Premetto che Bobo l’ho seguito e continuo a seguirlo sempre con grande interesse e simpatia perché fa satira politica intelligente e pungolante. Quindi, sapendo che Sergio è questo che vuole, commento la vignetta. Io penso che continuare a parlare solo di Renzi non aiuta la causa. Renzi è un parlamentare, è un rappresentante del popolo, è un esponente politico. In questa terza veste può, anzi deve, essere criticato ma non esorcizzato. Ormai i nostri avversari, pur di sfuggire alle loro responsabilità additano Renzi al pubblico ludibrio perché questa linea li ha pagati e su questa vogliono continuare a lucrare nascondendosi dietro di essa. Bastava ascoltare ieri sera Pasquino e Cacciari ospiti della dott.ssa Gruber. E’ palesemente trapelato che loro alle ultime elezioni non hanno votato a favore di un progetto politico (sicuramente 5S o LeU) ma contro Renzi. E lo hanno detto alla loro maniera: arrogante, saccente,insipida. A mio giudizio in questa fase sarebbe opportuno serrare le fila per fronteggiare questi partiti liquidi e rinviare al congresso le contraddizioni interne. Non nego la necessità di contarci ma sono convinto, senza alcun dubbio, che, come fatto in 60 anni di militanza, chiuso il congresso quello scelto sarà il mio gruppo dirigente ed insieme ad esso andrò a riconquistarmi la fiducia dei miei concittadini. Ma ora c’è chi ha vinto ed ha l’obbligo di governarci. Un abbraccio a Sergio e a tutti voi
Ma perché continuate a guardare Otto e mezzo? Io ci sono stato due volte e penso di non tornarci più. Sapete perché si chiama Otto e mezzo? Perché per ogni otto amici di Travaglio che invitano ne invitano anche mezzo con idee diverse. Detto questo è innegabile che il lavoro collegiale di Matteo non funziona neanche adesso che si è dimesso. Inutile girarci intorno.
Cari tutti,
vorrei farvi presente che le cause e le condizioni che hanno portato Matteo Renzi al vertice del PD sono ancora tutte lì, belle immobili ed evidenti.
In tutti questi anni, nei quali in tanti si sono dati da fare per eliminare il bubbone alieno, i critici, supercritici ed ipercritici si sono “dimenticati” di elaborare una qualunque strategia alternativa, un’altra linea con un altro leader, credibile e riconosciuto, che potesse fare da contraltare a Renzi. Ed anche un’altra classe dirigente.
Tant’è che adesso vediamo giovani immortali virgulti come Cuperlo, Orlando, Franceschini, Barca, venire proposti come “nuova classe dirigente” per la rifondazione del rinnovato PD e nascondere l’assoluto vuoto di idee dietro appelli un po’ patetici alla collegialità, alla discussione, al dibattito, salvifici argomenti per quando non si ha nulla da proporre.
La nuova classe dirigente c’era, ma è stata bollata come “giglio magico” e quindi cassata in toto, all’esterno ma soprattutto all’interno del Partito. Martina, giovane e nuovo dirigente, aveva bisogno di altra esperienza prima di trovarsi catapultato a fare da cuscinetto tra tanti marpioni. Spero non si bruci, perché mi pare una risorsa preziosa.
Tutto questo NON è un bene: come sapete io ho appoggiato Renzi e la sua linea, e adesso non sono affatto contento di non vedere alcuna alternativa credibile nel Partito, nessuna nuova classe dirigente, nessun leader nemmeno lontanamente accostabile per standing, determinazione, propositività al deposto Segretario.
Lo stesso successe con Veltroni, eliminato senza che ci fosse alcuna alternativa di progetto.
Potere scandalizzarvi quanto volete, ma questa è PER TUTTI la dura realtà.
Il PD deve puntare all’egemonia nel Paese, non può campicchiare, mendicando un po’ di potere al vincente di turno.
Noi siamo quelli da 15 milioni di voti o NON SIAMO. Tutto lì.
A me non frega nulla di essere una LeU più grande: abbiamo bisogno di rimettere in piedi in fretta un progetto forte, credibile, globale e qualcuno deve fare proposte, altro che appelli al dibattito che, in mancanza di idee, finisce per essere centrato solo sulle figurine, come si dice adesso.
Un progetto per il Paese, non solo per la sinistra.
Da dove cominciamo?
Ho proposto un’indagine conoscitiva a tappeto tra gli elettori (questionario o simile), un forte e competente presidio della rete, un intervento deciso sul PSE per trasformarlo in PDE con TUTTE le forze riformiste europee, una completa remissione delle correnti sia al centro che soprattutto nei territori (lanciafiamme davvero, stavolta!).
Queste o altre proposte vorrei sentire dai dirigenti, non appelli ed esortazione di carattere nostalgico o politichetta contingente.
Qualcuno è capace di mettere insieme tutto questo?
E possibilmente in fretta, visto che tra un po’ saremo di nuovo in campagna elettorale …
En marche.
Bravo Ernesto Trotta: anch’io ho appoggiato Matteo Renzi e non lo rinnego, come fece Giuda con Gesù, ma sono convinto che la via crucis non si ripetere: si può ricordarla come succede qui a Pescara oggi in occasione della Pasqua. Anche Renzi sa, secondo me, che non possiamo percorrere la strada percorsa fino ad adesso e espero che ci aiuti a trovare un percorso diverso senza rinunciare ai nostri ideali. Buona Pasqua a tutti Antonio De Matteo Milano
Perfetti tutti gli interventi e vedo che anche Sergio è molto pimpante nelle battute anche se sempre nella stessa direzione.
Sergio, anche a me manca l’Unità, ma non farne un caso personale, battiti con noi, se possiamo a farla riaprire.
Buona Pasqua a tutti.
Repetti Camillo
9 Comments
Mi sembra che Bobo un’estate volta esageri un po’ . Non ti pare
No, purtroppo mi sembra troppo realistica.
Premetto che Bobo l’ho seguito e continuo a seguirlo sempre con grande interesse e simpatia perché fa satira politica intelligente e pungolante. Quindi, sapendo che Sergio è questo che vuole, commento la vignetta. Io penso che continuare a parlare solo di Renzi non aiuta la causa. Renzi è un parlamentare, è un rappresentante del popolo, è un esponente politico. In questa terza veste può, anzi deve, essere criticato ma non esorcizzato. Ormai i nostri avversari, pur di sfuggire alle loro responsabilità additano Renzi al pubblico ludibrio perché questa linea li ha pagati e su questa vogliono continuare a lucrare nascondendosi dietro di essa. Bastava ascoltare ieri sera Pasquino e Cacciari ospiti della dott.ssa Gruber. E’ palesemente trapelato che loro alle ultime elezioni non hanno votato a favore di un progetto politico (sicuramente 5S o LeU) ma contro Renzi. E lo hanno detto alla loro maniera: arrogante, saccente,insipida. A mio giudizio in questa fase sarebbe opportuno serrare le fila per fronteggiare questi partiti liquidi e rinviare al congresso le contraddizioni interne. Non nego la necessità di contarci ma sono convinto, senza alcun dubbio, che, come fatto in 60 anni di militanza, chiuso il congresso quello scelto sarà il mio gruppo dirigente ed insieme ad esso andrò a riconquistarmi la fiducia dei miei concittadini. Ma ora c’è chi ha vinto ed ha l’obbligo di governarci. Un abbraccio a Sergio e a tutti voi
Ma perché continuate a guardare Otto e mezzo? Io ci sono stato due volte e penso di non tornarci più. Sapete perché si chiama Otto e mezzo? Perché per ogni otto amici di Travaglio che invitano ne invitano anche mezzo con idee diverse. Detto questo è innegabile che il lavoro collegiale di Matteo non funziona neanche adesso che si è dimesso. Inutile girarci intorno.
Cari tutti,
vorrei farvi presente che le cause e le condizioni che hanno portato Matteo Renzi al vertice del PD sono ancora tutte lì, belle immobili ed evidenti.
In tutti questi anni, nei quali in tanti si sono dati da fare per eliminare il bubbone alieno, i critici, supercritici ed ipercritici si sono “dimenticati” di elaborare una qualunque strategia alternativa, un’altra linea con un altro leader, credibile e riconosciuto, che potesse fare da contraltare a Renzi. Ed anche un’altra classe dirigente.
Tant’è che adesso vediamo giovani immortali virgulti come Cuperlo, Orlando, Franceschini, Barca, venire proposti come “nuova classe dirigente” per la rifondazione del rinnovato PD e nascondere l’assoluto vuoto di idee dietro appelli un po’ patetici alla collegialità, alla discussione, al dibattito, salvifici argomenti per quando non si ha nulla da proporre.
La nuova classe dirigente c’era, ma è stata bollata come “giglio magico” e quindi cassata in toto, all’esterno ma soprattutto all’interno del Partito. Martina, giovane e nuovo dirigente, aveva bisogno di altra esperienza prima di trovarsi catapultato a fare da cuscinetto tra tanti marpioni. Spero non si bruci, perché mi pare una risorsa preziosa.
Tutto questo NON è un bene: come sapete io ho appoggiato Renzi e la sua linea, e adesso non sono affatto contento di non vedere alcuna alternativa credibile nel Partito, nessuna nuova classe dirigente, nessun leader nemmeno lontanamente accostabile per standing, determinazione, propositività al deposto Segretario.
Lo stesso successe con Veltroni, eliminato senza che ci fosse alcuna alternativa di progetto.
Potere scandalizzarvi quanto volete, ma questa è PER TUTTI la dura realtà.
Il PD deve puntare all’egemonia nel Paese, non può campicchiare, mendicando un po’ di potere al vincente di turno.
Noi siamo quelli da 15 milioni di voti o NON SIAMO. Tutto lì.
A me non frega nulla di essere una LeU più grande: abbiamo bisogno di rimettere in piedi in fretta un progetto forte, credibile, globale e qualcuno deve fare proposte, altro che appelli al dibattito che, in mancanza di idee, finisce per essere centrato solo sulle figurine, come si dice adesso.
Un progetto per il Paese, non solo per la sinistra.
Da dove cominciamo?
Ho proposto un’indagine conoscitiva a tappeto tra gli elettori (questionario o simile), un forte e competente presidio della rete, un intervento deciso sul PSE per trasformarlo in PDE con TUTTE le forze riformiste europee, una completa remissione delle correnti sia al centro che soprattutto nei territori (lanciafiamme davvero, stavolta!).
Queste o altre proposte vorrei sentire dai dirigenti, non appelli ed esortazione di carattere nostalgico o politichetta contingente.
Qualcuno è capace di mettere insieme tutto questo?
E possibilmente in fretta, visto che tra un po’ saremo di nuovo in campagna elettorale …
En marche.
Molto bene, Ernesto, ma mi preoccupa l’uso dell’aggettivo “deposto”, mi sembrava fosse un nobile atto del segretario.
Dai Sergio!
Jesus non è morto di freddo …!
O no?
Bravo Ernesto Trotta: anch’io ho appoggiato Matteo Renzi e non lo rinnego, come fece Giuda con Gesù, ma sono convinto che la via crucis non si ripetere: si può ricordarla come succede qui a Pescara oggi in occasione della Pasqua. Anche Renzi sa, secondo me, che non possiamo percorrere la strada percorsa fino ad adesso e espero che ci aiuti a trovare un percorso diverso senza rinunciare ai nostri ideali. Buona Pasqua a tutti Antonio De Matteo Milano
Perfetti tutti gli interventi e vedo che anche Sergio è molto pimpante nelle battute anche se sempre nella stessa direzione.
Sergio, anche a me manca l’Unità, ma non farne un caso personale, battiti con noi, se possiamo a farla riaprire.
Buona Pasqua a tutti.
Repetti Camillo