pur rendendomi conto della grandissima importanza dei temi trattati da altri compagnie e altre compagne sul BLOG circa la legge elettorale, nonché i più urgenti temi di politica economica e sociale, voglio partecipare alla Tua esperienza di “Hello Jesus”, le cui strisce trovo graziosissime e profonde.
Devi sapere che sto leggendo un saggio riportante il dialogo tra il prof. FRANKL e il teologo ebraico LAPIDE (entrambi sopravvissuti alla Shoah) sul senso della vita e di Dio (se possa dare, o avere, un senso dopo Auschwitz).
Nel corso del dialogo, essi riferiscono di un piccolo aneddoto rabbino, che suona all’incirca così:
“un allievo di un noto e saggio rabbi chiede al maestro: “perché Dio consente nel mondo l’ateismo?”. Il rabbi gli risponde: “per evitare che Tu, incontrando un povero affamato, sfruttato, gli dica di avere fiducia in una vita futura, dopo la morte, in cui sarà consolato da Dio. Con la presenza dell’ateismo, invece, sei costretto a mettere la mano al portafoglio e ad aiutarlo, perché altrimenti lo farà un ateo. Tu devi vivere come se ogni bene sulla terra dipendesse esclusivamente da te, e non da Dio, perché la sintesi del Talmud ” – conclude il rabbi – “é: “vivi come se tutto dipendesse da te, e prega come se tutto dipendesse da Dio” .
Non trovi che sia molto grazioso anche questo aneddoto?
Ti prometto che seguirò di più anche i temi politici ed economici; ma non farci mancare le strisce di Jesus!.
Ciao
Sergio Cassanello
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Carissimo Compagno Direttore,
pur rendendomi conto della grandissima importanza dei temi trattati da altri compagnie e altre compagne sul BLOG circa la legge elettorale, nonché i più urgenti temi di politica economica e sociale, voglio partecipare alla Tua esperienza di “Hello Jesus”, le cui strisce trovo graziosissime e profonde.
Devi sapere che sto leggendo un saggio riportante il dialogo tra il prof. FRANKL e il teologo ebraico LAPIDE (entrambi sopravvissuti alla Shoah) sul senso della vita e di Dio (se possa dare, o avere, un senso dopo Auschwitz).
Nel corso del dialogo, essi riferiscono di un piccolo aneddoto rabbino, che suona all’incirca così:
“un allievo di un noto e saggio rabbi chiede al maestro: “perché Dio consente nel mondo l’ateismo?”. Il rabbi gli risponde: “per evitare che Tu, incontrando un povero affamato, sfruttato, gli dica di avere fiducia in una vita futura, dopo la morte, in cui sarà consolato da Dio. Con la presenza dell’ateismo, invece, sei costretto a mettere la mano al portafoglio e ad aiutarlo, perché altrimenti lo farà un ateo. Tu devi vivere come se ogni bene sulla terra dipendesse esclusivamente da te, e non da Dio, perché la sintesi del Talmud ” – conclude il rabbi – “é: “vivi come se tutto dipendesse da te, e prega come se tutto dipendesse da Dio” .
Non trovi che sia molto grazioso anche questo aneddoto?
Ti prometto che seguirò di più anche i temi politici ed economici; ma non farci mancare le strisce di Jesus!.
Ciao
Sergio Cassanello