Caro Sergio,
si rimane esterrefatti di fronte alle parole di un comico italiano al circo massimo A Roma. parole vuote per togliere prezzo alla vita delle persone,alla loro sofferenza civile e spirituale…
Le parole son come pietre per colpire il cuore e la vita dei più deboli. Ecco i passaggi più significativi: “chi siamo? Siamo pieni di malattie nevrotiche, siamo pieni di autistici. L’autismo è la malattia del secolo. l’autismo non lo riconosci ,per esempio la sindrome di Asperger, c’è pieno di questi filosofi in televisione che hanno la sindrome di asperger, che è la sindrome di quelli che parlano in quel modo e non capiscono che l’altro non sta capendo… hanno quel tono sempre uguale. C’è pieno di psicopatici…”
Le persone disabili non sono psicopatici .Vivono la loro vita con dignità. sanno le parole del dell’amare e del soffrire . .Rifiutano l’odio e le parole dell’odio. Sono resi invisibili dalla cultura dominante ,che esclude i deboli e i fragili
Una cultura dominante e umiliante ,che gioisce per il dolore altrui..Sono capaci di uscire dalle loro prigionie,soprattutto quando qualcuno li toglie dalla invisibilità,il vero stigma,che diventa una denuncia su di noi,sui nostri pregiudizi,,sulla nostra vita comune che deve imparare a inginocchiasi davanti alle persone disabili per misurare la qualità della vita non solo della loro ma anche della nostra vita.
La violenza del nostro linguaggio nasce dalla sua povertà e dalla nostra ignoranza..Una povertà di sguardo per cui non si riconoscono le persone disabili nel loro patire .E’ necessario un nuovo sguardo per incontrare le persone disabili nella loro bellezza.
Ecco tramite questo nuovo sguardo si fa l’esperienza dell’amore,dove i piccoli diventano grandi ,i feriti guariscono,, e chi cerca la felicità trova la luce sulla sua vita, una luce unica e luminosa dall’alto.
Se questo comico sapesse e conoscesse lo spettacolo della vita ,non si perderebbe nella retorica degli insulti,frutto di parole senza vita e senza respiro.
E’ perché sono uno delle tante persone disabili (circa quattro milioni di persone) che oggi con mitezza e forza,mi rivolgo a questo comico,per dire la bellezza della vita delle persone ,che si trovano in questa condizione.
Le persone disabili sono diventate i nostri maestri ,pur nella fatica dei giorni e delle prove. Ci insegnano a cercare l’incontro e l’amore, quell’amore che viene ogni giorno dilapidato da coloro che sperperano con il linguaggio degli insulti la tenerezza degli incontri.
Le persone disabili,se vengono ascoltate ,ci narrano la forza del dolore e la fatica di chi cerca dignità e giustizia .Il silenzio narra la forza di uno stare in piedi,comunque e sempre.,senza subire ricatti,pregiudizi e aggressioni non mi sono mai vergognato della mia disabilita in 74 anni di vita,da Hiroshima ad oggi.
E quando la sofferenza è stata grande ,non mi sono mai stancato nella fatica dei giorni di portare il peso che nel tempo qualche volta sembra schiacciarci tanto è violento. Nessun sentimentalismo,nessuna retorica,ma immersione e battesimo,per vivere l’amore con tutte le nostre forze
Il nostro comico deve anche sapere che non solo sono una persona disabile,ma anche una persona disabile credente. Non ho mai cercato il soffrire,ma l’amore e allora anche la vita di una persona disabile diventa un capolavoro .Il seme che entra nella terra, entra nella terra dell’amore,
della fecondità e della condivisione, fino a dare la vita per tutti..
Comment
Il comico Grillo è uno dei tanti italiani, compresi tantissimi cattolici, che pensano di avere la verità in tasca e dalla loro parte Dio.
Difficile parlare con loro e quasi impossibile, ma possiamo giudicare le loro azioni e combatterle con tutte le nostre forze fino a quando non riusciremo a far capire alla suddetta gente che la verità non esiste in valore assoluto: ogni essere umano ha la sua ed unicamente con il confronto, il rispetto e l’amore per il prossimo , si può decentemente convivere insieme. Difficile che una persona come Grillo possa chiedere scusa ai disabili ed alle persone che soffrono: lui non sa cos’è la sofferenza, secondo me, avendo avuto nella vita tutto quello che desiderava ed in particolare ,soldi, notorietà e salute, ma il miracolo può sempre succedere ed io me lo auguro. Un grandissimo abbraccio ai disabili e a tutte le persone che soffrono. Antonio De Matteo Milano