Al direttore – Vorrei invitare Enrico Letta a riconsiderare la idea di lasciare al congresso la segreteria del partito. Quando il risultato del voto appare deludente, a sinistra si celebra il rito del capro espiatorio. Si coltiva l’illusione autoconsolatoria che con il cambio del segretario i problemi si risolvono. Non è cosi. Non è stato mai così. Non lo sarebbe soprattutto nel tuo caso. Oggi prevale l’idea che sia sufficiente sanare il rapporto con il M5s per risalire la china e sfidare la destra. Una idea semplicistica, una manifestazione di pigrizia intellettuale che impedirebbe di intendere appieno la natura dei problemi da affrontare per ricostruire una prospettiva politica per la sinistra italiana. Cosa dovremmo fare nel Mezzogiorno? Inseguire quella sorta di Lega Sud che è diventato il grillismo? O, viceversa, ricostruire una politica per il Sud, cosa ben più complessa che agitare il Rdc strumentalizzando il disagio sociale dei meridionali.
Enrico, i problemi in cui si dibatte il Pd vengono da lontano. Tu hai assunto la guida del partito quando la linea politica dell’alleanza strategica con il grillismo aveva già avuto conseguenze deleterie sulla cultura politica del Pd e soprattutto sul suo rapporto con il paese. Nel Mezzogiorno, a Napoli, il Pd era nelle mani di agitatori inconcludenti e di piccoli capi corrente alla ricerca di una candidatura sicura. Avresti dovuto essere più deciso nel liberare il partito da tutto ciò. Questo è stato un errore. C’è chi ritiene che dopo il voto il modello da seguire sia quello dell’assemblaggio informe di tutti gli oppositori del governo di destra in vista del sorgere a sinistra di una nuova organizzazione. Una posizione del genere ritiene che lo stesso Pd sia in discussione. Occorre essere chiari. Il Pd non è stato un’invenzione estemporanea e contingente. Senza il Pd il paese non avrebbe retto quando l’intreccio tra crisi finanziaria e collasso politico-istituzionale sembrava condurre l’Italia al fallimento. E’ evidente tuttavia che il lungo impegno in compiti di governo quasi sempre imposti da drammatiche emergenze e dalla necessità di evitare involuzioni demagogiche e pericolose, ha fatto sì che il Pd venisse percepito come una forza collocata in ogni caso e sempre al governo del paese, lontana dai problemi aspri e difficili vissuti dai cittadini in particolare nel sud. Potevamo agire diversamente? Tu hai compiuto scelte in questi mesi che sarebbe grave se fossero travolte nella fase caotica che all’interno del partito si aprirà all’indomani della delusione elettorale. Hai sostenuto lealmente Mario Draghi. Non era scontato che il Pd lo facesse. Hai posto fine alle penose prese di posizioni dei dirigenti del Pd che esaltavano Giuseppe Conte, una figura mediocre, come punto di riferimento per i progressisti. Hai scelto di sostenere la resistenza ucraina all’aggressione di Putin schierando il Pd a sostegno di una linea di netta solidarietà euro-atlantica. Ti rimproverano di aver chiuso al M5s di Conte. Se avessi scelto l’alleanza con Giuseppe Conte dopo il sabotaggio di questi del governo Draghi, il Pd sarebbe stato travolto dal voto, il Terzo polo avrebbe conosciuto ben altro risultato, gli spazi politici per la destra si sarebbero accresciuti.
Tu, Enrico, devi batterti al Congresso per dare al Pd il carattere di una forza di sinistra di governo sulla base di un programma di moderno riformismo, in grado di dare risposte serie alle grandi questioni sociali. Un partito la cui cultura politica si fondi sul riconoscimento dei meriti e della uguaglianza delle opportunità per le persone; si incentri sull’idea di equità sociale e sulla riduzione dei divari sociali. Insomma, una cultura politica di stampo liberal-socialista. Sono questi i temi su cui aprire un confronto nel Pd.
Enrico, ci sono ancora nel partito forze ed energie riformiste disponibili a battersi. Non è il caso che tu lasci.
3 Comments
In pratica, Ranieri sta chiedendo a Letta di unirsi a Calenda ed a Renzi … in un partito riformista serio.
Buffo, no?
Da dove deduci questa conclusione….. dio solo lo sa!! (o solo tu lo sai).
Spero vivamente che il PD trovi la SUA strada POLITICA (con questo Segretario o con chi potrà essere) e abbandoni definitivamente, al loro navigar, sia Calenda (col suo bacio da Giuda) che Renzi (col suo narcisismo ed egocentrismo), entrambi con la loro furbizia (SESTO PARTITO contrabbandato per TERZO POLO).
“CARO ” Trotta se c’è un errore che Letta ha fatto , secondo me naturalmente, è proprio quello di non essere riuscito nell’intento delle alleanze , spinto da due motivi principali, il primo legato alla conclusione del governo DRAGHI dove noi del PD siamo stati seri come sempre indipendentemente da cose e situazioni a noi non congeniali , avevamo messo in primis la situazione del covid poi la guerra e la gestione dei fondi UE . Questo era il nostro principio per questa legislatura da portare a termine , è subentrata una situazione pietosa dove LEGA e soprattutto CONTE hanno fatto cadere il governo, con scuse talmente banali dovute a loro situazione partiti che personali , dove tirare in ballo DRAGHI non centra proprio nulla. Secondo punto, a sinistra non ” piaceva ” una eventuale alleanza con CALENDA E IV . E Letta ha scelto di non farla , quasi impossibile per i motivi della responsabilità della caduta di DRAGHI farla con i 5 Stelle, e qui pure CONTE aveva chiuso i ponti con LETTA non tanto con il PD in sé . Detto questo Letta non aveva scelta, tirato a “sinistra ” chiuso con i 5 stelle, ha scelto di andare praticamente da solo , certo nella speranza di prendere perlomeno un 25 % dei voti , che a conti fatti non avrebbe cambiato la sostanza di come è andata . io non parlerei di colpa di LETTA è la situazione che non ha permesso di fare larghe alleanze, ma sicuramente LETTA non ha insistito più di tanto . in sostanza non deve sicuramente abbandonare il PD ma sicuramente ci vuole un cambiamento con facce nuove e pragmatismi nuovi , visto che l’illusione del partito maggioritario è una chimera, e per forze di cose , realtà, ci si deve chiedere con chi e perché si deve allargare le alleanze, il perché è più che chiaro , o si fanno o si farà governare la MELONI con i due vassalli BERLUSCONI SALVINI perlomeno per dieci anni . Allora, come loro , la destra, hanno trovato il loro centro di gravità per stare insieme anche con diversità tra loro , e lo scopo è, non fare governare chi non è nella loro orbita, la ” sinistra ” i ” democratici ” e chi non si identifica perché incompatibili con la destra , allora pure RENZI CALENDA BONINO VERDI ECC ECC . POI se mi domando per cosa fare , mi rispondo semplicemente, non fare governare la MELONI e la destra populista . guarda io non credo che esista un MEGLIO per come è messa la situazione in ITALIA e nel pianeta soprattutto in Europa, la metto così , una coalizione allargata ai 5 stelle calenda e IV è sicuramente il meno peggio , dato che al peggio non c’è mai fine, e la DESTRA con la MELONI post fascista non ho dubbi è il PEGGIO . CERTO che si fanno ANALISI su dove sta il PD la Sinistra se i 5 stelle Calenda e IV sono di destra, be allora , punto è a capo , governeranno per ” sempre” le destre , e il perché sta nella storia dell’Italia da prima di GARIBALDI in poi . Non c’è niente da fare o il meno ” peggio ” o il peggio , questo peggio è rivolto per i visionari che non si rassegnano alla REALTÀ, per me non è meno peggio è una piccola ma grande conquista, perché dentro c’è tutta la questione sociale, che tra ” noi ” non di destra e loro di destra c’è una grande differenza, penso all’aborto agli omosessuali le coppie di fatto il fine vita la famiglia non tradizionale l’immigrazione ecc ecc . siamo incompatibili . PS : pensa tanto per dare i NUMERI dato che la matematica conta , PD 19 % 5 STELLE 15, 5 % Calenda IV 7,5% se poi fosse possibile BONINO 2,9 % SINISTRA 3,1 % VERDI non ricordo bene, altro 2% . siamo circa al 50 % poi senza BONINO SINISTRA VERDI si sarebbe al 42 % circa . SICURAMENTE quasi tutti i collegi non sarebbero andati in tutte le regioni alla destra , e così per il proporzionale, magari nessuno avrebbe avuto la maggioranza per governare, ma così disastro non ci sarebbe stato .