Nella primavera del 1948 mia madre si recò, come sua abitudine, a fare la comunione nella chiesa del suo quartiere. Con sua grande sorpresa nel confessionale il prete di turno le chiese per chi avrebbe votato l’imminente 18 aprile. Di fronte all’imbarazzo di mia madre il confessore rincarò la dose dicendole che se non gli avesse detto per chi pensava di votare, non le avrebbe potuto dare l’assoluzione. Con grande sdegno e coraggio civico mia madre gli rispose: “Se non me la può dare sa come si fa… la se la tiene!” Si alzò e se ne uscì dalla chiesa senza più rimetterci piede per tutta la sua vita. Mi è tornato in mente questo lontano episodio della mia famiglia di fronte all’ostentata tracotanza con cui si è mosso per l’ennesima volta il nostro ministro dell’Interno con i piccoli eroi di Desio. Insomma, mi sarebbe molto piaciuto che Ramy gli avesse risposto come mia madre al prete: “La cittadinanza… la se la tiene!”. E’ naturale che non chiederò mai un gesto simile ai due ragazzi interessati, sono stati già fin troppo bravi.
Tiscali News, 28 marzo 2019
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Bravo ,Sergio! e grazie .Io ho provato profonda vergogna per quanto detto a Ramy dal ministro degli interni!!