Molti amici mi avevano chiesto come mai non mi esprimessi sull’elezione del Presidente della Repubblica. Non avevo quasi nulla da dire. Mi sembrava logico che Letta, proponendo Draghi riportasse sull’onda dell’esistenza il Pd, poi contavo su Salvini che ha fatto di tutto per far colare a picco la destra (a danno di Giorgia Meloni che, sempre brava, aveva indicato Draghi), poi ero anche arrivata a sperare nell’egocentrismo di Berlusconi che, per passare alla storia, inviava al Quirinale il nemico il nemico, infine in Draghi che obbligasse Letta, forse davvero democristiano oltre misura. E’ andata bene, nonostante le mie illusioni (la situazione è davvero peggiore di quello che pensavo.
Infatti abbiamo visto il Parlamento in ginocchio. Possiamo non vedere quale disastro sia quello spettacolo? quali le conseguenze? Il paese è stato allevato nelle ideologie, non ha mai avuto né ha ancora il senso dello Stato e, dopo decenni di abbandono – i partiti tutti colpevoli, quelli della sinistra più di tutti perché sapevano di essere stati populisti e non hanno cercato “visioni” nuove per i vecchi principi – è allo sbando. Alle recenti amministrative non va a votare: non ha più “fiducia”.
Ne consegue che ormai i cittadini si fanno del male da soli: non riescono a pensare di dover salvare le istituzioni, che ormai confondono e non pensano che sono il fondamento di tutto quello a cui aspirano. Il Parlamento non ha più per loro nessun significato che lo faccia sentire “casa” e nn sanno più che cosa voglia significare andare a votare.
Lo spettacolo di questa elezione è terribile: un migliaio di rappresentanti del popolo che li ha eletti non sono stati capaci – non basta avere avuto un Presidente della Repubblica e un Presidente del Consiglio che non sono stati eletti (e non è la prima volta): sono dovuti andare a “supplicare”, contro il volere espresso e il richiamo alla correttezza. istituzionale l’ottimo Mattarella. Un’umiliazione troppo grande. Peggio di quando andò al governo Berlusconi, di cui ci si sono dimenticate le “leggi ad personam” e si ricorda la incredibile vita morale a cui è stato permesso, senza proteste della sinistra che riportassero la gente in piazza. Salvini ha mostrato la sua estraneità al ceto politico e Conte ha ancora una volta mostrato il basso interesse di uomo disposto a tutto per diventare Conte 3. Ma è stato permesso di usare la doverosa ipotesi della candidatura femminile per umiliare la Casellati, nota per la difesa della nipote di Mubarak, a rappresentare la destra. E a strumentalizzare l’inconsapevole Elisabetta Belloni, degna della massima stime e di rappresentare il valore delle donne. Con Casini cambiacasacche e abituato ai metodi democristiani che si riserva successi futuri. Con il M5S alla deriva con il solo Di Maio che ha impiegato quindici anni (a nostro danno) per imparare che esiste la politica. E con Letta, la delusione dell’arte manovriera che i giornali gli attribuiscono, ma non ha tirato fuori dall’irrilevanza il Pd, non ha avanzato proposte e ha solo finalmente, sembra recuperato il Renzi che resta il solo leader che abbia quel partito, che lo ha ridotto a crearsi un suo partito che sembra non contare, anche se ha una pattuglia parlamentare di una cinquantina di voti necessari i tutte le occasioni. Ha anche permesso la perdita di Draghi, destinato a tener fede al suo programma e a rischio di condanna in aula perché le riforme a cui si appresta in questo anno pre-elettorale che, se dobbiamo diventare un paese con le regole degli altri paesi che faranno effetti tra un paio di anni. Nel frattempo lo sciopero della Cgil dimostra quanto a sinistra si sia capito del Pnrr. L’anno pre-elettorale si annuncia gravido di problemi: si dice che “adesso si deciderà per insisteva elettorale proporzionale”. Bene, pensiamoci sopra, come per tutta la politica della sinistra, perché voteremo con il Parlamento ridotto (grazie anche al Pd) e quindi i gruppi poco forti se la vedranno con la soglia di sbarramento: con le tensioni virali dell’Ottocento della “sinistra”” facciamoci gli auguri. Un suggerimento a Letta: FATE SUBITO IL CONGRESSO!.Quindi, “meno male che c’è Mattarella” (un cattolico non democristiano, tra l’altro) e rimettiamoci al lavoro per “fare come seci fossero i partiti e il Pd” (ma non lo farà).
Comunque credevamo che Berlusconi avesse posto fine alla prima repubblica. Non è così: abbiamo percorso tutta la discesa, ma è ieri che, con l’umiliazione del Parlamento e con la “resa a Mattarella per un altro settennato, è diventato credibile il presidenzialismo. Nulla di sconvolgente: ieri, 29 gennaio 2022 è finita davvero la prima Repubblica. Basta saperlo.
Giancarla Codrignani.
6 Comments
Attenti, non è finita …!
La partita delle riforme è ancora tutta da giocare.
https://ilquadernodiet.blogspot.com/2022/01/progetti-di-vita.html
La religione è l’oppio dei popoli”, scriveva Carlo Marx, un po’ di anni fa. Devo dire di essere d’accordo, anche se la sua filosofia non ha poi brillato, anzi attecchito , negli anni successivi. Quando sento parlare, o scrivono, i predicatori delle varie religioni, che hanno come scopo unico adulare ed imporre il loro Dio come ” essere perfettissimo creatore del cielo e della terra, mi arrendo e mi sento marziano, sperando di non trovare anche lì chi sa e prevede tutto. Io penso che il più grande errore degli umani sia quello di pensare e credere fermamente nella verità assoluta che secondo me non esiste. La storia umana ci Insegna con continuità e progressività che la verità è come il buon senso: ognuno c’ha il suo. Partendo dal suddetto presupposto, noi umani dovremmo sempre concludere, quando affermiamo e giustamente peroriamo una nostra idea, nel seguente modo. Io la penso così, ma non è detto che non sbagli e che gli altri abbiano torto. Provo comunque con tutte le mie forze ad analizzare le proposte altrui per vedere se riesco a trovare un punto di incontro con le mie ed insieme adottare una soluzione mediata che può farci vivere sereni ed in pace nella nostra comunità. Certo non è facile, visto che nel nostro DNA è stampata ed indelebile la caratteristica competitiva che ci spinge sul ring per vincere e quindi dovremo combattere, ma abbiamo imparato, per fortuna, a rispettare le regole prestabilite prima dell’incontro. Concludo dicendo che l’algoritmo migliore per concludere le nostre battaglie nel cammino della nostra vita è e rimarrà il compromesso delle idee umane e quindi la democrazia rappresentativa, quella che ha rieletto il presidente Mattarella al Quirinale. La stessa che non potrà pretendere l’eliminazione dei predicatori fastidiosi cattolici e non, come la signora, Giancarla Codrignani, firmataria dello scritto sopra esposto, che non conosco, ma le riconosco il diritto di continuare a gridare, anzi urlare, l’eterna e perpetua frase: ” è tutto sbagliato ed è tutto da rifare”. La democrazia rappresentativa lo ammette, ma io preferisco leggere o ascoltare discorsi propositivi al posto dei soliti lamenti, o peggio ancora contumelie. La Signora suddetta continui pure a gridare: “al lupo al lupo”, ma io mi auguro e spero che all’arrivo eventuale del lupo lei sia da sola. Buona giornata a chi legge su questo blog Democratico e prezioso. Antonio Matteo Milano
Lo stato di emergenza finirà il 31 marzo: cosa significa e cosa cambia
https://www.fanpage.it/politica/lo-stato-di-emergenza-finira-il-31-marzo-cosa-significa-e-cosa-cambia/
Con questa speranza auguro a chi legge buona giornata. Antonio De Matteo Milano
Oggi il presidente Mattarella è stato riconfermato ufficialmente come capo dello Stato Italiano, con una grande apoteosi. La sua rielezione, secondo me, ha dimostrato che la totalità dei leader dei vari partiti politici ne esce sconfitta, degittimata.
Tant’è che per arrivare alla elezione del presidente attuale, i votanti con un movimento trasversale tra i partiti hanno indicato e poi votato il nome Mattarella
costringendo così i leader come Salvini, Renzi, Conte, Berlusconi, Letta ecc ad adeguarsi al volere del parlamento. Invece avrebbero dovuto unirsi i leader e lanciare insieme una candidatura abbandonando la propria idea personale che è stata difesa a spada tratta. Questo dimostra ancora una volta che i leader non nascono a tavolino, ma tra la gente che però va ascoltato va capita e guidata. Cari leader uscite dalle vostre stanze, abbandonate le scrivanie e scendete nelle piazze tra la gente, ascoltate i problemi singoli delle persone, metteteli insieme e poi elaborate una mediazione che vada bene alla maggioranza dei votanti. Abbandonate le vostre filosofie astratte, le vostre prosopopea, le vostre presunte superiorità ed occupatevi seriamente dei problemi della gente dai quali poi ricavare le regole generale e legiferare. Lasciate stare i convegni i Salotti tra i soliti noti, date voce a chi non ce la senza orientare la loro protesta verso il vostro avversario. Rispondete sempre agli interrogativo della gente: anche nel più cretino di noi può nascere un’idea formidabile. Smettetela di pensare che la vostra idea debba passare per forza ed essere applaudita e chi vi contesta è a priore un provocatore, o peggio ancora un idiota, un cretino che va isolato e reso innocuo in tutti i modi. Quest’ultima affermazione Vale soprattutto per la cosiddetta sinistra che ha sempre pensato e lo pensa ancora a fare approvare l’idea del leader senza se e senza ma. So che adesso i renziani diranno o penseranno : ” Renzi é il migliore senza di lui non ci sarebbero stati, Conte, Draghi, Mattarella, Papà Francesco e tutti gli altri migliori”. Ma così facendo l’ho aiutate solo a diventare più antipatico ed un perdente. Naturalmente Questo è solo un mio pensiero e spero di non aver offeso nessuno nell’ esprimerlo. Pronto, comunque a chiedere scusa nel caso qualcuno si sentisse offeso. Serena giornata a chi legge su questo blog. Antonio De Matteo Milano l.
Nonostante la mia grande attenzione, gli errori dovuti alla scrittura sotto dettatura con il mio iPad ogni tanto mi scappano. Chiedo scusa e correggo. “, Ma così facendo lo aiutate solo a diventare più….”
La rielezione di Sergio Mattarella a capo dello Stato Italiano e la permanenza a Capo del Governo del professor Mario Draghi, sembra abbia ripristinato lo status quo, Ma è proprio vero?
La realtà pone in luce alcuni fatti inoppugnabili e vediamo quali.
1) Il centro-destra si è sciolto come neve al sole e non esiste più, come dicono Salvini e Meloni. Non solo ma serpeggia l’ingratitudine anzi Oserei dire l’odio tra i componenti del centrodestra. L’onorevole Meloni dice a Silvio Berlusconi: “non ti devo niente” con una ingratitudine ed un odio non indifferente, dimenticando che lei Senza arte né parte è diventata ministro di uno dei governi Berlusconi Grazie a quest’ultimo.
2) Renzi e Toti si mettono insieme per formare un altro piccolo centrino spostato verso il centro-destra
3) I rapporti tra il Partito Democratico ed il MoVimento 5 Stelle vacillano un po, ‘ Anzi direi che non si capisce come mandarli avanti, visto che il MoVimento 5 Stelle sembra esplodere.
In questa situazione la partita delle riforme si può ancora giocare? Io ho molti dubbi ma le avevo anche prima. L’unica consolazione è sapere che Sergio e Mario ci aiuteranno, ma se noi cittadini/e non ci attiveremo continuando a tifare per questo o quel leader non scamperemo il precipizio. Noi dell’associazione, di volontariato denominata “comitato Bicocca”, stiamo organizzando insieme ad altri nel Parco Nord di Milano il festival della bio diversità per l’anno 2022, con tutte le difficoltà della maledetta pandemia attuale che persiste. Sicuramente piccole cose, come dice sempre qualcuno, ma affrontando i problemi facciamo politica in pratica ed orientiamo i partiti in determinate direzioni.
Buon inizio settimana a coloro che leggono su questo blog, mi piacerebbe dirlo anche a chi scrive, ma sono rimasto da solo e quindi mi astengo. Antonio De Matteo Milano