“Il PD non esiste : non ha una linea politica, ha un segretario che vale come il due di picche, quando la briscola è a fiore ed un gruppo dirigente spaccato, scadente, senza capo e senza coda, ecc”.
Quanto sopra è solo una parte piccola ed addolcita di quello che raccontano gli “amanti/e” del PD, cioè quelli che dicono di votarlo e magari sono pure iscritti, alcuni da parecchi anni. La realtà invece dice un’altra cosa.
In particolare tutti possono verificare quanto segue.
1 ) Il partito democratico Italiano è, con dati alla mano,il secondo partito italiano, nonostante le grandi e dolorose scissioni, e, secondo me, quando andremo a votare diventerà primo.
2 ) Il PD ha contribuito in modo determinante a cambiare l’Unione Europea con Gentiloni, Sassoli, Gualtieri e tanti altri che hanno lavorato in silenzio e con passione.
3 ) I dirigenti dei dem, tutti insieme hanno contribuito in modo determinante alla formazione del governo Conte due, che poi ha permesso il rafforzamento, con il cambio di passo, dell’Unione Europea e nello stesso tempo ha costretto la destra, Sovranista, nazionalista indipendentista,di Salvini e compagni a diventare Europeista rinunciando al separatismo, e alla secessione.
3 ) Nelle ultime elezioni regionali il PD da solo ha battuto la destra che pensava di vincere sette a zero, confermando tre presidenti di regione, ed è risultato il primo partito italiano.
4 ) Il PD, per il professor Draghi, incaricato di formare il nuovo governo, sarà l’architrave di tutta la sua costruzione governativa europeista: e’ l’unica formazione politica che crede ed agisce per il rafforzamento dei poteri degli Stati Uniti d’ Europa a scapito dell’autorità dei singoli Stati.
“Denigratori”del PD!! fatevene una ragione: il partito democratico Italiano è l’unico partito che resisterà nel tempo. Sapete perché?
Cerco di spiegarlo, umilmente con parole povere e senza interesse politico o economico. Tutti i movimenti filosofici che reggono nel tempo sono retti da un algoritmo granitico ed indistruttibile. Ad esempio il cattolicesimo, in generale i movimenti religiosi, hanno come faro il dogma che è difficile da distruggere. Il partito democratico Italiano ha come algoritmo forte ed indistruttibile, il compromesso delle idee, difficile da attuarsi ma altrettanto difficile da distruggere come algoritmo. Certo, poi la democrazia vuole che le idee si esprimano, che si litiga, ma alla fine una linea politica a maggioranza esce sempre. Alle votazioni, per l’elezione del segretario nazionale del PD, Nicola Zingaretti, ha ottenuto la maggioranza dei votanti. Io non l’ho votato, ma adesso lo difendo a differenza di Sergio che si strappava “le vesti” per farlo votare ed adesso lo distrugge ogni giorno anziché darle una mano in questo difficile momento, ma anche questo fa parte della democrazia che il PD garantisce e difende a tutti/e.
Naturalmente, quanto sopra scritto, e’ solo una mia idea, contestabile, emendabile, ma penso che sia anche l’idea maggioritaria del popolo del PD. Per coloro che la pensano diversamente,sempre, la nostra democrazie rappresentativa da loro una possibilità: convincete gli elettori che le vostre tesi filosofiche sono le migliori. Credo di essermi espresso sufficientemente chiaro, ma, nel caso contrario, sono pronto a fornire umilmente spiegazioni. Buona giornata a tutti Antonio De Matteo Milano
Ho appena visto la puntata di “Quante storie”. Mi chiedo, da quasi totalmente ignorante dei meccanismi della politica e da “veterocomunista”: non era meglio rimanere PCI proseguendo sulla via indicata da Berlinguer piuttosto che diventare qualcosa che non ha più trovato pace neanche nel nome, che ha tirato dentro perfino Mastella, che mi pare diventato una specie di blob? Ci tengo a precisare che la mia non è una domanda ironica ma accorata.
Eliana Anselmi
Cara Eliana,
come scrivo nella mia Storia sentimentale del PCI, sono tra i compagni che pensano fermamente che se Enrico non fosse morto il partito nuovo lo avrebbe impostato lui. Era una necessità impellente e fuori di discussione: non potevamo andare avanti solo come eredi di un meccanismo ormai rivelatosi perverso. Purtroppo la strada giusta era quella di riunificarsi con i socialisti, strada che non siamo riusciti ad intraprendere, prima per colpa nostra e poi per colpa loro. Nella costruzione di un partito basato sulle due forze marxista e cattolica ci siamo molto confusi entrando in un coacervo di divisioni interne. Di fatto abbiamo buttato via con l’acqua sporca anche il bambino, dimenticando lo studio, la preparazione, la formazione dei quadri e il lavoro territoriale. Tutte cose che dovremmo rimettere in piedi adesso se vogliamo tornare a dire una parola utile per il nostro futuro.
Un abbraccio,
Sergio
Caro Sergio,
mi fa piacere che tu ti sia commosso leggendo le mie parole,usate per difendere il PD, ma non era necessario: era sufficiente confermare Che grazie all’ impegno del partito democratico Italiano, L’Unione Europea si è salvata e rafforzata mettendo in atto provvedimenti impensabili due anni fa. Aggiungo, mi auguro e spero, che quasi certamente il suddetto partito sarà protagonista principale di un altro salvataggio, quello della nostra bella Italia. In tal caso mi piacerebbe asciugarti le lacrime caro Sergio; ma non credo che ti commuoverai neanche di fronte all’ennesimo successo del PD. Un ateo, come te, in cerca di “un’anima, un cuore”non reperibile nel PD e meno che meno nel “Fosco“ Matteo Renzi, difficilmente può piangere di fronte alle vicissitudini giornaliere dell’umana gente. Mi dispiace non poter offrirti il mio aiuto nella ricerca di una fede perduta e mai ritrovata. Io sono “un cane sciolto“, così mi considerava e mi considera chi mi conosce, ma non azzanno il mio “padrone” se mi rispetta e stima: ho collaboro e collaboro onestamente e con passione con chi fa altrettanto. Non mi sono mai affidato al dogma o alla fede sicura e certa, ma ho sempre scelto di seguire la strada indicatomi se la stessa mi permetteva di risolvere i miei problemi condivisi con la mia comunità. Tuttora, continuo a svolgere il mio lavoro, come socio fondatore e tesoriere, nonostante i miei 71 anni,umilmente, con passione e gratuitamente, nell’associazione di volontariato denominata “comitato bicocca” di Milano, nella speranza di migliorare la vita nel mio quartiere, utilizzando l’algoritmo che prevede il compromesso dell’idee. Non ho la certezza o la presunzione di avere un’idea salvifica, né tantomeno penso che l’idea degli altri sia inferiore alla mia come dignità e diritti. Non sono alla ricerca di un’anima o di una fede: cerco di capire e condividere se un’idea può migliorare la nostra vita. Ho votato Matteo Renzi e sostenuto le sue idee, ma quando mi sono accorto che non aveva nessuna strategia per realizzarle ho smesso di darle fiducia. Ora penso che il PD, le stesse idee di Renzi, le stia realizzando, con una strategia giusta e precisa, in questo drammatico momento e non e’ la fede che me lo fa pensare, ma semplicemente i fatti. A me basta poco per essere sereno. Ad esempio: scrivere, liberamente, con passione, umilmente, gratuitamente e sperando di non offendere mai nessuno, su questo blog è uno dei motivi Che rendono la mia vita degna di essere vissuta e ringrazio, a questo proposito, il tenutario di questo spazio. Grazie Sergio ed un abbraccio affettuoso nella diversità di idee. Buona giornata ai lettori ed alle lettrici di questo sito.Antonio De Matteo Milano
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“Il PD non esiste : non ha una linea politica, ha un segretario che vale come il due di picche, quando la briscola è a fiore ed un gruppo dirigente spaccato, scadente, senza capo e senza coda, ecc”.
Quanto sopra è solo una parte piccola ed addolcita di quello che raccontano gli “amanti/e” del PD, cioè quelli che dicono di votarlo e magari sono pure iscritti, alcuni da parecchi anni. La realtà invece dice un’altra cosa.
In particolare tutti possono verificare quanto segue.
1 ) Il partito democratico Italiano è, con dati alla mano,il secondo partito italiano, nonostante le grandi e dolorose scissioni, e, secondo me, quando andremo a votare diventerà primo.
2 ) Il PD ha contribuito in modo determinante a cambiare l’Unione Europea con Gentiloni, Sassoli, Gualtieri e tanti altri che hanno lavorato in silenzio e con passione.
3 ) I dirigenti dei dem, tutti insieme hanno contribuito in modo determinante alla formazione del governo Conte due, che poi ha permesso il rafforzamento, con il cambio di passo, dell’Unione Europea e nello stesso tempo ha costretto la destra, Sovranista, nazionalista indipendentista,di Salvini e compagni a diventare Europeista rinunciando al separatismo, e alla secessione.
3 ) Nelle ultime elezioni regionali il PD da solo ha battuto la destra che pensava di vincere sette a zero, confermando tre presidenti di regione, ed è risultato il primo partito italiano.
4 ) Il PD, per il professor Draghi, incaricato di formare il nuovo governo, sarà l’architrave di tutta la sua costruzione governativa europeista: e’ l’unica formazione politica che crede ed agisce per il rafforzamento dei poteri degli Stati Uniti d’ Europa a scapito dell’autorità dei singoli Stati.
“Denigratori”del PD!! fatevene una ragione: il partito democratico Italiano è l’unico partito che resisterà nel tempo. Sapete perché?
Cerco di spiegarlo, umilmente con parole povere e senza interesse politico o economico. Tutti i movimenti filosofici che reggono nel tempo sono retti da un algoritmo granitico ed indistruttibile. Ad esempio il cattolicesimo, in generale i movimenti religiosi, hanno come faro il dogma che è difficile da distruggere. Il partito democratico Italiano ha come algoritmo forte ed indistruttibile, il compromesso delle idee, difficile da attuarsi ma altrettanto difficile da distruggere come algoritmo. Certo, poi la democrazia vuole che le idee si esprimano, che si litiga, ma alla fine una linea politica a maggioranza esce sempre. Alle votazioni, per l’elezione del segretario nazionale del PD, Nicola Zingaretti, ha ottenuto la maggioranza dei votanti. Io non l’ho votato, ma adesso lo difendo a differenza di Sergio che si strappava “le vesti” per farlo votare ed adesso lo distrugge ogni giorno anziché darle una mano in questo difficile momento, ma anche questo fa parte della democrazia che il PD garantisce e difende a tutti/e.
Naturalmente, quanto sopra scritto, e’ solo una mia idea, contestabile, emendabile, ma penso che sia anche l’idea maggioritaria del popolo del PD. Per coloro che la pensano diversamente,sempre, la nostra democrazie rappresentativa da loro una possibilità: convincete gli elettori che le vostre tesi filosofiche sono le migliori. Credo di essermi espresso sufficientemente chiaro, ma, nel caso contrario, sono pronto a fornire umilmente spiegazioni. Buona giornata a tutti Antonio De Matteo Milano
Mi commuovi ma purtroppo sfiori il fideismo.
Sergio
Ho appena visto la puntata di “Quante storie”. Mi chiedo, da quasi totalmente ignorante dei meccanismi della politica e da “veterocomunista”: non era meglio rimanere PCI proseguendo sulla via indicata da Berlinguer piuttosto che diventare qualcosa che non ha più trovato pace neanche nel nome, che ha tirato dentro perfino Mastella, che mi pare diventato una specie di blob? Ci tengo a precisare che la mia non è una domanda ironica ma accorata.
Eliana Anselmi
Cara Eliana,
come scrivo nella mia Storia sentimentale del PCI, sono tra i compagni che pensano fermamente che se Enrico non fosse morto il partito nuovo lo avrebbe impostato lui. Era una necessità impellente e fuori di discussione: non potevamo andare avanti solo come eredi di un meccanismo ormai rivelatosi perverso. Purtroppo la strada giusta era quella di riunificarsi con i socialisti, strada che non siamo riusciti ad intraprendere, prima per colpa nostra e poi per colpa loro. Nella costruzione di un partito basato sulle due forze marxista e cattolica ci siamo molto confusi entrando in un coacervo di divisioni interne. Di fatto abbiamo buttato via con l’acqua sporca anche il bambino, dimenticando lo studio, la preparazione, la formazione dei quadri e il lavoro territoriale. Tutte cose che dovremmo rimettere in piedi adesso se vogliamo tornare a dire una parola utile per il nostro futuro.
Un abbraccio,
Sergio
Caro Sergio,
mi fa piacere che tu ti sia commosso leggendo le mie parole,usate per difendere il PD, ma non era necessario: era sufficiente confermare Che grazie all’ impegno del partito democratico Italiano, L’Unione Europea si è salvata e rafforzata mettendo in atto provvedimenti impensabili due anni fa. Aggiungo, mi auguro e spero, che quasi certamente il suddetto partito sarà protagonista principale di un altro salvataggio, quello della nostra bella Italia. In tal caso mi piacerebbe asciugarti le lacrime caro Sergio; ma non credo che ti commuoverai neanche di fronte all’ennesimo successo del PD. Un ateo, come te, in cerca di “un’anima, un cuore”non reperibile nel PD e meno che meno nel “Fosco“ Matteo Renzi, difficilmente può piangere di fronte alle vicissitudini giornaliere dell’umana gente. Mi dispiace non poter offrirti il mio aiuto nella ricerca di una fede perduta e mai ritrovata. Io sono “un cane sciolto“, così mi considerava e mi considera chi mi conosce, ma non azzanno il mio “padrone” se mi rispetta e stima: ho collaboro e collaboro onestamente e con passione con chi fa altrettanto. Non mi sono mai affidato al dogma o alla fede sicura e certa, ma ho sempre scelto di seguire la strada indicatomi se la stessa mi permetteva di risolvere i miei problemi condivisi con la mia comunità. Tuttora, continuo a svolgere il mio lavoro, come socio fondatore e tesoriere, nonostante i miei 71 anni,umilmente, con passione e gratuitamente, nell’associazione di volontariato denominata “comitato bicocca” di Milano, nella speranza di migliorare la vita nel mio quartiere, utilizzando l’algoritmo che prevede il compromesso dell’idee. Non ho la certezza o la presunzione di avere un’idea salvifica, né tantomeno penso che l’idea degli altri sia inferiore alla mia come dignità e diritti. Non sono alla ricerca di un’anima o di una fede: cerco di capire e condividere se un’idea può migliorare la nostra vita. Ho votato Matteo Renzi e sostenuto le sue idee, ma quando mi sono accorto che non aveva nessuna strategia per realizzarle ho smesso di darle fiducia. Ora penso che il PD, le stesse idee di Renzi, le stia realizzando, con una strategia giusta e precisa, in questo drammatico momento e non e’ la fede che me lo fa pensare, ma semplicemente i fatti. A me basta poco per essere sereno. Ad esempio: scrivere, liberamente, con passione, umilmente, gratuitamente e sperando di non offendere mai nessuno, su questo blog è uno dei motivi Che rendono la mia vita degna di essere vissuta e ringrazio, a questo proposito, il tenutario di questo spazio. Grazie Sergio ed un abbraccio affettuoso nella diversità di idee. Buona giornata ai lettori ed alle lettrici di questo sito.Antonio De Matteo Milano