Cari tutti,
la prendo molto bassa, ma avrei davvero voglia di fare polemica!
Da settimane non si sente altro che sproloquiare di isolamento del PD, di arroccamento, e ovviamente di AVENTINO!
Un florilegio di luoghi comuni, ai quali il giornalismo pigro e ruffiano non vuole e non sa sottrarsi e che il pubblico accetta e rilancia senza un minimo di analisi critica.
L’Aventino, fin dai tempi di Menenio Agrippa, 2.500 anni fa, è un colle di Roma “diverso” dal Campidoglio, sul quale la plebe si ritirava per protesta contro i patrizi. I plebei lasciavano la città, uscivano. E’ chiaro?
Nel 1924 il termine fu ripreso (metaforicamente!) in occasione della protesta dei deputati del Regno dopo la scomparsa, che subito dopo risultò assassinio, di Giacomo Matteotti: alcuni deputati lasciarono l’aula, non partecipando ai lavori del Parlamento. Chiaro?
Si può sapere cosa c’entra tutto questo (che è STORIA, non fantasy) con il PD che prende atto di stare all’opposizione e non partecipare (almeno per ora!) alle trattative per la formazione di un Governo, dal quale con tutta evidenza gli elettori (quelli degli altri, non i nostri, ovviamente!) hanno voluto escluderlo?
Sono andati via? Hanno dichiarato di non partecipare ai lavori dell’aula? Sono saliti sui tetti, come altri hanno fatto di recente?
Assolutamente no.
Eppure tutti a ripetere a pappagallo: Aventino, Aventino! Autoesclusione! Secessione! Scissione! Guerra! Lotta fratricida! Crucifige, crucifige!
E’ così difficile capire che in politica ci sono dei tempi e delle logiche da rispettare?
Che nessuno sa, e nemmeno può sapere, cosa succederà tra un mese, tra due, quale piega prenderà la politica, quali passi verranno compiuti dai vincitori (ammesso che abbiano qualche idea in testa, diversa dalla mera occupazione del potere), che ruolo vorrà giocare Mattarella, cui la Costituzione affida poteri importanti in questi frangenti?
Tutti hanno chiaro che nulla è chiaro, ma è chiaro che il PD va sull’Aventino. E ovviamente sbaglia!
Sconfortante situazione quella del sistema dei media in Italia!
Un talebano (si fa per dire, non si offenda il Professore!) come Piergiorgio Odifreddi, con il quale ho polemizzato a lungo e invano sul suo blog prima di arrendermi al suo integralismo, ha lasciato (su gentile richiesta di Calabresi!) la Repubblica sbattendo la porta, dopo aver accusato (per altri fatti) il giornale (i giornali) di perseguire solo gli scoop e non la verità.
Per quanto possa essere difficile definire rigorosamente la verità, soprattutto per uno scienziato, non posso che trovarmi per una volta d’accordo con l’esimio Professore, che di logica comunque se ne intende, e parecchio!
Quindi, wait and see! Il dopo elezioni è appena incominciato, sarà comunque lungo, complicato e difficile. Il PD ne approfitti per mettere ordine in casa e smetta di farsi prendere dalla smania indotta di essere al centro della scena.
Verrà anche il nostro momento: calma e pazienza! Serve mente fredda e lucido raziocinio.
Ora la scena è degli altri.
Aspettare non è scappare, né sull’Aventino, né da altre parti.
Ne abbiamo di cose da fare in casa, prima di provare a ricevere ospiti! Pulizie di Pasqua, si diceva una volta.
En marche.
Caro Sergio,
ti faccio tanti auguri per una veloce e sicura guarigione, ma intanto fermo Ernesto trotta.
Caro Ernesto i tuoi articoli sul blog di Staino puoi concluderli con un abbraccio? Aspettiamo Sergio e poi ricomincia con il tuo
“ En Marche”.
Un abbraccio a tutti Antonio De Matteo
Caro Antonio,
Sergio legge, pensa, scrive e disegna egregiamente anche in poltrona, per fortuna sua ed anche nostra.
Nessun motivo quindi per interrompere commenti e riflessioni sul blog.
Quanto all’abbraccio, ognuno manifesta a modo suo.
L’abbraccio richiede di stare fermi (se no, si perde l’equilibrio e si finisce a terra, in due!); quindi lo trovo poco coerente col mio “En marche”, che forse ti disturba.
En passant (resto ai francesismi, sempre per coerenza), ricordo che EM è l’unico riformismo in funzione oggi in Europa (vedremo tra poco la Germania, forse!). Ha battuto per 66 a 34 una destra vera, tosta e pericolosa, amica di quelli che hanno vinto, qui da noi.
Tanto mi basta per evocarne il modello, pur con i dovuti distinguo.
Facessimo anche noi altrettanto …!
Ricordo sempre che il meglio è nemico del bene.
Ernesto
Caro Ernesto,
la domanda che ti ponevo aveva il solo scopo di far sorridere Sergio che, come dice tu , per sua e nostra fortuna legge,pensa e disegna egregiamente, ma non può marciare. Quindi mi sembrava più giusto un abbraccio che un invito alla marcia. Comunque i francesi di Macron non sono più bravi degli Italiani del PD, ma solo più fortunati: con la legge francese “ votazioni con ballottaggio” anche il partito democratico potrebbe battere la destra italiana. Un abbraccio “En Marche” Antonio De Matteo
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Cari tutti,
la prendo molto bassa, ma avrei davvero voglia di fare polemica!
Da settimane non si sente altro che sproloquiare di isolamento del PD, di arroccamento, e ovviamente di AVENTINO!
Un florilegio di luoghi comuni, ai quali il giornalismo pigro e ruffiano non vuole e non sa sottrarsi e che il pubblico accetta e rilancia senza un minimo di analisi critica.
L’Aventino, fin dai tempi di Menenio Agrippa, 2.500 anni fa, è un colle di Roma “diverso” dal Campidoglio, sul quale la plebe si ritirava per protesta contro i patrizi. I plebei lasciavano la città, uscivano. E’ chiaro?
Nel 1924 il termine fu ripreso (metaforicamente!) in occasione della protesta dei deputati del Regno dopo la scomparsa, che subito dopo risultò assassinio, di Giacomo Matteotti: alcuni deputati lasciarono l’aula, non partecipando ai lavori del Parlamento. Chiaro?
Si può sapere cosa c’entra tutto questo (che è STORIA, non fantasy) con il PD che prende atto di stare all’opposizione e non partecipare (almeno per ora!) alle trattative per la formazione di un Governo, dal quale con tutta evidenza gli elettori (quelli degli altri, non i nostri, ovviamente!) hanno voluto escluderlo?
Sono andati via? Hanno dichiarato di non partecipare ai lavori dell’aula? Sono saliti sui tetti, come altri hanno fatto di recente?
Assolutamente no.
Eppure tutti a ripetere a pappagallo: Aventino, Aventino! Autoesclusione! Secessione! Scissione! Guerra! Lotta fratricida! Crucifige, crucifige!
E’ così difficile capire che in politica ci sono dei tempi e delle logiche da rispettare?
Che nessuno sa, e nemmeno può sapere, cosa succederà tra un mese, tra due, quale piega prenderà la politica, quali passi verranno compiuti dai vincitori (ammesso che abbiano qualche idea in testa, diversa dalla mera occupazione del potere), che ruolo vorrà giocare Mattarella, cui la Costituzione affida poteri importanti in questi frangenti?
Tutti hanno chiaro che nulla è chiaro, ma è chiaro che il PD va sull’Aventino. E ovviamente sbaglia!
Sconfortante situazione quella del sistema dei media in Italia!
Un talebano (si fa per dire, non si offenda il Professore!) come Piergiorgio Odifreddi, con il quale ho polemizzato a lungo e invano sul suo blog prima di arrendermi al suo integralismo, ha lasciato (su gentile richiesta di Calabresi!) la Repubblica sbattendo la porta, dopo aver accusato (per altri fatti) il giornale (i giornali) di perseguire solo gli scoop e non la verità.
Per quanto possa essere difficile definire rigorosamente la verità, soprattutto per uno scienziato, non posso che trovarmi per una volta d’accordo con l’esimio Professore, che di logica comunque se ne intende, e parecchio!
Quindi, wait and see! Il dopo elezioni è appena incominciato, sarà comunque lungo, complicato e difficile. Il PD ne approfitti per mettere ordine in casa e smetta di farsi prendere dalla smania indotta di essere al centro della scena.
Verrà anche il nostro momento: calma e pazienza! Serve mente fredda e lucido raziocinio.
Ora la scena è degli altri.
Aspettare non è scappare, né sull’Aventino, né da altre parti.
Ne abbiamo di cose da fare in casa, prima di provare a ricevere ospiti! Pulizie di Pasqua, si diceva una volta.
En marche.
Ottimo Ernesto
Marco bs
Caro Sergio,
ti faccio tanti auguri per una veloce e sicura guarigione, ma intanto fermo Ernesto trotta.
Caro Ernesto i tuoi articoli sul blog di Staino puoi concluderli con un abbraccio? Aspettiamo Sergio e poi ricomincia con il tuo
“ En Marche”.
Un abbraccio a tutti Antonio De Matteo
Caro Antonio,
Sergio legge, pensa, scrive e disegna egregiamente anche in poltrona, per fortuna sua ed anche nostra.
Nessun motivo quindi per interrompere commenti e riflessioni sul blog.
Quanto all’abbraccio, ognuno manifesta a modo suo.
L’abbraccio richiede di stare fermi (se no, si perde l’equilibrio e si finisce a terra, in due!); quindi lo trovo poco coerente col mio “En marche”, che forse ti disturba.
En passant (resto ai francesismi, sempre per coerenza), ricordo che EM è l’unico riformismo in funzione oggi in Europa (vedremo tra poco la Germania, forse!). Ha battuto per 66 a 34 una destra vera, tosta e pericolosa, amica di quelli che hanno vinto, qui da noi.
Tanto mi basta per evocarne il modello, pur con i dovuti distinguo.
Facessimo anche noi altrettanto …!
Ricordo sempre che il meglio è nemico del bene.
Ernesto
Caro Ernesto,
la domanda che ti ponevo aveva il solo scopo di far sorridere Sergio che, come dice tu , per sua e nostra fortuna legge,pensa e disegna egregiamente, ma non può marciare. Quindi mi sembrava più giusto un abbraccio che un invito alla marcia. Comunque i francesi di Macron non sono più bravi degli Italiani del PD, ma solo più fortunati: con la legge francese “ votazioni con ballottaggio” anche il partito democratico potrebbe battere la destra italiana. Un abbraccio “En Marche” Antonio De Matteo
Per il momento e spero ancora per tanto ” En PD”
Marco bs