Che bello Sergio quando condividi anche le vignette di altri disegnatori.
Come recita il titolo della raccolta di Altan che in questi giorni comprerò insieme a Espresso, ogni disegnatore è un pensatore, lo è lui e lo sono i suoi personaggi (il titolo è Cipputi, Pimpa e altri pensatori).
Il disegnatore è un filosofo. Dona una visione del mondo.
Più mi innamoro della letteratura,più l’amore si estende, quasi fisiologicamente, al fumetto e alla satira (che poi è come un fumetto-blitz, un lampo che è una storia in una sola icona).
La satira ha qualcosa di iconologico, una fissità che erompe e ferisce, o apre mondi, nello spazio di un quadrato.
È poesia senza ombra di dubbio.
Anche la tua, Sergio, è superfluo dirlo.
Ma… quella raccolta di Hello, Jesus! è poi uscita?
La cercheró.
Come voglio cercare qualcosa di Biani che ho intravisto in libreria.
Parlerei quasi di “sinistra dei disegnatori” : come se la parole dei politici non ci riuscissero proprio più ad avere un vero colore di sinistra. Come se la sinistra si riuscisse, oggi, solo a disegnarla.
Un abbraccio!
Massimiliano
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Che bello Sergio quando condividi anche le vignette di altri disegnatori.
Come recita il titolo della raccolta di Altan che in questi giorni comprerò insieme a Espresso, ogni disegnatore è un pensatore, lo è lui e lo sono i suoi personaggi (il titolo è Cipputi, Pimpa e altri pensatori).
Il disegnatore è un filosofo. Dona una visione del mondo.
Più mi innamoro della letteratura,più l’amore si estende, quasi fisiologicamente, al fumetto e alla satira (che poi è come un fumetto-blitz, un lampo che è una storia in una sola icona).
La satira ha qualcosa di iconologico, una fissità che erompe e ferisce, o apre mondi, nello spazio di un quadrato.
È poesia senza ombra di dubbio.
Anche la tua, Sergio, è superfluo dirlo.
Ma… quella raccolta di Hello, Jesus! è poi uscita?
La cercheró.
Come voglio cercare qualcosa di Biani che ho intravisto in libreria.
Parlerei quasi di “sinistra dei disegnatori” : come se la parole dei politici non ci riuscissero proprio più ad avere un vero colore di sinistra. Come se la sinistra si riuscisse, oggi, solo a disegnarla.
Un abbraccio!
Massimiliano