Oxana, 5 anni, era morta in un bombardamento, a Karkhiv. Ma tanti erano ormai i morti laggiù che non c’erano più bare, e, chiusi in un sacco, venivano gettati nelle fosse comuni.
Polina, la mamma di Oxana, non lo tollerava. Allora, come ha riferito Fulvio Fulvi su ‘Avvenire’ di domenica scorsa, si è messa in macchina con gli altri due figli e ha guidato per mille chilometri, verso la Moldavia. Nel baule, avvolto in una coperta, quel povero piccolo corpo.
Check point, cecchini, Polina non si è fermata. A Chortkiv, vicino alla frontiera moldava, è stata accolta in una casa legata alla Fondazione don Gnocchi. E la sua bambina ha avuto sepoltura nel cimitero del paese, con una croce, e il suo nome. Storia terribile e splendida. Ma non vi ricorda qualcosa? «Scendeva dalla soglia d’uno di quegli usci…» la madre di Cecilia, durante la peste.
Portava essa in collo una bambina di forse nov’anni, morta; ma tutta ben accomodata, co’ capelli divisi sulla fronte, con un vestito bianchissimo, come se quelle mani l’avessero adornata per una festa promessa da tanto tempo, e data per premio». E al monatto: « Non me la toccate per ora; devo metterla io su quel carro: prendete…».
«Promettetemi di non levarle un filo d’intorno, né di lasciar che altri ardisca di farlo e di metterla sotto terra così». La mamma di Cecilia, di nuovo. Una figlia sepolta, ma curata, composta, «come per una festa promessa da tanto tempo».
Marina Corradi, Avvenire, 22 marzo 2022
6 Comments
Carissimo Compagno Direttore,
solo per ringraziarTi di avermi presentato quel pezzo meraviglioso pubblicato da Marina Corradi su “AVVENIRE”: giornale la cui voce – e me ne vanto come una “mosca cocchiera”, essendo un seguace peccatore del Nazareno come sentito e vissuto nella Chiesa Cattolica – si appalesa tra le pochissime che, come Te, invitano continuamente a riflettere, qualunque strada si voglia seguire.
Buon lavoro
Sergio Cassanello – Cagliari
Attento, direttore non lo sono più, compagno spero di si. Grazie del tuo messaggio.
Caro ex compagno, ex direttore e grande vignettista Sergio,
anche a me, la scena evidenziata nell’articolo postato da te su questo tuo blog e titolato “Cecilia in Ucraina”, mi ricorda lo straziante episodio descritto, dal grande scrittore Alessandro Manzoni nel suo famoso romanzo “i Promessi Sposi”. Mi colpisce però un particolare terribile. Il grande dolore della mamma, descritta dal scrittore poeta su citato, era provocato dalla solita “cattiva e matrigna natura” che ci illude e maltratta sempre, quello della mamma Ucraina dalla cattiveria umana volontaria, cinica e senza nessuna giustificazione sociale, se escludiamo la pazzia di un sanguinario e feroce essere “diversamente umano”. Buona giornata a chi legge Antonio De Matteo Milano
Caro Sergio, come possiamo non commuoverci di fronte alla morte di un bambino e allo strazio di una madre? Ho sempre ricordato la scena di quella bambina morta di peste, che la madre accompagna sul carro e dice al monatto che la sera dovrà passare a prendere lei.Nella guerra che oggi entra nelle nostre case attraverso la televisione, riemerge la guerra di ieri, quella che noi abbiamo vissuto e che ci rimbalza nelle stesse situazioni e angosce di allora. Penso che ogni bambino che ora sente il fischio delle bombe in Ucraina porterà con se questo suono tutta la vita e ogni volta che passerà un aereo o sentirà il fragore di un tuono avrà lo stesso soprassalto del cuore che prende me ancora oggi dopo tanti anni da quando scappavo sotto le bombe e gli occhi mi si riempivano di lucciole come un prato di campagna in primavera.
Dunia Sardi
La guerra in Ucraina non accenna a fermarsi. Le diplomazie per la pace dei potenti del mondo sono ferme, Anzi non esistono. I poveri muoiono a migliaia ed i potenti diventano sempre più forti e ricchi. Possibile che l’Unione Europa, gli Stati Uniti d’America, la Cina, il Giappone e “compagnia bella” non sentano il bisogno di presentare un piano per il “cessato il fuoco” immediato? Forse con un piano di pace concordato tra le grandi potenze economiche e militari di questa terra si potrebbe costringere i due contenti a trattare.e a trovare un compromesso che salvi la vita di migliaia “poveri cristi”. Ma le guerre mettono in moto un mare di soldi e di occasioni di guadagno che nessuno vuole fermarle ed anche quelli che si ammazzano sperano di diventare ricchi vincendo. Sembra non ci sia alternativa alla sete di ricchezza e primato: da quando gli esseri umani abitano la terra la vita degli stessi va inesorabilmente in questa direzione. Eppure nessuno ha mai vinto un guerra se si guarda ai risultati ottenuti nel tempo, ma l’illusione della vittoria per affermare le proprie idee fregandosene di quelle altrui rende schiavi l’umanità che per fortuna resta mortale.
Quando finirà la guerra tra ” i fratelli” russi ed ucraini?
Non ci sono speranze: quando saranno stanchi di morire. Quanto sopra lo dice la storia umana, non lo dico io che mi sento sconfitto e deluso come abitante di questo maledetto pianeta. Chiedo scusa a chi legge per il mio pessimismo e la mia alzata di mani in segno di resa, ma mi sento accerchiato ed impotente. Qualcuno ha una idea migliore della mia per resistere?
Grazie per l’attenzione e buona giornata a chi legge. Antonio De Matteo Milano
Ciao Sergio, credo che ogn’uno abbia il sacrosanto diritto di parlare e di avere la propria opinione e in questo caso specifico e terribile anche io ho la mia, infatti, credo di non sbagliare a considerare un fatto importantissimo che stà alla base di tutto e cioè Nato o non Nato, Europa o no, Usa, Russia, nazionalismo, propaganda, Cina, Turchia, ecc. ecc.. che si tenga… non hanno nessun valore di fronte a una scelta fatta a larghissima maggioranza dal popolo ucraino (mi sembra di ricordare del 74%) che lo si voglia o no, faccia piacere o no quel popolo ha assolutamente il diritto di scegliere da che parte stare, di come vogliono vivere in casa sua, mentre la Russia non ha nessun diritto o giustificazione di invadere un’altro paese e uccidere, trucidare, violentare, spregiare e costringere milioni di persone a ubbidire alla proprie esigenze, pertanto, ritengo ogni se e ogni ma ridicolo, miope, antidemocratico, pretestuoso e pura follia, non possono esistere attenuanti di nessu tipo o genere.
Infine, credo di essere sempre stato un pacifista convinto, ma anche di avere il diritto di difendermi e che non posso certo farlo a mani nude o con bandiere e simboli religiosi di fronte ai barbari invasori o a a pazzi e folli assassini armati fino ai denti e anche in modo irregolare e disumano, che violentano e poi impiccano donne, bombardano gli ospedali, asili nido, uccidono neonati e bambini, bombardano scuole, sparano e uccidono persone inoffensive mentre sono in coda per un pezzo di pane, tutto ciò come può essere oggetto di ipotesi o discussioni o come si può cercare di dare una giustificazione a tutto ciò? A me sembra che si abbia perso la testa…
Buona serata, Lombardo Lombardi