ventura) sia 10 anni avanti alla politica e che i politici di turno siano solo burattini, personaggi secondari di una commedia (o tragedia) che si svolge su un altro piano.
Non lo so che succederà all’Italia nei prossimi anni, ma non credo che sarà dal Partito Democratico, dai cespugli riformisti o dalle forze di opposizione che arriveranno delle soluzioni, almeno per la scarsa consapevolezza che si ha oggi delle sfide che ci attendono in futuro.
Speriamo bene, ti mando un grande abbraccio
Alessandro
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Carissimo,
la cosa che hai scritto mi piace tantissimo. Ecco, questo è un bel modo di alzare il livello del dibattito e di confrontarci. Metto la tua lettera sul blog in modo che altri ti possano rispondere.
Ciao a presto e buon anno
Sergio
la cosa che hai scritto mi piace tantissimo. Ecco, questo è un bel modo di alzare il livello del dibattito e di confrontarci. Metto la tua lettera sul blog in modo che altri ti possano rispondere.
Ciao a presto e buon anno
Sergio
Comment
Caro Alessandro
Condivido buona parte della tua lettera, c’è però secondo me il solito errore di fondo che troviamo troppo spesso nel solito chiacchiericcio da bar (scusami per il riferimento ma è per toccare più da vicino certe cose): “sono tutti uguali … i migliori devono ancora arrivare”
Il mondo è sicuramente diviso tra mediocri e persone lungimiranti e capaci. In Italia purtroppo la gran parte di coloro che governano un tavolo decisionale, che siano politici o funzionari, sono di gran lunga mediocri. Rispecchiando tra l’altro quell’analfabetismo funzionale della massa popolare che l’Italia possiede con percentuali che arrivano anche oltre il 50%.
D’altronde sia i mediocri che i migliori sono pur sempre uomini, con i loro difetti, con le loro debolezze, che sicuramente provocano danni enormi soprattutto se in capo ai mediocri.
Se a questo aggiungi la questione “tempo” ci si accorge che i danni provocati dai mediocri sono incommensurabili e spesso di difficile correzione anche per il tempo che riescono a bruciare. Un tempo non sempre facile da recuperare.
Allora l’onestà intellettuale di ciascuno dovrebbe avere la forza di isolare più possibile i mediocri e puntare su persone, che se pur difettose nei diversi aspetti, abbiano la dimostrazione di essere migliori non solo a parole, cari amici, che di tutta l’erba volete farne un fascio, ma anche nei Fatti.
E se vogliamo ritornare al giudizio su Renzi, che mi dispiace per voi ma sta nell’elenco dei migliori non certo dei mediocri, di fatti e di previsioni costruttive ne ha fatte in quantità industriali che nessuno osa contestare se non sono dominati da invidia, rancore, gelosia, rivincita, “doti” che si trovano solo nei mediocri.
Un’altro errore che io contesto da decenni, è che la ns cara Sinistra anche illuminata, non riesce a capire lo step by step, soprattutto nelle condizioni date politiche della ns cara Italia.
Per cui se uno non fa tutto o subito è un incompetente, un distruttore, uno che pensa alla sua poltrona, un egocentrico, e soprattutto ” non è un leader”.
Allora in questo piccolo flash siamo nelle condizioni di capire quale percorso dobbiamo intraprendere per arrivare ad obiettivi soddisfacenti?
Affidarsi e accettare i mediocri ( ben riconoscibili) o i migliori con tutte le possibili limitazioni?
Un caro saluto
Gianni Moscatellini