Contemporaneo, capelli lunghi e barba, quasi beat. Con un amico improbabile che si chiama Peter che lo porta a un concerto di Bob Dylan dove Jesus prende appunti ( e ispirazione) sui testi delle canzoni: « Questa la uso per la prossima parabola » . Ironico sì, ingiurioso mai. Sergio Staino non dissacra la figura religiosa non tocca minimamente la dignità spirituale del Messia, se ne tiene a rispettosa distanza. Il Jesus del vignettista toscano, padre di Bobo ed ex direttore dell’Unità, è proprio un’altra cosa, anzi servirebbe la fascetta per sottolineare: « liberamente ispirato a…”.
La casa editrice fiorentina Giunti pubblica 140 tavole di Sergio Staino una parte nuove, altre già uscite su Avvenire quando, chiamato dal direttore Marco Tarquinio ha cominciato la sua collaborazione con il quotidiano cattolico, salvo interromperla poco dopo per la protesta di una parte dei lettori che non accettava la presenza del disegnatore da sempre militante di una sinistra laica. Staino scrisse al direttore di Avvenire, togliendo il disturbo: «Certo il mio Jesus non risponde completamente ai canoni tradizionali: suona il basso, legge ” internazionale” e ha la mamma ancora giovane che forse vede su Netflix qualche serial di troppo, ma, nelle mie intenzioni, mantiene tutta la carica rivoluzionaria contenuta nel messaggio evangelico. Per questo mi piaceva, da non credente, essere al fianco di quel grande rinnovamento che osserviamo oggi nella chiesa cattolica guidata da Francesco. Non pensavo assolutamente che qualcuno potesse prenderla così male anche se so benissimo che la satira e il fumetto, con la loro ironica ambiguità, possono facilmente risultare poco comprensibili da chi, per età e formazione, non è abituato a frequentarli ».
Hello, Jesus! viene presentato oggi a Firenze al Caffé Letterario delle Murate dalle ore 17 alla presenza dell’autore, Sergio Staino ( a seguire uno speciale firmacopie).
È un Jesus immerso nella contemporaneità e nelle inquietudini dei cambiamenti sociali. Per esempio ha paura che l’Ikea possa « mangiarsi » la falegnameria del padre Giuseppe (che somiglia molto a Bobo), affronta le scaltrezze di « un demonio che lo tenta con rivelazioni sull’identità della scrittrice Elena Ferrante » , canta Imagine di John Lennon. Camminando per le complesse strade di oggi Jesus teme persino di perdere la sua per questo vorrebbe ritirarsi per esempio a riflettere e a pregare nel deserto: «Te ne vai da solo? Ti annoierai » gli dice Peter pronto a ricorrere a Chi l’ha visto nel caso dell’amico di perdessero le tracce. Le sembianze di Jesus sono quelle — lo ha raccontato lo stesso Staino — « quelle di mio figlio qualche anno fa quando aveva 26- 27 anni » . Mentre l’idea di questa storia, a un ateo come lui o « anarchico riformista » sempre per usare le sue parole è venuta « nel vedere un diffuso rancore nella politica, l’offesa la distruzione dell’avversario, un linguaggio feroce. Così mi è venuta voglia di raccontare una figura buona e positiva come quella di Gesù».
Laura Montanari, la Repubblica, 15 dicembre 2019
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