Non sono “strane giravolte”, caro Sergio.
È che sono profondamente antidemocratici.
Se ne faccia una ragione chiunque pensi di recuperarli per qualsiasi progetto politico. Non si può e non si deve.
Anche se molti dei nostri ci hanno creduto, la sostanza non cambia: non si collabora con gente così, non li si legittima nel loro modo illiberale di intendere la politica.
Il caporale Salvini si autoaffonderà, avendo ormai perso del tutto il senso delle proporzioni, della misura ed anche il semplice buon senso. E forse non manca molto.
Nel gorgo del suo affondamento dovrebbe a rigor di logica essere risucchiato anche Di Maio con tutto il suo improbabile movimento, corresponsabili in solido del disastro cui stiamo assistendo.
Ovviamente il Di Maio cerca di resistere, e quindi parla d’altro, cerca sponde a cui appigliarsi, fa accreditare un ipotetico riavvicinamento alla sinistra, attraverso i temi (ecologia, giustizia, legalità) cari un tempo ad una parte del suo sprovveduto elettorato.
“Sprovveduto a chi?” si alza una voce dal fondo “manchi di rispetto a milioni di cittadini indignati, che speravano nella rivoluzione pentastellata!”
Un momento. Quale rivoluzione?
Quella di Beppe Grillo col canotto sulla folla? Quella della nuotata nello Stretto? Quella dei travestimenti sulla spiaggia di Bibbona? Quella dei vaffanculo urlati a ripetizione contro tutto il mondo? Quella dell’”uno vale uno”? Della scatoletta di tonno? Dello streaming mai fatto? Vado avanti ancora o basta così?
“Sprovveduto” è termine gentile e molto comprensivo.
In realtà questi inaffidabili figuri dicevano che per loro Lega e PD era uguale, bastava che li supportassero in silenzio nella realizzazione della loro fantastica rivoluzione.
Poi sono rimasti totalmente subornati dalla Lega, che aveva un progetto politico (aberrante ma reale) mentre loro avevano cassetti vuoti di idee, pieni solo di NO a tutto, con i quali, ormai dovrebbe essere chiaro, non si riempie un programma di governo di un Paese del G7, che invece richiede applicazione, attenzione, competenza, specie in tempi turbolenti come i nostri. Tutta roba che non era compresa nei vaffanculo di Grillo.
E così hanno lasciato a Salvini la scena, mentre loro ormai vagano smarriti nel vuoto pneumatico del loro mondo virtuale, senza la minima capacità di mettere mano a nessuno dei problemi concreti che ci troviamo davanti.
E adesso qualcuno comincia di nuovo a perorare la causa dell’accordo tra PD e M5S, come se il PD potesse sostituirsi alla Lega e concorrere al folle disegno grillino. Con gli attuali rapporti di forza nel Parlamento, poi …
È evidentemente impossibile, eppure tutti lì ad interrogarsi sulle posizioni di Di Maio, manco fosse Aldo Moro. Diciamolo una volta per tutte: Di Maio NON è Aldo Moro, NON è nemmeno Berlinguer. È solo uno capitato lì per caso, alle prese con cose mostruosamente più grandi di lui (e dei suoi accoliti, compreso Casaleggio).
Il PD pensi a crescere, a diventare credibile, a farsi capire, a dare dimostrazione di coesione, di progettualità. È capacissimo di farlo, ha le persone per farlo. DEVE farlo. Dovrebbe anche VOLERLO fare.
Di Maio vada dove vuole: quando sarà (se mai capiterà) sotto al 5 %, ne parleremo.
Adesso dobbiamo far scoppiare la bolla, rompere l’incantesimo, riportare l’attenzione di tanti italiani sul mondo concreto, senza rosari, senza Madonne, senza decrescite più o meno felici, senza assurdi sprechi di risorse in inutile assistenzialismo.
Questo è il compito e qualcuno DEVE assolverlo.
Attenzione: in politica il vuoto non esiste. Se non lo farà il PD, lo farà qualcun altro.
Il PD deve recuperare gli elettori del Movimento 5 Stelle che si ritengono di sinistra e non la sua classe dirigente. Chi pensa di fare gli accordi con Di Maio, “Grillone”e Casaleggio È semplicemente un illuso e forse anche un po’ ‘ “cretino”: ma come si fa a ragionare ed a trovare un accordo con gente che vuole la democrazia diretta, abolendo il parlamento e la nostra democrazia rappresentativa? Fare l’accordo con questi personaggi vuol dire cadere nella loro trappola, come sta succedendo a Salvini: quando qualcosa non va la colpa è sempre degli altri, e mai dalla loro parte. Cerchiamo di convincere gli elettori di sinistra di questo eterogeneo Movimento 5 Stelle con le cose concrete che proporremo. Andiamo a votare per l’Europa convinti e sicuri che L’unione europea debba essere la nostra casa sempre più sicura e sempre più accogliente. Speriamo che, al prossimo turno elettorale di domenica prossima, tutti coloro, che sono per l’unione degli Stati europei con l’integrazione sempre più forte di quest’ultimi, votino partito democratico Italiano ( PD ). Buona giornata a tutti ma soprattutto a quelli che voteranno PD e spero sia tanti. Antonio De Matteo Milano
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Non sono “strane giravolte”, caro Sergio.
È che sono profondamente antidemocratici.
Se ne faccia una ragione chiunque pensi di recuperarli per qualsiasi progetto politico. Non si può e non si deve.
Anche se molti dei nostri ci hanno creduto, la sostanza non cambia: non si collabora con gente così, non li si legittima nel loro modo illiberale di intendere la politica.
Il caporale Salvini si autoaffonderà, avendo ormai perso del tutto il senso delle proporzioni, della misura ed anche il semplice buon senso. E forse non manca molto.
Nel gorgo del suo affondamento dovrebbe a rigor di logica essere risucchiato anche Di Maio con tutto il suo improbabile movimento, corresponsabili in solido del disastro cui stiamo assistendo.
Ovviamente il Di Maio cerca di resistere, e quindi parla d’altro, cerca sponde a cui appigliarsi, fa accreditare un ipotetico riavvicinamento alla sinistra, attraverso i temi (ecologia, giustizia, legalità) cari un tempo ad una parte del suo sprovveduto elettorato.
“Sprovveduto a chi?” si alza una voce dal fondo “manchi di rispetto a milioni di cittadini indignati, che speravano nella rivoluzione pentastellata!”
Un momento. Quale rivoluzione?
Quella di Beppe Grillo col canotto sulla folla? Quella della nuotata nello Stretto? Quella dei travestimenti sulla spiaggia di Bibbona? Quella dei vaffanculo urlati a ripetizione contro tutto il mondo? Quella dell’”uno vale uno”? Della scatoletta di tonno? Dello streaming mai fatto? Vado avanti ancora o basta così?
“Sprovveduto” è termine gentile e molto comprensivo.
In realtà questi inaffidabili figuri dicevano che per loro Lega e PD era uguale, bastava che li supportassero in silenzio nella realizzazione della loro fantastica rivoluzione.
Poi sono rimasti totalmente subornati dalla Lega, che aveva un progetto politico (aberrante ma reale) mentre loro avevano cassetti vuoti di idee, pieni solo di NO a tutto, con i quali, ormai dovrebbe essere chiaro, non si riempie un programma di governo di un Paese del G7, che invece richiede applicazione, attenzione, competenza, specie in tempi turbolenti come i nostri. Tutta roba che non era compresa nei vaffanculo di Grillo.
E così hanno lasciato a Salvini la scena, mentre loro ormai vagano smarriti nel vuoto pneumatico del loro mondo virtuale, senza la minima capacità di mettere mano a nessuno dei problemi concreti che ci troviamo davanti.
E adesso qualcuno comincia di nuovo a perorare la causa dell’accordo tra PD e M5S, come se il PD potesse sostituirsi alla Lega e concorrere al folle disegno grillino. Con gli attuali rapporti di forza nel Parlamento, poi …
È evidentemente impossibile, eppure tutti lì ad interrogarsi sulle posizioni di Di Maio, manco fosse Aldo Moro. Diciamolo una volta per tutte: Di Maio NON è Aldo Moro, NON è nemmeno Berlinguer. È solo uno capitato lì per caso, alle prese con cose mostruosamente più grandi di lui (e dei suoi accoliti, compreso Casaleggio).
Il PD pensi a crescere, a diventare credibile, a farsi capire, a dare dimostrazione di coesione, di progettualità. È capacissimo di farlo, ha le persone per farlo. DEVE farlo. Dovrebbe anche VOLERLO fare.
Di Maio vada dove vuole: quando sarà (se mai capiterà) sotto al 5 %, ne parleremo.
Adesso dobbiamo far scoppiare la bolla, rompere l’incantesimo, riportare l’attenzione di tanti italiani sul mondo concreto, senza rosari, senza Madonne, senza decrescite più o meno felici, senza assurdi sprechi di risorse in inutile assistenzialismo.
Questo è il compito e qualcuno DEVE assolverlo.
Attenzione: in politica il vuoto non esiste. Se non lo farà il PD, lo farà qualcun altro.
Il PD deve recuperare gli elettori del Movimento 5 Stelle che si ritengono di sinistra e non la sua classe dirigente. Chi pensa di fare gli accordi con Di Maio, “Grillone”e Casaleggio È semplicemente un illuso e forse anche un po’ ‘ “cretino”: ma come si fa a ragionare ed a trovare un accordo con gente che vuole la democrazia diretta, abolendo il parlamento e la nostra democrazia rappresentativa? Fare l’accordo con questi personaggi vuol dire cadere nella loro trappola, come sta succedendo a Salvini: quando qualcosa non va la colpa è sempre degli altri, e mai dalla loro parte. Cerchiamo di convincere gli elettori di sinistra di questo eterogeneo Movimento 5 Stelle con le cose concrete che proporremo. Andiamo a votare per l’Europa convinti e sicuri che L’unione europea debba essere la nostra casa sempre più sicura e sempre più accogliente. Speriamo che, al prossimo turno elettorale di domenica prossima, tutti coloro, che sono per l’unione degli Stati europei con l’integrazione sempre più forte di quest’ultimi, votino partito democratico Italiano ( PD ). Buona giornata a tutti ma soprattutto a quelli che voteranno PD e spero sia tanti. Antonio De Matteo Milano