Un anno fa – Ellekappa
la Repubblica, 17 settembre 2019
la Repubblica, 17 settembre 2019
Sette anni fa – Staino
l’Unità, 12 gennaio 2014
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la Repubblica, 17 settembre 2019
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Sette anni fa – Staino
l’Unità, 12 gennaio 2014
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Caro Sergio,
ed ancora una volta la Politica ha deciso di avventurarsi per le scorciatoie: il nuovo Manifesto delle masse oppresse ha già scritto, per finale, il grande appello, Scilipoti di tutta Italia, unitevi!
Ed anche oggi ci tocca parlarne ed io a scrivere, “e non so nemmeno io per che motivo: forse per sentirmi meno solo”, o forse perché la mia mente non si arrende ad un finale così tragicomico che consegnerà davvero per 10 anni l’Italia alla destra!
Nelle competizioni ordinarie, la posta in gioco ne vale 5, di anni!
Caro Sergio, quant’è bello oggi, nel 2021, sentirsi Ingrao e dire:
“Cari compagni, dico la verità, questa volta non mi avete convinto”!
Infatti, e neppure tu mi hai convinto: se capisco bene i tanti analisti – uno per tutti, Augias– le colpe di questa “inspiegabile” (sic: meno male che sono analisti, se fossero stati idraulici?) stanno solo da una parte, dalla parte di Renzi, dall’altra, Conte ed affini, c’è la vittima sacrificale, che morendo spegnerebbe il sol dell’avvenir!
Che lo dicano altri, che vuoi farci, ma che lo dica anche tu, mi dispiace e non poco: non vorrei che questa volta i ri-sentimenti abbiano annebbiato la ragione dando sfogo a semplici emozioni di piacere, infantili.
Quindi, per quelli come te, Conte, il signor nessuno servitor di due padroni, quello che non ha condannato Trump, perché gli è affine, è vittima di quel narciso di Rignano, amico di Biden?
Secondo te, il Conte, che ha governato col Salvini dei migranti in acqua e si salvi chi può, che in un anno di pandemia non ha fatto migliorare la condizione degli italiani di una virgola (in verità sta peggiorando tutto!), è da difendere e tutelare, anche con gli Scilipoti alla Rotondi, pur di mettere a tacere il senatore che usurpa il nome di Scandicci?
A proposito dei “costruttori” (sic!!), due anni fa Conte, presidente del Governo gialloverde, invitato da Rotondi, venne ad Avellino, per santificare la DC meridionale dei Sullo, De Mita e company, e si disse convinto uomo di centro!
Ebbene, per non farla lunga, parlare di Conte in maniera critica è per tutti un tabù, anzi, ne avete fatto un totem, lui un personaggio nato dalla mente di Casaleggio, che si accompagna con Casalino: solo a pronunciare questi nomi mi viene il mal di stomaco, e lo dico davvero, pensando alle mie illusioni giovanili!!
Ma anche tu dovresti stare male, perché Conte significa Grillo, colui che ha azzerato ogni principio culturale e biologico in questa nazione ( non esiste una margherita uguale all’altra, dice la botanica, ma per lui un uomo vale l’altro!), portando in Parlamento le Taverne, i Crimi, i Bonafede, i Toninelli, per non dire della più grande nullità mai vista nella Politica di tutti i tempi, tal di Maio da Pomigliano, preso dalle liste dei disoccupati organizzati e consegnato al Governo della settima potenza mondiale ( novello Leonardo, passato in due anni dall’Economia & Sviluppo, agli Esteri!!)
Ma non ti senti girare qualcosa nell’apparato digerente, caro amico Sergio?
A me vengono i singhiozzi ed un rutto, solo a pensarci!!
Tornando alla Politica: quel matto di Renzi, guarda un po’, ha spiazzato tutti, ed ha detto quello che avrebbe dovuto dire il PD, (ma ti risulta vivo?), anzi ha dato a questo Partito la possibilità reale di ridimensionare il Conte e tutta la compagine dei 5 Stelle, alcuni dei quali ancora sedotti dai novax: il PD avrebbe dovuto fare da garante di un rinnovato Governo di necessità ( perché tale è e resta, per il momento!) semplicemente inserendo un Vicepresidente del Consiglio, e ricontrattando 5 grandi obiettivi, di cui monitorare la realizzazione in tempi certi, (a proposito, questo governo Conte bis è per la TAV o no?) e stabilendo un metodo di condivisione che nei governi di coalizione è il sale.
Questo mi pare l’oggetto del contendere, ma è da troppo tempo che siamo transitati nel Truman show e l’unica cosa che riusciamo a vedere sono i protagonisti e le loro messinscena: al saggio che mostra la luna, ancora una volta lo sciocco guarda il dito, purtroppo!
E su queste analisi e prospettive, mi pare fossimo anche in accordo: ciao, caro Sergio!
Non so cosa ti sia successo, caro Gerardo, ma non ti riconosco. Mi dispiace che dimentichi che queste idee su Conte e i suoi amici le abbiamo sempre condivise e che è stato proprio Renzi a voler costruire il governo con loro. Adesso le cose non andavano bene e tutti noi chiedevamo un impegno maggiore da parte del PD ma levarsi su e buttare all’aria al banco non è cosa da strateghi politici ma da pazzi scatenati. Lui mi ha chiamato e io gliel’ho detto che doveva in tutti i modi impedire lo strappo e andare a una verifica di governo dove si poteva fare un passo avanti nello stesso programma che ci sta a cuore. Gli ho detto anche che il cambiamento del testo del recovery fund era stato una grande vittoria per lui e che invece di minimizzarla avrebbe dovuto enfatizzarla riconoscendo di aver fatto fare un primo passo allo schieramento. Invece ha preferito mandarci nella merda per soddisfare il suo ego smisurato. Che poi io sia tra quelli che vede Conte come una speranza o comunque una figura valida non so da quale parte del cervello te lo sei tirato fuori.
Sergio
Caro Sergio, ti ringrazio per la preoccupazione, non temere: sono sempre io!
Thomas Kuhn, noto epistemologo americano, durante un grande convegno pubblicato in Italia col titolo Critica e Crescita della conoscenza, con prefazione di Giulio Giorello, si rivolse al grande Karl Popper dicendogli: come si fa a dire a Karl che conosce esattamente tutto quello che conosco io che ciò che lui chiama anatra io chiamo coniglio? ( si riferiva alla famosa duck-rabbit illusion!)
Ebbene, io e te sappiamo le stesse cose sul Governo, sul dibattito che si era già aperto tra i ministri ed i partiti che lo reggono ( la questione del MES sta lì a ricordarcelo e per fortuna Internet ci permette di fare anche bella figura: Repubblica del 26 giugno 2020, “Recovery Fund, Merkel: “Da solo non basta, Italia usi il Mes”. Conte: “Non è cambiato nulla rispetto alle sue opinioni, ma a fare i conti sono io”.)
Avevamo le stesse ansie e le stesse preoccupazioni per come si stesse procedendo: nessuna mossa del cavallo, nessuna intuizione. dirompente, ministri mediocri – non facciamo nomi – nessun entusiasmo!
Per la prima volta in vita mia ( e questo è per me un brutto segnale!) non riesco a spiegarmi il consenso, di cui parlano i media, attribuiti a Conte!
Detto ciò, stiamo ad oggi, con una crisi di Governo aperta da Italia Viva di Renzi che ha trovato il pretesto di forzare la mano!
Ma anche io ( noi!) non avevo più energie per trattenere lo sdegno: ho letto con attenzione ( lo sai che sono in pensione ed ho molto tempo!) la prima edizione del Recovery Fund e sono rimasto senza parole: solo per dire i punti più deboli, la sanità e la formazione ( scuola università, ricerca) trattati come problemi tra i tanti, con finanziamenti ridicoli.
Fin qua tu ed io abbiamo condiviso, poiché avevamo letto lo stesso spartito, ma già a fine novembre, date le premesse, mi sono spinto oltre, arrivando a scrivere un appello per chiedere un cambio radicale , perché sentivo allora come ora una cappa insopportabile sulla politica italiana.
Mi ero spinto ad immaginare un coinvolgimento di Draghi per la direzione del Recovery Fund ed un rafforzamento dell’esecutivo con la sostituzione dei ministri più inutili, e la loro riduzione numerica.
Di più: avevo chiesto un anno di impegno dei responsabili per arrivare ad un confronto elettorale finalmente chiarificatore.
Infatti, credo che se vogliamo vivificare la democrazia, i governi non si debbano più costituire per somma di diversi al solo fine di impedire altri governi ( i talmente puri 5 Stelle – né di destra e né di sinistra – prima con Salvini contro il PD, poi col PD contro Salvini: e lasciamo perdere che fu Renzi ecc eccc), bensì per intese programmatiche ( sarebbe anche il caso di invocare gli ideali??) prima di chiedere il voto: in tal caso, vincere o perdere è solo il gioco dell’alternanza, il sale della democrazia, e non il Giudizio Universale!
Ma da noi, ancora nel 2021, prevalgono i politici politicanti, alla D’Alema, Bettini, Mastella, giù giù fino a Rotondi (sic!): costoro dicono grandi parole, magnifici ragionamenti che annunciano grandi cambiamenti che non cambiano nulla: qualcuno ha stigmatizzato il governo perché dopo quasi un anno di Covid19 i precari della ricerca non sono stati né considerati i futuri eroi e né messi in ruolo e con stipendi raddoppiati?
Mi risparmio Casalino e Casaleggio, Grillo ed i “no tutto”: il problema è Renzi!
Si, Renzi è un problema, ma reale: sulle cose che dice, del resto, prima o poi, gli stanno dando ragione, come credo anche tu – non certo Augias che si è ormai dedicato alla causa del rottamatore del rottamatore!
Io continuo a dargli ragione, perché dati i presupposti, e visto anche le reazioni assurde delle forze di governo residue, a partire da Conte ( no definitivo ad Italia Viva!!) , che anziché fare autocritica si liberano delle loro responsabilità, incolpando Italia Viva di ogni nefandezza, credo che con le buone maniere la storia sarebbe finita lì!
Ma Renzi è il narciso, il bischero ( ovviamente neppure i suoi compagni di strada meritano considerazione, ridotti a gregge, e neanche immuni!) che ha distrutto il giocattolo.
Io, invece, credo che Renzi si sia assunto il ruolo – che probabilmente gli riesce meglio – del bambino irrequieto, che ha deciso di dire che il re è nudo: troppo facile dire che è un bambino capriccioso, ma anche per me, e non solo, il re è nudo, sebbene sia solo un Conte!!
Per finire, visto che stiamo per ricordare i 100 anni della nascita di quella che è stata la più grande fortuna per la democrazia italiana , la presenza del PCI, mi piace ricordare che nelle nostre sezioni – io, come sai, sono stato segretario, dal 1982 alla sua fine, di una sezione con 100 iscritti, di cui la metà giovani laureati o studenti universitari e l’altra metà artigiani della pietra e pochi contadini! – si faceva autocritica anche quando si vinceva, perché si poteva e si doveva vincere meglio.
Oggi, purtroppo, ci tocca assistere ad un partito, il PD, erede in parte del grande PCI, che di fronte ad una situazione del genere finge di discutere, mentre lascia Zingaretti, in balìa di Bettini, che si telefona magari con D’Alema per organizzare la grande strategia, mentre noi stiamo ancora qui ad aspettare che D’Alema dica qualcosa di sinistra!!
In ogni caso, mi devo congratulare con te, perché il tuo Blog fa discutere liberamente molto più di quel PD di cui sono tesserato dal 2007, ma che mi attribuito fino ad oggi l’unico ruolo di elettore alle primarie!!!
Hai notizia se i circoli su questa crisi siano stati consultati?
Il mio no!!!
Stammi bene
“Credo negli esseri umani che hanno il coraggio di essere umani,” questo è il ritornello di una canzone bellissima per me e lo prendo a prestito per dire quanto siano disumani tanti esseri umani.
Come fanno ad essere umani gli insegnanti/ e che fanno la selezione e considerano “somari “ gli alunni che hanno difficoltà e vanno a scuola per imparare ed invece vengono cacciati? Come fanno a considerarsi umani quelle persone che hanno la presunzione di non sbagliare mai e si producono in prediche che la maggioranza della gente non capisce, ma per loro non è un problema: tanto sono tutti stupidi, ed meglio lasciarli perdere? Come fanno ad essere umani i dirigenti che non hanno il coraggio di accettare le critiche dei loro collaboratori al punto che se si permettono di farlo ricevono lettere di ammonimenti ed insulti? Come fanno ad essere umani i generali che considerano i loro soldati imbecilli e gente senza cervello? Come fanno ad essere umani i politici che credono di poter imporre le loro idee costi quel che costi? Come fanno i maestri/e e i professori/ esse, coloro che dovrebbero formare la nuova classe dirigente ad essere umani quando usano i loro algoritmi come mannaia per bocciare, i Giuseppe Verdi, i Manzoni, gli scienziati come Einstein, e tanti altri che hanno poi scritto la storia umana? Come fanno ad essere umani coloro che pensano che solo se segui algoritmi prestabiliti sei bravo? Chi l’ha detto che un direttore d’orchestra debba per forza saper suonare tutti gli strumenti per essere bravo? Chi l’ha detto che chi non ha esperienza non può far il politico? Chi l’ha detto che solo i bravi hanno diritto di vivere e ragionare? Per ora basta: quanto sopra detto credo dimostri ampiamente chi sono i disumani e coloro che noi, “ stupidi”, non dobbiamo ascoltare e cercare di isolare. Cerchiamo gli umani. Sono coloro che ci aiutano a risolvere i problemi senza polemizzare. Coloro che non ci accusano di essere cretini, di essere dementi, di essere addormentati, di essere inutili,se non li capiamo subito. Coloro che non continuano a ripeterci senza ascoltarci la solita frase: “come fai a non capire queste cose che io ti ripeto inutilmente da tanto tempo“. Coloro che ci indicano delle strade precise e sicure e ci accompagnano con amore e dedizioni. Lo so è difficile ma bisogna provarci per salvare l’umanità intera. Viva gli umani! via tutti i predicatori inutili e dannosi ed i maestri/ e selezionatori. Non perdiamo tempo ad ascoltare i tanti disumani: loro ci vogliono solo schiavizzare. Un caro saluto a tutti e a tutte, ma solo se sono umani. De Matteo Milano
“ Credo negli esseri umani che hanno il coraggio di essere umani”, questo è il ritornello di una canzone bellissima per me e lo prendo a prestito per dire quanto siano disumani tanti esseri umani.
Come fanno ad essere umani gli insegnanti/ e che fanno la selezione e considerano “somari “ gli alunni che hanno difficoltà e vanno a scuola per imparare ed invece vengono cacciati? Come fanno a considerarsi umani quelle persone che hanno la presunzione di non sbagliare mai e si producono in prediche che la maggioranza della gente non capisce, ma per loro non è un problema: tanto sono tutti stupidi, ed è meglio lasciarli perdere? Come fanno ad essere umani i dirigenti che non hanno il coraggio di accettare le critiche dei loro collaboratori al punto che se si permettono di farlo ricevono lettere di ammonimenti ed insulti? Come fanno ad essere umani i generali che considerano i loro soldati imbecilli e gente senza cervello? Come fanno ad essere umani i politici che credono di poter imporre le loro idee costi quel che costi? Come fanno i maestri/e e i professori/ esse, coloro che dovrebbero formare la nuova classe dirigente ad essere umani quando usano i loro algoritmi come mannaia per bocciare, i Giuseppe Verdi, i Manzoni, gli scienziati come Einstein, e tanti altri che hanno poi scritto la storia umana? Come fanno ad essere umani coloro che pensano che solo se segui algoritmi prestabiliti sei bravo? Chi l’ha detto che un direttore d’orchestra debba per forza saper suonare tutti gli strumenti per essere bravo? Chi l’ha detto che chi non ha esperienza non può far il politico? Chi l’ha detto che solo i bravi hanno diritto di vivere e ragionare? Per ora basta: quanto sopra detto credo dimostri ampiamente chi sono i disumani e coloro che noi, “ stupidi”, non dobbiamo ascoltare e cercare di isolare. Cerchiamo gli umani. Sono coloro che ci aiutano a risolvere i problemi senza polemizzare. Coloro che non ci accusano di essere cretini, di essere dementi, di essere addormentati, di essere inutili,se non li capiamo subito. Coloro che non continuano a ripeterci senza ascoltarci la solita frase: “come fai a non capire queste cose che io ti ripeto inutilmente da tanto tempo“. Coloro che ci indicano delle strade precise e sicure e ci accompagnano con amore e dedizioni. Lo so è difficile, ma bisogna provarci per salvare l’umanità intera. Viva gli umani! via tutti i predicatori inutili e dannosi ed i maestri/ e selezionatori. Non perdiamo tempo ad ascoltare i tanti disumani: loro ci vogliono solo schiavizzare. Un caro saluto a tutti e a tutte, ma solo se sono umani. De Matteo Milano
Quindi, se capisco bene, Di Maio può fare tutto, anche il pilota d’aereo, se è umano!!
Infatti, dove c’è scritto che un umano non debba provare a fare il chirurgo anche se non conosce nessun aspetto della disciplina?
Com’è umano lei, avrebbe detto il ragionier Fantozzi!
Mi dispiace ma ormai le gabbie si sono aperte ed i pensieri volano, liberi nel celo!!
Caro Gerardo,
permettimi quest’atto di affetto sincero (visto che proveniamo da ambienti simili: io da una famiglia contadina e la tua artigiana). Vorrei, dunque chiarire che cosa intendo per umano, vista la nostra similitudine e vicinanza.
L’aggettivo umano è riferito all’uomo come rappresentante del genere umano, una volta era così,adesso per fortuna non lo è più. Quindi raggruppa un po’ le caratteristiche del genere umano, ma io intendevo dividere l’umanità, come normalmente avviene fin dalla nascita di quest’ultima, in due sotto specie: i buoni e i cattivi. Non mi riferivo quindi alla cultura e all’istruzione che ritengo fondamentale per il progresso umano. In particolare io vorrei far prevalere il bene sul male, pur sapendo che sono due pilastri fondamentali della nostra vita quotidiana. Non solo ma poi,io penso, che chi si occupa del proprio io esclusivamente è più vicino al male di chi invece cerca di frenare il proprio io per occuparsi del pronome noi.
Un po’ quello che diceva il comunismo, nel quale io ho creduto,ed anche tu mi pare,da giovane per tanto tempo. Peccato che poi quando è passato dalla teoria alla pratica è finito per occuparsi dell’io in modo preponderante e delinquenziale. Continuo a pensare che la differenza sostanziale tra la politica di destra e quella di sinistra sta proprio nella differenziazione sopra esposta. La sinistra tenta di occuparsi del pronome noi e la destra enfatizza L’io. Naturalmente sono tutti poi tentativi che gli esseri umani fanno e quindi alcuni sono cruenti, sbagliati e qualcuno riesce giusto. Io continuo a credere in questa suddivisione e non voterò mai a destra pur tenendo conto che nella sinistra ci sono persone, che invece enfatizzano il proprio io più di una volta. Per questo dopo un travaglio faticoso, doloroso e passionale sono approdato dal comunismo al partito democratico Italiano, dove, secondo me, ho ritrovato due valori fondamentali nel percorso della mia vita che sono il compromesso delle idee ed il rispetto della dignità umana, cercando di utilizzare il più possibile il pronome noi per gestire la nostra comunità. Credo altresì che il PD sta aprendo finalmente le gabbie di cui parlavi tu, nelle quali però c’erano gli umani che alcuni disumani tenevano imprigionati. Ora finalmente posso esprimere la mia idea e la mia dignità. Posso dire a Renzi Matteo sei bravo e subito dopo, quando mi rendo conto che non è capace di realizzare un cavolo col suo discorso della rottamazione,faccio a meno di votarlo. Ora non lo considero un umano, ma un megalomane che pensa solo al suo io.
Il segretario del partito democratico Nicola Zingaretti, per quanto mi riguarda, pur non avendolo votato, come segretario nazionale, sta facendo il bene della nostra comunità Dem. Sta cercando di convincere e portare sulla buona strada un gruppo di ragazzi che pensavano di spaccare il mondo invocando l’io, ma ora cominciano a parlare con il noi. Infatti volevano uscire dalla comunità europea e adesso parlano bene di quest’ ultima e collaborano, visto anche il grande aiuto che ci sta dando.Erano convinti di aprire il parlamento come una scatoletta così come l’istigava il loro capo putativo, ed invece si stanno accorgendo che devono comunque fare un compromesso prima di tutto con loro stesso e poi con altre forze politiche, Ad esempio con quel PD che prima maledicevano, odiavano e avrebbero volentieri messo al rogo. La strada intrapresa, sempre secondo me,dal PD è buona. Non ne vedo un’altra praticabile, ma di sicuro,e sono certo,che non continuerei neanche per un attimo a percorrere quella del comunismo, già praticata, che abbatterebbe la nostra democrazie rappresentativa, nella quale credo fermamente e la difendo. Caro Gerardo io sono arrivato alla fine del mio percorso di vita, a 71 anni non mi resta molto da percorrere, ma sono contento di quello che ho realizzato nella mia vita e lascio a mio figlio, purtroppo uno solo, una grande eredità: la democrazia. Lui la dovrà difendere con coraggio,passione e costanza, per salvare la dignità umana. Naturalmente non penso che le idee altrui siano peggio o meglio della mia, ma semplicemente ho fatto una scelta e continuo a rispettare quelle altrui, anche se non le condivido. Concludo quindi dicendo che per quanto mi riguarda io appartengo a quelli umani che hanno il coraggio di essere umani. Un caro saluto ,Gerardo,
e spero tanto di continuare a percorrere il mio ultimo tratto di strada in tua compagnia. Antonio De Matteo Milano
Caro Antonio, scusami se ti ho dato l’impressione di un tipo superficiale ed anche presuntuoso: sono elementi che non mi appartengono, credimi!
Per quanto riguarda le origini, io ho alle spalle una famiglia di modesti commercianti della carne e di contadini: gli artigiani erano da noi più ricchi ed anche più consapevoli ed autonomi!
Da noi – Alta Irpinia, la zona più democristiana d’Italia!! – solo gli artigiani avevano il coraggio di dirsi socialisti e poi comunisti, quando i loro figli nei primi anni settanta cominciavano ad “emanciparsi”, diventando dottori!!
Mio padre era macellaio in un periodo – gli anni 60 – in cui da noi il boom ancora non era arrivato e la carne non si vendeva più di tanto: quando morì nel 1973 – avevo ancora 18 anni! – ci lasciò quasi poveri.
Io dai 13 anni in poi ho lavorato sempre: aiutandolo nella macellazione, pascolando le pecore durante l’estate.
Era destino che io fossi pastore, prima di semplici ovini, poi di giovani, perché a 25 anni ero già insegnante nel Liceo classico di Venosa per finire quest’anno dopo 40 anni in pensione da Dirigente scolastico ( attività che ho svolto per 13 anni!)
Sabato Galimberti mi ha degnato della pubblicazione di una mia lettera proposta di riforma radicale della formazione dei docenti italiani: ci fosse stato un solo compagno, amico del PD ( partito a cui sono stato iscritto da subito!!) che mi avesse chiesto qualcosa: ecco l’umanità di cui tu giustamente parli è davvero appannata e non so se mai ne vedremo la resurrezione ( io, del resto non sono credente!!)
Noi che abbiamo addirittura creduto nel Comunismo ( io in verità non sono mai stato filosovietico, né filo cinese come Sergio, ahah: ero del PCI dei Berlinguer, una comunità di persone che erano riuscite a liberarsi di tante illusioni borghesi ed aveva fatto della solidarietà – fratellanza? – il proprio essere totale in vista di una società superiore ( io amavo l’affermazione di Berlinguer di Elementi di socialismo!!!)
Ebbene, al di là del fatto che se ti fai sentire da Berlusconi che sei “arrivato alla fine del mio percorso di vita, a 71 anni non mi resta molto da percorrere” ti denuncia per “terrorismo psicologico”, io credo che la nostra generazione, che ha avuto la grande fortuna di vivere la giovinezza negli anni ’70 con le lotte sociali e culturali dell’epoca e con una ecclesia come il PCI, ha ora il compito di non lasciarsi andare e di dare consigli di razionalità retta da sentimenti genuini alle nuove generazioni.
E questi sono veramente disinteressati per l’età che abbiamo!
Pensando all’attualità, Renzi o non Renzi, questo governo può vantare solo di avere evitato il peggio ( ma nella prima fase dell’epidemia!), ma la gente vuole il meglio e siccome i cambiamenti attesi non si vedono, gli elettori premieranno i demagoghi della destra che rischiamo di tenerci per 10 anni, mentre invece, proprio per onorare quella democrazia per la quale abbiamo lottato, anche quando era a rischio bombe, attentati, semi golpe, P2 complotti e via disquisendo, noi dobbiamo agire affinché anche in Italia possa esserci quella alternanza che è il vero sale della democrazia: anche Trump è passato, grazie al voto, non vedo perché dobbiamo temere un governo della destra democraticamente eletto..
Stammi bene e non dire più che sei arrivato: minimo minimo ne avrai per altri 20 anni: se non fosse così a me resterebbero solo 5 anni, e non mi sembra il caso, ahaha
Tanto per cambiare registro …
Esulta Italia!
Il popolo italiano (o almeno i due terzi abbondanti di esso, stando ai più recenti sondaggi) esulta, esplode la sua gioia, il suo tripudio, inondando i social (ma non solo) di simpatici ed amichevoli messaggi di giubilo, carichi di speranza e di fiducia nel futuro, ora che esso è improvvisamente diventato più luminoso, dopo la capitolazione del villain, finalmente smascherato, causa di ogni tribolo nazionale.
Se ne è andato! Ha tolto il disturbo! Finalmente liberi! Esulta Italia!
Da lunedì i soldi della Sanità saranno più che sufficienti a prevenire, curare, vaccinare, grandi e piccini, poveri e ricchi, giovani e vecchi. Fanculo il MES!
Partiranno i cantieri, a decine, in tutta Italia, e frotte di lavoratori si recheranno festanti al lavoro, come i sette nani alla miniera. Gli altri aspetteranno pazienti a casa, spendendo cashless il loro cospicuo reddito di cittadinanza e giocando a Monopoli con i padri o i nonni di “quota 100”.
L’Europa erogherà tutto il denaro necessario, senza bisogno di inutili piani dettagliati (tanto chi li legge…!), senza insistere in fastidiosi e noiosi controlli e rendicontazioni; basterà un’autodichiarazione di Toninelli, maestro delle analisi costi-benefici, appositamente richiamato in servizio attivo.
Stato e Regioni, finalmente uniti in un unico afflato solidale, marceranno a braccetto e sorridenti verso l’integrazione e la condivisione di metodi ed intenti.
Tutto il Mediterraneo (dalla Turchia, dall’Egitto, alla Libia) si stringerà compatto intorno a Roma, tornata “caput mundi”, faro splendente sul “mare nostrum”.
Anche la NATO esulta, ora che il suo agognato, forse futuro nuovo Presidente è tornato libero da impegni …
Infine, “sarà tre volte Natale e festa tutto l’anno, anche i muti potranno parlare, mentre i sordi già lo fanno” (per i puristi, la citazione non è esattissima, ma è per non farla troppo lunga…).
Era facile, dopotutto, ci siamo preoccupati per nulla: bastava poco. Un’alzata di sopracciglio del possente Giuseppi, uno strale forgiato “ad hoc” dall’angioletto/diavoletto Casalino, un’occhiata d’intesa con Zingaretti e Franceschini, e voilà, il gioco è fatto. O almeno pare …
Ma è inutile consultare aruspici, scrutare il volo degli uccelli e studiare fondi di caffè o viscere di animali all’uopo sacrificati.
Tempo due o tre giorni e il futuro si svelerà; come in un “serial” che si rispetti, l’attesa dell’ultima puntata diventa spasmodica: si cercano spoiler, si chiede all’amico dell’amico, che vive in Islanda dove forse l’hanno già trasmessa, si telefona al figlio del portinaio del fratello dello sceneggiatore. Inutile! Tutto inutile!
Anche perché la sapiente produzione ha disseminato dappertutto indizi fuorvianti, false tracce, spifferi programmati, … vatti a fidare.
E poi … arriva l’ultima puntata, l’audience è al massimo, si raggiunge il climax, e si scopre che non è tutto finito, che non tutto si capisce e si conclude.
Per forza! Bisogna creare la giusta attesa per la prossima stagione, sennò chi la guarda!
Bene! Questo è il gioco, signore e signori, questo lo spettacolo! Non lo gradite? Non siete contenti? Vi pare un po’ inadeguato?
Nessun problema: la produzione ha pensato anche a questo. Eccovi un “talent” nuovo di zecca, adatto a palati raffinati e cervelli poco inclini all’ottimismo: il “Virologists’ talent show”, dove illustri scienziati, in cerca di effimera gloria mediatica, si sfideranno all’ultimo virus per conquistare la vostra fiducia e turbare i vostri sonni, mentre Arcuri va a caccia di siringhe e di vaccini.
Insomma, andrà tutto bene. Fidatevi. Basta che Renzi si tolga dai coglioni!
Esulta Italia!
(Se tutto andrà bene, ed i “responsabili” faranno davvero i responsabili, pare che questo sarà il nome del prossimo DPCM, coming soon!)
Post-Scriptum:
Dalle battute finali de “Gli intoccabili” – Brian De Palma, 1987:
Eliot Ness (Kevin Costner): – Mai smettere di lottare, finché l’incontro non è finito!
Al Capone (Roberto De Niro): – Ma vattene, tu non sei niente, sei solo chiacchiere e distintivo!
È chiara l’aria il cielo è muto:
Renzi M. liberamente ha taciuto.
Buon inizio settimana a chi ama la democrazia, la solidarietà e gli altri,
Antonio De Matteo MI