Volentieri posto questo messaggio dolorosamente ragionevole di Ernesto Trotta.
Sergio
Ma il vecchio partigiano Carlo Smuraglia, e tutta l’ANPI al seguito, non prova almeno un po’ di rimorso, un po’ di vergogna, un brividino lungo la schiena, nel ripensare alla campagna referendaria del 2016, alla “deriva autoritaria”, all’”attacco alla Costituzione”, all’”uomo solo al comando” ed altre colorite allocuzioni?
Non solo Smuraglia e soci, intendiamoci, anche altri, tanti altri, tutti importanti, che in questi giorni hanno affollato le piazze, fisiche e mediatiche, per commemorare la Liberazione e rivendicare il primato della democrazia.
Non gli viene l’ombra del sospetto che abbattere senza pietà un Governo di sinistra (di centrosinistra, va!) non sia stata un’idea proprio geniale? Che mandare a casa una classe dirigente preparata e competente (mica tutti renziani del famigerato Giglio Magico, c’erano anche Padoan, Del Rio, Franceschini, Madia, Mogherini, Gentiloni, Orlando, Pinotti, Poletti, Martina, e poi Lorenzin, Alfano, Guidi, Calenda) sia stato un gesto di stizza nevrotica, che ha permesso ad un’altra classe dirigente, di cui ogni giorno apprezziamo competenza e saldezza democratica, di prendere il potere?
No, evidentemente non li sfiora nemmeno, l’ombra del dubbio.
Sento già qualche commento: “Ma ancora lì sei rimasto, ancora al referendum stai a pensare? Fattene una ragione, era tutto sbagliato, non poteva che andare così! Quel Governo faceva cose di destra …”
Questo invece le fa di sinistra, vero?
Non posso esimermi dal pensare che quel 4 dicembre di due anni fa l’Italia abbia fatto un 25 aprile al contrario, quasi un 25 luglio al contrario, per restare alle date storiche.
Sì, proprio al contrario: ci siamo incatenati invece di liberarci, ci siamo rituffati indietro invece di buttarci una buona volta avanti, e dalla parte giusta, abbiamo chiuso la porta al riformismo, dopo averne cantato le lodi per anni.
Eravamo una speranza per l’Europa democratica, stiamo diventando un incubo. E non ce lo perdoneranno. Occhio allo spread!
Indietro non si torna, è ovvio; si dovrebbero imparare le lezioni, si dovrebbe fare tesoro della Storia, si dovrebbe …
Ricordiamocelo quando dovremo rimettere a posto questo sfacelo, quando dovremo ricostruirci una rispettabilità, quando dovremo chiedere alle vedove scozzesi, ai metalmeccanici dell’Illinois e ai pescatori norvegesi di comprarci un po’ di titoli di Stato. Su, da bravi, ché fate un affarone …!
Ma non è problema di oggi, purtroppo. Oggi dobbiamo ancora soffrire, dobbiamo ancora vedere i fuochi d’artificio della prossima Legge di Bilancio. Poi, forse, chissà …
Ma intanto adesso arriva il 1^ maggio e io mi chiederò se il brividino lungo la schiena non lo sente anche la CGIL.
Ernesto Trotta
15 Comments
Nella cosiddetta sinistra dei ” puri e duri ” il ” brividino ” non e’ conosciuto e per questo insistono nella stessa posizione. Caro Ernesto, tu da ing.dovresti inventare un campo elettromagnetico per stimolare i sensi, ma penso che neanche il “democratico” Salvini riuscira’ a farlo. Scusami la battuta, ma io penso che il PD puo’ provare a governare solo spostandosi verso il centro. Un abbraccio a tutti Antonio De Matteo
Caro Ernesto se non ci fossi con le tue argute,lucide e condivisibili riflessioni, ti dovrebbero inventare.
Camillo
Bravo Trotta! Aggiungo: dopo il referendum scrissi una lettera di questo stersso tenore all’ANPI delle Marche, ricevendo una risposta dogmatica e piccata, questo è il contesto. Mi chiedo se morto l’ultimo partigiano l’ANPI abbia ancora ragione di esistere, i valori della Resistenza non sono monopolio di nessuno. Ne dico una seconda, che farà arrabbiare Sergio: il 25 aprile ad Ancona eravamo tanti; le uniche bandiere e gli unici striscioni erano quelli di una minoranza rumorosa di PotOp e simili. Anche qui: sono valori dei quali nessuno ha il brevetto, appartengono al Paese. Molto opportunamente non c’erano bandiere del PD, anche se la maggioranza delle persone era del PD. Allora dico: il prossimo anno chi non vuole stare sotto le bandiere di PotOp o della FIOM dove deve andare? Diamo ragione a Salvini?
Caro Gianfranco,
sicuro PotOp? Forse erano quelli di Potere al Popolo. Comunque, a parte questo dubbio, per il resto non so perché mai dovrei arrabbiarmi.
Un abbraccio
Sergio
Grazie grazie,Ernesto Trotta!!Condivido ogni parola delle tue riflessioni.Io per fortuna non ho né rimorsi ne vergogna ( vecchia partigiana anche io). Ma una rabbia sempre più feroce si, è una sofferenza lucida che mi porto appresso da quel 4 dicembre.E lasciamo stare le responsabilità del Simdacato ……! Non ho parole. Io alle europee vorrei votare la Bonafe’. Servirà? Tu che dici ?
Cara Rossana,
abbiamo bisogno di mandare in Europa gente preparata, concreta, che stia lì, sul pezzo, e partecipi attivamente alla vita del Parlamento, vita che è tutt’altro che noiosa o inconcludente.
Io spero che l’attività del Parlamento diventi sempre più influente sulla vita degli europei.
Le nostre liste sono ecumeniche e riflettono la necessità di raccogliere tutti i voti possibili. E mi pare giusto.
I nomi, alcuni li conosco e altri no; anche qui da me al Nord Ovest è uguale. Sceglierò seguendo l’istinto riformista e progressista …, evitando tromboni, cariatidi e vetero massimalisti.
Bravo Ernesto. La tua migliore caratteristica stilistica è la semplicità espositiva delle tue condivisibili argomentazioni, che, peraltro, riesci ad esprime in poche righe e senza spocchiose citazioni. Sulla CGIL avrei una puntualizzazione da fare: nulla contro l’organizzazione ma due parole di forte critica andrebbero sussurrate alla Camusso che questo Sindacato ha portato a sbattere contro l’iceberg salviniano, a bordo del transatlantico grillino a 5 stelle a 5 punte. Ora c’è il mastino Landini che non perde occasione per accodarsi alla sua mentore. Sono iscritto alla CGIL da Gennaio 1974 e lo rimarrò fino alla fine ma il dolore che mi ha provocato lo scontro insensato ed immotivato voluto dalla Camusso contro il PD non riesco proprio a metabolizzarlo e, soprattutto, lo ritengo responsabile delle forti lacerazioni insorte nella sinistra italiana su cui Lei come i Bersani e i D’Alema dovranno riflettere. Un conto essere cinghia di trasmissione, e questo non doveva e non dovrà essere, altro è lo stillicidio di attacchi al mio partito che, francamente, fatico ancora oggi a comprendere. Un saluto
Caro Sergio, ho letto con l’interesse di capire il messaggio dell’ing. Trotta, ma purtroppo trovo delle dimenticanze al suo inebriato ragionamento che provo di seguito ad elencare.
Intanto l’inizio del testo. Il sarcasmo rivolto al Partigiano Smuraglia e all’Anpi tutto mi sembrano il viatico che l’ing.Trotta si colloca senza vergognarsi.
Il PD ha non vinto le elezioni però ha governato per 5 anni. Il suo programma , Italia bene comune, è stato votato nel partito ma soprattutto da 10.049.393 elettori alla Camera e 9.686.281 al Senato.
Come non ricordarne alcuni:
• gli oltre 200 deputati che hanno segato Marini e gli oltre 101 che hanno segato Prodi?
• Il dimissionamento di Cuperlo da presidente della direzione?
• Enrico stai sereno?
• La regalia dei 960€ a chi aveva un salario inferiore a 25.000€ senza un minimo di equità sociale. Con il risultato che la povertà è cresciuta a dismisura e famiglie con reddito di oltre 50.000€ che prendevano il bonus.
• La gestione del partito, nessun confronto, massimo 7 minuti di intervento in direzione blindata
• Il vergognoso abbandono del programma votato da 10.049.393 elettori?
• La sostituzione dei propri rappresentanti con altri nelle commissioni parlamentari?
• La fiducia sulla legge elettorale “italicum”?
• La sostituzione di Speranza da presidente dei parlamentari?
• La buona scuola con spregio del corpo insegnante?
• La rottura con la CGIL, il gettone telefonico ……?
• Il ben servito notarile al Sindaco di Roma capitale, Marino?
• Abolizione IMU per tutti?
• Cancellazione dell’Art.18 e della cassa integrazione?
• Strangolamento economico degli enti locali?
• Il licenziamento dei dipendenti del partito?
• Le sconfitte elettorali nei comuni e nelle regioni?
• Il referendum “o la và o la spacca” senza confronto nei circoli e con le associazioni, con il tradimento del programma votato da 10.049.393 persone?
• La chiusura dell’Unità con il licenziamento di tutti?
• Riconoscimento dei campi lager in Libia per bloccare l’immigrazione?
• Ius soli – Ius sanguinis?
• Il contrasto alla povertà con misure miserevoli?
• La legge elettorale “rosatellum”
• Varie ed eventuali
Dopo aver ridotto il confronto ai 7’ concessi in direzione, distrutto la struttura del partito, perse tutte le elezioni, non affrontato l’equità e giustizia sociale, licenziati i dipendenti del partito e Unità si ha il pudore, senza brividi, di dire che tutto andava bene e che la colpa è di quelli che se ne sono andati.
Caro Locati,
il suo commento è talmente pieno zeppo di imprecisioni, di inesattezze, di favole mediatiche, di luoghi comuni che si potrebbe pensare persino che sia finto.
Totò avrebbe risposto, semplicemente: “Ma mi faccia il piacere …!”
Egr. ing. quando tanti anni fa lavoravo alla Breda di Sesto S.G. c’erano gli ingegneri e gli ingegnemes. gli ingegneri prendevano le osservazioni e le confutavano una x una, gli ingegnemes vendevano la fontana di Trevi.
Io sono solidale con i dipendenti del partito e della ex Unità che hanno perso il lavoro.
Caro Ernesto, ti esprimo tutta la mia solidarietà rispetto agli attacchi del compagno Ennio ( dovremmo chiedergli se ha vissuto in Italia in questi anni e se c’era dove si è nascosto) . Scusa so’ che sai difenderti da solo, lamia è solo solidarietà. Mi dispiace dirlo ma
En marce
Marco bs
Caro Marco,
ti ringrazio per la solidarietà.
Solo una cosa: io non mi sento “compagno” del Locati e di quelli come lui, così come non mi ci sento di Travaglio, Di Maio e Salvini.
Compagno viene da “cum panis”: e ti dirò che il pane lo lascio volentieri a loro; io vado a farmi una pizza con persone più affidabili, o anche da solo.
Stai bene e salutami Brescia.
Egregio signor Ennio Locati,
mi scusi la mia ignoranza, ma devo ammettere che non ho capito nulla di tutto quell’affastellamento di domande che lei ha fatto all’ingegner Trotta. Però mi permetta una considerazione, sempre scusandomi per la mia ignoranza, ma lei è una di quelle persone che sono uscite daI PD con Bersani e compagni? Se si alle sue suddette domande hanno già risposto gli Italiani e forse dovreste cambiare linguaggio per far capire a me e agli italiani/e le vostre proposte ed idee ammesso che ne abbiate. Mi piacerebbe conoscere le sue sig. Locati. Certo anche il partito democratico Italiano non è stato capito dagli italiani /e, ma forse perché non ci siamo spostati politicamente più al centro per cercare di ascoltare i pareri di gente come lei che vi rifate, almeno così mi pare di capire, alle vecchie ideologie della sinistra, sconfitte in tutto il mondo. Chi ha votato e vota PD, e io sono uno
di quelli, sta cercando una via nuova da sostituire alla rivoluzione del proletariato, al comunismo, attuato nell’unione sovietica, in Cina ecc con risultati fallimentari e non è una cosa semplice come vuol far credere lei sig. Locati. Io sono disposto a discutere con tutti gli esseri umani ma alle seguenti condizioni:
1) garantire la libertà di parola a tutti gli abitanti della terra;
2 ) difendere La democrazie rappresentativa esistente nel nostro paese;
3 ) battersi per la creazione degli stati uniti d’Europa ( USE ) rafforzando i poteri della nuova Europa a scapito degli Stati nazionali;
Per quanto sopra detto io andrò a votare, alle prossime elezioni, Europee, e sarò insieme con tutti coloro che vogliono un’Europa nuova e più forte che possa parlare la stessa lingua fiscale ed avere un esercito europeo.
Lei signor Locati voti chi le pare: la nostra democrazia rappresentativa glielo permette ora e sempre e se vorrà difenderla ci troveremo dalla stessa parte. Signor Locati , se lei si considera un compagno, mi scuso per aver sostituito il termine con signore: la parola compagno, pur avendo votato per una vita il partito comunista italiano mi crea un po’ di allergia. Buona giornata a tutti Antonio De Matteo
fate tutto una tiritera invece di rispondete alle domande.
la Costituzione antifascista c’è grazie ai Partigiani e l’ANPI raccoglie e diffonde i suoi valori.
gli Italiani hanno giudicato e il 18,8% ha accordato il voto al PD. (non vi fate qualche domanda sul disastro) e siete contenti.
alle elezioni europee del 26 maggio io voto Pierfrancesco Majorino.
Sig. Antonio De Matteo, di certo non mi alleo con chi dice (il partito di Taiani e Micciche) “il fascismo ha fatto qualcosa di buono”, cosa che mi sembra Lei auspica.
ma non avete niente da dire sui lavoratori del partito e dell’Unità licenziati
Mi scuso con Sergio Staino per aver approfittato del suo spazio.
Io non sono mai stato stalinista, pur avendo creduto nel comunismo: Stalin ha commesso numerosi crimini in base ai quali può essere anche considerato un criminale. I fatti però dicono che lui ha fatto anche delle cose buone: ha contribuito in modo determinante alla nascita della super potenza dei recenti anni 60 chiamata unione sovietica nella quale tanti di noi hanno creduto e sperato. Nel mio paese di nascita il potestà, sindaco del paese ai tempi del fascismo, non fu ucciso, per fortuna, dai partigiani dopo la liberazione, eppure lui aveva creduto, inneggiato e, secondo me ,credeva ancora nel fascismo, ma diventò nel tempo ancora sindaco del paese per conto della democrazia cristiana dichiarandosi antifascista. Ci fu un vantaggio però in questo processo: l’ex potestà dovette accettare nel consiglio comunale i comunisti, mentre prima li faceva arrestare o deportare. L’attuale capo della Russia, lo zar Putin, come tanti lo definiscono, era un alto funzionario del partito comunista dell’unione sovietica e combatteva i fascisti facendoli arrestare e deportare in Siberia.
Ora governa con questi ultimi , anzi qualcuno dice che è diventato fascista anche lui. Nella società di Putin c’è però un vantaggio: il partito comunista può liberamente svolgere la sua azione ed essere votato dai russi, che però se ne “guardano bene” dal farlo governare. In parole povere anche in questo paese, la Russia di Putin, esiste la libertà e la democrazia ( sempre imperfetta ed approssimativa ma meglio del comunismo o fascismo ) grazie alla democrazia rappresentativa, che per me costituisce la migliore organizzazione societaria che conosca. Certamente gli essere umani non la penseranno mai allo stesso modo: ci saranno sempre i comunisti, i fascisti, i cattolici, i musulmani, i testimoni di Geova, gli stainiani , i locatiani, i trottiani; ma l’importante, per me, e che tutti possano dire liberamente quello che pensano e convincere prossimamente la maggioranza dei cittadini europei della bontà ed utilità delle loro idee per governare gli Stati uniti d’Europa.
La nostra umanità, secondo me, ha una sola scelta che permette una convivenza terreste pacifica e duratura ed è la seguente: dobbiamo imparare a convivere garantendo sempre a tutti gli abitanti della terra la libertà di parola e facendo decidere a quest’ultimi democraticamente, liberamente chi deve governare.
Io, ormai giunto, verso la fine della mia esistenza ( a settanta anni un abitante terreste comincia ad essere maturo e buono per essere raccolto ) ho capito definitivamente che la libertà che i nostri padri partigiani ci hanno regalato, spesso sacrificando la loro vita, va difesa sempre per permettere a tutti, comunisti, fascisti, cattolici, musulmani, ecc di esprimere le proprie idee facendo decidere sempre liberamente e democraticamente ai popoli terresti. Vietare a qualcuno di esprime le proprie idee per me vuol dire istaurare una dittatura e non mi va bene. Voglio parlare con tutti e trovare un compromesso se possibile sempre nell’ambito della democrazia rappresentativa. Non voterò mai per i comunisti o i fascisti, ma penso che con loro bisogna discutere e interloquire, se accetteranno il nostro attuale sistema democratico guidato dalla democrazia rappresentativa che garantisce, ha garantito e garantirà sempre la libertà di parola.
Spero, di essermi espresso decentemente, di non aver offeso nessuno, di continuare a leggere su questo blog pensieri diversi dal mio, di non essere odiato da nessuno per quello che ho scritto, di impegnarmi con tutte le mie forze a rispettare coloro che la pensano diversamente da me. Grazie a tutti coloro che hanno avuto la pazienza e la bontà di leggermi ed auguro a tutti una buona domenica e una buona giornata. Antonio De Matteo Milano