Finalmente l’ingegnere Ernesto Trotta ha deciso per chi votare: vota per Calenda.
Per essere un ” maledetto renziano” non è male votare con chi diceva:” ho ripetuto 18 milioni di volte che non farò mai nessuno accordo con Matteo Renzi”. In più nel simbolo del cosiddetto terzo polo compare il nome di Calenda e basta. Tant’è: la nostra democrazia rappresentativa lo permette per fortuna. Sono però convinto che se Calenda passa da Reagan a Meloni l’ingegnere Ernesto non accetterà. Io, come ex renziano resto volentieri e motivato nel popolo dem che contribuì liberamente e convintamente a far diventare noti i due suddetti leader del terzo polo. Serena giornata a chi legge Antonio De Matteo Pescara.
Caro Antonio, peccato che tu la butti miseramente in una polemicuccia da quattro soldi.
Se questo è il sentimento dominante a sinistra, siamo messi proprio male.
Dio o chi per lui abbia pietà di noi…!
Caro Ernesto,
vediamo se riesco ad alzare il prezzo della mia “Polemicuccia”, come tu sopra scrivi. Visto che da comunista stalinista in gioventù sono diventato un difensore convinto della democrazia rappresentativa, tanto da accettare la filosofia renziana e non la sua strategia, vorrei essere pagato con un conio in corso, almeno in centesimi di euro
A mia discolpa Vorrei precisare che fino a 16 anni di età io ho pascolato le pecore e non ho potuto apprendere, come scrive il grande psicologo Recalcati, i 2000 vocaboli che altri hanno avuto la fortuna di conoscere. Quindi può essere che mi riesca difficile farmi capire, ma come sosteneva il grande giornalista e scrittore, Indro Montanelli, se voi renziani non mi capite l’imbecille sono io.
Comunque vorrei ancora provare a spiegarmi meglio. Comincio con chiamarti Ernesto, senza titolo, Come chiamo mio figlio che pure è un ingegnere. Riscrivo il mio pensiero e preciso. Il decidere di votare Calenda io non lo considero anormale in politica: di solito uno vota la forza politica che più si avvicina ai suoi ideale e spesso deve fare il compromesso e tu l’hai fatto a tuo modo. Io invece preferisco stare in quel partito che si è evoluto con me passando da comunista a Democratico con grande dolore e fatica, ma concretamente e motivatamente. Tant’è che nel Partito Democratico italiano non ci sono più i comunisti, ma ci sono solo gli ex, Come me e gli ex democristiani di sinistra.
Certo noi, ex comunisti, non abbiamo rinunciato a migliore la distribuzione delle ricchezze del nostro pianeta e facciamo fatica ad accettare il liberismo sfrenato che mette sullo stesso piano il figlio del contadino e del professionista benestante solo in base al merito senza considerare i mezzi a disposizione dei due giovani. Caro Ernesto, Come vedi, ognuno fa le sue scelte in democrazia. Io spero di aver alzato il prezzo della mia ” Polemicuccia”, non potendo contare nemmeno sull’aiuto di Dio che conosco poco per non essere mai arrivato in Lucania, dove sono nato (si è fermato ad Eboli come Scrisse Il grande scrittore antifascista Carlo Levi).
Comunque a scanso di equivoci rubo ancora le parole al grande Indro Montanelli e confermo: se voi renziani non mi capite, l’imbecille sono io e vedrò come fare a riscattarmi. Continuo a credere nel rispetto del pensiero altrui, senza disturbare Dio o qualcun’altro e ti saluto con rispetto. Buona giornata e buon ferragosto a chi legge Antonio De Matteo Pescara.
“L’egoismo è sempre stata la peste della società e quanto è stato maggiore, tanto peggiore è stata la condizione della società.” Non solo condivido quanto scritto sopra dal grande poeta G. Leopardi, ma aggiungo che la nostra attuale società sta paurosamente andando verso l’egoismo estremo. Speriamo si fermi, ma cominciamo ad arrestarlo con le prossime elezioni politiche. Si, si può fare, secondo me. Non votiamo il leader forte che ci promette quello che vogliamo, ma quello che ci ascolta e che insieme a noi prova a risolvere i problemi della nostra comunità e soprattutto che non ci abbandoni quando non lo capiamo. L’uomo forte al potere serve solo alle dittature che realizzano i loro progetti insieme ad una loro elite
Buona giornata a chi legge Antonio De Matteo Pescara
7 Comments
Molto beneaugurante.
Direi che l’originale ha avuto un certo successo …
Non era poi una cattiva idea …!
Avrei invertito le facce, ma sono dettagli.
E sempre a proposito di terzo polo …
https://ilquadernodiet.blogspot.com/2022/08/ancora-consigli-non-richiesti.html
Finalmente l’ingegnere Ernesto Trotta ha deciso per chi votare: vota per Calenda.
Per essere un ” maledetto renziano” non è male votare con chi diceva:” ho ripetuto 18 milioni di volte che non farò mai nessuno accordo con Matteo Renzi”. In più nel simbolo del cosiddetto terzo polo compare il nome di Calenda e basta. Tant’è: la nostra democrazia rappresentativa lo permette per fortuna. Sono però convinto che se Calenda passa da Reagan a Meloni l’ingegnere Ernesto non accetterà. Io, come ex renziano resto volentieri e motivato nel popolo dem che contribuì liberamente e convintamente a far diventare noti i due suddetti leader del terzo polo. Serena giornata a chi legge Antonio De Matteo Pescara.
Caro Antonio, peccato che tu la butti miseramente in una polemicuccia da quattro soldi.
Se questo è il sentimento dominante a sinistra, siamo messi proprio male.
Dio o chi per lui abbia pietà di noi…!
Caro Ernesto,
vediamo se riesco ad alzare il prezzo della mia “Polemicuccia”, come tu sopra scrivi. Visto che da comunista stalinista in gioventù sono diventato un difensore convinto della democrazia rappresentativa, tanto da accettare la filosofia renziana e non la sua strategia, vorrei essere pagato con un conio in corso, almeno in centesimi di euro
A mia discolpa Vorrei precisare che fino a 16 anni di età io ho pascolato le pecore e non ho potuto apprendere, come scrive il grande psicologo Recalcati, i 2000 vocaboli che altri hanno avuto la fortuna di conoscere. Quindi può essere che mi riesca difficile farmi capire, ma come sosteneva il grande giornalista e scrittore, Indro Montanelli, se voi renziani non mi capite l’imbecille sono io.
Comunque vorrei ancora provare a spiegarmi meglio. Comincio con chiamarti Ernesto, senza titolo, Come chiamo mio figlio che pure è un ingegnere. Riscrivo il mio pensiero e preciso. Il decidere di votare Calenda io non lo considero anormale in politica: di solito uno vota la forza politica che più si avvicina ai suoi ideale e spesso deve fare il compromesso e tu l’hai fatto a tuo modo. Io invece preferisco stare in quel partito che si è evoluto con me passando da comunista a Democratico con grande dolore e fatica, ma concretamente e motivatamente. Tant’è che nel Partito Democratico italiano non ci sono più i comunisti, ma ci sono solo gli ex, Come me e gli ex democristiani di sinistra.
Certo noi, ex comunisti, non abbiamo rinunciato a migliore la distribuzione delle ricchezze del nostro pianeta e facciamo fatica ad accettare il liberismo sfrenato che mette sullo stesso piano il figlio del contadino e del professionista benestante solo in base al merito senza considerare i mezzi a disposizione dei due giovani. Caro Ernesto, Come vedi, ognuno fa le sue scelte in democrazia. Io spero di aver alzato il prezzo della mia ” Polemicuccia”, non potendo contare nemmeno sull’aiuto di Dio che conosco poco per non essere mai arrivato in Lucania, dove sono nato (si è fermato ad Eboli come Scrisse Il grande scrittore antifascista Carlo Levi).
Comunque a scanso di equivoci rubo ancora le parole al grande Indro Montanelli e confermo: se voi renziani non mi capite, l’imbecille sono io e vedrò come fare a riscattarmi. Continuo a credere nel rispetto del pensiero altrui, senza disturbare Dio o qualcun’altro e ti saluto con rispetto. Buona giornata e buon ferragosto a chi legge Antonio De Matteo Pescara.
Stai sereno, Antonio..
Non è tra noi che dobbiamo contenderci i voti …
Buon ferragosto
“L’egoismo è sempre stata la peste della società e quanto è stato maggiore, tanto peggiore è stata la condizione della società.” Non solo condivido quanto scritto sopra dal grande poeta G. Leopardi, ma aggiungo che la nostra attuale società sta paurosamente andando verso l’egoismo estremo. Speriamo si fermi, ma cominciamo ad arrestarlo con le prossime elezioni politiche. Si, si può fare, secondo me. Non votiamo il leader forte che ci promette quello che vogliamo, ma quello che ci ascolta e che insieme a noi prova a risolvere i problemi della nostra comunità e soprattutto che non ci abbandoni quando non lo capiamo. L’uomo forte al potere serve solo alle dittature che realizzano i loro progetti insieme ad una loro elite
Buona giornata a chi legge Antonio De Matteo Pescara