Bellissima vignetta…
L’uomo è sempre lo stesso : cerca capi, generali, capitani.
Io fortunatamente ho sempre cercato padri. O madri. A scuola, all’università, nella letteratura, in politica.
Ma oggi in politica ci sono padri?
Forse qualcuno, ma finisce sempre ad occupare ruoli super partes. Ciampi, Napolitano, Mattarella. È l’epoca dei “padri neutrali”. Quanto ci farebbero bene – soprattutto ai giovani, ai ragazzi! – dei padri “di parte”, dei “partiti-padri”.
Lo era, credo, il vecchio Pci (non è nostalgia, bensì storia), lo erano Moro ed altri. E oggi?
Senza auctoritates si muore di confusione e di non-senso, di smarrimento.
Io so di essere quello che sono (gli aspetti più positivi e adulti) grazie ai miei professori.
E in politica? Di là ci sono i “padri dell’odio”, in realtà adolescenti livorosi mai cresciuti. Ma “di qua”, a sinistra, ci sono padri, maestri di cultura e di linguaggio, miti e tenaci auctoritates?
Vi abbraccio
P. S. Sergio per esempio lo vedo un po’ così, in questo modo : per me fu una gioia politica grande la sua breve direzione di Unità…
P.S. 2 : per me non c’é vera auctoritas senza mitezza, che è poi il non aver bisogno di urlare per farsi sentire.
Caro Papà Sergio (Putativo), ma i tuoi figli un po’ discoli ( Ernesto, Camillo, Marco, Clemente, e tutti coloro che io mi ostinavo a chiamare signori rischiando di dover ripetere più volte la parola compagno come benevole punizione per la “irriverenza” commessa) cosa stanno pensando? Eppure Nicola non mi sembra che faccia cose strepitose in alternativa agli attuali governanti. Con gli ex renziani cosa sta facendo? Li sta cacciando fuori o sta cercando di coinvolgerli con un buon compromesso?
La politica attuale del PD sugli emigranti qual’è? Sulla sicurezza dei cittadini/e italiani e la sua organizzazione Forse bisogna dire qualcosa, se non vogliamo che si affermi il principio “Salviniano” (occhio per occhio dente per dente). Per esempio che quel povero vicebrigadiere, al quale va tutto il mio affetto, è morto anche a causa di una non propria sufficiente organizzazione dell’arma dei carabinieri o no? Caro Sergio, come dici tu, se il vecchio è
impertinente La vecchiaia fa meno paura ed allora io mi faccio coraggio e ti faccio una domanda. Visto che hai già ricevuto un grande e meritano riconoscimento: il giovane Massimiliano ti considera giustamente un padre a cui far riferimento raccontaci per piacere cosa hai capito dalla politica di Zingaretti. Io sono per gli “antichi padri” e non mi stupirei se tu usassi qualche calcetto nel lato B di Zingaretti Nicola. Caro Massimiliano sono d’accordo con te: Sergio è un padre a cui far riferimento e vediamo come se la cava adesso. Un grande abbraccio a tutti buona serata Antonio Milano
Bè, la vignetta sullo star fermo e sullo star stabile forse è un primo passo. O almeno lo voleva essere ma sono molto d’accordo (e preoccupato) con te. Mi è piaciuto molto l’intervento di domenica scorsa su Repubblica di Veltroni. Un po’ in ritardo ma credo che questo nostro dirigente sia molto cresciuto in analisi e profondità ed è bello vederlo non direttamente impegnato nella buona politica, cosa che non ha mai fatto molto bene. Ma sull’analisi bisogna lasciarlo fare. Cerco di postare questo articolo sul mio blog in modo che chi lo avesse perso possa usufruirne.
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Bellissima vignetta…
L’uomo è sempre lo stesso : cerca capi, generali, capitani.
Io fortunatamente ho sempre cercato padri. O madri. A scuola, all’università, nella letteratura, in politica.
Ma oggi in politica ci sono padri?
Forse qualcuno, ma finisce sempre ad occupare ruoli super partes. Ciampi, Napolitano, Mattarella. È l’epoca dei “padri neutrali”. Quanto ci farebbero bene – soprattutto ai giovani, ai ragazzi! – dei padri “di parte”, dei “partiti-padri”.
Lo era, credo, il vecchio Pci (non è nostalgia, bensì storia), lo erano Moro ed altri. E oggi?
Senza auctoritates si muore di confusione e di non-senso, di smarrimento.
Io so di essere quello che sono (gli aspetti più positivi e adulti) grazie ai miei professori.
E in politica? Di là ci sono i “padri dell’odio”, in realtà adolescenti livorosi mai cresciuti. Ma “di qua”, a sinistra, ci sono padri, maestri di cultura e di linguaggio, miti e tenaci auctoritates?
Vi abbraccio
P. S. Sergio per esempio lo vedo un po’ così, in questo modo : per me fu una gioia politica grande la sua breve direzione di Unità…
P.S. 2 : per me non c’é vera auctoritas senza mitezza, che è poi il non aver bisogno di urlare per farsi sentire.
Il 23 ottobre uscirà per Giunti il mio “Hello, Jesus”, visto come la pensi cerca di non perderlo.
Un abbraccio
Sergio
Caro Papà Sergio (Putativo), ma i tuoi figli un po’ discoli ( Ernesto, Camillo, Marco, Clemente, e tutti coloro che io mi ostinavo a chiamare signori rischiando di dover ripetere più volte la parola compagno come benevole punizione per la “irriverenza” commessa) cosa stanno pensando? Eppure Nicola non mi sembra che faccia cose strepitose in alternativa agli attuali governanti. Con gli ex renziani cosa sta facendo? Li sta cacciando fuori o sta cercando di coinvolgerli con un buon compromesso?
La politica attuale del PD sugli emigranti qual’è? Sulla sicurezza dei cittadini/e italiani e la sua organizzazione Forse bisogna dire qualcosa, se non vogliamo che si affermi il principio “Salviniano” (occhio per occhio dente per dente). Per esempio che quel povero vicebrigadiere, al quale va tutto il mio affetto, è morto anche a causa di una non propria sufficiente organizzazione dell’arma dei carabinieri o no? Caro Sergio, come dici tu, se il vecchio è
impertinente La vecchiaia fa meno paura ed allora io mi faccio coraggio e ti faccio una domanda. Visto che hai già ricevuto un grande e meritano riconoscimento: il giovane Massimiliano ti considera giustamente un padre a cui far riferimento raccontaci per piacere cosa hai capito dalla politica di Zingaretti. Io sono per gli “antichi padri” e non mi stupirei se tu usassi qualche calcetto nel lato B di Zingaretti Nicola. Caro Massimiliano sono d’accordo con te: Sergio è un padre a cui far riferimento e vediamo come se la cava adesso. Un grande abbraccio a tutti buona serata Antonio Milano
Bè, la vignetta sullo star fermo e sullo star stabile forse è un primo passo. O almeno lo voleva essere ma sono molto d’accordo (e preoccupato) con te. Mi è piaciuto molto l’intervento di domenica scorsa su Repubblica di Veltroni. Un po’ in ritardo ma credo che questo nostro dirigente sia molto cresciuto in analisi e profondità ed è bello vederlo non direttamente impegnato nella buona politica, cosa che non ha mai fatto molto bene. Ma sull’analisi bisogna lasciarlo fare. Cerco di postare questo articolo sul mio blog in modo che chi lo avesse perso possa usufruirne.
Sergio, grazie per l’indicazione di Hello, Jesus! , che non perderó assolutamente.
Massimiliano