Quando, prima di salire al Quirinale, il Giuseppe Conte si è accomiatato dal consiglio dei ministri rivendicando il lavoro compiuto, e scusandosi per gli errori commessi, ma commessi in buona fede, ho pensato che la buona fede altro non è se non il secondo tempo dell’onestà. Uno infatti se ne arriva onesto e se ne va in buona in fede, si presenta sgravato da una cultura, da un’esperienza, da una competenza conforme alle aspirazioni, da una capacità di mondo, probabilmente anche da un talento e da un raziocinio, e lo fa poiché ha liquidato con un vaffa chi – bene o male, più o meno – il talento e il raziocinio li aveva, e anche la competenza, l’esperienza e una cultura, e lo ha liquidato in forza della sua onestà. Dunque, sono una bestia, ma sono onesto, e tanto basterà. Infatti. È onesto ma, siccome gli manca tutto il resto, non ne azzecca una (nel nostro caso ne ha azzeccate molto poche), però è in buona fede. Cioè, per dirla più chiara, era convinto di arrivare lui, con la sua onestà, col suo buon senso sperimentato dal barbiere o in una corsa in taxi, col suo ecchecevò, era convinto di trasformare la sua visione del dopocena in regola universale, e con questa portentosa dotazione era convinto di raddrizzare il mondo. Poi non ci è riuscito ma, appunto, in buona fede. Non contempla l’ipotesi che lo sbagliare in buona fede sia esattamente il risultato dei suoi limiti e del suo atto di presunzione. No, lui è onesto e in buona fede, e non comprenderà mai che deliziarsi nella sua buona fede e nella sua onestà è il preciso e inconsapevole segno della sua disonestà e della sua cattiva fede.
Mattia Feltri, La Stampa, 28 gennaio 2021
11 Comments
Bella vignetta e bello duro Mattia Feltri.
Il mondo sembra diventato così: ci si sveglia la mattina e si pensa di essere le persone giuste per fare una qualsiasi cosa, in buona fede…
Lo dico subito che è un ricordo insignificante, ma mi ricordo che prima di aprire bocca a una riunione, in sezione, tantissimi anni fa, rimasi zitto ad ascoltare per mesi per evitare di fare proprio la figura dell’idiota. Cerco sempre di non essere nostalgico, ma nel bene e nel male una volta c’era un minimo di selezione dei gruppi dirigenti, che poi sarebbero (forse) diventati gruppi dirigenti anche nelle pubbliche amministrazioni e nel Paese.
Mancano i fondamentali e quelle che una volta restavano chiacchiere da bar, adesso rischiano di diventare linee guida per governare l’Italia.
Soluzioni non ne ho, ma sono molto preoccupato (come Enio Niccolini, con cui ho parlato l’altro giorno dopo aver letto quel pezzo che hai mandato con la newsletter).
Grazie per tutte queste belle email e un abbraccio
Alfio
CARISSIMO,
DON MILANI DICEVA “CON L’AGGRAVANTE DELLA BUONA FEDE”
giancarla codrignani
Ciao Sergio, sinceramente non capisco questa storia della BUONA FEDE, scommetto che chi si “ diverte “ a dare “ giudizi “ a fare del sarcasmo o criticare è un po’ come il filosofo, che pontifica parla sparla degli altri della politica della religione e in concreto non fa un “ tubo “ per provare a cambiare in meglio le cose , comunque è un mestiere pure questo PARLARE , scusa forse avrai avuto modo di “ capirlo “ a me non “ piacciono “ quelli che criticano , magari anche giustamente, e non sono impegnati politicamente o addirittura MILITANTI della politica, troppo comodo , non sbagliano mai , certamente quelli che si prendono delle responsabilità concrete , sono soggetti a sbagliare, hai visto mai dire qualcosa di sbagliato a uno che non si esprime , personalmente mai , quelli che si esprimono sicuramente nel parlare sbagliano anche , è solo un esempio. Ps , pensa te se questo periodo fosse stato governato dai CUGINI DI FONTANA con a capo lo sceriffo padano Salvini e la MELONI con BERLUSCONI di scorta . Eppure per tre governi Berlusconi Bossi Fini , e 16 mesi di SALVINI ministro della paura, oggi le sue leggi sull’immigrazione sono state “ tolte “ , ci sarebbe da scrivere fiumi di parole e magari pure vivere in tensione non solo per la situazione VURUS , non capisco perché “ l’uomo “dimentica così in fretta soprattutto per la storia relativamente recente, sarà come dicono i “ medici “ che con l’avanzare della ETÀ un po’ di demenza senile che prende più o meno tutti , si tende a dimenticare il RECENTE e si ricorda parzialmente il PASSATO PASSATO. Scusami ma io sono fortemente condizionato dall’uomo che si impegna in prima persona, con questo non lo giustifico nei suoi errori o incapacità, ma lo CAPISCO , quelli che pontificano li capisco nel loro dire ma non li condivido . Il si fa per parlare mi va bene in un salotto a una cena tra amici poi o si partecipa in prima persona rischiando di sbagliare o si “ chiacchiera” . Ciao ( non ho ancora comprato il tuo libro per pigrizia lo farò comunque. )
Giovanni Ornati
No no, non farlo, se ti costa fatica puoi fare a meno di comprarlo, a me interessano i lettori curiosi e se non lo sei non mi arrabbio. Invece considero Mattia Feltri una delle menti più lucide del giornalismo italiano di oggi, sia per come dirige l’Huffington Post sia per le sue note giornaliere su La Stampa. Non so dove trovi tracce di “pontificatura” in quello che lui dice. In realtà lui, con grande intelligenza evidenzia tutte le contraddizioni più nefaste della filosofia grillina e questo non è pontificare e nemmeno non far nulla, è dare invece un aiuto concreto alla comprensione del mondo e della situazione politica attuale. A mio avviso sei invece tu che con questi discorsi ti cerchi degli alibi dimenticando che se siamo in questa situazione così spaventosa dal punto di vista politico il merito è della nostra debolezza in quanto PD ma soprattutto dell’azione politica terribile messa in piedi da Grillo e dai suoi. Stare vicino a loro per me è una grande sofferenza. Capisco che era una strada da tentare ma capisco anche che siamo molto deboli nel rispondere alle loro continue provocazioni. Proprio perché contagiano da un punto di vista etico e politico le fondamenta dei nostri valori fanno molto più danno dello stesso Renzi e perfino delle destre che almeno si fanno riconoscere. Io vorrei che il nostro partito si impegnasse di più per una prospettiva futura senza di loro, salvaguardando la nostra strategia senza cedimenti populisti.
Sergio
“Agnosco veteris vestigia flammae” caro Sergio, ti saluto con le parole che Virgilio mette in bocca a Didone, nuovamente innamorata, verso Enea!
Quando il PD avrà capito che il vero fascismo del XXI secolo si chiama grillismo, allora farà il salto di qualità di cui abbiamo bisogno!! Tutti sappiamo che la diversità comunista non furono tanto l’onestà e la dedizione di cui Berlinguer si fece carico, bensì quel metodo ereditato da Gramsci e realizzato da Togliatti con il Partito nuovo capace di aderire a tutte le pieghe della società! Da questa esigenza nascevano in coerenza lo studio di cui parlava Gramsci e la selezione dei gruppi dirigenti, veri giganti, con i piedi ben piantati nel popolo!
Le sezioni erano scuole, università, e le scuole del Partito e del Sindacato, feri master o dottorati di ricerca, a cui si accedeva per titoli ed esami!!
I cinque stelle, con Grillo, hanno azzerato tutto ciò, cosa che neanche a Mussolini era riuscito di fare!!
Ottimo, Sergio, cosa facciamo, annoveriamo Il bravo Mattia alla truppa renziana.
Renzi lo sta dicendo da tempo che Conte è inadatto a fare il premier perchè si è montato la testa.
Quando si fece il Conte bis, l’avvocato era un burattino tra Di Maio e Salvini.
Adesso sembra diventato un generale senza truppe.
Una via di mezzo, no.
Camillo
Provo a dire la mia, in punta di piedi, sottovoce, perchè ho inteso bene il discorso di M.Feltri e il tuo, Sergio.
“La mia” è questa : io ho paura. Paura della disumanità di Salvini e Meloni, del “negazionismo” che è per me il comun denominatore di questa destra fascista : negazionismo scentifico nella strenua difesa della famiglia e nella negazione della realtà del fenomeno “famiglie” nelle loro mille diversità, genitorialità nei suoi mille modi ; negazionismo storico-geopolitico nel negare la realtà della necessità del fenomeno migrazioni ; negazionismo nell’interpretazione della Costituzione laica, espresso dall’abominio delle loro croci e dei loro rosari (lo dico con dolore, da cattolico). Insomma, questa paura mi fa sperare senza dubbio in un Conte-ter, perchè non ricominci il calvario delle Ong e dei loro passeggeri, lo stop al percorso dei diritti civili, ecc.
Ho paura. La mia categoria politica in questo momento, pur con imbarazzo, é quella della paura.
Che va a braccetto con la speranza che siamo noi a cambiare i grillini e non il contrario.
Un abbraccio
Massimiliano
Diceva mia nonna: “gli essere umani in generale nascono per giudicare non per fare e quei pochi che si “sporcano” le mani per spingere avanti la storia umana, sono vituperati e maledettamente disprezzati, ma alla fine saranno loro i vincitori.” Io sono sempre stato e sempre sarò dalla parte di chi si “sporca”le mani per risolvere un problema, accettando e giustificando gli errori in buona fede. D’altra parte gli errori sono il sale della vita: solo chi critica senza far nulla non sbaglia,ma in compenso crea danni irreparabili, come succede spesso ai “grandi” giornalisti.
Comunque la nostra democrazia rappresentativa, che io difendo, prevede tutto questo, ma ci dà una possibilità in più. Eccola: difendiamo ed incoraggiamo quei pochi che fanno ignorando “i professoroni e i giudiconi”. Ascoltiamo i problemi concreti della nostra comunità e cerchiamo di risolverli buttando alle ortiche le filosofie futili,inconsistente ed irrealizzabili. Caro Giovanni Ornati concordo con quanto hai scritto: se “si chiacchiera senza proporre e fare” si perde tempo e si danneggia la nostra comunità. Caro Massimiliano Crotti, sono contento che un giovane,come te, abbia una grande saggezza, quella spesso mancante ai vecchi, in base alla quale può consigliare giustamente ai suoi coetanei di scegliere,votare e sostenere chi propone un Algoritmo, per risolvere i problemi della nostra società,compatibile alle proprie idee. Condivido in pieno la tua scelta:tra Salvini,Meloni e Berlusconi 100 volte meglio l’avvocato Giuseppe Conte. Caro Sergio faccio fatica a capire quello che tu hai scritto in difesa della “mente lucida del giornalismo italiano”, ma non ho niente da contestarti: fai il tuo mestiere da mente lucida e tagliente, previsto dalla nostra democrazia rappresentativa nella quale crediamo tutti e due.
Per vivere però in serenità nella nostra comunità abbiamo bisogno di fare un compromesso tra le tante nostre idee: rispettiamoci e chi avrà l’idea più votata detterà le leggi.
Buona giornata a tutti/e Antonio De Matteo Milano
Caro Sergio, tu sai meglio di chiunque che le avanguardie corrono sempre lo stesso rischio: avanzare, avanzare, poi, voltandosi, non trovare nessuno!
Le cose – ottime !- di Feltri che hai postato noi ce le siamo dette due mesi fa: 60 giorni fa!! Persi a negare l’evidenza, solo per non dare ragione a chi, pur avendola, non doveva averne, per la contraddizion che nol consente!!
Eppure, bastava un poco di umiltà, altro che buona fede, e accettare che in un dialogo vale il principio logico espresso bene da Roger Garaudy tanti anni fa: “ho qualcosa da imparare anche da te”!
Se tu mi avessi ascoltato, a quest’ora avresti avuto il merito non solo di avere diagnosticato la malattia, ma di avere indicato la terapia: governo di scopo, con i Partiti che ci stanno, con tre ministri a Partito al di là dei numeri,scelti da Mattarella in una rosa dei migliori, con a capo un autorevole esponente individuato liberamente dal Presidente della Repubblica!!
Questo ti avevo scritto due mesi fa!
Qualche grande politico del PD dopo aver letto il mio scritto disse: diagnosi quasi condivisibile, terapia velleitaria!
Oggi stiamo discutendo con maggiori velleitarismi quello che avrebbe dovuto essere fatto con desiderio e non ripiego!
Un governo per uscire dalla crisi epidemica ma ormai economico sociale, a tempo, per andare ad elezioni finalmente libere da pregiudizio, perché la democrazia é scelta e non giudizio universale!!
Solo così é pensabile avere governi non raccogliticci, messi insieme contro e mai per.
Speriamo bene: un abbraccio,
Gerardo Vespucci
A questo punto vorrei aggiungere una mia riflessione sui possibili sviluppi della crisi:
https://ilquadernodiet.blogspot.com/2021/01/lelicottero-del-presidente.html?m=1
Tutto è ancora possibile.
Da questo blog, se io potessi dare un consiglio al nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella, lo farei molto volentieri, ma penso che il su scritto è solo una delle tante illusioni che nella vita mi sono, mi faccio e farò fino alla fine dei miei giorni. Siccome però, voglio vivere ancora un po’ continuo ad illudermi ed ecco la proposta per il presidente Mattarella.
Caro presidente se ti dovesse venire in mente, non direttamente, ma tramite uno dei tanti i tuoi consiglieri, di dare un’occhiata al blog del grande vignettista Sergio Staino, leggi la mia seguente proposta.Su questo spazio scrivono due bravissimi opinionisti, oltre che brave persone, si tratta del professor Gerardo Vespucci preside in pensione, e dell’ingegner Ernesto Trotta, anche lui in pensione, ma non so che cosa faceva quando lavorava:non lo ha mai svelato, in compenso ha dichiarato di essere abruzzese e quindi come si suol dire “forte e gentile“. Le suddette persone hanno spiegato per filo e per segno di avere in mano proposte concrete per risolvere la crisi di governo attuale, nel modo più idoneo possibile e garantiscono i risultati. Prova a dare un’occhiata ai loro scritti: sono abbastanza espliciti e secondo loro concreti. Certo, secondo me, uno,il professore preside, e abituato a gestire insegnanti e studenti e scrive con il linguaggio delle circolari inoppugnabili ed interpretabili in vario modo; L’altro da ingegnere è un po’ prolisso, a differenza dei suoi simili che sono più concisi e secchi nel linguaggio, ma è molto “devoto”.Ora, caro presidente, lei è in fase di raccolta idee per poi decidere di affidare l’incarico, consideri, il nome del popolo italiano, anche le idee del suddetti opinionisti da me proposti ed affidi loro l’incarico di formare il futuro governo. Comincerei dal preside, per poi arrivare all’ingegnere che sicuramente,se non riuscisse nell’intento, avrebbe una soluzione,Anzi una persona, da proporle Che per lui è un genio della politica italiana. Caro presidente mi scusi per il disturbo ma il mondo è fatto di illusioni e la mia è una come tante altre. Per la verità ne avrei anche un’altra. Voglio bruciarmi tutte le sue eventuali simpatie e gliela scrivo. Vorrei sedermi al suo posto per provare a dare l’incarico a tutti quelli che hanno la soluzione in tasca per metterli finalmente alla prova e costatare cosa sono capace di fare passando dalla teoria ai fatti.
Sono sicuro che starei sul suo trono “a vita”, prima di trovare un presidente del consiglio che sia in grado di fare meglio di Giuseppe Conte in questo momento. O,presidente Mattarella, è solo la mia opinione, ma lei provi pure, anzi lo faccio con entusiasmo partendo dalle mie proposte. Ah solo una cortesia. Per piacere non cerchi di provare Sergio Staino: la satira perderebbe il suo migliore rappresentante attualmente esistente in Italia e chiuderebbe questo blog che dà spazio e voce a tanti “poveri Christi” come me, con mio profondo dispiacere. Grazie presidente per avermi permesso le suddette ’illusioni e spero che le persone proposte non si offendano per L’incarico proposto. Serena giornata a tutti/e Antonio De Matteo Milano