Alle prossime elezioni politiche, se vince la destra dell’on Meloni per chi si macchia di lesa maestà, anche inavvertitamente, ci sarà la richiesta del rogo, come per Giovanna d’Arco? Leggete il link allegato e le punizioni richieste per la giornalista tv Elisa Anzaldo rea di aver fatta una battuta sulla leader suddetta interpretata male. Il tentativo di imporre il proprio pensiero con la forza è innato in quelle forze politiche che si rifanno alla destra autoritaria ed integralista rappresentata dalla signora Meloni. Quanto sopra Vale anche per il mondo comunista. Nel centro sinistra la libertà di parola è sempre garantita e si ragiona con il noi limitando il proprio io. Certo è più difficile gestire la società umana al posto dell’autoritarismo o dittatura che dir si voglia, ma come diceva lo statista Churchill, che era un uomo di destra: ” non esiste un sistema politico migliore di quello usato dalla democrazia rappresentativa per gestire gli umani “. Non mi risulta ci sia sul nostro pianeta un altro sistema per gestire la democrazia rappresentativa diverso dal compromesso delle idee e se ne facciano una ragione coloro che l’accettano solo alle loro condizioni: l’alternativa è l’autoritarismo dell’on. Meloni. Grazie per l’attenzione e buona giornata a chi legge Antonio De Matteo Milano
Elisa Anzaldo fa una battuta su Meloni durante il Tg1, Insorgono Fdi e Lega: “Sospensione per la giornalista Rai” https://www.repubblica.it/politica/2022/08/03/news/rai_la_conduttrice_del_tg1_fa_una_battuta_su_meloni_e_la_lega_chiede_la_sua_sospensione-360281041/
Caro Sergio,
intanto a te e Bruna buona estate, cercando di resistere a questo clima infuocato.
Riguardo l’intervista, portata avanti in maniera lucida, penso che Cacciari ogni tanto, se non “fa” Cacciari, riesce anche a fare due+ due.
Ma perché nella gara fra il più bello del reame al primo posto non ci si mette il nostro pettoruto pavone Renzi?
Speravamo tutti che dopo la sconfitta famosa mantenesse la parola e si levasse di torno…
Comunque, a parte la lapalissiana suddetta alleanza, penso che bisogni accontentarsi del POSSIBILE.
Inutile insistere su irraggiungibili ideali e distruggere soluzioni mediate che nel tempo hanno portato anche a grandi progressi sociali.
Insistere distruggendo governi progressisti è nefasto.
I miracoli non li fa nessuno e queste connotazioni dispregiative buttate sulla sinistra attuale sono assurde, antistoriche e distruttive.
Anche Draghi, che indubbiamente è incomparabile come capacità politiche, ha potuto fare solo il POSSIBILE in questo contesto di maggioranze così “sgrammaticate”.
Io sarò senz’altro terra-terra, ma col PD, e con Letta, ancora mi sento di SINISTRA!!!
Evviva!
Liana/Emilia
l’intervista a Massimo Cacciari è molto lucida e secondo me centra un punto: chi andrà a votare l’alleanza Letta-Calenda vuole lo status quo. Nessun cambiamento, niente traumi, tutto continua come sempre, cambiano solo gli attori, o almeno qualcuno degli attori. Una grande parte di cittadini che non vota centrodestra e non vuole lo status quo rimane tagliata fuori, nel senso che si asterrà dal voto oppure dovrà affidarsi a partiti o movimenti che non danno alcuna garanzia, non dico di vittoria, ma di poter contare, sia pure restando minoranza. Ma da qui alle elezioni verranno spesi milioni di parole da entrambi gli schieramenti in modo che, anche se sembra che i giochi siano fatti, qualche margine di incertezza esiste ancora. E poi adesso Draghi, nel gestire l’”ordinaria amministrazione” (!) sembra Babbo Natale e magari qualche chance in più i sostenitori dell’agenda Draghi la avranno. Come avrai notato, non ho mai accennato alla parola “sinistra”. Mi sono messa l’anima in pace. La sinistra vera la vedranno i nostri nipoti, dice Cacciari. Speriamo.
Per quanto riguarda il narcisismo di Calenda, pari a quello di Cacciari, hai perfettamente ragione, ma esiste una differenza tra i due: Cacciari lo esercita “pro domo sua”, non essendo un politico, mentre Calenda lo mette in pratica in una alleanza politica e questo fatto presenta dei rischi, per esempio quello di prevaricare sull’alleato.
Mi è piaciuta particolarmente la vignetta sulla Bonino.
. “Carlo Calenda parla di ‘onore’. Onore è rispettare la parola data. Un accordo, una firma, una stretta di mano tra persone leali e serie: questo è onore. Il resto, compreso l’attacco alla destra e alla sinistra tutte uguali, è populismo. Populismo d’élite, ma pur sempre populismo”. Lo scrive Meloni del PD. Come vedete nel nostro popolo dem abbiamo pure “i Meloni” e con o senza Calenda non perderemo voti, anzi avremo meno zavorra e potremo correre più velocemente, sempre sotto la guida del compromesso delle idee. Non ci interessano e li combattiamo i piccoli e i grandi dittatori che dicono: ” votate me ed i vostri problemi saranno risolti” Buona giornata a chi legge Antonio De Matteo Pescara
Vedi, Antonio, il compromesso è come la pace.
Bisogna essere in due. a volerlo. Oppure uno dei due deve arrendersi senza condizioni.
Coi massimalisti è quasi impossibile qualsiasi compromesso: o fai come dicono loro o sei un nemico da abbattere in ogni modo.
Solo i riformisti trattano, cercano e trovano compromessi, perché non pretendono di possedere l’unica verità.
Allego qualche riflessione sul tema: https://ilquadernodiet.blogspot.com/2022/08/una-storia-infinita.html
Auguri,
6 Comments
Bravi?
Avrei qualche obiezione … da “maledetto renziano”.
https://ilquadernodiet.blogspot.com/2022/08/die-hard.html?m=1
Alle prossime elezioni politiche, se vince la destra dell’on Meloni per chi si macchia di lesa maestà, anche inavvertitamente, ci sarà la richiesta del rogo, come per Giovanna d’Arco? Leggete il link allegato e le punizioni richieste per la giornalista tv Elisa Anzaldo rea di aver fatta una battuta sulla leader suddetta interpretata male. Il tentativo di imporre il proprio pensiero con la forza è innato in quelle forze politiche che si rifanno alla destra autoritaria ed integralista rappresentata dalla signora Meloni. Quanto sopra Vale anche per il mondo comunista. Nel centro sinistra la libertà di parola è sempre garantita e si ragiona con il noi limitando il proprio io. Certo è più difficile gestire la società umana al posto dell’autoritarismo o dittatura che dir si voglia, ma come diceva lo statista Churchill, che era un uomo di destra: ” non esiste un sistema politico migliore di quello usato dalla democrazia rappresentativa per gestire gli umani “. Non mi risulta ci sia sul nostro pianeta un altro sistema per gestire la democrazia rappresentativa diverso dal compromesso delle idee e se ne facciano una ragione coloro che l’accettano solo alle loro condizioni: l’alternativa è l’autoritarismo dell’on. Meloni. Grazie per l’attenzione e buona giornata a chi legge Antonio De Matteo Milano
Elisa Anzaldo fa una battuta su Meloni durante il Tg1, Insorgono Fdi e Lega: “Sospensione per la giornalista Rai”
https://www.repubblica.it/politica/2022/08/03/news/rai_la_conduttrice_del_tg1_fa_una_battuta_su_meloni_e_la_lega_chiede_la_sua_sospensione-360281041/
Caro Sergio,
intanto a te e Bruna buona estate, cercando di resistere a questo clima infuocato.
Riguardo l’intervista, portata avanti in maniera lucida, penso che Cacciari ogni tanto, se non “fa” Cacciari, riesce anche a fare due+ due.
Ma perché nella gara fra il più bello del reame al primo posto non ci si mette il nostro pettoruto pavone Renzi?
Speravamo tutti che dopo la sconfitta famosa mantenesse la parola e si levasse di torno…
Comunque, a parte la lapalissiana suddetta alleanza, penso che bisogni accontentarsi del POSSIBILE.
Inutile insistere su irraggiungibili ideali e distruggere soluzioni mediate che nel tempo hanno portato anche a grandi progressi sociali.
Insistere distruggendo governi progressisti è nefasto.
I miracoli non li fa nessuno e queste connotazioni dispregiative buttate sulla sinistra attuale sono assurde, antistoriche e distruttive.
Anche Draghi, che indubbiamente è incomparabile come capacità politiche, ha potuto fare solo il POSSIBILE in questo contesto di maggioranze così “sgrammaticate”.
Io sarò senz’altro terra-terra, ma col PD, e con Letta, ancora mi sento di SINISTRA!!!
Evviva!
Liana/Emilia
Caro Sergio,
l’intervista a Massimo Cacciari è molto lucida e secondo me centra un punto: chi andrà a votare l’alleanza Letta-Calenda vuole lo status quo. Nessun cambiamento, niente traumi, tutto continua come sempre, cambiano solo gli attori, o almeno qualcuno degli attori. Una grande parte di cittadini che non vota centrodestra e non vuole lo status quo rimane tagliata fuori, nel senso che si asterrà dal voto oppure dovrà affidarsi a partiti o movimenti che non danno alcuna garanzia, non dico di vittoria, ma di poter contare, sia pure restando minoranza. Ma da qui alle elezioni verranno spesi milioni di parole da entrambi gli schieramenti in modo che, anche se sembra che i giochi siano fatti, qualche margine di incertezza esiste ancora. E poi adesso Draghi, nel gestire l’”ordinaria amministrazione” (!) sembra Babbo Natale e magari qualche chance in più i sostenitori dell’agenda Draghi la avranno. Come avrai notato, non ho mai accennato alla parola “sinistra”. Mi sono messa l’anima in pace. La sinistra vera la vedranno i nostri nipoti, dice Cacciari. Speriamo.
Per quanto riguarda il narcisismo di Calenda, pari a quello di Cacciari, hai perfettamente ragione, ma esiste una differenza tra i due: Cacciari lo esercita “pro domo sua”, non essendo un politico, mentre Calenda lo mette in pratica in una alleanza politica e questo fatto presenta dei rischi, per esempio quello di prevaricare sull’alleato.
Mi è piaciuta particolarmente la vignetta sulla Bonino.
Un abbraccio
Grazia Valente
. “Carlo Calenda parla di ‘onore’. Onore è rispettare la parola data. Un accordo, una firma, una stretta di mano tra persone leali e serie: questo è onore. Il resto, compreso l’attacco alla destra e alla sinistra tutte uguali, è populismo. Populismo d’élite, ma pur sempre populismo”. Lo scrive Meloni del PD. Come vedete nel nostro popolo dem abbiamo pure “i Meloni” e con o senza Calenda non perderemo voti, anzi avremo meno zavorra e potremo correre più velocemente, sempre sotto la guida del compromesso delle idee. Non ci interessano e li combattiamo i piccoli e i grandi dittatori che dicono: ” votate me ed i vostri problemi saranno risolti” Buona giornata a chi legge Antonio De Matteo Pescara
Vedi, Antonio, il compromesso è come la pace.
Bisogna essere in due. a volerlo. Oppure uno dei due deve arrendersi senza condizioni.
Coi massimalisti è quasi impossibile qualsiasi compromesso: o fai come dicono loro o sei un nemico da abbattere in ogni modo.
Solo i riformisti trattano, cercano e trovano compromessi, perché non pretendono di possedere l’unica verità.
Allego qualche riflessione sul tema:
https://ilquadernodiet.blogspot.com/2022/08/una-storia-infinita.html
Auguri,