Caro Sergio,
troppo semplice chiudere la pratica Salvini con questa idea, come ho sentito dire ad alcuni frequentatori di un bar. Spiazzato sul piano politico e anche in difficoltà amorose, quindi annullato.
Non credo che sia così. Forse non lui ma qualcun’altro prenderà il suo posto, perché agitare le piazze (soprattutto quelle virtuali) è abbastanza semplice nell’epoca in cui molti credono di essere “soli e anonimi” mentre espongono le loro idee più spinti dal mezzo tecnologico che dalla convinzione che possano interessare altre persone e che siano sostenibile. Sostenibili in questo chiacchiericcio telematico sono solo le parole, cioè pesanti come pietre quando azzeccate su questioni fondamentali, calunniose come il famoso “venticello” di Rossini:
La calunnia è un venticello,
un’auretta assai gentile
che insensibile, sottile,
leggermente, dolcemente
incomincia a sussurrar.
Piano piano, terra terra,
sottovoce, sibilando,
va scorrendo, va ronzando;
nelle orecchie della gente
s’introduce destramente
e le teste ed i cervelli
fa stordire e fa gonfiar.
Pensare che finito Matteo secondo, siano finite anche le aspirazioni, i desideri legittimi di una vita migliore (ma espressi senza tener conto di una visione che superi la propria porta di casa, anzi rintanandosi in casa e chiudersi verso l’esterno) credo che sia sbagliato profondamente, perché i vari Matteo della storia non hanno prodotto le richieste, ma le hanno accreditate come giuste in assoluto solo perché vengono esprese da popolo, da una parte di popolo, che vive chiuso in casa, fra il giardino e la cuccia del rotweiler, e, adesso, anche nei pressi della pistola per difesa personale.
Gianni Carino
Comment
Sono d’accordo.
Solo con una politica che osa, osa, osa, si puó recuperare il popolo.
“Unire i conflitti” scriveva in questi anni una europarlamentare del Prc, Eleonora Forenza. Cioé solo quando i senza casa, coloro che fanno fatica a curarsi e a comprare farmaci, e i precari, e i senza formazione per il mercato del lavoro, sentiranno di essere “dalla stessa parte” dei migranti che fuggono da guerre, carestie, dittature, persecuzioni, violenze di genere, allora finirà la guerra dei penultimi contro gli ultimi.
Un partito di sinistra deve proclamare – proclamare “col megafono” – che noi che si vuole aiutare le ong del mare si é gli stessi che si vuol prendere di petto il problema della casa, delle cure, delle povertà degli italiani. Altrimenti Salvini vincerà la prossima consultazione elettorale.
Diritti umani, diritti civili e diritti costituzionali alla salute e all’istruzione e al lavoro (per la “piena partecipazione alla vita politica” del paese) devono essere rivendicati dalle stesse bocche, dalle stesse labbra.
Altrimenti da destra si dirà sempre che il Pd é quello di Delrio o Orfini che salgono sulla Sea Watch e “non pensano ai problemi degli italiani” (lo disse un ragazzo di Lampedusa intervistato da Repubblica nei giorni di Carola Rackete. Un attimo prima l’aveva insultata. Poi al giornalista disse che chiedeva scusa a lei e alle donne, e anche ai migranti avrebbe chiesto scusa, ma non al Pd ).
Questa intervista mi martella ancora.
Grazie Gianni del tuo allarme
Massimiliano