Fa un po’ male ma è utile leggerlo
Sergio
Ha studiato i 5 stelle, ha fatto ricerche per loro, ne ha apprezzato il potenziale. Poi per primo li ha avvertiti che se avessero fatto il governo con la Lega sarebbero finiti «mangiati». Il sociologo Domenico De Masi ha appena dato alle stampe «Il mondo è ancora giovane» (Rizzoli), una lettura carica di speranza. Con un’avvertenza finale, una condizione: «Se non andiamo a sbattere in un fascismo».
Professore, la Lega si è mangiata i 5 stelle, anche nella vicenda Diciotti si sono consegnati a Salvini?
Gli scontri ci sono tutti i giorni, ma ormai l’esito si può quantificare. All’inizio Salvini aveva il 17% e Di Maio il 33. Ora le parti sono inverse. Mai in Italia, forse al mondo, un partito ha raddoppiato i consensi stando al governo e in soli 8 mesi. Continuerà così. Salvini è il leone che ha preso la gazzella, la tiene ferma e se la mangia un pezzo alla volta.
E dopo il banchetto?
Salvini esibisce il suo piano. Va in giro vestito da militare. Cita apertamente il linguaggio fascista: ’molti nemici molto onore’. Umberto Eco elenca 14 elementi per riconoscere la propensione all’autoritarismo, all’Ur-fascismo, il fascismo eterno. Salvini li ha tutti. E così gli elementi che Adorno individua nella personalità autoritaria. E quelli di Talcott Parsons. Per ora in dose pediatrica. Ma il decreto sicurezza vieta gli assembramenti e punisce i mendicanti: altri fascismi l’hanno fatto dopo la presa del potere. Qui prima.
Salvini si avvia alla ’presa del potere’?
Se alle europee avesse un successo smaccato, come quello che dette alla testa a Renzi, non tarderebbe a porre il Colle a un bivio: o Palazzo Chigi o il voto. Non continuerebbe a fare ’solo’ il vicepremier. A quel punto il lavoro sporco non lo farebbe più lui. Non a caso blandisce formazioni come Casapound.
Il ’lavoro sporco’ è costruire il consenso sulla pelle dei migranti, come in queste ore?
Questi episodi sono un effetto. Il fenomeno è che in Italia c’è il 35 per cento degli elettori che è d’accordo. Il metodo con cui Salvini lo snida è rozzo: tenendo migranti al gelo su una nave, portando via dalle scuole i bambini. Cose che non possono non evocare come i fascisti si comportarono con gli ebrei. Quello di Salvini è un linguaggio. Così il suo linguaggio ’vestimentario’, l’uso delle divise. Significa: se io avessi il potere lo eserciterei in modo militare. Ma il modo militare in caserma è democratico, nella società è fascismo. E poi vuol dire alle forze armate: state pronti, sono la persona giusta.
E l’altro 65 per cento che fa?
Questo è il punto. Il fascismo è la miscela che rende complici quelli che consentono la presa del potere. L’ho osservato in Brasile, che frequento da trent’anni. Bolsonaro non si è camuffato: in tv ha detto che era contro la parità, a favore della tortura, ha invitato gli studenti a filmare i professori che parlano di politica e a fare delazione. La sinistra ragionevole e colta, per non votare Pt, ha votato scheda bianca. Milioni di voti persi. Il Brasile oggi ha 7 ministri militari.
L’Italia rischia uno scenario del genere?
E cosa ci fa credere di avere gli anticorpi? Ci siamo cullati nell’idea che due cose non potessero mai succedere: il ritorno del fascismo e quello della guerra. Ma la storia dimostra che questi fenomeni sono ricorrenti. Camus racconta che i germi della peste non muoiono, si nascondono nei cassetti.
In molti contestano, qui e oggi, l’uso della parola ’fascismo’.
A differenza di altri autoritarismi, il fascismo è diventato un aggettivo ed è stato usato per la Spagna franchista, per l’Argentina della dittatura, per la Grecia dei colonnelli. Uso questo termine per definire un regime in cui la Costituzione non viene rispettata, in cui il volere del capo prevale su tutto, i dissidenti sono puniti, c’è un culto della tradizione, della patria, il rifiuto della critica, la paura della diversità, il disprezzo per le minoranze, il machismo. Ogni giorno siamo più assuefatti.
E i 5 stelle?
Sono stati un baluardo.
M5s un baluardo?
Tenue, ma baluardo. Sono gli unici con cui Salvini ancora deve trattare. Ora quelli di destra passeranno con Salvini, quelli di sinistra resteranno sbandati e si asterranno. Il Pd è troppo lento nel modificarsi, e forse non ha la consistenza culturale per farlo. È un partito apparentemente di sinistra ma a tutti gli effetti neoliberista, non attrae quelli che abbandonano i 5 stelle.
Il Pd non è socialista, è neoliberista?
Renzi ha emarginati i sindacati, ridotte le tasse, condonato i capitali esteri, abolito l’art.18. Un programma neoliberista.
Insomma c’è una base sociale, un popolo di sinistra ma non c’è una sinistra politica, un partito, un riferimento?
In piazza contro la sindaca Raggi a Roma c’era gente per cui una manifestazione politica è un’increspatura superficiale senza consapevolezza. Qualcuno si rende conto che se salta la Raggi arriva la Meloni? O la Lega? In Italia l’alternativa non c’è. Renzi ha provato a fare un’operazione deleteria nel Pd, allontanare la sinistra e attirare i berlusconiani. È riuscito solo nella prima parte. Oggi rimettere insieme pariolini progressisti e sottoproletari è difficile. E dire che c’è un nemico comune. Qualcosa si muove. Ma troppo lentamente rispetto alla velocità con cui Salvini va al potere.
Prevede la destra al potere per un periodo lungo?
È la sinistra che ha tempi lunghi. Ci sono schegge di sinistra ovunque, persone sfruttate a cui la sinistra non ha fatto pedagogia. E così anche gli sfruttati stanno con gli sfruttatori. Marx la chiama alienazione. C’è una mousse di sinistra abbastanza intellettuale da essere scettica, ma non così tanto da essere colta. Sarà quella che ci regalerà il fascismo votando scheda bianca.
15 Comments
Sì, caro Sergio, è stato utile leggerlo. ma NON concordo su alcuni punti di fondo.
Come: “I 5 stelle un baluardo” (???!!!) Giovanottelli per lo più viziati, sprovveduti, incapaci e pieni di sé. Uno degli errori del PD è stato quello di sottovalutare il ‘carisma’ che Grillo ha avuto su di loro…
Purtroppo, la situazione che soffriamo è NOSTRA. Magari non tua, né mia, ma quella di non aver contribuito attivamente a far comprendere – quanto meno – ai molti italiani che sono allettati dal ‘CAMBIAMENTO’, che tale parola quasi taumaturgica, non significa affatto né sempre ‘miglioramento’.-
Ho scritto un paio di articoli ‘ammonitori’ sui giornali salentini, prima delle elezioni, ammonendo direttamente amici e compagni. Si sono lasciati irretire. E ora non so se si disperano. Ma di certo si vergognano.
Siamo noi il nostro destino, per quello che possiamo. LE SCELTE DEVONO ESSERE FATTE CON LA TESTA E COL CUORE, NON CON LE CHIACCHIERE.
E comunque, senza sembrare conservatori (ma semmai pienamente riflessivi):
MAI sottovalutare (né sopravvalutare) il ‘nuovo’.
Melanton
Ho letto l’intervista sul manifesto del sociologo Domenico De Masi. Due considerazioni: De Masi, giustamente, mette in guardia contro il pericolo di una svolta autoritaria nel nostro Paese citando l’approvazione del decreto sicurezza ” che vieta gli assembramenti e punisce i mendicanti: altri fascismi l’hanno fatto dopo la presa del potere. Qui prima.”
Questo provvedimento è stato approvato alla camera con il voto di fiducia dai deputati M5s e Lega, più 3 del gruppo Misto. Dei 227 deputati del M5s, 219 hanno votato a favore, uno non ha partecipato al voto e sette erano in missione.
Per De Masi questi 219 deputati sono un baluardo, tenue, ma baluardo. Mentre il Pd che ha votato unitariamente contro “è un partito apparentemente di sinistra ma a tutti gli effetti neoliberista, non attrae quelli che abbandonano i 5 stelle.”
Curioso di sapere come voteranno questi milioni di elettori di sinistra, a differenza di De Masi, invece, sono sempre più convinto che il Pd sia l’unica forza in Italia in grado di contrastare questa deriva autoritaria e sperare in una Europa diversa dall’attuale e soprattutto senza i vari Salvini, Di Maio, Orban, Kaczyński ecc.
Cordiali saluti
Marino Spagnolini
Io credo che il sociologo De Masi faccia parte dei cattivi maestri, coloro che con la matita rossoblù si divertono a segnare errori dappertutto senza mai spiegare ai loro alunni come evitare in futuro di sbagliare. D’altra parte che credibilità possiamo dare al suddetto signore? Io dico nessuna e spiego perché. Può avere credibilità chi definisce il movimento cinque stelle un baluardo alla dittatura fascista di Salvini, quando tutti i giorni i “ i grillini” a voce alta difendono il ministro degli interni a spada tratta? Chi blatera di una sinistra immaginaria senza spiegare cosa dovrebbe fare per vincere, ma cita Marx per parlare di alienazione dei disoccupati che votano per il fascismo senza speranza, può aiutare il popolo Italiano a risolvere i loro problemi? Io non credo ai suddetti signori e non li apprezzo; anzi penso che loro portano e porteranno acqua al “mulino”di Salvini. Comunque siamo in uno stato democratico e ci resteremo ed il sociologo a margine può dire e scrivere quello che vuole: il popolo italiano saprà decidere se votare le sue idee e soprattutto coloro che lui sponsorizza. Buona serata a tutti Antonio De Matteo Milano
Caro Sergio, non fa male, fa solo incazzare. E tanto. Ancora di più se a te la cosa brucia …
Il sociologo De Masi, a libro paga del M5S (fonte: bilancio del gruppo parlamentare M5S alla Camera, citato da Jacopo Iacoboni a pag. 23 del suo saggio “L’esperimento”), si permette di dire che il PD è stato portato su posizioni di destra neoliberista da un Segretario eletto due volte col 70% dei voti di iscritti e simpatizzanti, Capo di un Governo che in tre anni (più uno con il pentito Gentiloni) ha messo in fila una serie impressionante di riforme di sinistra (le dobbiamo elencare tutte per la millesima volta?) per finire schiacciato dalla propaganda grillina, dal fuoco amico dei dissidenti (CGIL inclusa) e dalla santa alleanza dei media (sto ancora aspettando le evidenze del presunto massonismo, denunciato così spavaldamente dal grande De Bortoli, solo per citare un esempio a caso).
Ma chi è De Masi? Da quale pulpito predica? Perché mai dovrebbe metterci in imbarazzo? Fa solo imbestialire l’arroganza, la protervia, la sicumera con cui lui e la signora Preziosi (nomen omen) pretendono di impartire lezioni.
Cosa vuoi farci?
Maramaldeggiare è sport nazionale, anche da parte di chi non ha mai vinto neanche una riffa di quartiere o governato un condominio. Questa finta sinistra è una maledizione biblica.
Io me ne tengo ben distante. Ho un altro concetto di sinistra …
Caro Sergio,
non mi pare che l’intervista al sociologo De Masi sprigioni ottimismo, come sembrerebbe dal suo libro “Il mondo è ancora giovane”, che non ho letto ma che viene così presentato. Non credo neanche che Salvini sia il leone che si mangia la gazzella 5 Stelle. Fa lo sbruffone ma in realtà sta piagnucolando in cerca di sponde dappertutto, anche tra i suoi elettori, dal momento che sabato e domenica prossimi saranno allestiti dalla Lega dei banchetti per raccogliere le firme contro l’autorizzazione a procedere. Salvini sta danneggiando la Lega con il suo comportamento da ducetto, qualcuno con un po’ di cervello lì dentro dovrebbe dirgli di darsi una calmata.
E’ vero, il Partito Democratico è lento, troppo lento per il presente che stiamo vivendo. Lo è sempre stato, a causa della farraginosa macchina decisionale che non si può o non si vuole modificare. E oggi, con la macchina da guerra della propaganda degli avversari, appare lentissimo e quindi inadeguato. Eppure al suo interno ci sono tante persone di valore, ed è un peccato che in questa fase politica debbano rimanere in ombra.
Movimento 5 Stelle baluardo della democrazia? Se ci fosse ancora un dubbio sulla natura eversiva di questo Movimento basterebbe ricordare la proposta di impeachment contro Mattarella, a proposito del quale dovremmo ringraziare il vituperato Renzi, che lo ha imposto inimicandosi B.
Non so se diventeremo come il Brasile, mi auguro che sapremo fermarci prima. Ma molti italiani esulteranno per aver ricevuto il reddito di cittadinanza e altri per poter essere andati in pensione con la quota 100 e questo per loro sarà più che sufficiente. Non mi sento di giudicarli, anche se la tentazione di farlo ce l’avrei …
Un abbraccio
Grazia
Si va bene ma di analisi si può anche morire, difatti la ” sinistra ” colta è quasi scomparsa a forza di fare analisi, quasi mai su se stessa a livello personale , sempre su gli altri , soprattutto se sono vicini a te . Ora , non x sottovalutare la destra POPULISTA con i suoi pericoli , ma a me sembra un poco esagerato fare certi accostamenti, poi capisco che , mai dire mai . Comunque se è vero che RENZI E IL PD , hanno fatto cose neo liberiste e x questo non si dovrebbe considerare di ” centro sinistra ” , e pur vero che ha fatto cose che la SINISTRA quella ortodossa ha sempre desiderato , e quella riformista , parlo di PRODI 1 2 D’ALEMA ministri di lotta e di governo alla BERTINOTTI , NON hanno mai fatto . Parlo dei diritti civili , dalle coppie di fatto al fine VITA , laver portato il paese da il PRENDERE con MONTI al RIDARE con RENZI GENTILONI , 380 mila posti di lavoro a tempo indeterminato, altri 400mila a tempo determinato, DATI INPS , blocco delle pensioni anno 2012 2013 FORNERO pensioni sopra i 1200 euro netti in su , RENZI e il PD perlomeno hanno restituito un terzo in soldi degli arretrati , personalmente ho preso 680 euro , discorso IRPEF 90 EURO x circa 10 milioni di salariati . Contratti del pubblico impiego , erano fermi da sette anni , assunzione in pianta di circa 80 MILA precari della scuola , tutte le grandi opere finanziate dalla TAV allo scolmatore x GENOVA ( fiume bisagno 7 morti ) ecc ecc . Potrei continuare , ma mi fermo , solo x dire , MA TUTTO QUESTO, che i critici analitici di ” sinistra ” non hanno mai fatto e nemmeno visto , È da considerarsi di ” centro sinistra ” O NO . POI capisco che si poteva fare di più capisco che RENZI con il REFERENDUM si era montato la testa, Comunque io ho votato SI , perché secondo me era l’unica vera riforma COSTITUZIONALE dal 1945 a quel di . Riforma vera che avrebbe dato un vero cambiamento, certo avrebbero potuto vincere chiunque , anche i 5 stelle , ma perlomeno le cose sarebbero stare più chiare e veloci . Capisco che il REI doveva essere fatto prima meglio e con più risorse , capisco che MINNITI doveva essere incaricato prima e non l’ultimo anno . Capisco capisco capisco , e non sono mai stato RENZIANO, ma scusa devo dire dare a Cesare …. insomma oggi a parte un mezzo casino con un reddito di povertà, una legge 100 , che alla fine daranno sicuro un poco di sollievo x alcuni , ma lasceranno un debito che pagherà PANTALONE, cioè NOI . LIBERI tutti di vederla come si vuole , ma secondo me il GOVERNO RENZI GENTILONI se non si può dire che è stato il MEGLIO , sicuramente è stato il meno peggio e il più a ” centro sinistra” di tutti . POI naturalmente ora come ora , RENZI HA FATTOIL SUO TEMPO . Se crediamo ancora nel PD guardiamo avanti andiamo alle primarie e speriamo basta polemiche critiche e ANALISI DI ” COSA E CHI È DI SINISTRA ” .CIAO SERGIO . PS : SPREAND con IL PD A 167 punti PIL IN CRESCITA anche se di poco …… Naturalmente abbiamo fatto incazzare LA CGIL , con il 18 , abbiamo fatto incazzare LA ” sinistra ” con l’attacco alla COSTITUZIONE con il REFERENDUM , sic !!! E pensa , io da sempre 1969 iscritto al PCI PRIMA FGCI , Attivista, iscritto alla Cgil , ancora oggi volontariato allo SPI CGIL , dalla BOLOGNINA nel PDS POI DS POI PD con WALTER VELTRONI PRIMO SEGRETARIO . DICHIARO a gran voce , IL GOVERNO RENZI GENTILONI DEL PD E NCD è stato di ” SINISTRA” visto anche cosa è la DESTRA OGGI.
Giovanni Ornati
Siamo in tanti a pensare che i governi Renzi e Gentiloni abbiano fatto cose di sinistra, certamente non era la sinistra di Bersani, D’Alema e compagni altrimenti anziché viaggiare sul 18% il PD viaggerebbero al 2% . Ora io mi auguro che il prossimo segretario del partito democratico Italiano non faccia nessun accordo con i fuoriusciti e continui a fare le cose di sinistra che ha fatto con i governi suddetti. Le ammucchiate non servono e l’abbiamo già sperimentato con Bertinotti, i comunisti italiani e compagnia bella. Su questo blog siamo in tanti a pensarla come Giovanni, Ernesto ,Camillo, Marco, il sottoscritto ecc e questo mi fa enormemente piacere e mi dà tanta speranza. Il partito democratico Italiano tornerà grande, presto sarà al governo e non ha bisogno del sociologo De Masi e del filosofo Caciari ai quali consiglio vivamente di votare Movimento 5 Stelle o lega visto che hanno fatto di tutto per portarli al governo. Caro Sergio a me De Masi non mi fa incazzare: mi è indifferente, ma ho una curiosità. Il professor De Masi insegna o insegnava nell’università frequentato dall’ex brigatista Renato Curcio?
In Italia non tornerà il fascismo e meno che meno arriverà il comunismo. Stia sereno professor De Masi: la nostra democrazia diretta non è in pericolo, ha sconfitto le brigate rosse e non farà nascere quelle nere. Buona serata a tutti. Antonio De Matteo Milano
Concordo con tutti voi nel definire “De Masi chi”, visto che era partito appoggiando i 5 stelle e adesso ci fa anche la morale , come se lui fosse uno di sinistra.
Basta, abbiamo già dato, stia pure nei salotti a pontificare, aiutato da sinistrosi alla Preziosi, ma non ci faccia prediche.
saluti a tutti.
Camillo
Dell’intervista del sociologo napoletano ho riscontrato una serie di contraddizioni che poi si riassumano nella frase:
“La sinistra brasiliana per non votare PT ha votato scheda bianca e oggi si ritrova con Bolsonaro”.
Bene la stessa cosa possiamo dire qui da noi certa sinistra e soprattutto certi intellettuali di sinistra (tra cui lo stesso De Masi) per non votare PD hanno fatto di peggio, hanno votato M5S.
Nella sua intervista De Masi non fa un minimo accenno di autocritica, tutt’altro, prima definisce i grillini come una debole gazzella facile preda del leone Salvini e poi definisce gli stessi come baluardo contro il fascismo leghista sul quale scarica tutte le responsabilità per la politica sugli immigrati.
Ma è proprio cosi?
Io osservo che tutte le decisioni di questo governo sono bipartisan ed a volte rivendicate dal M5S, ho letto Toninelli rivendicare la chiusura dei porti, oggi sentiamo Di Maio e Di Battista rispondere affermativamente alla chiamata in correa sulla vicenda della nave Diciotti.
E potrei continuare ma non è il caso, ed allora chiedo a De Masi e ai tanti intellettuali folgorati sulla via della Casaleggio Associati, BASTA il sentimento di rivalsa contro il PD da cui ci si sente traditi per buttare tutte alle ortiche e affidarsi ad movimento indefinito composto da una amalgama di persone di vario orientamento telediretto da un comico? E’ mai possibile che una componente della classe dirigente (l’elite) di un Paese industrialmente avanzato abbia sottovalutato la complessità della politica di gestione di un Paese industriale avanzato per affidarlo a un Movimento che alla prima prova dei fatti si è dimostrato inadeguato, che si è sempre definito ne di destra , ne di sinistra, antiparlamentare, contro i corpi intermedi e per la Democrazia diretta, dei semplici portavoci e dove uno vale uno. Lo slogan onestà poteva bastare ad ammaliare il popolino ma non a chi ha il compito e la responsabilità di classe dirigente.
E oggi il De Masi e con lui tanti altri credono di cavarsela con la storiella del Leone e la gazzella?
E no cari miei, nei momenti di difficoltà non si lascia il proprio campo di appartenenza, ci si scontra, si da battaglia, se si perde si aspetta il momento della rivalsa, ma non si pecca di ipocrisia.
Quindi cari intellettuali se oggi corriamo il rischio di andare incontro verso una democrazia illiberale alla Salvini dico: Renzi, Bersani e Di Maio : chi è senza peccato scagli la prima pietra.
Unioni Civili, il Biotestamento, Divorzio Breve, il ripristino del Reato di Falso in Bilancio, divieto di Firma delle Dimissioni in Bianco, legge di Contrasto al Caporalato, legge a Tutela dei Testimoni di Giustizia (Whistleblowing), Dopo di Noi, stabilizzazione di 130mila precari della scuola, inasprimento delle pene per i Reati Ambientali, Omicidio Stradale, legge Contro lo Spreco Alimentare, tetto alle retribuzioni dei manager pubblici ecc… Queste, Secondo De Masi, sono una parte delle “nefandezze” prodotte dal famigerato PD. Un partito “apparentemente di sinistra ma a tutti gli effetti neoliberista” che ” non attrae quelli che abbandonano i 5 stelle” che il Prof. definisce unico baluardo contro Salvini con cui ” tratta” pur di rimanere al potere. Quel Salvini che Lui definisce rozzo, razzista e fascista.
Massimo Maini
Unioni Civili, il Biotestamento, Divorzio Breve, ripristino del Reato di Falso in Bilancio, divieto di Firma delle Dimissioni in Bianco, legge di Contrasto al Caporalato, legge a Tutela dei Testimoni di Giustizia (Whistleblowing), Dopo di Noi, stabilizzazione di 130mila precari della scuola, inasprimento delle pene per i Reati Ambientali, Omicidio Stradale, legge Contro lo Spreco Alimentare, tetto alle retribuzioni dei manager pubblici ecc ….Queste sono una parte delle nefandezze prodotte dai governi a guida PD. ” Un partito apparentemente di sinistra ma a tutti gli effetti neoliberista” . Al contrario dei dei 5 stelle a 5 punte formato Grillo che, invece, quale baluardo della democrazia, trattano con Salvini da lui definito rozzo, razzista e fascista.
D’accordo con tutti voi. Un saluto
Massimo Maini
D’ accordo con tutti voi, come ha detto Massimo.
Forse la vera e grande involontaria utilità delle considerazioni di De Masi , e del rilancio di Sergio, è stata questa, l’ averci costretto a riflettere sul tanto e buono che i “nostri” governi hanno fatto.
Ogni tanto ce ne scordiamo anche noi.
Per cui leggerlo (Di Masi) non ci “ha fatto un po’ male”, anzi. Se sapremo ritrovare l’ orgoglio delle nostre buone ragioni, magari intorno al legittimo Segretario, chiunque esso sia, che uscirà dal prossimo Congresso, potremo recuperare non solo il ricordo ma anche la speranza.
Salvatore Bini
Non so se vale la pena continuare a parlare di questi personaggi alla De Masi tanto loro sono sempre contro la concretezza, preferiscono criticare poi ogni tanto ne indovinano una.
La concretezza è nella nostra storia ed è per questo che non saranno mai con noi. Noi parliamo di diritti e doveri, loro no parlano solo di diritti. Noi parliamo di competenze, loro parlano di democrazia diretta. Noi parliamo di spostare l’asse della ricchezza intelligentemente verso sinistra, loro no vogliono tutto e subito.
Avevamo un governo ( Renzi) veloce nel capire i cambiamenti in atto nel mondo, loro no era troppo veloce, troppo decisionista. Noi stiamo ricostruendoci una identità dopo il 4 marzo, loro no siamo troppo lenti e non facciamo opposizione.
In somma compagni , lasciamoli perdere e andiamo per la ns. strada chi avrà in testa un po’ di realismo e voglia di ragionare ci seguirà e andiamo fieri per il tentativo che abbiamo fatto per cambiare questo paese , la strada è quella perseguiamola . Alla fine il paese ci darà ragione.
Marco bs
Assolutamente d’accordo!
E, anche a rischio di diventare noioso, insisto sul fatto che solo la mozione Giachetti-Ascani risponde del tutto alle nostre necessità.
Per non sprecare l’esperienza degli anni di governo bisogna dare fiducia a chi orgogliosamente la rivendica. Per migliorarla e portarla avanti.
Ci sono solo due opzioni sul tavolo: quella del partito ditta, conservatore, di Zingaretti e quella riformista, proiettata al futuro, di Giachetti-Ascani.
La posizione di Martina non è sufficientemente definita. Adesso serve chiarezza strategica, senza tentennamenti.
Non sprechiamo l’occasione di rilanciare il riformismo.
Serve un PD in linea con i suoi principi ispiratori originari.
Caro Ernesto ,
non sono d’accordo con te e visto che tu insisti sulla tua opzione Giachetti/Ascani sono costretto a ripetere ancora una volta i motivi che mi spingono a votare fermamente Martina rispettando ed apprezzando i programmi degli altri candidati a segretario nazionale del PD. Eccoli elencati sinteticamente:
1 ) abbiamo bisogno di un segretario che sia bravo a fare compromessi per coinvolgere tutte le anime del partito, cosa che non è stata capace di fare Renzi nonostante i suoi numerosi pregi; Martina è l’unico in grado, dei tre moschettieri, di farlo.
2) le posizioni radicali nel nostro partito sono minoritarie e comunque poco praticabile;
3 ) per battere Salvini e Di Maio, due giovani, non possiamo schierare un “vecchio”, per giunta impegnato con buoni risultati come governatore di una grande regione Che perderemmo in caso di sue dimissioni;
4 ) mi sarebbe piaciuto votare una donna come segretario nazionale del partito democratico Italiano, ma non sono maturi i tempi, tant’è che l’unica donna che si presenta ha bisogno dell’appoggio di un uomo per fare un mezzo segretario;
5 ) voto Martina perché Sergio Staino, il nostro grande vignettista, l’aveva proposto se si fosse ritirato Minniti che era il mio candidato, un “vecchio, esperto, libero di impegni istituzionali e soprattutto in grado di unire il PD con il”COMPROMESSO” ;
Cara Ernesto come vedi abbiamo due idee diverse ma sono pronto a sposare la tua se dovesse vincere alle prossime primarie e spero che tu e tutti gli altri compreso Sergio facciano altrettanto. Comunque a me sembra chiara è definita la posizione di Martina che si può riassumere nel seguente modo: “gestione collegiale ed unitaria del PD mediante il compromesso”. Naturalmente compromesso non si può fare con Caciari, De Masi e compagnia bella a meno che loro non accettino la teoria dei “piccoli passi” che prevede il compromesso, l’unica arma vincente secondo me.
Chiedo scusa a tutti per essermi ripetuto, contrariamente a quanto promesso, ma durante una campagna elettorale è difficile star zitto: se taci il tuo candidato perde e con lui la tua idea viene bocciata. Io il mio “manifesto” l’ho scritto ripetuto già fin troppe volte e d’ora in poi risponderò a tutte le persone con la sola frase: io alle prossime primarie voto Martina e sono orgoglioso di farlo. Un abbraccio a tutti: nel popolo del partito democratico non esiste l’odio e la cattiveria ma solo idee diverse e dopo l’elezione del segretario nazionale saremo tutti insieme ancora una volta a lottare per difendere ed affermare i seguenti valori: la democrazia rappresentativa, L’unione degli Stati europei ( USE ), la solidarietà e la libertà di pensiero. Antonio De Matteo Milano