Il Corriere della Sera ha dedicato a Massimo D’Alema una pagina e un bel richiamo in prima con foto birichina. L’intervistatore è Aldo Cazzullo. Il titolo dice tutto, riassume tutta la pagina: “Mai alleati con il Pd, sarebbe un disastro”. Non sono il solo che aveva capito, e l’ho scritto in questo spazio, che D’Alema e i suoi compagni non lavorano per ricostruire il centrosinistra, ma solo per far perdere il Pd di Renzi. Il quale, come D’Alema, non vuole il centrosinistra e userà la posizione spiegata da D’Alema per giustificarlo. Nel corso dell’intervista D’Alema dice: “Io ho fatto la campagna elettorale per il candidato del Pd a Genova molto più del segretario. La gente mi diceva: il candidato è un bravo compagno, ma se lo voto do una mano a Renzi”. E invece quella “gente” ha dato una mano a Salvini, alla Meloni e al berlusconiano Toti. Il quale è diventato Presidente della Regione grazie a quella “gente”. In Sicilia sarà lo stesso spettacolo. E le elezioni nazionali avranno l’identico risultato.
Io non so cosa effettivamente voglia fare Pisapia, che aveva indicato una strategia diversa da quella patrocinata da D’Alema: costruire una forza autonoma alla sinistra del Pd e in polemica con la linea di Renzi, ponendo però come obiettivo il centrosinistra. Infatti è chiaro che se alla sinistra del Pd c’è una forza consistente e responsabile costringerà il Pd a trattare non solo il programma, ma anche il candidato a guidarlo. È la sola strada per sconfiggere le ambiguità di Renzi e aprire nel Pd un nuovo corso politico. D’Alema ha tuttavia parlato con chiarezza. Pisapia faccia lo stesso perché è venuto il momento delle scelte chiare.
Emanuele Macaluso
27 settembre 2017
6 Comments
Cari Sergio e Emanuele,
che brividi nel leggere la terrificante (come altrimenti definirla?) intervista del “compagno” D’Alema a Cazzullo sul Corriere di oggi!!
Davvero brividi, come per “Shining” di Kubrik: le sorelline nel corridoio, il sangue, il ghigno di Jack Torrance/Nicholson, la scure, il linguaggio tagliente ed ossessivo, straniamento, senso di angoscia …
Scioccante, anzi, “agghiaggiande!”, avrebbe detto Antonio Conte l’allenatore, nell’imitazione di Crozza.
Ma quello che parla è stato un dirigente storico della sinistra, calca la scena da quasi 50 anni, ha avuto responsabilità importanti e sempre crescenti!
È stato un punto di riferimento per tanti compagni che hanno fatto affidamento su di lui ed anche sopportato tanto da lui.
“D’Alema, ti prego, di’ una cosa di sinistra!”, invocava Nanni Moretti in “Aprile”.
E adesso vomita fiele, astio, odio, disprezzo, con un linguaggio da Vittorio Feltri; crede di essere sarcastico, ma è solo stridente come un gesso sulla lavagna.
Spara giudizi apodittici a raffica, ordina e dispone di qua e di là: se fossi Pisapia, lo accoglierei con un crocifisso e una resta d’aglio, chiamerei l’esorcista.
Non c’è rigo dal quale non trasudi cattiveria, disprezzo, non solo per Renzi (secondo me, tanta attenzione gli potrebbe portare pure bene, al Segretario …!), ma per un Partito, il PD, che lui non ha mai voluto, non ha mai amato, ha sempre osteggiato ed a malapena tollerato (bontà sua!), e tutto per il principale motivo che non l’ha inventato lui, ma l’altro suo acerrimo nemico, Walter Veltroni.
Che caricatura di politico!
Bravo Cazzullo a farlo sfogare liberamente: spero che in molti leggano l’intervista e realizzino con quale compagnia dovremmo andare alle elezioni, per vincerle. Figuriamoci!
Se fossimo musulmani fondamentalisti decreteremmo una fatwa: invece siamo Democratici, laici e razionalisti, e quindi cerchiamo di riderci sopra. Riso amaro, però!
Ma comunque, che peso ci siamo tolti, ragazzi!! Io mi sento più leggero. E voi?
Ernesto Trotta
Torino
Caro Sergio,
come non essere d’accordo con Macaluso? Ieri a Otto e Mezzo il direttore dell’Espresso ha ipotizzato un accordo post-elettorale per un governo Renzi-Di Maio; ora, a un mondo slavato dai ragazzini preferisco di gran lunga un mondo salvato da Macaluso…A parte gli scherzi, non riesco davvero a capire Pisapia; l’ho ascoltato ieri per caso da Floris, e non ho colto quella determinazione, quello slancio, che vorrebbe comunicare. Senza una idea forte, un ideale per cui valga ancora la pena di mobilitarsi, non vedo come si possa creare qualcosa di valido. Per questo sono d’accordo per lo ius soli, su modifiche sostanziali al mercato del lavoro, su riforme pensate, meditate e ben scritte che indichino obiettivi riconoscibili e raggiungibili, sulla scuola, sull?europa etc. Mancassero i problemi! Per questo vedo con dispiacere e angoscia la politica volta a marcare territori, come fa Mdp, per non parlare di sinistra Italiana o di T. Montanari. So bene che è più facile predicare che fare, ma se qualcuno non rischia e non mette tutto in gioco, persino Di Maio appare plausibile. Inoltre, una svolta come quella auspicata da Macaluso potrebbe servire a uscire da quella pericolosa, e comunque stucchevole discussione su Renzi sì Renzi no, se c’è D’Alema va bene anche Renzi, se non c’è D’Alema allora se ne parla. Questa situazione, imposta dai due schieramenti, e comoda per entrambi, impedisce di ragionare. Già il termine renzismo mi fa sorridere, un tempo gli -ismi si usavano per cose di maggiore sostanza.
ciao a tutti, come non condividere le conclusioni di Macaluso. Con tutta la simpatia che nutro per Pisapia, credo davvero sia l’ora di parlar chiaro data anche l’investitura a leader ricevuta da Bersani. Sappiamo che D’Alema è ben allenato a far fuori i leader e quindi buona fortuna. In tutta l’intervista sul Corriere c’è un particolare davvero interessante: l’impegno dalemiano a favore del nostro candidato alla presidenza della Regione Liguria. Stai a vedere che ………..! Saranno coincidenze ma il buon Giuliano tenga conto anche di questo. Per concludere con una piccola nota di ottimismo (occorre anche quello) mi è piaciuto molto il confronto ad Imola tra Martina e Pisapia. Cerchino di lavorare in quel solco e SPERUMA BIN.
Capisco che il mio commento un po’ “leggero” possa risultare distonico rispetto alla seria riflessione di Macaluso e le congrue risposte di Guido e Giovanni: per questo vorrei integrare il mio pensiero.
Qualche settimana fa (16 settembre), a commento di una, a mio parere, molto acuta analisi di Giuseppe Turani (è ancora disponibile nei vecchi post), chiedevo per quale dannato motivo molti di noi sembrano ancora ossessionati dal “FERMARE RENZI”.
Invitavo a dettagliare ragioni, specifiche attribuzioni, precise responsabilità, contenuti e non analisi della personalità e del carattere.
E ancora oggi rimarco la persistente presenza in alcuni di noi della sindrome dell’usurpatore.
Si dà per scontata la necessità di una eventuale nuova formazione “in polemica con la linea di Renzi”, per “sconfiggere le ambiguità di Renzi” (uso le parole di Macaluso), come se il PD mancasse di dialettica interna.
Siamo già il Partito più litigioso della Storia, ci avviciniamo ad elezioni che saranno tra le più importanti della nostra Repubblica (pensate un attimo a fondo a che cosa ci stiamo giocando …!), dobbiamo trovare il modo di VINCERE, di coprire la maggior parte possibile del potenziale elettorato di centrosinistra, e ci preoccupiamo di garantire la “polemica con Renzi” e di “sconfiggerne le ambiguità”!
Questo atteggiamento a me pare deleterio e masochista; mi dispiace per Macaluso, che è uno dei padri nobili della sinistra, ma evidentemente anche a lui sfugge che DOBBIAMO VINCERE le elezioni, non sconfiggere Renzi.
E la linea politica necessaria dovrà essere per forza ampia, anche se non ideologicamente pura.
Non possiamo mettere l’Italia in mano ai populisti, creare problemi seri a tutta l’Europa, per il gusto di fare una sinistra magnifica, ma perdente.
Cari miei, il risultato è troppo importante. Renzi è il Segretario, ha dimostrato ampiamente di avere idee ed energia per gestire un profondo processo riformatore. Aiutiamolo, portiamo contributi e anche spunti critici, ma basta Congresso!
Il prossimo, o lo faremo da vincenti o non lo faremo proprio, perché il PD sarà stato spazzato via e sostituito da una pletora di inutili partitini uno più di sinistra dell’altro, ma altrettanto irrilevanti.
Totalmente d’accordo con Trotta!
Cari tutti, condivido appieno le analisi del compagno Ernesto, mi piace chiamarlo così perché sa dire la verità e la verità è sempre rivoluzionaria anche quando non piace.
E’partita dunque , come spiegava bene Turani, la campagna contro Renzi e chi doveva dare il via? Naturalmente il più estremista/rancoroso degli avversari a mio parere della sinistra l’ex compagno D’Alema.
Agli ex con Cofferati in testa non è garbato perdere le primarie in Liguria , come l’ex afferma nella sua intervista al corriere ed ha scaricato contro il candidato PD regolarmente eletto tutto l’ultimo pezzo di cinghia di trasmissione facendo vincere così Toti.
Ora questo succederà sicuramente anche in Sicilia e inizieranno le inutili discussioni sulla necessità di unità della sinistra. Ma quale sinistra? Quella a cui fa comodo stare all’opposizione o quella che vuole governare sporcandosi anche le mani se necessario. Un leader c’è l’abbiamo ed è stato eletto da un milione e mezzo di persone. Al compagno Macaluso sta sulle palle ( scusate l’espressione ma devo rendere l’idea) ma questo guascone ha fatto più cose lui che tutti gli altri messi insieme negli ultimi trenta anni.
Compagno Macaluso, se lasci tuo figlio allo scuolabus non ti preoccupi se l’autista è simpatico, ti interessa che sappia guidare il pulmino.
Noi chi sa guidare c’è l’abbiamo.
Marco