Cari amici,
ieri tutti i giornali cartacei e online hanno dato ampio spazio alla notizia del Premio Tenco 2020 che andrà in onda su Rai 3 la sera di lunedì prossimo 28 dicembre. E’ un evento che come antico amante della canzone d’autore e come presidente del Tenco mi rende felice e mi inorgoglisce molto. Sperando che tanti di voi si sintonizzino su Rai 3 per seguire un’ora di bella musica guidati da Gino Castaldo e Pino Strabioli, vi mando l’articolo sull’argomento pubblicato da La Stampa.
In più vi mando anche una vignetta del tutto innocua e mille auguri di buon fine anno.
Sergio
Si ricordano messe in onda notturne e carbonare nelle viscere della Rai e nelle date più strane. Quest’anno invece, per i noti motivi, il Premio Tenco diventa soltanto televisivo, e sarà su Rai 3 in seconda serata il 28 dicembre, con la registrazione effettuata nel venerando e deserto di pubblico Teatro Ariston, con la conduzione di Pino Strabioli e Gino Castaldo. L’inizio sarà simbolico delle ultime baruffe del nostro mondo musicale: sarà Morgan a cantare la sigla della Rassegna, Lontano lontano.
La collocazione televisiva di questa puntatona unica è degna del rispettabilissimo cast, composto soltanto da premiati. I nomi più altisonanti sono stati resi noti ieri, assegnati dal direttivo del Club: Vasco Rossi e Sting sono destinatari del premio alla carriera per cantautori, mentre il riconoscimento per l’operatore culturale è andato a Vincenzo Mollica, storico giornalista di Rai 1 ora in pensione.
«Vasco era molto contento. Aveva vinto una targa, ma era convinto di aver vinto il premio Tenco», ha raccontato Stefano Senardi nell’immancabile streaming di questi tempi; la sua motivazione, che gli è arrivata a casa con il trofeo, parla di una voce «in grado di parlare direttamente alla pelle». Contento pure Sting, che del Tenco aveva sentito parlare, e si è impegnato a venire a mancherà Guccini, protagonista di Note di viaggio dedicato alle sue canzoni, rappresentato in scena da Gabbani. Vincitore ex aequo, Io credevo. Le canzoni di Gianni Siviero, qui con Vittorio De Scalzi e Gigliola Cinquetti. Il nuovo Premio GrupYorum in omaggio all’omonima band turca drammaticamente finita fra carcere e morti per sciopero della fame, è andato al cantautore egiziano Ramy Essam, che vive ora in Scandinavia.
Nota artistica finale. Il presidente del Club, Sergio Staino, attendendo come tutti invano l’arrivo di Morgan allo streaming, ha commentato: «Ci sono artisti, come Caravaggio o Morgan, che hanno bisogno di una bella dose di follia per poter esprimere tutto quello che hanno dentro».
Marinella Venegoni, La Stampa, 22 dicembre 2020
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