Dàai, Sergio, non ce la prendiamo troppo… non ci farà poi male stare un po’ in panchina e guardare gli altri giocare… Che vada qualcun altro a chiudere le vertenze con le aziende, a trattare con l’Ilva, con Embraco, a negoziare con il personale della scuola, a continuare ( o no?) la Tav, a discutere il prossimo bilancio comunitario… che prenda qualcun altro l’aereo per andare in Libia a parlare con i sindaci e con le tribù… Basta stare lì col ditino sul click.
E noi, in poltrona, a goderci lo spettacolo.
Buona serata,
Riccardo
4 Comments
Bravo Riccardo. Ma non si è sempre detto che il popolo è sovrano e che il suo voto va rispettato.
Bene circa l’80% degli elettori ha bocciato l’azione di governo del PD cosa c’è di più democratico e rispettoso di metterci dove il popolo ha deciso che dobbiamo stare e cioè all’opposizione.
Poi se si devono fare altre valutazioni non sarebbe giusto aspettare che qualcuno ce le faccia in modo chiaro ed alla luce del sole?
E si perchè questo è l’assurdo tutti gli opinionisti ci chiedono un senso di responsabilità, sembra che dirigenti ed intellettuali di area democratica si stiano scannando sul si o no, ma da parte dei vincitori non è ancora arrivata nessuna richiesta ufficiale.
Giustissimo, stiamo a vedere , e senza scannarci all’interno sulla segreteria e sui presidenti delle Camere, perché vedo qualcuno che comincia a lisciare il pelo ai grillini per una poltrona già occupata negli anni precedenti e non è un diritto acquisito.
Camillo Repetti
Io l’intervento di Riccardo lo leggo in questo modo: governare è una cosa seria e non un terreno di sperimentazione per giovani rampanti a digiuno di quelle conoscenze che, si badi bene, non sono culturali, politiche, sociali ma semplicemente tecniche. O ce l’hai o non ce l’hai. Quindi non è una considerazione saccente ma un punto di vista tecnico. Sono assolutamente d’accordo. Rappresentare in Parlamento il popolo sovrano è legittimo al punto che la tutela costituzionale si spinge fino al rispetto pieno delle scelte del parlamentare senza obblighi di natura partitica (quella prerogativa che Di Maio e Salvini negano ai loro parlamentari ma escludono per quelli del PD). Altra cosa è governare i processi amministrativi. Quindi se a noi i cittadini hanno detto che questo non siamo capaci a farlo, è, quindi, compito di chi ha vinto le elezioni ed ha avuto mandato dal popolo a rivestire quel ruolo esecutivo (quello cui si sono candidati Di Maio e Salvini) che ha il dovere di assumerlo. E Riccardo a questo, credo, facesse riferimento. Poche parole ma molto sotanziose.
Anch’io bravo Riccardo. E d’accordo pure coi tre commenti successivi.