Ieri su La Stampa è uscita una lettera aperta di Bobo a Teresa Bellanova, la potete leggere cliccando qui. Di seguito vi riporto la sua risposta e la contro risposta di Bobo.
Sergio
grazie per le tue parole che confermano, ricambiati, un affetto e una stima davvero sinceri. Quelli di chi non esita a dire pubblicamente il bello e il buono che riconosce nell’altro, anche quando quest’altro ha scelto strade diverse. Esercizio prezioso e raro, oggi più che mai.
Teresa
condivido tutto tranne ovviamente le conclusioni. Quando tu ti chiedi perché si è distrutta l’esperienza del governo (e io aggiungo del partito) di Renzi, questa distruzione è stata facilitata totalmente da Matteo stesso, persona incapace di avere una visione, di mantenerla e di muoversi di conseguenza. Quanti tradimenti ha perpetrato in tutto quel che ha gestito?
Tu invece individui bene l’azione da fare e per questo godi della mia fiducia e del mio entusiasmo ma quel che si deve fare va fatto con un partito vero come il PD, magari fiacco, stanco, zeppo di opportunisti, zeppo di dirigenti senza nessuna capacità politica ma pur sempre un partito rappresentativo di una grande parte della parte migliore dell’Italia. Come puoi pensare di portare avanti la tua battaglia in un piccolo gruppetto di persone sostanzialmente autoreferenziali?
Ti ripeto, vieni con noi, raccogliamo la parte migliore dei tanti che sono intorno al partito, aiutiamo i pochi buoni che ci sono dentro la nostra struttura e portiamo avanti quella battaglia che tu, a quanto vedo, conosci assai meglio di me.
Sono felice che mi hai risposto e mia moglie comunque non ne è gelosa.
Baci e ancora baci,
Bobo
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Cari BoboSergio,
Teresa, come è logico, esprime con forza come la questione sia tutta e solo politica.
Si tratta di operare per il bene comune e per il riformismo: Italia Viva lo sta facendo; il PD no.
Vi ricordo, nel caso l’aveste rimosso, che quello che chiamate “partito vero” è gestito da una classe dirigente che ha vinto un congresso “chiedendo scusa” per ciò che Renzi (e Gentiloni poi) aveva tentato di fare.
Chi ha tradito chi? Rispondete, prego! Con la mano sulla coscienza!
Oggi il PD è un “corpo morto” (in accezione nautica), a rimorchio di una forza viva e dinamica come IV.
In aggiunta quel “corpo morto” spesso si dibatte scompostamente, rischiando di mandare tutti a fondo.
Questa è la situazione OGGI.
Cambiare il mondo richiede iniziativa, coraggio, voglia di innovare. Il PD ha perso tutto ciò non per colpa di Renzi, ma per colpa di quella classe dirigente che anche tu stigmatizzi (ricopio: “fiacco, stanco, zeppo di opportunisti, zeppo di dirigenti senza nessuna capacità politica”).
Si può fare politica così?
La risposta non soffia nel vento; la risposta la porta Teresa.
Auguri a voi e famiglie! Auguri a tutti quelli che vogliono cambiare il mondo per davvero.
Caro Staino, sono nata di sinistra e morirò di sinistra, come la grande Teresa Bellanova e come tante altre e tanti altri che oggi militano in Italia Viva. Ed è esattamente per questo che ho seguito Matteo Renzi nel nuovo partito, uscendo, non senza tristezza, da un PD che ormai da anni vedevo impaludato e immodificabile nelle sue eterne dinamiche di guerre intestine, di gestione del potere fine a sé stesso da parte di dirigenti tanto ambiziosi quanto mediocri e ormai incapaci di proporre una visione e un progetto di Paese. Se guardavo, se guardo, agli ultimi dieci o quindici anni del mio ex partito, mi chiedo che cosa abbia realmente fatto per portare il nostro Paese fuori dalla sua condizione di minorità rispetto agli altri paesi europei più avanzati, in quasi tutti i campi: infrastrutture, politiche del lavoro, innovazione, diritti civili, parità di genere, politiche ambientali, politiche a favore dei giovani, della scuola e della famiglia e via dicendo.
Le risposte che mi dò sono francamente desolanti. Matteo Renzi aveva in testa un progetto per l’Italia, un progetto coraggioso e ambizioso che abbracciava tutti i campi e che aveva iniziato a realizzare con un’ottima squadra di governo. Poi il famoso referendum (che oggi a detta di molti aveva più di una ragion d’essere) lo ha visto sconfitto e costretto alle dimissioni.
Dove starebbe il suo tradimento?
Vogliamo parlare della guerra che subì all’interno del PD, di cui era diventato legittimamente segretario, attraverso le primarie stravinte?
Vogliamo parlare di contenuti, vogliamo finalmente smettere di essere manichei e ammettere che “la parte migliore del Paese” non è solo quella che vota per il PD, ma tutta quella parte sana del Paese, magari nemmeno tutta di sinistra, che vorrebbe vedere piani concreti e credibili di sviluppo, di crescita economica e culturale, di lotta alla povertà e all’emarginazione fatta non soltanto di assistenzialismo?
Ecco, io credo che Italia Viva stia realmente cercando di lottare per quegli obiettivi, anche talvolta si ha la sensazione di lottare contro i mulini a vento.
Con simpatia, Susanna Panzieri
Cara Susanna,
mi sa tanto che anche tu sei una di quelle compagne come Teresa e delle quali io mi innamoro subito. Tutto giusto quello che dici, in generale e sul PD in particolare, ma poi arrivi su Renzi e non posso seguirti. Renzi ha espresso un progetto e il referendum costituzionale era giusto, io l’ho difeso e l’ho votato, poi lui e solo lui ce lo ha fatto perdere. Da vero megalomane qual è ha messo la sua figura davanti all’obiettivo del referendum e il nostro elettorato lo ha punito. Capita quando ci si comporta così, come lui o come Salvini. E’ un segnale che determina l’essere un “grande dirigente”? Non mi sembra. Con l’Unità ha fatto lo stesso. Ha voluto scegliere lui i nuovi proprietari, gente che è risultata del tutto inaffidabile, ha voluto riaprirla e poi non ha dato nessun aiuto, né con un’intervista né con una riunione, con nulla. E quando gli hanno chiesto cosa pensasse di fare de l’Unità ha risposto: “cosa c’entro io? l’Unità è un giornale privato, non del PD”. E’ un agire da grande dirigente questo? Lo stesso ha fatto con la scuola di partito: grande grandissima idea perché il nostro partito ha abbandonato da tempo la formazione dei quadri, la cultura, la conoscenza, il cosa è fare politica e in questo senso la scuola è il primo punto da far rinascere e valorizzare. Sceglie un uomo giusto, una grande personalità in quel settore, Recalcati, dopo sei mesi lo abbandona in mutande su una strada di periferia. E’ un agire da grande dirigente politico questo? Ha convinto tutto il PD a fare il governo con Conte e con i grillini e poi, appena fatto il governo, rompe l’unità del partito. E’ un agire da grande dirigente questo? Va alle elezioni sperando di ottenere il 14-16% e si ritrova a quota 2-3%. E’ un’opera da grande dirigente questa?
Ora so che mi dirai anche tu, come più volte mi ripetono i renziani del mio blog, che sono un rancoroso ma chiunque non abbia pregiudizi può rendersi conto che non è vero, io analizzo i fatti e do un giudizio. Bello o brutto che sia è un giudizio sincero e non viziato da pregiudizio. Allora, in sintesi, come faccio ad aderire ad un gruppetto simile il cui leader è una persona inaffidabile, totalmente inaffidabile, politicamente stupida, che progetta cose giuste e le distrugge con le sue mani. Io non posso andare dietro a chi vende parole a vanvera, anche se queste parole sono belle, per me viene prima l’etica di una persona, il valore politico di una persona, la sua umiltà, la sua saggezza, questo è il leader che io cerco e non posso andare con uno solo perché i miei leader attuali non hanno le caratteristiche che io vorrei. Io prima vedo l’uomo e poi giudico le sue parole politiche. L’ho fatto con Grillo, l’ho fatto con Travaglio, l’ho fatto con i cosiddetti professori e l’ho fatto con Renzi. Non m’importa nulla che i loro progetti e le loro parole siano condivisibili. Se l’uomo è marcio marciranno anche quelle parole e quei progetti. Venite via da lì, giovani fanciulle innamorate, oppure offritemi un progetto ugualmente bello ma senza ciarlatani venditori di fumo.
Ti bacio e ti abbraccio con tanta stima e amicizia,
Sergio
Caro Sergio,
è facilissimo, e credo di averlo già fatto molte volte, confutare uno per uno i tuoi rilievi cosiddetti “politici”, ma in realtà tutti frutto di pregiudizi e non di giudizi, basati su fatti accertabili.
Vale per il referendum (nessun ruolo hanno avuto i cari compagni che brindavano alla sconfitta, o i costituzionalisti a gettone, o il pilatismo di certa stampa?), vale per il fallimento dell’Unità, della quale tu (e me ne dispiaccio) porti tutta la responsabilità, per averla trasformata in un giornale triste, musone, nostalgico, mille miglia lontano dalla verve culturale e politica di Bobo, vale per la scuola di partito di Recalcati, boicottata non dal suo ideatore, che infatti l’ha ripresa appena fatta Italia Viva, vale per la mossa di agosto 2019, che il PD ha subìto passivamente e di malavoglia, non capendo che lo sdoppiamento dei soggetti politici avrebbe permesso maggiore libertà di azione verso i cinquestelle, a patto di fare un gioco di squadra che il PD non ha voluto né vuole fare ancora adesso.
Puoi giudicare Renzi come vuoi dal punto di vista umano e personale: fatti tuoi, di cui a me non frega nulla. Io non lo conosco, mai parlato né tampoco lavorato insieme, quindi non posso e non voglio dare giudizi personali.
Ma giudizi politici, perdio sì che ne posso darne.
Tu giudichi “politicamente stupida” una persona, un leader politico, che da dieci anni occupa costantemente il centro del dibattito politico, che ha preso e prende iniziative coraggiose, che ha governato egregiamente (e lo riconoscono in tanti, seppur a denti stretti) per solo tre anni, purtroppo, realizzando quello che Teresa ti ha egregiamente illustrato e che è sotto gli occhi di tutti, ha interpretato il riformismo nel modo più pragmatico e concreto possibile, ha pestato molti, forse troppi, piedi ed ha pagato di persona.
Ma tu dici che l’uomo è marcio, e tu sei un uomo d’onore.
Peccato che ti rifiuti di separare il giudizio politico da altre tue personali e soggettive considerazioni; d’altronde lo dici chiaro: “Non m’importa nulla che i loro progetti e le loro parole siano condivisibili”.
Ma la politica si fa con i progetti, con le parole e con la partecipazione diretta.
Tieniti allora i tuoi attuali leader, fiacchi, stanchi, opportunisti, incapaci, (sono tutte parole tue!). Ma tanto cari e così poco impegnativi …!
Qui si fa politica, cercando di migliorare il Paese e non lasciarlo in mano a presunti leader, di cui conosciamo solo il pertinace attaccamento al potere.
Come ho già scritto, il PD si prende una bella responsabilità scegliendo l’asservimento a Conte piuttosto che un gioco di squadra con Italia Viva. Ne risponderà davanti al Paese.
Auguri e perdonatemi se mi sono intromesso nel dialogo tra te e Susanna. Sono certo che capirete…!
Cari frequentatori/ trici di questo blog,
Io ho creduto in Matteo Renzi e in quello che diceva, ma mi sono accorto troppo tardi della sua incapacità ad ascoltare coloro che la pensano diversamente da lui. Anzi dirò di più è sufficiente che tu gli obietti qualcosa ai suoi discorsi e alle sue proposte per farti cancellare dalle sue simpatie. A questo proposito allego qui sotto una mia lettera e-mail alla quale il senatore Matteo Renzi non ha mai risposto, in compenso mi rispondeva( e se volete poi posso certificarlo ) quando, gli facevo i complimenti per le sue proposte. Il PD, con alla guida Matteo Renzi, ha subito il 4/3 del 2018 una sconfitta clamorosa e ancor di più Matteo Renzi passando da un41% a un 19% scarso, di votanti applaudenti la sua linea politica , ma nonostante tutto non ha mai risposto alle domande degli italiani che non votarono per lui e continua a ripetere gli stessi errori. Ti continua a ripetere concetti che in teoria sono giusti, ma in pratica difficile da realizzare ed oltretutto lui non ha un piano per realizzarli se non quello dei tweet, dell’#, delle conferenze ecc. Certo essere d’accordo sulla filosofia di Matteo Renzi è abbastanza facile. Quando uno ti promette di conquistare la luna è difficile non concordare, ma quando poi scopri che lui vuole andarci con l’asino e allora ti rendi conto che non ha un piano,che non ha gli uomini e le donne in nessun reparto per costruire lo sbarco sulla luna.
Sicuramente Matteo Renzi non potrà realizzare le sue riforme senza l’accordo con un grande partito come il PD Che pur essendo, come sostengono i renziani per conto di Matteo, Un “partito morto” guidato da un segretario “inconcludente ed incompetente” ha vinto le ultime elezioni regionali in tre grandi regioni grazie alla linea politica di quest’ultimo.
Io penso, per concludere, che Matteo Renzi ed i suoi fedelissimi dovevano rimanere nel PD e rispondere alle domande, mie e di tante persone, nell’allegata lettera che io ho scritto a Matteo Renzi quando ancora era dirigente del partito democratico Italiano.
Naturalmente non mi aspetto nessuna risposta da Matteo Renzi e meno che meno dalla ministra Bellanova, ma ribadisco che si può governare solo con l’aiuto del compromesso delle idee. I proclami le filosofie se non sono condivise non puoi realizzarli. I progetti di Matteo Renzi e dei suoi fedelissimi li condividono in pochi, ma se loro si accontentano ed inneggiano al loro 5% auguri e buona fortuna.
Io continuo a credere nel PD, secondo partito italiano, “alla faccia” dei tanti fuoriusciti, soprattutto ex segretari nazionali. Credo inoltre che la politica del leader del partito democratico, Nicola Zingaretti, che non ho votato, si stia dimostrando come la migliore. Presto penso che il PD diventerà primo partito italiano. Spero di poter ancora colloquiare con chi pensa di aver sempre ragione non curandosi degli “altri”, soprattutto della gente comune alla quale il sottoscritto e’ fiero di appartenere.
Buona giornata a tutti e tutte. Antonio De Matteo Milano
Ecco la lettera a Matteo Renzi.
Oggetto: Perché il PD ha perso le elezioni politiche del 4/3/2018 e cosa ha sbagliato il suo ex segretario Matteo Renzi
Caro Matteo, Milano 1/10/ 2018
io ho creduto e credo in te e, dopo aver abbandonato gli ex comunisti ( Bersani e compagni), mi ritrovo spaesato e senza più il mio segretario preferito, ma, nonostante i miei quasi settant’anni, non mi arrendo e spero che tu faccia altrettanto. Vediamo insieme quali sono stati gli errori che abbiamo commesso e che cosa possiamo fare da adesso in poi. Io penso che abbiamo commesso i seguenti errori (dico abbiamo commesso, perché anch’io nonostante la mia età ho fatto i tuoi stessi errori):
1 ) non è possibile “rottamare“ facendo sparire con un colpo di bacchetta magica gli interessati; ma bisogna riciclarli tenendoli legati al “proprio carro”
2 ) prima di attaccare un’organizzazione bisogna inserire nella stessa i propri uomini;
3 ) I collaboratori non devono essere consenzienti a tutti i costi, ma indipendenti e leali e se ci accorgiamo che non lo sono bisogna sostituirli immediatamente;
4 ) le riforme fanno discusse direttamente con i cittadini e non nei palazzi e solo quando pensiamo che i cittadini a maggioranza ci seguono spingere per approvarle. Tutti I punti sopra descritti noi l’abbiamo realizzati all’incontrario. Abbiano pensato che D’Alema e compagni una volta isolati da tutti gli incarichi nel partito e nella società potessero “sparire” ed abbiamo sbagliato: sono tornati in campo contro di noi. Abbiamo attaccato la Cgil ma non ci siamo preoccupati di convincere la maggioranza o comunque una buona parte dei dirigenti che noi avevamo delle buone proposte (“I nostri uomini e donne” non c’erano). Abbiamo approvato la riforma “della buona scuola“ senza preoccuparci del parere positivo degli/delle insegnanti.
Ora cosa possiamo fare? Io penso che bisogna partire dai cittadini e ben fai a far la riunione con gli artigiani. Tu che sei un ex democristiano dovresti sapere meglio di me che provengo dalle file del partito comunista italiano Che per governare devi controllare le associazioni. Io ho un’idea che avevo esposto a suo tempo al tuo amico sindaco di Firenze (Quando tu eri presidente del consiglio dei ministri) senza ricevere nessuna risposta positiva. Eccola:
Vorrei costituire un’associazione per lo sviluppo e la difesa del posto di lavoro dall’operaio all’imprenditore. Se sei interessato ne possiamo parlare.
Caro Matteo facciamoci coraggio e non molliamo: l’Italia ha bisogno di te e forse anche di me (ancora per poco). Un grande abbraccio Antonio De Matteo
Inviato da iPad
Un bel contributo, grazie.
Sergio
Caro Bobo,
Voglio aggiungere una sola annotazione , che Renzi possa essere una personalità nel ns panorama controversa, egocentrico e narcisista, e questi aspetti lo spingono sempre a prendere in mano la palla da bowling e cercare di fare strike,. Che ci riesca o meno ê importante, ma al tempo stesso, e in questi giorni ne abbiamo la conferma, si conferma come l’unico politico in grado di esprimere e prendere una posizione netta.
Con CIAO prova l’ennesimo tentativo di fare cadere tutti i birilli con un solo colpo ……. piaccia o meno rimane un “colpo da maestro” sò che da molti del PD è un pensiero condiviso, che bisbigliano nei corridoi ma che nessuno ha il coraggio di alzare il tono di voce e di metterci la faccia.
Hai perfettamente ragione. Basta sostituire il nome. Se il nome è il suo tutto andrà a puttane.
Caro Sergio.
Avevo promesso che con la replica alla tua risposta avrei chiuso, poi ho letto la lettera di Susanna e la tua risposta e devo rimangiarmi la promessa.
Seguo la tua sequenza degli argomenti.
Referendum. E’ vero che Renzi ha sbagliato nel personalizzarlo ma, soprattutto, nel cercare di stravincerlo, la qual cosa ha dato fastidio a quelli della “ditta”. Ma io mi chiedo, cosa temevano i “sinistri duri e puri”, che vincendolo diventasse troppo potente e che poi li avrebbe rottamati tutti? E comunque, sarebbe stato più importante vincere il referendum, aprendo una stagione vera di riforme più che necessarie al Paese, o battere Renzi, che altrimenti sarebbe divenuto troppo potente ma che era, in ogni caso, il Segretario del PD e il PdC in carica? Chi ha fatto prevalere la seconda ipotesi, schierandogli contro tutto l’ambaradan in mano a partito e sindacato, con tutte le organizzazioni ad essi collegate, stante che ne controllava e controlla tutti gli apparati? Perché, tu dovresti saperlo, è da sempre un principio irrinunciabile dei “sinistri” quello di accaparrarsi i ruoli di comando. Alle balle su Renzi che non faceva “cose di sinistra” non credevano neppure loro. Basterebbe ricordare che quando Prodi nel 2001 rivinse per un’inezia contro il Berlusca, in programma c’era la cancellazione di tutte le leggi ad personam che Silvio s’era fatto votare, ma per vederne abolita una abbiamo dovuto attendere il ripristino del reato di falso in bilancio approvato durante il governo Renzi!
L’Unità. So che è stata la causa principale della tua rottura con Renzi e tu sai che all’epoca anch’io fui molto critico con lui, come ti dimostrai girandoti copia della mail che gli avevo inviato. Tuttavia, successivamente riflettei a lungo sulla vicenda chiedendomi perché mai quelli della “ditta” si fossero disinteressati del giornale a tal punto che, prima di quella avvenuta con te, di chiusure ce n’erano già state altre due! D’altro canto, quando tu partito per “clientelismo” implementi l’organico dei giornalisti in misura esorbitante (tanto poi c’è il finanziamento dello stato!), quando il finanziamento ti viene a mancare e le vendite sono quelle che sono, è evidente che puoi solo chiudere bottega! Resta da chiedersi di quel MEZZO MILIARDO abbondante che il partito ha accumulato e blindato in oltre 50 (cinquanta) fondazione (altro che OPEN!): la “ditta” cosa pensa di farne? Perché non ha mai pensato di utilizzarne una parte per finanziare un serio progetto di stampa di partito? Cosa ne fa, riempie la vasca da bagno di dobloni d’oro perché Sposetti, come Paperon de’ Paperoni, ci si tuffi dentro? (Qui ci starebbe bene una bella vignetta delle tue!)
Scuola di partito. Ti ha risposto Ernesto, non ho altro da aggiungere.
L’unità del partito. Che non ci fosse più, da un pezzo, lo sai bene anche tu. E non puoi far finta di dimenticare che l’accordo coi 5 stelle Renzi l’ha cercato per evitare i pieni poteri al TRUCE padano, con la Giorgina ministro dell’Interno e il Berlusca prossimo PdR! A noi è costato un capitale in Maalox, ma spero tu sia cosciente di cos’ha evitato all’Italia con quella mossa (del cavallo!).
Nuove elezioni. Non mi risulta che Renzi voglia andare a nuove elezioni, né che abbia ipotizzato Italia Viva al 14 – 16%. Quanto al 2 -3%, era quello che i sondaggi ci davano anche prima delle regionali, poi (dato del ministero dell’Interno) IV ha realizzato il 5,5% su scala nazionale. Non un gran risultato, d’accordo, noi tutti ci attendevamo di più, ma abbiamo dovuto prendere atto della realtà, di ciò che succede in Italia. Come il fatto che appena Renzi è uscito dal PD, mentre IV viaggiava a oltre mille nuovi iscritti al giorno, chissà come chissà perché, è scoppiato il “caso” Open. Perché, forse non ci fai caso, ma ogni volta che Renzi rialza la testa succede qualcosa di strano, però sempre a suo danno!
Su tutto il resto, cioè la parte in cui a mio giudizio ti contraddici di continuo, preferisco non pronunciarmi. Ormai sono convinto che quando parli di Renzi o esprimi giudizi su di lui, anche se affermi il contrario, tu sia condizionato da un pregiudizio di fondo dal quale non riesci a liberarti.
Non è che voi toscani siete sempre condizionati dallo storico dualismo di Guelfi e Ghibellini, vero?
Mi perdonerai la lunghezza, ma non ho il dono della sintesi.
Ciao Sergio, buona vita a te e ai tuoi cari.
Silvano
Sei un buon avvocato di difesa della ditta Renzi.
Un’unica cosa: cerca di non usare il termine “ambaradan”, lo so che è un termine ancora molto diffuso in Italia ma purtroppo quello è il nome di un vergognoso genocidio compiuto dagli Italiani in Etiopia. Non vuol dire “confusione”.
Per il resto grazie del contributo, ci rifletto.
Sergio
Caro Sergio,
è difficile parlare con coloro che hanno una fede integralista e inconfutabile nei confronti del proprio “ dio”: la ragione non può competere con la fede. Qualsiasi compromesso è nullo a meno che tu non reciti la loro stessa “avemaria”. I problemi si risolvono solo con l’aiuto del loro “ dio “ e quindi basta solo pregare ed ascoltare la parola della loro guida. Io però, e penso anche tu Sergio, preferisco essere considerato “un blasfema, un mediocre, un poco di buono, uno che fa perdere il treno al nostro paese, un senza cervello, eccetera“, ma continuare a dire la mia senza l’aiuto del loro “ dio”.
Per fortuna siamo ancora in tanti e quindi primo o poi anche loro dovranno scegliere un “dio” più accomodante, che accetti anche le nostre proposte ed il compromesso con le nostre idee, se vogliono viaggiare sullo stesso nostro treno. Naturalmente poi sono liberi di prendere il treno nella direzione opposta alla nostra sperando di non fare la stessa fine di un certo Bertinotti. Un altro “dio” che noi poveri profani non abbiamo capito e non abbiamo votato facendolo uscire definitivamente dalla scena politica. Chiedo scusa a tutti e tutte per aver occupato fin troppo spazio inutilmente su questo blog per il suddetto argomento. Prometto di non parteciperò più alla discussione sullo stesso. Buon primo weekend del 2021 ed un caro saluto. Antonio De Matteo Milano
Ecco, è meglio che tu la chiuda qui, perché la stai facendo abbondantemente fuori dal vaso, offendendo gratuitamente chi non la pensa come te.
I paralleli con Bertinotti e le accuse di integralismo fanatico mostrano anche che con l’analisi politica non hai molta dimestichezza.
Mi dispiace iniziare l’anno con una polemica così radicale, ma io credo che serva sempre il rispetto reciproco, su questo blog come dappertutto.
Caro Ernesto,
io non voglio offendere nessuno e meno che meno te.
Nella precedente comunicazione ho commesso un errore di dettatura e preciso la frase. Prometto di non parlare più dei meriti o demeriti di Matteo Renzi. Faccio presente che, a causa dei difetti della mia prostata da vecchio, a volta mi capita di non centrare il vaso, ma accetto consigli e cerco di rimediare. Aldilà delle polemiche inutili, io vorrei evitare la caduta dell’attuale governo senza una prospettiva. Tu, caro Ernesto, se non mi consideri uno ” scomunicato” mi sai spiegare come se ne esce da questo disastro in cui il mondo intero naviga? Politicamrnte, visto che tu sei molto più bravo del sottoscritto, come si può evitare la polverizzazione del centro sinistra consegnando l’Italia al centro destra che si presenta unito nonostante i loro contrasti? Io penso che solo con il compromesso dell’idee si possa trovare una soluzione. Le cosiddette “questioni di principio” non aiutano a trovare un accordo. Io se potessi parlare con Matteo Renzi a quattro occhi gli chiederei: ma tu quando hai deciso che si poteva governare il nostro paese insieme al movimento cinque stelle avevi un algoritmo per colloqiare con quest’ultimo e se si qual’era? Naturalmente io non posso, come ho ampliamente dimostrato.Provaci tu Ernesto e fai sapere al popolo Italiano con chi Matteo Renzi vuole governare e se ha un programma condiviso dai suoi allegati ammesso che ne abbia.
Concludo. Non mi pare di essere offensivo se chiedo al mio compagno di viaggio, sempre a quattro occhi: cosa vuoi per continuare a camminare insieme nella stessa direzione ? Poi insieme limando gli spigoli forse troveremo una soluzione. Io non sono mai stato “un uomo di parte” : mi interessa trovare una soluzione per la mia comunità rispettando le idee altrui che però non sono disposto a subire con l’imposizione. Forza, popolo variegato del centrosinistra, troviamo una soluzione per stare insieme e convincere il movimento 5 stelle a stare con noi: è l’unica soluzione per battere il centrodestra e continuare a governare la nostra bella Italia, secondo me. Che la fortuna sia con noi.Ringrazio, tutti quelli che mi hanno prestato attenzione e li saluto con affetto. Antonio De Matteo MI
Ti sembra una “questione di principio” come spendere 300 miliardi nei prossimi tre o quattro anni? A me no, a me pare sostanza, e pure bella densa.
Per il resto, wait and see…
Sai com’è la storia del filo e della tela? Chi ne ha, tesse… dai tempi di Cavour, detto appunto “il grande tessitore”.
Auguri!
“Aspetta e guarda“, intanto il malato grave muore ed i 300 miliardi di€ li spenderanno gli avvoltoi presenti nel centrodestra che gia si fregano le mani.
Però tranquilli al centrosinistra resteranno “ le questioni di principio” ed i grandi leader mancati che speravano di diventare come Cavour che tessette la tela per la bandiera dell’Italia unita e scrisse una pagina importante della storia umana. Finirà Come dicevano e dicono i francesi che tifano per L’ individualismo : chacun pour soi, Dieu pour tous? Io non credo nel si. Non mi arrendo resisto, avanzo, spero e mi auguro Che il centro sinistra insieme con il movimento cinque stelle possano trovare un accordo per governare l’Italia per parecchi anni in nome del pronome “ noi” limitando “’ io”. Auguri a tutto il centrosinistra e speriamo che rinsavisca: dobbiamo stare insieme e lottare per tutti quei valori che condividiamo a volte in modo diverso. Buona giornata a tutti/e Antonio De Matteo Milano
Sono pienamente d’accordo con te e la frase “Progetta cose giuste e poi le distrugge con le sue mani” hai disegnato da bravo vignettista il personaggio.
Più che con le sue mani direi per il suo Ego che lo eleva quasi a rango di sbruffone.
Come può un segretario di partito dileggiare un suo sottosegretario con la frase “Fassina chi?”, o con “Letta stai sereno”.
Dare dei pelandroni ai giudici che non “vogliono ridursi le ferie”, sull’Unità hai detto tu, digerire senza colpo ferire le dimissioni da capo gruppo alla camera di Speranza, umiliare il “vecchietto” De Mita in un confronto televisivo e subirne la sua risposta piccante senza colpo ferire e si potrebbe continuare all’infinito, mi limito alle decine di volte che negava di preparare la scissione “io la scissione l’ho subita” ed invece aveva già depositato il simbolo.
Si è scavato la terra sotto i piedi da solo creandosi tanti nemici e conquistandosi il giudizio di inaffidabile che in un Paese che si regge sulle coalizioni è un giudizio mortale.
La sua arroganza l’ho sempre scambiata per il caratteraccio che tanti toscani si portano dietro come caratteristica ed invece mi sbagliavo, era solo Ego.
Oggi lo vedo e lo ascolto al Senato minacciando le dimissioni del Governo che lui ha voluto, attaccando il Presidente che lui ha voluto tra sorrisini e applausi della Destra parlamentare.
Mi aspetto una seconda mossa del cavallo: un nuovo ribaltone con o senza Draghi.
Ciro Rosiello
Ottima risposta Sergio data a Susanna. Anche io ho sostenuto convintamente Renzi nelle diverse primarie, ma con il passare del tempo e dei comportamenti tenuti, ha dimostrato tutti i limiti che hai sottolineato.
Bruno Ceppitelli
Caro Staino,
rispondo alle tue considerazioni su Renzi, sul PD , sul quotidiano l’Unità. Rispondo da abbonato al quotidiano da te diretto. Molte cose riportate dalle tue critiche si sono verificate, ma nello stesso tempo le tue critiche non riportano il quadro in cui sono avvenute. Renzi per le sue azioni politiche è stato investito da pesanti azioni negative a 360 gradi. E’ stata attaccata la sua famiglia, i suo più stretti collaboratori da un fronte trasversale che andava da tutta la politica, la finanza, la Banca d’Italia, i sindacati, la magistratura, le associazioni come l’ANPI. Il PD non l’attaccava personalmente, ma non esprimeva mai vera solidarietà e respingimento delle accuse più infamanti. Se ricordi si facevano numerose direzioni del PD per prendere e condividere le decisioni, sempre condivise a maggioranza e subito dopo smentite ne colloqui privati con i media da parte dei nostri dirigenti. Ti rammento anche il quotidiano che tu dirigevi. Ti ricorderai che io mossi alcune critiche sulla conduzione del giornale sulle vicende estere, in particolare sulla Turchia dove stava avanzando la presa di potere di Erdogan. Critiche e perplessità alle quali risposi tu direttamente. Come anche mi rendessi noto della scarsa diffusione del giornale in quanto , per le scarse quote vendute, era destinato dalle stamperie ad una stampa ed uscita dopo la stampa delle copie dei giornali con maggiore diffusione. Io ero un abbonato digitale, ma eravamo pochi e l’Unità non vendeva molte copie. La realtà della sua sopravvivenza implicava un costante e forte finanziamento continuo e soprattutto una quantità di lettori che non vi erano. Il quotidiano era la maggior parte citato per le tue vignette. Critichi Renzi. Libero di farlo, ma hai mai fatto una riflessione critica su un gruppo dirigente del PD anti Renzi? Eppure a più riprese nelle primarie Renzi fu confermato a larghissima maggioranza. Hai mai affrontato le uscite di Bersani accolto in forma stabile in molti talk show. Su Enrico Letta la campagna mediatica si è sbizzarrita sul termine “stai sereno”, ma la decisione fu presa e condivisa da tutto il gruppo dirigente del PD, ma alla fine, chi veniva indicato come artefice di una decisione personale per proprio tornaconto, era solo Renzi. Ti sei mai domandato perché molti, come me hanno abbandonato il PD? Eppure molti di noi hanno una lunga storia con la sinistra a cominciare dal PCI. Chiudo queste osservazioni con la seguente considerazione: ti sei reso conto che in questa fase storica dominata dagli effetti della pandemia l’unica realtà politica che pone e combatte per il futuro dell’Italia e la sua rinascita è Italia Viva e Renzi, L’opposizione è inesistente e confusa, la maggioranza si dimena tra la crisi esistenziale del M5S e l’immobilismo del PD. Ieri, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo discorso di fine anno ha ricordato come sia necessario, in maniera coesa, affrontare e trovare soluzioni proprio su quei punti sollevati da Renzi ed Italia Viva. Ciao ed auguri di un Buon Anno 2021.
Gianfranco Tulini
Caro Gianfranco,
mi meraviglia che tu non abbia notato che io MAI ho fatto sconti al mio partito dal PCI al PD. D’alema l’ho fatto nero dimostrando come sia stato nei fatti uno dei massimi danni che ha avuto la sinistra .E’ quello che ha aperto la strada a Renzi. Anche Bersani , dopo la sua fuga dal PD non gode piu delle mie simpatie. Io invece, ho appoggiato Renzi sia con il Referendum sia con L’unità . Quindi parlo a ragion veduta. So bene che quel che sta dicendo ora Renzi è cosa giusta ma, non mi fido di lui. Ormai è chiaro che lui si appropria di cose giuste solo per i suoi interessi personali . Per questo vorrei che queste cose le dicesse il Pd attraverso Teresa tornata con noi. E’ chiaro?
Tanti auguri anche a te compagno Tulini.
Caro Sergio,
cosa aggiungere alla tua risposta dettagliata e argomentata alla lettera di Susanna Panzieri che, se mi autorizzi, condivido appieno ?
Nulla, se non una piccola, banale se vuoi, considerazione.
Premetto solo che, come te, anche io al referendum sulla riforma costituzionale propugnata da Renzi ho votato perché venisse approvata, in quanto ritenevo che non rappresentasse un vulnus drammatico della nostra democrazia ma un’occasione per aggiornare “la più bella Costituzione del mondo” che, inevitabilmente, con il trascorrere del tempo aveva necessità di un lifting (tra umoristi mi permetti la battuta).
Dice Panzieri:” Se guardavo, se guardo, agli ultimi dieci o quindici anni del mio ex partito, mi chiedo che cosa abbia realmente fatto (ecc.).”
Sorge spontanea la domanda: ci vogliono, in politica, 10 o 15 anni per capire che sei nel posto sbagliato? Caspita. E quando lo capisci cosa fai?
Invece di dirti che hai sbagliato a scegliere il partito (succede…) e che è meglio fare almeno un anno sabbatico prima di commettere un nuovo errore e rimettere ordine nelle idee, si salta su un nuovo carro nuovamente con la certezza di essere dalla parte del giusto, della verità?
Ne ho conosciuto tanti così, a partire da quei dirigenti, di cui ometto per carità i nomi, che, a lungo, per me furono tra i miei punti di riferimento nel PCI.
Cosa mi colpì di loro? Che intervistati dissero che era vero che non avevano capito quello che era avvenuto nell’Unione Sovietica, e che malgrado ciò ritenevano che chiudere con l’esperienza del PCI fosse stato un errore. Non un cenno di contrizione, non una parola di compunzione. Abbiamo sbagliato, pazienza.
Mi pare un modo troppo semplice per continuare a galleggiare in politica, il modo sbagliato.
Buona anno a te e famiglia!
Claudio Mellana
Caro Sergio,
concordo in pieno con quello che scrivi, però manca nella tua risposta il perché Renzi si comporti così.
L’unica giustificazione è una sola, visto che è una persona intelligente, fa solo il suo interesse e col fine di promuovere la sua carriera politica fa scelte spregiudicate. Ha prima pugnalato alle spalle il suo compagno della Margherita Lapo Pistelli per diventare Sindaco di Firenze; si è costruito La Leopolda per avviare la scalata al PD e coltivare il culto della sua personalità; ha dato il benservito a Letta per diventare Primo Ministro; ha “mandato a puttane” il suo progetto riformatore che si è chiuso con la sconfitta del Referendum costituzionale perché voleva che fosse il suo successo personale; dopo la sconfitta elettorale ha abbandonato il PD per creare il suo partito personale per contare di più nel Governo che aveva contribuito a far nascere. Ed ora sarà capace di mollare anche quelli che in Italia Viva credono ancora in lui, perché con le sparate di questi giorni cerca di accreditarsi come un politico intelligente agli occhi di chi all’estero non lo conosce bene e costruire una sua collocazione redditizia, visto le scarse prospettive politiche in patria al momento di nuove elezioni. Con questa chiave di lettura, oggi, tutte le scelte di Renzi risultano coerenti!
Con affetto,
Elio
Caro Elio,
la tua intuizione sugli “esteri” mi sembra particolarmente interessante. Credo anch’io che sarà la prossima mossa del nostro visto che in Italia non raccoglie quasi più nulla. Di Maio per levarselo di torno lo aiuterà.
Ciao,
Sergio
Sergio, Sergio,
Il tuo pregiudizio, preconcetto, è talmente mastodontico che non ti accorgi di scrivere frasi assurde come “lui si appropria di cose giuste solo per i suoi interessi personali”.
Ma ti rendi conto?
Si appropria di che? A chi avrebbe scippato le cose giuste? Qual è l’interesse personale ad essere la persona più odiata d’Italia?
Conosci politici che non sia pongano (o almeno cerchino di farlo) come protagonisti? Ti piacciono i politici comprimari, o le comparse?
Non ti riconosco più… sembri Travaglio, ma almeno lui ha interessi diretti. Tu no. Ne sono certo. Torniamo a parlare di politica, ti prego! Ne siamo capaci, da sempre…
Caro Sergio
come sono d’accordo con te e come mi fa piacere esserlo! Bravo.
Solo… io non mi capacito come dirigenti tutt’altro che ingenue e sprovvedute (Teresa,Susanna) possano non vedere quello che vedi tu e che anche a me appare così evidente. Io ho anche condiviso il tuo percorso, la speranza in lui, il Sì al referendum, lo stupore rispetto alla capacità di Renzi di farsi tutti nemici (ANPI, CGIL, compagni di partito) o se vuoi l’incapacità di indurre qualcuno a rimanergli vicino. Salvo ovviamente dame e cavalier serventi della sua corte, dei quali non riesco ad avere stima o nostalgia, ma forse tu li conosci meglio. E bada, non è nemmeno una questione di “obiettivi”, perché su alcuni temi può avere ragione Renzi, e può avere ragione perfino Calenda (altro suo ex sodale). E’ una questione di Politica, con la P maiuscola. La politica di Renzi non ha la maiuscola, anzi spesso si dimostra la peggiore che ci sia.
Alla fin fine i due Matteo si specchiano e in parte si alimentano l’un l’altro. Così lontani entrambi, invece, dal Matteo del Vangelo, quello che piace tanto – giustamente – al Papa.
Non ti tedio oltre. Grazie di scrivere, grazie di leggermi.
Auguri
Saverio
Caro Saverio, non ti conosco e non ne soffro.
Chi sei? Sei tu che metti le maiuscole alla politica? Sei il maiuscolista di corte?
Sarebbero apprezzati commenti di merito sulla situazione in atto, sul Recovery Plan, sul MES, sulle vaccinazioni, sugli investimenti e le riforme da fare.
Se invece ti diverte mettere le maiuscole, prego. Ma il tuo contributo al dibattito è scarso, in verità.
Gentile Trotta,
se sei il medico di Paola, comincio ringraziandoti per quello che fai e ho diversi motivi per rispettarti profondamente… ma non sono certo che tu sia lui. Non importa. Nemmeno io soffro a non conoscerti, anche se conoscersi non è inutile a valutare ciò che si scrive e si legge. Ok sono il maiuscolatore di corte, l’epiteto è carino, te ne dò atto. Cercherò d’esserne degno. Ho premesso che Renzi – Italia Viva – può avere ragione, su alcuni punti. E non perché anche un orologio fermo due volte al giorno segna l’ora giusta. Ma non sopporto il ricatto continuo agli alleati al governo. Come non ho sopportato il NO da Fazio prima, e poi il SI detto in quel modo all’alleanza con il Movimento 5 S. Andare al governo con il PD, prima, e poi estrarre dal cilindro il coniglio del nuovo partito. Per dirne solo due, belle grosse però. Riconosco la non comune astuzia opportunista di Renzi, ma in politica preferisco chi all’intelligenza unisce altruismo e generosità d’animo. E allora il PD? Ma certo, figurati. Ti pare davvero un argomento, adesso? A me no. A me pare che occorra trovare la quadra senza consegnare il Paese alle destre. Questo non significa dire che Italia Viva faccia proposte senza senso. Significa che non condivido SOPRATTUTTO il modo di farle.
Guarda in questo momento storico per il pianeta causa virus , penso che non sia il momento di polemiche nel GOVERNO, certamente ci sono problemi con i 5 stelle e IV la quale con un gruppetto di parlamentari tutti eletti con i voti del PD minaccia sempre di uscire dal governo per poi dire non saremo noi a fare cadere il governo , presunzione pura dal basso di proiezioni da 2 % 3 % , sempre alle solite il TOPOLINO che vuole dettare legge minacciando l’ elefante, vizio vecchio di chi sa di non contare nulla , RENZI ha fatto e disfatto nel PD, quello che ha voluto , la rottamazione, brutta espressione, purtroppo l’abbiamo sostenuta quasi tutti nel PD , si da il caso che con il suo drappellò di fedeli personali non l’avrebbe realizzata, Ci ha illuso o meglio ci abbiamo voluto credere , chi ha vissuto quei momenti sa quali sono i passaggi più importanti, velocemente, elezioni europee con LUI IL PD SOPRA IL 40 % , molti furono presi da un delirio di onnipotenza, il RENZI diventava sempre più rottamatore e presuntuoso , difatti al REFERENDUM , a cui io ho votato SI , fece la rottamazione a tutto il mondo sociale civile politico della “ sinistra , CGIL ANPI ARCI PARTITI DI “ sinistra , “ vecchi “provenienti dal ex PCI dentro il PD tutti da rottamare , a DESTRA tutti da battere ma strizzando l’occhio ad ALFANO, credendo che fosse il nuovo centro destra moderato , in sostanza tutta l’esperienza la provenienza l’impegno di una “ sinistra “, sicuramente “ conservatrice “ con dei problemi di rinnovamento ma non da buttare, era diventata un ostacolo , risultato più cresceva la sua personalizzazione nel PD , più l’uomo diventava arrogante , più aveva de FEDELI che del PD se ne fregavano poco e nulla , che guardavano solo alla sua persona fino a sostenere, lo facevano a gran voce tutti i siti nati al tempo per RENZI , alcuni senza PD , tutti uniti nel sostenere “ cacciali “ tutti e fai un nostro partito RENZI PRESIDENTE, Risultato , era naturale è una legge , ad azione reazione, difatti a parte quelli contro dai primi momenti , vedi D’Alema e Bersani , i così detti da lui , GUFI REMATORI CONTRO lievitavano dentro il PD . Arriviamo alle ultime elezioni politiche, minimo storico , 18 , 2 % piu o meno. Vogliamo dare la “ colpa “ ai REMATORI CONTRO O ALLA SINISTRA VECCHIA , o magari ci saranno pure state promesse non mantenute quando era al governo , so benissimo che prendere un paese dopo la FORNERO non era facile fare riforme, lavoro pensioni scuola ricerca grandi opere caste ,queste ultime mai nemmeno prese in considerazione da RENZI , solo il BERSANI riuscì a fare 3 lenzuolate, promettere 10 e poi realizzare 2 , certo meglio di niente, ma la gente non è tutta distratta ,la gente se tu prometti vuole , purtroppo anche velocemente, e lo hanno punito . Vogliono parlare della storia del PD dopo la sconfitta, SEGRETARIO MARTINA, RENZI non ha mai ripeto mai presenziato a una riunione di segreteria e di direzione nazionale, sempre latitante mai una parola sulla situazione, sicuro meditava un suo partito , difatti lo ha fatto . Ora che alcuni come la BELLANOVA lo hanno seguito fa parte del LIBERI TUTTI, è un suo diritto , ma come dice ZINGARETTI, il PD E IV SONO INCOMPATIBILI , poi credere che RENZI E IV siamo la nuova SINISTRA RIFORMISTA personalmente la vedo come un paradosso, teniamo conto che oggi i parlamentari di IV campano tutti con i voti del PD . Vogliono fare una crisi di governo, si accomodino pure , il PD con tutti i suoi “ problemi “ non rischia di uscire dal parlamento , RENZI E IV SI , soprattutto se si farà una nuova legge elettorale che preveda uno sbarramento almeno al 4 %, fosse per me lo metterei al 7 % . Si potrebbe questionare all’infinito …. ma la realtà conta, oggi il PD resta il punto fermo dei DEMOCRATICI resta una casa , certamente ancora in costruzione, al momento della sua costituzione anno 2007 Walter Veltroni primo segretario disse : finalmente i democratici hanno una casa in comune su cui lavorare per il futuro soprattutto per le nuove generazioni . Poi tutti i discorsi su fusione a freddo analisi logiche critiche ecc ecc lasciano un fatto , il PD C’è ancora ed è sopra il 20 % , da questo noi del PD PARTIAMO . PS , per quelli che dicono io provengo dal ex pci ecc ecc e poi si sentono delusi dal PD e fanno altri piccoli partiti , divisioni, bene io provengo dalla FGCI segretario di circolo , poi PCI sempre in segreteria e a volte segretario di sezione dalla Bolognina in poi PDS DS PD . Questa è il treno che ancora viaggia , altri tipo RIFONDAZIONE COMUNISTA sono scesi dalla Bolognina e stanno scomparendo nelle riserve. STESSA fine rischiano tutte le piccole formazioni a destra e sinistra del PD . Qualcuno non se n’è accorto ma i NUMERI CONTANO e stare dentro a una grande esperienza bisogna esserne capaci bisogna crederci bisogna sapere stare insieme anche con diversità, chi se ne va , anche se è un suo diritto, HA SEMPRE TORTO. GIOVANNI ORNATI.
Caro Staino, sono d’accordo, come già saprai se ti ricordi di me..!) con la bellissima lettera di Susanna Panzieri. Anche io sono sempre stata di sinistra e così morirò.
Non posso sperare che tu ti innamori anche di me…,ma ti posso dire che io NON sono iscritta a IV ,sono molto triste per l’intollerabile è incredibile comportamento passivo del Pd…
La faccio breve. A prescindere per una volta dalle reazioni personali a Renzi, e sui problemi seri ( Recovery Fund ecc….)il momento è difficile e importante.
Mi piace quello che dice Sabino Cassese.
E continuò a sperare..
Ti abbraccio con tanto affetto e stima
Rossana che ha la politica nel suo DNA!
Da molto tempo non intervengo su questo blog anche se lo seguo sempre ma ora voglio dire la mia se mi è consentito.
Mentre la mission di Sergio e di alcuni altri è quella di screditare Renzi ,costi quel che costi, attraverso le solite masturbazioni celebrali , Vi faccio presente che in Italia si muore e non solo di Virus, sta morendo l’economia e questo creerà danni incalcolabili anche sul piano della tenuta democratica di questo paese.
Gli appelli al compromesso, caro Antonio, non servono a nulla, serve spendere bene i soldi in arrivo dalla UE altrimenti saremo fottuti noi e le generazioni future.
Non mi interessa se Renzi è antipatico o ha fatto chiudere l’Unita, qualsiasi segretario minimamente accorto in economia l’avrebbe chiusa.
Penso che prendere i soldi del MES significherebbe creare migliaia di nuovi posti di lavoro oltre che a dare un servizio sanitario al paese e che sgravati di questo peso tutte le risorse vengano utilizzate per la crescita.
Per sopperire a quello che avverrà quando le aziende potranno licenziare è necessario spendere in infrastrutture, in cultura, nel turismo, nelle tecnologie volte alla salvaguardia dell’ambiente , nel venire incontro a quelle attività economiche che più hanno sofferto questa crisi .
Si prospettano milioni di licenziamenti e questo ci impone di farle subito queste scelte altrimenti c’è le persone scenderanno giustamente in piazza e non seguiranno noi ma i soliti buffoni di Lega e 5S e la sinistra sarà sepolta per sempre. E non ci sarà sindacato che tenga. Ma dove sono finiti i sindacalisti che tanto hanno fatto per sconfiggere al referendum 2016 il famigerato Renzi? Mi risulta che anche Conte ( Cavour)non li tenga molto in considerazione.
Il momento è molto serio e difficile e Vi invito a leggere le proposte che IV ha fatto al governo. Sono sicuro che se alla fine non ci fosse la firma di IV direste che è tutto vero e giusto.
Di queste cose dovremmo discutere non di rancori.
E’ verissimo, Marco, è quello che sto dicendo anch’io. Se alla fine di quel documento ci fosse la firma di Teresa Bellanova e non quella di Renzi sarei felice e d’accordo. Però stai attento, non è per rancore che io ce l’ho con Renzi. Il rancore non c’entra nulla, c’entrano le sue capacità e la sua voglia di potere ed il suo cinismo operativo volto solo alla ricerca di potere. Quindi prego te e tutti gli altri di finirla di dire che io ce l’ho con Renzi perché ha chiuso l’Unità: NON E’ VERO. Lo ripeto: quando io ho chiesto a Renzi se lui aveva intenzione di chiudere l’Unità lui mi ha risposto (e conservo l’sms originale): “Io l’Unità non la chiudo, io la faccio vivere, fosse anche l’ultima cosa che faccio in vita mia”. Questo ha risposto e sulla base di questo io mi sono messo al lavoro. Dopo alcuni mesi di lavoro in cui lui non si è mai visto, in cui lui ha abbandonato tutto senza nessuna discussione, senza nessun approfondimento, a domanda di Repubblica ha risposto: “che c’entro io con l’Unità? L’Unità è una ditta privata, il PD non c’entra”. Questa è la ragione per cui ho perso la fiducia in lui, perché è sua caratteristica fare delle scelte e abbandonarle in mezzo ad una strada con tutti quelli che ha messo in mezzo. nel momento in cui lui non gli serve più. Lo stesso farà con queste splendide parole di critica al nostro governo. Appena gli daranno del potere le butterà al macero. Mi dispiace per Teresa perché andrà nel macero anche lei che non se lo merita.
Sergio
Credo che sia tempo perso continuare a sperare che ci possa essere un “‘dialogo” con chi sistematicamente continua a “ minacciare “ nel governo dicendo , o si fa come diciamo noi o ritiriamo i ministri e usciamo dal governo. Poi che pena sentire di giudizi del tipo “ l’intollerabile è incredibile comportamento passivo del PD . Se il PD è intollerabile mi si dica cosa è CONTE e i 5 stelle per non parlare di L&U , a me viene spontaneo chiedermi , ma è mai possibile che qualcuno non abbia ancora compreso che siamo davanti a una situazione straordinaria pericolosa del virus , che per senso di RESPONSABILITÀ tutte le “riforme “ tipo lavoro scuola pensioni ricerca contratti grandi opere ecc ecc non partono non perché c’è l’intollerabile comportamento passivo del PD , è la situazione straordinaria attuale che non permette il FARE , a parte la questione del MES dove ci sono problemi dentro i 5 stelle non dentro il PD , cosa dovrebbe fare il PD per essere coerente secondo RENZI E IV fare cadere il governo? Per ottenere cosa ? Andare a elezioni anticipate in ordine sparso, visto che fare cadere l’attuale governo lascerebbe una situazione di non incompatibilità tra gli attuali componenti, con tante grazie delle destre che già sono organizzati e “ unite “ con quattro frasi fatte , ma veramente IV crede che con la sua “ demagogia “ attuale sia una mossa vincente consegnare in una situazione straordinaria pericolosa alle DESTRE il PAESE ? Vogliono questo ? Perché così succederà se cade il governo, a me pare una mossa da masochisti , poi senza tenere conto che se si dovesse andare a elezioni anticipate prima si discuterebbe per una nuova legge elettorale che , con sbarramento perlomeno al 4% , credo che qualcuno rischia di non entrare in parlamento, e questo non è il PD , allora la questione come ha detto ZINGARETTI sta nel fatto che non siamo compatibili con IV , e che problemi certamente ci sono dentro il governo , ma non è questo il momento di farlo cadere, prima si gestisce questa situazione straordinaria pericolosa e poi si vedrà , credo che sia un grande senso di responsabilità, oppure qualcuno sottovaluta la questione VIRUS, Troppo semplice cavalcare i problemi e ergersi a , noi abbiamo delle proposte serie gli altri non stanno facendo NULLA , questo lo dicono pure la MELONI E LO SCERIFFO PADANO SALVINI, qualcuno ha già dimenticato che per 16 mesi ha dominato la scena politica italiana come ministro della PAURA , mi pare che qualcuno lo rivoglia vedere al governo . Guardate che questo governo non è nato per “‘amore “ con i 5 stelle , i quali governavano con lo sceriffo padano, ma nemmeno con i scissionisti di IV E L&U , è nato per uno scopo ben preciso, togliere dalle balle lo sceriffo padano, poi purtroppo è subentrato la questione virus che ha focalizzato tutta la scena politica , non solo in Italia naturalmente. Allora ognuno si prenda le proprie responsabilità, senza dare GIUDIZI è colpa agli altri , come ho già più volte scritto, ci si accomodi e poi vediamo come sarà il proseguo, azzardato due situazioni , una certa , al governo andranno sicuramente le DESTRE , l’altra possibile, IV E ALTRI “ piccoli “ rischiano di non entrare in parlamento, SECONDO ME RENZI ha capito che se fa il responsabile, alla fine ci rimette come partito, difatti oggi tutti parlano di ESSO solo per le minacce di uscire dal governo , diversamente non lo nomina NESSUNO. Andate a vedere i siti di pro Renzi e IV , poi vedete chi ha “ odio “ , non certo il PD che come già detto , siamo incompatibili con IV , se non fosse così IV non si sarebbe costituita. La personalizzazione del personaggio continua come era nel PD con lui . Comunque COME SEMPRE LIBERI TUTTI . Ringrazio SERGIO per questa ennesima discussione POLEMICA, che in questo momento ci CRESCE , ma visto che seguo SERGIO mi ci sono messo pure io a fare polemica, solo per un motivo, non resisto quando si cerca un capro espiatorio e lo si individua nel PD .
Grazie a te, Giovanni, mi sembra una posizione equilibrata e molto saggia forse anche perché la condivido.
Sergio
Contraccambio SERGIO , non riesco capire come mai hai miei commenti non ricevo risposta da altri commentatori, sarà perché sono abbastanza sgrammaticato, forse . Guarda, ho più volte scritto della mia provenienza politica, non posso non devo e non ho voglia di fare paragoni con il passato , sarebbe imparagonabile , ma visto che bene o male c’è un filo conduttore tra il mio ex PCI a oggi , che non è certo di chi è uscito prima e durante , mettiamola così , io sto con il meno “peggio “ che però ha ancora i numeri per andare avanti, gli altri da RIFONDAZIONE COMUNISTA A IV PASSANDO PER L&U SI COMUNISTI ITALIANI ECC ECC sono solo motivi di divisioni, se il PD resiste e gli altri non riescono prendere il suo posto una RAGIONE C’è sicuramente, io la vedo nella moderazione l’educazione del proprio agire e parlare e come me milioni di persone che hanno bisogno di un riferimento politico FORTE , poi certamente non siamo “ perfetti “ siamo DEMOCRATICAMENTE UMANI, e non abbiamo più voglia da tempo di divisioni e analisi logiche su ciò che è di “SINISTRA “. Io so solo una cosa , SO COSA È DESTRA e DIVISIONI dentro la “ sinistra “ . Ciao
Caro Giovanni, questo si chiama essere autoreferenziali.
Negli ultimi giorni (a partire dalla lettera di Sergio a Teresa) il blog si è riempito di decine di commenti in un senso o nell’altro: davvero un’ampia panoramica di posizioni.
Se tu avessi la pazienza (e forse anche l’umiltà) di leggerli, troveresti, molto ben esplicitate, tutte le argomentazioni in opposizione a quanto vai sostenendo.
Che tu non le condivida è del tutto normale, vista la tua posizione, ma non dire che “ai miei commenti non ricevo risposta da altri commentatori”. Ecco la mia risposta, ad esempio, ma a me pare che tu non voglia entrare nel merito dei contenuti e che ti limiti (come molti altri) alle giaculatorie contro quel cattivone insopportabile di Renzi.
E’ una tua scelta rispettabile, ma non puoi pretendere che sia anche condivisibile.
A me interessa la politica, e basta.
Scusa Giovanni, la militanza da EX qualcosa c’è l’abbiamo in molti, l’excursus può partire da PCI a DS a PD ……. Ma sinceramente ho deciso di fare mia una massima di Calenda “andando avanti con il meno peggio ci stiamo abituando al peggio del peggio”.
Cari compagni basta con questa fede MONOTEISTICA, sembriamo una setta come Scientology, il sentire comune di un progressista deve essere avere senso critico, è possibile oppure e lesa maestà??
Si è verissimo io sono autoreferenziale ma non tanto per me ma per il PD , sono “maledettamente “ di parte , sai una cosa , sono pure sodisfatto di esserlo , ho sempre questo “ vizio “ di “ difendere “ la mia appartenenza da sempre . Non è vero che non leggo quello che scrivi là dimostrazione sta nel fatto che più volte, anche polemicamente, ho questionato con te, poi guarda a me non passa nemmeno in ta capa criticare RENZI , che L’ ho pure votato e sostenuto, a me intessa fare sentire un pezzo di voce del PD come fa e farebbe ZINGARETTI MARTINA DEL RIO e tutti quelli che militano nel PD, ho scritto che non è possibile fare paragoni con il passato ed è vero , però il tarlo della appartenza in molti di noi c’è ancora . Capisco che tu non sei iscritto e tantomeno attivista del PD , sicuramente lo voti, e allora per te la discussione vorrebbe essere spassionatamente POLITICA , per me invece è, come ho scritto prima , fare sentire la “voce “ del PD , soprattutto quando lo attaccano , e a questi io mi sono rivolto scrivendo NON RICEVO RISPOSTE ai miei commenti, mi piacerebbe sentire cosa hanno da dire a uno che “spudoratamente “ difende il suo partito. Non ci vedo nulla di strano . Credimi che personalmente mi sono sempre impegnato senza mai chiedere nulla , sempre con semplicità disciplina e umiltà. Mai fatto “ carriera “ ne politica ne sindacale, credimi ne ho avute di occasioni, ho sempre preferito stare nella “ base “ a tirare la carretta. Comunque non c’è problema esprimiamo tutti le nostre OPINIONI e le risposte degli altri , scusa l’ho notato, magari mi sbaglio, sono solo rivolte a te , scusa io più che rivolgermi a te , scrivo in generale, quasi sempre. Vedi il mio errore, se si può parlare di errore, sta nel fatto che tu collaboravi con L’Unità , io ti “ leggevo” tutti i giorni e per me tutti quelli compravano L’Unità erano per forza del PCI . Non so se mi spiego , sono “ felicemente “ fulminato da quella esperienza passata , io sono abituano a parlare come scrivo , per me tu sei uno DEL EX PCI e in quanto tale mi sembra “ normale “ seguirti come uno che ha condiviso un percorso SIMILE . Evidentemente ho confuso qualcosa, ma scusami nulla di AUTOREFERENZIALE. Ciao
Coro Vincenzo Grazie per la risposta, se posso , secondo me dipende da come si è militato che emozioni si hanno vissute , e che continuità si è data alla propria vita “ politica “ . Personalmente pur essendo uno che cambia e si adatta al cambiamento continuo a crederci , come disse qualcuno, che non è CALENDA , io sono un ANIMALE POLITICO, non c’è nulla da fare fa parte del mio “ personaggio “ dirò di più, ho pure bisogno di appartenere a una “ massa “ di persone, il mio percorso è sempre stato così , si vede che ho delle insicurezze , allora niente SCYENTOLOGY , ora faccio il retorico , come disse Walter Veltroni , primo segretario alla costituzione del PD ANNO 2007 , finalmente i democratici di diverse esperienze hanno una casa in comune, certamente da costruire soprattutto per le nuove generazioni. Perdonami, riesci a condividere o sono fuori io . Saluto .
Un grande poeta dialettale, diceva più o meno così: “se vuoi l’ammirazione dei tuoi amici non far capire a loro quello che dici“.
Io però, a differenza di tanti intellettuali,intendo l’amicizia in un altro modo. Penso che con l’amico o l’amica si debba poter parlare chiaro, Onesto e soprattutto con fiducia reciproca, cercando sempre un compromesso per risolvere i problemi comuni anche se spesso bisogna litigare senza esagerare. Per quanto detto raccolgo volentiere l’invito di Ernesto e provo a spostare il dibattito attuale su questo blog, vivace e passionale, dalle filosofie al pragmatismo, esaminando i problemi da risolvere ora, cercando di suggerire qualche proposta e nel frattempo pongo qualche domanda. Caro Giovanni “autoreferenziale”, scusami se ti cito così, ma è solo per individuarti tra i tanti altri Giovanni che qua sopra scrivono. . Purtroppo c’è l’abitudine a presentarsi solo col nome e poi diventa difficile capire con chi stai parlando. Comunque voglio dirti che se tu segui questo blog avrai notato che io, nonostante non abbia votato Zingaretti, come segretario Nazionale del PD, l’ho sempre difeso e lo difendo ancora. Confermo e condivido quello che tu dici, ma io penso che il partito democratico Italiano debba assolutamente farsi conoscere per quello che fa e farà, Quindi è importante capire le sue proposte ed integrarle su come risolvere la grave situazione attuale del nostro paese. Per questo ribadisco è provo a riportare il dibattito su questo blog sulla risoluzione dei problemi dell’Italia. Io comincerei, come sopra scritto, a discutere sui seguenti punti.
1 ) Come li spendiamo i circa 300 miliardi di€, messi a disposizione dalle istituzioni europee e italiane, tenendo presente che non sono soldi trovati nel salvadanaio, ma un prestito da restituire, ( a parte una piccola parte fornitoci dall’ Unione Europea “a fondo perduto” ) sia pure senza interesse o quasi?
Io penso che il suddetto fiume di denaro vada guidato con la parsimonia e l’intelligenza, investendo su progetti che col tempo si autofinanziano e restituiscano i soldi prestati, anche sottoforma di servizi pubblici forniti gratuitamente al popolo italiano. Quando si dice che bisogna investire nella sanità, bisogna poi precisare dove,quanto oltre che quando. Certamente, secondo me, non si può investire, pensando di far fronte a pandemie sconosciute delle quali, come nel caso del COVID-19, non si possono prevedere gli esiti, costruendo nuovi ospedali ed assumendo nuovo personale in attesa degli eventi. Si può invece rendere più efficiente la medicina del territorio. In particolare, secondo me, vanno investiti soldi, assumendo personale, infermieri e medici, acquistando strumenti della nuova tecnologia, tipo elettrocardiogramma apparecchiatura per le analisi veloce ed essenziale, ecc,negli ambulatori di medicina generale, trasformandoli in veri e propri “ pronti soccorsi” di prima linea, e restituendo al medico cosiddetto ‘della mutua” la fiducia del popolo italiano. Così facendo il territorio potrebbe essere controllato dal punto di vista sanitario con più efficienza ed il cittadino/a non farebbe ricorso al pronto soccorso degli ospedali per piccole cose ,come normalmente accade, e poi ai medici privati.
In parole povere rafforzare la medicina pubblica su quella privata che va comunque considerata ed incentivata ad investire, non con i soldi della comunità,su progetti importanti di lunga scadenza Che garantiscano alle persone un extra prestazione non strettamente necessaria al controllo e la salvezza della salute.
Per evitare che la discussione diventi complicata e noiosa, mi fermo qua ed aspetto considerazioni e proposte altrui. Forse così orienteremo i politici a fare le scelte più giuste e soprattutto a trovare un compromesso fra di loro su proposte concrete atte a risolvere i problemi della nostra società . Grazie per l’attenzione e buona giornata a tutto il popolo di questo blog. Antonio De Matteo MI
Voglio dire a Paffumi che potrei firmare il suo ultimo messaggio tranquillamente. Mi interessa però anche il tormento amoroso che attraversa la mente di Giovanni Ornati, questo delle radici è un grande problema ed è giusto che lo si analizzi sempre di più. In questo senso, scusatemi se faccio pubblicità a un mio libro, ma tra una settimana esatta uscirà un mio libro pubblicato da Piemme dal titolo “Storia sentimentale del PCI”. E’ proprio un libro sulle radici, un libro su da dove vengo, almeno io e tantissimi altri come me. Credo che la rilettura di questa esperienza iniziata quando avevo tre anni con una bandierina rossa al corteo popolare che dava l’assalto alla casa del fascio di Piancastagnaio, sia cosa molto utile, sicuramente lo è stata molto per me. Sono giunto a conclusioni che stavo covando dentro senza rendermene perfettamente conto. Spero che qualcuno lo legga e mi dia la sua opinione. I primi vorrei che fossero proprio Giovanni, Antonio e tutti voi.
Che posso dire, lo comprerò sicuramente e poi ti saprò dire. Si fa per discutere, il mio non è un tormento se pur amoroso , è un condizionamento di cui non rimpiango nulla , anzi mi sento “ fortunato “ di avere fatto quella esperienza storica , sono ed ero un “ proletario “ non scolarizzato , il mio viaggio di vita senza il mio ex babbo “comunista “ attivista , che da bambino mi portava in sezione dove incontravo compagni che passavano molto del loro tempo gratis a costruire la casa del popolo a parlami di cosa era stato il fascismo la guerra partigiana la diffusione la propaganda fatta di manifesti fatti a mano scritte sui muri , la dove si poteva , con la calce , il circolo della FGCI alternativo ma simile all’azione CATTOLICA , dove io comunque frequentavo , in paese ci si conosceva tutti, in sostanza la mia si può dire una storia di vita CATTO COMUNISTA, termine da molti compagni “ non gradito “ , termine di cui personalmente ne vado “ fiero” , è stata un pezzo importante della mia “ crescita, senza sinceramente avevo molte probabilità di prendere strade sicuramente “ pericolose o banali “ , molti miei amici sono finiti “ male “ . In questo contesto popolare del dopo guerra io ho vissuto, sono del 1951 . Potrebbe sembrare chi io mi sia fermato come un bigotto a quei momenti, invece no , anni 60 l’America la musica la DROGA il 68 le BR la guerra fredda ,Berlinguer lo strappo da Mosca il venir meno dell’impegno sociale e politico nelle sezioni , il CONSUMISMO che passava , fortunatamente, anche tra noi COMPAGNI, e modificava il nostro impegno il nostro vecchio “ ideale “ , in sostanza tutto si capovolgeva , e uno doveva darsi dei motivi per andare avanti politicamente e socialmente, ricordo che la cosa che mi dava più fastidio personalmente, stava nel fatto che si continuava a parlare di “ comunismo “ senza nemmeno renderci conto che tutto cambiava , anche la nostra vita personale , allora presi una decisione, dal 1982 Abbandonai la SEZIONE E L’ IMPEGNO militante , sentivo che avevo bisogno di un qualcosa più coerente con la mia vita di quel momento , non ne la sentivo di FARE IL COMUNISTA e poi vivere da consumistica nella società dell’economia capitalista , certo uno potrebbe dire , se era per questo si poteva passare nel PSI , ma non era la mia casa la mia storia la mia vita passata . Cercavo una CASA che raccogliesse l’evoluzione di quello che era stato , c’è voluto la caduta dei MURI per arrivare alla BOLOGNINA, per me fu una liberazione e da subito ripresi il mio impegno nel PDS , mi tolsi parzialmente quel vestito da comunista che mi andava stretto , poi ci furono i DS , altro passo verso quello che poi fu LA COSTITUZIONE DELLA CASA DI TUTTI I DEMOCRITICI IL PD , so che molti ancora lo menano dicendo che comunque siamo e restiamo COMUNISTI , per alcuni sarà vero , per me non è così , sono profondamente convinto di provare a essere un DEMOCRATICO, anche se difficile è sempre più facile e realistico dell’ aver creduto di essere comunista. In sostanza ho fatto delle scelte sono cambiato strada facendo , per me è stata una CRESCITA , posso ben dire che la BOLOGNINA la si doveva fare 10 anni prima , ma la maggioranza dei nostri ex dirigenti non erano lungimiranti in tal senso. Ora dopo sto mio “ pistolone “ ti dico due cose , COMPRERÒ IL LIBRO e con piacere scoprirò come hai vissuto quella esperienza gloriosa storica umana. Due non sono uno legato al mio passato , è stato un passaggio importante della mia vita , molto mi è rimasto dentro , soprattutto la voglia di appartenere a un progetto con senso di DISCIPLINA e rispetto delle regole . Credimi sono un PRAGMATICO non ORTODOSSO . Lo faccio per me per migliorare la società è il pianeta, secondo le mie opinioni e IDEE .Credimi non è poco ne facile . Ciao
“la BOLOGNINA la si doveva fare 10 anni prima”.
Novantadue minuti di applausi!
Grazie Giovanni, grazie davvero.
Dobbiamo ancora recuperare quel ritardo…
Ernesto Trotta
Torino
Caro Giovanni, che dire, hai quasi scritto un libro anche tu e, in più, molto molto vicino al mio. Applaudo anch’io come Trotta. Tanto un giorno ci ritroveremo insieme.
Sergio
Caro Saverio Paffumi,
non sono medico, sono ingegnere, e non sino di Paola ma di Torino, seppur di origine abruzzese.
Non conosco il medico di Paola mio omonimo, ma deve essere certamente uno buono, se gode dalle tua ammirazione e stima.
Fatte le presentazioni ed esauriti i convenevoli sul “maiuscolismo”, vorrei solo farti presente che quello che tu chiami “ricatto” è solo politica, politica pura, che si fa mettendo sul tavolo le proprie idee e pretendendo che vengano prese in considerazione.
In una squadra si fa così, altrimenti si va via.
Che le osservazioni di Renzi e di Italia Viva siano corrette, costruttive, opportune, ormai lo riconoscono tutti, perfino il nostro tenutario Sergio che però, per motivi del tutto personali e quindi imperscrutabili, non è disposto a concedere fiducia al “mostro” di Rignano (strano che non ci abbia ancora fatto sopra una vignetta …).
Va be’, ce ne faremo una ragione e andremo avanti lo stesso.
Dove arriveremo, è difficile dirlo perché il tango si balla in due, la quadriglia in tanti, e quindi la risultante sarà il frutto della saggezza collettiva, ammesso che ancora ne alberghi nelle teste di chi non vuole capire l’importanza del momento o che vuole a tutti i costi salvare un mediocre personaggio uscito dal nulla con un suo giglietto, un fiorellino neanche tanto magico.
E’ il momento dei professionisti, di gente capace, decisa, con idee e coraggio per realizzarle. E bisogna pure fare in fretta.
Astenersi perdigiorno.
Fortunatamente di gente in gamba ce n’è: bisogna farla lavorare.
Se hai letto i 62 punti presentati a Gualtieri, ti sarai reso conto che lì dentro c’è un programma riformista di prim’ordine.
Va realizzato. A tutti i costi. Altro che “ricatto”!
Stammi bene.
Ernesto Trotta
Torino
Antonio , sono daccordo con te in tutto , ho comunque votato Zingaretti , ma questo per me non è un problema, amicizia sono più che daccordo che fare come PD , più che daccordo , dove non sono daccordo, non certamente per quello che scrivi , ma per quello che realisticamente si può fare, provo a spigarmi , primo abbiamo fatto questo governo non per “ amore “ con i 5 stelle , direi nemmeno con IV , questo governo è nato per fallimenti dello SCERIFFO PADANO SALVINI, ex ministro della paura, tieni conto che governava con gli attuali nostri “ alleati “ , non credo che ti debbo spiegare cosa dicevano del PD i 5 stelle….. già qui c’è una anomalia, comunque sia l’importante era CACCIARE UN PARA FASCISTA NON CHE RAZZISTA PERICOLO per la vita sociale della nazione, per me questo è un grande motivo , ma non può essere il solo , allora programma sulle cose da fare praticamente, scuola lavoro investimenti grandi opere ricerca salute pensioni fondi europei e come spenderli , qui abbiamo dei seri problemi, ZINGARETTI LO HA DETTO PIÙ VOLTE, es il prestito del MES , mi pare , molti dei 5 stelle non lo vogliono il PD SI , allora che si fa , facciamo cadere il governo? se non fosse subentrata questa situazione straordinaria pericolosa del virus, sicuro sarebbe già caduto, invece per senso di responsabilità per questa situazione, pensa te se fosse stata gestita dallo sceriffo padano Salvini e la Meloni , teniamo in piedi questo governo, cosa che se fosse per RENZI E IV sarebbe già caduto , certo i perché ci sono , non si stanno facendo le cose che servirebbero per una ripresa economica, si va avanti con “ opinioni “ diverse tra i componenti del governo , questo lo dicono pure le DESTRE , credi che nel PD non si abbia compreso questo ? credi che veramente siamo così sprovveduti che non sappiamo proporre il nostro programma ? Credi che non stiamo facendo sentire la nostra voce? Che siamo subalterni ai 5 stelle? Guarda secondo me le cose stanno così : non è tempo di crisi di governo , per due ragioni, la prima se andassimo a elezioni anticipate, perché così sarà , le vincerebbero le destre, tu vuoi questo ? la seconda una caduta del governo in questo momento di emergenza sarebbe un disastro maggiore di quello che è già ora . Allora tutto è rimandato fino a quando la questione vaccini sarà molto avanzata, dopo tranquillo che si potrà anche abbandonare questa maggioranza “ anomala “ e vedere cosa succederà alle prossime elezioni politiche. Mi sembra di aver detto due motivi più che importanti , gestire questa SITUAZIONE STRAORDINARIA PERICOLOSA DEL VIRUS e non fare elezioni anticipate per passare a un governo di DESTRA. Non c’è via di scampo l’opinione pubblica in stragrande maggioranza è concentrata sulla questione VIRUS SALUTE , e noi abbiamo l’obbligo di tutelare in primis la salute . Chi promette soluzione economiche migliori lo fa per propaganda e demagogia. Perlomeno in questo momento. PS ,non ho voluto fare intendere che non ci sono problemi.
Caro TROTTA potrei copiare e incollare la mia opinione su questo governo i 5 stelle il PD , non lo faccio se hai avuto tempo e voglia avrai sicuramente letto. Aggiungo solo una considerazione, se è per presentare gli emendamenti e proposte fatte da RENZI E IV IN 62 punti, guarda che siamo tutti capaci a fare la stessa cosa , non costa nulla mettere giu un programma, il problema sta nel fatto se è realizzabile e con chi condividerlo . Non mi vorrai fare credere che solo IV lo fa e gli altri , dal PD AI 5 stelle e a L&U sono dei sprovveduti . RENZI sa benissimo che se non fa la voce “ grossa “ in questo momento “ minacciando “ di ritirare IV dal governo non se lo “ considera “ nessuno , è molto furbo troppo furbo , non è questione dei suoi buoni propositi sa benissimo che con un 2 % 4 % non può imporre quasi nulla a nessuno. Allora visto che a parole siamo tutti bravi, facciamo così , ritiri pure le sue “ truppe “ elette con i voti del PD, Andiamo pure a elezioni anticipate , tutti in ordine sparso, perlomeno quelli di centro sinistra e 5 stelle , e poi vediamo a chi propone i 62 punti , alle destre, forse , sempre se riuscirà a superare lo sbarramento che verrà messo in una nuova legge elettorale. Alle “ sinistre” o ai cinque stelle certamente no , visto le sue “ minacce “ sicuro per il “bene “delle sue proposte . Allora ognuno si prenda le sue responsabilità e vediamo cosa succede, magari faremo gestire la questione virus e la ripresa economica sociale alla MELONI BERLUSCONI E ALLO SCERIFFO PADANO SALVINI.
Caro Giovanni, mi dispiace deluderti, ma i ministri PD al governo (se non tutti, quasi tutti) erano disponibili e pronti ad approvare il piano di Conte come emendamento alla Finanziaria, compresa la cabina di regia, i consulenti, i soldi distribuiti a pera, e pure la fondazione sulla sicurezza. Il Consiglio era convocato per l’approvazione alle 9 di mattina; il documento incriminato, che ormai è pubblico e quindi disponibile a tutti, era arrivato otto ore prima. E non tutti lo avevano letto, compreso Gualtieri che formalmente lo presentava. Questa NON è una opinione, è un fatto verificabile facilmente.
Quindi è solo merito di IV avere stoppato uno scempio in atto e avere reindirizzato il discorso su basi più concrete e positive.
Poteva farlo Zingaretti, non lo ha fatto e si è accodato a Renzi. E’ una scelta, non sbagliata forse; se avessero concertato l’azione sarei molto felice, ma non credo sia andata così, purtroppo.
Se poi sei capace pure tu di fare un programma di governo, accomodati. C’è bisogno di competenti, volenterosi, creativi, specialisti. Fatti avanti.
ET
Caro Ernesto forse non mi sono spiegato bene, non ho scritto che non ci sono problemi nel governo e tu li hai scritti , ho solo evidenziato che fare “ cadere “ il governo ora in questo momento di difficoltà causa virus, consegnerebbe la nazione alle destre. Allora se oggi c’è male dopo ci sarebbe piu male , è così difficile capirlo, in nome di che , delle buone intenzioni TEORICHE. Ho scritto che se non ci fosse questa situazione straordinaria pericolosa sarebbe tutto altro discorso. Ecc ecc .
Scusate lo scrivo per tutti che partecipano a questa discussione su GOVERNO RENZI PD BELLANOVA ECC ECC . Copio e incollo , mia considerazione da questa situazione bisogna partire . Le dichiarazioni di Gallera sono vergognose e la pezza della Lega è ancora peggio.
Fontana e Salvini si scordino di poter prendere in giro i lombardi.
L’inadeguatezza è di tutta questa Giunta Regionale, inefficace e arrogante.
E soprattutto rimane il problema: Regione Lombardia ha previsto da oggi 10.000 vaccinazioni al giorno, ma per vaccinare entro settembre il 70% dei lombardi ne servono almeno 30.000 al giorno!
Con il piano di Fontana-Gallera finiamo tra due anni e non ce lo possiamo permettere.
Vinicio Peluffo
Cari amici ed amiche del centro sinistra,
abbiamo solo una possibilità, secondo me, per non consegnare il governo del paese alla destra di Salvini e Meloni e, secondo me, è questa.
Dobbiamo trovare in fretta un compromesso tra le varie idee, per difendere questo governo, che non ha alternative in questo momento, e cercare di avviare le riforme e la rinascita del nostro paese.
In questo periodo saranno i fatti a contare non le chiacchiere e quindi largo ai “facilitatori” Che devono assolutamente trovare un compromesso.
Certo tra i “facilitatori” non può esserci il nostro caro Marco bs Che pensa di realizzare le proposte di Renzi, condivise totalmente dal 5% degli elettori italiani (ad essere buoni), senza dare conto a nessuno.
In questo momento, ci servono, “ i facilitatori”, persone che hanno il rispetto per le idee altrui, la passione per il compromesso, e sono capaci di smorzare le polemiche e fare avanzare i fatti. Io penso che in tutte le forze della coalizione di governo esistono i suddetti personaggi e credo che in questi momenti stiano lavorando in silenzio, senza gloria e senza soldi per dar vita, più lunga possibile, all’attuale governo. Caro Giovanni Ornati, non solo convengo con te, come puoi leggere, ma ti confermo come già fatto altre volte su questo blog, che anch’io non mi vergogno di essere stato comunista, ma dopo un lungo Travaglio ho scelto l’attuale democrazia rappresentativa e non mi pento di aver fatto questa scelta, anzi sono contento e soddisfatto… Certo sono sempre convinto che le ricchezze mondiale in qualche modo vadano suddivise meglio, ma nell’ambito della democrazia, della libertà di parola e della solidarietà. Ho difeso, la nostra attuale democrazia, quando le brigate rosse volevano imporci una nuova forma di comunismo con la forza, schierandomi come sindacalista con lo stato di diritto, mentre in tanti si tenevano lontano dal nostro stato dicendo : “ne con lo Stato né con le brigate rosse”. Poi qualcuno di quest’ultimi si è pentito per fortuna ed ora accetta e difende la nostra democrazia.
La mia suddetta posizione politica mi fece entrare nelle liste di proscrizione dei terroristi rossi e solo per fortuna non ho subito danni: la cosiddetta “colonna Walter Alasia”fu sgominata prima che potessero agire nei miei confronti. Sono contento di aver contribuito, sia pure in piccola parte, alla difesa della nostra democrazia rappresentativa e sono pronto a farlo contro chiunque voglia metterla in discussione, fino alla morte. Non rinnego il passato, quando pensavo che Stalin potesse risolvere i problemi del mondo con i suoi baffi autoritari e sanguinari: in quegli anni il mio stato di povertà era talmente elevato e doloroso da farmi scegliere e seguire tutti coloro che mi davano una mano a riscattarmi e mi promettevano di farmi studiare. Solo col tempo ho capito Che il comunismo sostituiva il padrone col funzionario di partito con le sue disposizioni incontestabili ed inevitabili. Alla fine del mio percorso di vita, a settant’anni non mi resta ancora molto, non mi pento di nulla ma dico ai giovani, in particolare a mio figlio, di difendere in tutti i modi la democrazia rappresentativa attuale: secondo me, non esiste un altro algoritmo per governare al meglio le comunità degli esseri umani. Forza popolo del centro sinistra evitiamo che la destra vada al governo facendo uscire l’Italia dall’Europa unita e precipitando il paese in una crisi irreversibile e dolorosa. L’unico avversario ( mai nemico!!) da sconfiggere democraticamente è rappresentato dalla destra sovranista, nazionalista,individualista ed anti europea. Concludo scrivendo quello che il grande vignettista,Sergio Staino ha già scritto su questo blog : “Il peggior rappresentante del centro sinistra è sempre meglio del miglior rappresentante del centro destra“. Grazie per l’attenzione ed un caro saluto a tutti ed in Particolare alle nostre belle,
Scusate L’ errore e riscrivo il finale del mio scritto : ….ed in particolare alle nostre, Belle, Brave ed Indispensabile “befane”.
Antonio De Matteo Milano
Ciao Antonio azzardo un pensiero , è più che chiaro che chi ragiona come te e “ me “ naturalmente anche altri , provengono da una storia se non uguale simile , personalmente lo percepisco dal tuo scritto, in questo post altri dicono di aver passato la stessa storia dicono di conoscerla ecc ecc , ma secondo me non è così , magari anche migliore ma diversa , soprattutto in una semplice ma importante cosa , non tanto le nostre origini , che come scrive SERGIO mi affliggono più o meno, ma una “ malattia “ ben più grande , una malattia che ci ha permesso di mettere L’IDEA, per un periodo anche IDEALE , malattia che ci ha insegnato la disciplina il rispetto delle opinioni dentro il partito , il comprendere che dopo innumerevoli discussioni si faceva come diceva la MAGGIORANZA, questa malattia è il SENSO DI APPARTENENZA. Certo oggi è tutto è cambiato, la maggioranza delle persone che hanno vissuto quella storia o sono morte o sono vecchie , ma ancora questi ultimino ci sono e fanno sentire la loro esperienza e storia . Non pretendo che tutti comprendono cosa è significativo per me te e altri una condizione che non era fatta solo di freddi calcoli e di disciplina ma soprattutto di EMOZIONI POSITIVE che sono le cose che più sono rimaste dentro di me , ho avuto per anni i PELI DRITTI LA PELLE D’ OCA il tempo mi volava con un interesse che è solo paragonabile alle prime esperienze sessuali amorose verso il pianeta DONNA . Altro discorso i FIGLI. So che queste generazioni sono in via di estinzione ma a quelli come me piace non solo parlarne ma sapere che SONO il SENSO delle nostre scelte dei nostri passaggi storici , ed è per questi motivi che aldilà delle sfumature e le opinioni sulla politica e sulle proposte , io credo che posso dire che noi abbiamo ben chiaro dove stare , ho scritto più volte ho “ fondato “ insieme a milioni di persone il PD , UNA CASA PER TUTTI I DEMOCRATICI , questo è un progetto una casa per il futuro , ho scritto che la di doveva fare 10 anni prima , sicuramente la maggioranza di noi non era preparata , comunque sia oggi anche con problemi , hai visto mai che qualcuno non li ha , il PD C’è , gli altri continuano a cercare soluzioni diverse migliori e non riescono ad andare oltre un 4 % , certo con la speranza di sostituire perlomeno nei NUMERI , il PD , perché questo è lo scopo di chi se ne va da una CASA , costruirne un’altra. È un loro diritto ci mancherebbe altro , ma come anche tu scrivi , vogliono condizionare per 100 quando contano per 4 . In sostanza loro sono nel giusto e la maggioranza è nel torto , tutto al contrario di come siamo “ nati “ noi . Poi ti tirano dentro sulle loro proposte e ti dicono , dimmi cosa c’è di sbagliato, nulla in teoria è che si governa con una coalizione che non la pensa e nemmeno ha la capacità di pensarla allo stesso modo , poi c’è pure la questione che alcune proposte sono improponibili, tipo quella di ORFINI , che è si nel PD ma molto vicino a RENZI, sulla PATRIMONIALE, certamente non la stessa già proposta dal BERTINOTTI in un governo PRODI , ma simile, questo solo per fare un esempio, ora veniamo al GOVERNO , ho sempre pensato e scr che preferisco il “ peggio “ di un governo di “ sinistra” che uno di destra , door questa destra becera propagandista sciacalla pure “RAZZISTA “ e sdoganatrice di comportamento FASCISTI tipo CASA PAUND e altri gruppi che tutti i giorni rompono i coglioni . Io mi domando ma veramente RENZI E IV vogliono non tenere conto a chi consegnerebbero il paese ? Ma davvero per loro questo governo che non tiene “ conto “ delle 120 proposte fatte da loro lo giudicano come un governo simile alla destra , ma davvero vogliono imporre il loro 4 % a tutto il paese , ma davvero per loro questa situazione straordinaria pericolosa del virus è cosa di secondo piano , ma davvero sarebbero disposti a fare cadere questo governo e andare a elezioni anticipate in q momento, mi dovrebbero spigare se nel caso si andasse a votare , con chi si schiererebbero dopo essere usciti dal governo , con una colazione con dentro il PD 5 stelle e le varie formazioni di “ sinistra “ , o andrebbero da SOLI , cosa più probabile. Sarebbe un suicidio per tutti quelli che non sono di destra , addirittura qualcuno rischia di non essere più rappresentato in parlamento. Mi fermo vado a pranzo ciao a te ANTONIO e a tutti .
Chiedo scusa degli errori di scrittura e di ortografia, non ho controllato prima di postare.
“ ragazzi “ non resisto devo pubblicare Governo, D’Alema: “Non si manda via l’uomo più popolare del Paese per volere del più impopolare “ Ora a me non è molto “ simpatico “ soprattutto da quando ha abbandonato il PD dopo aver predicato UNITÀ per una vita , ma ha ragione, nell’articolo del CORRIERE DELLA SERA si legge che sarebbe un consigliere “ ombra “ del presidente del consiglio STESSO . LA LUNGA OMBRA DEL MAXIMO BAFFETTO COLPISCE SEMPRE. A parte tutto è stato uno degli ultimi personaggi politici “ colti “ . Spero che SERGIO non mi tiri le orecchie.
Giovanni, ma ti rendi conto che la frase citata è la quintessenza del populismo?
Quest’uomo no smette di fare danni alla nostra parte politica.
Ernesto veramente chi ha creato danni all’italia sono stati CRAXI E TRE GOVERNI BERLUSCONI BOSSI FINI, poi non andiamo troppo oltre altrimenti bisognerebbe scrivere di ANDREOTTI e tutti i governi a base DEMOCRISTANA , per carità nel bene ,, poco , e nel male . Ti rammento che l’ex PCI mai fu nei governi della nazione, certamente amministravano molti comuni province e regioni. Poi dimmi cosa avrebbe combinato D’ Alema di così devastante, ti rammento che governava con PRODI , so che si dice che fece le scarpe a PRODI E A VELTRONI …. ma questa è anche politica , mai visto , nemmeno con l’era RENZI AMORE E COMPRENSIONE LEALTÀ tra GALLI che amano il POTERE , ma se devo “ giudicare “ lo spessore politico e culturale, scusami solo per fare un esempio , tra RENZI E D’ALEMA non c’è paragone , naturalmente D’ALEMA al confronto, ma non solo con lui è da “ NOBEL “ . Poi noi a GENOVA non possiamo nemmeno lamentarci , le COLOMBIANE e la ristrutturazione del porto antico , ricordo benissimo che era un ammasso di rovine senza più la cantieristica delle riparazioni NAVALI , fu grazie ,non ricordo se era presidente del consiglio o nel governo , ai finanziamenti fatti prendere da lui a GENOVA, erano parecchi miliardi delle vecchie lire . Se sei venuto a Genova prima e dopo , piaccia o meno la ristrutturazione , oggi è una “ bella “ opera che porta turismo, grazie anche a RENZO PIANO . Comunque sia personalmente mi è scaduto dopo il suo abbandono del PD . Ma questa è un’altra storia. Scusa L’ indiscrezione, ma per caso tu eri diciamo di CRAXI ? se per caso è così , nessun problema personale, ma allora capirei il tuo “ giudizio” su D’ Alema , conosco il teorema della STEFANIA CRAXI sulla morte del suo babbo , secondo lei i mandanti politici erano D’ Alema e tutto l’ex PCI . Se non è così mi potresti dire cosa ha fatto di male , non dico errori , D’ALEMA. Per piacere non tiriamo fuori la storia degli aerei della NATO che partivano dall’italia per bombardare la SERBIA, primo perché fu “ necessario “ secondo l’intervento fu deciso da , non ricordo se dal governo o dal parlamento. Saluto
L’elenco delle imprese di D’Alema sarebbe lungo come la Quaresima.
Scegliendo fior da fiore, posso citarti:
– avere boicottato in tutti i modi (dal seminario di Gargonza in poi) l’Ulivo, che era “in nuce” il Partito Democratico dieci anni prima della sua fondazione, arrivando a farlo cadere per mano di Bertinotti con motivazioni futili (allora non c’era un Piano Marshall da fare come oggi…)
– avere stretto alleanza con Cossiga, Mastella e soci
– avere scambiato Berlusconi per un uomo politico, mentre era chiaramente un affarista bene attento ai suoi e solo suoi interessi: la Bicamerale ed il suo fallimento ne è l’esempio più plastico (era il tempo in cui Moretti lo implorava di dire qualcosa di sinistra …)
– della lotta a Veltroni, fondatore del PD, hai già parlato tu
– avere boicottato il referendum del 2016 con i comitati del NO
– aggiungiamo anche la scelta di Ignazio Marino a Roma per contrastare Gentiloni (allora renziano) alle primarie?
Vado avanti o basta così?
Ovviamente tu non sarai d’accordo, ma credo che su questi temi il sentimento della sinistra sia ormai piuttosto unanime.
La Serbia è l’ultimo dei problemi …
Mai stato craxiano, caro Giovanni, vengo dal PCI anche io, ma vogliamo dire che l’idiosincrasia tra Berlinguer e Craxi ha fatto perdere alla sinistra almeno dieci anni? Vogliamo dire (e tu l’hai detto, mi pare) che la Bolognina bisognava farla il giorno dopo la morte di Aldo Moro, togliendo quella ingombrante, anacronistica e funesta parola “comunista” dal simbolo?
Vogliamo uscire dall’iconografia e parlare di politica?
O ci accontentiamo del populismo di ritorno di D’Alema che adesso, con sommo sprezzo del ridicolo, giudica la politica solo dalla popolarità dei leader e non dai contenuti che esprimono?
Certamente che ho scritto che la Bolognina la si doveva fare 10 anni prima , ma non la di fece non per calcoli partitici ma per un ritardo CUTURALE e perché si viveva di luce riflessa. Per il resto puoi citare gli esempi che vuoi che fanno tutti parte della POLITICA, non mi vorrai mica dire che la ROTTAMAZIONE sia stata una cosa nobile , forse L’ hai vissuta tu così, ma non la maggioranza del PD E NON SOLO . questo solo per fare un esempio che in politica, finiti i tempi degli ideali , non si guarda in faccia a nessuno. Naturalmente ai piani alti, allora D’ALEMA aveva i suoi “ seguaci “ così come PRODI VELTRONI ECC ECC . Non vedo dove sta il D’ALEMA distruttore di che cosa . Diamo a Cesare …. D’ALEMA è stato è ancora in parte è , una personalità politica colta e intelligente , che a te e a qualche altro alto politico piaccia o meno . Politica non MALAFEDE come qualcuno vorrebbe fare intendere. Comunque chiudano questo intermezzo altrimenti STAINO SI “ incaxxa “ una battuta naturalmente. Ps , comunque su RENZI ha perfettamente ragione .
Solo un dettaglio: Renzi è stato eletto due volte con oltre il 70% di voti del nostro PD.
Così, en passant!
Scusate mi fà piacere vedere tanto attivismo dopo un invito di staino alla bellanova di rientrare nel PD, tanto da discettare e resuscitare l’attuale statista Massimo D’Alema, che tutti abbiamo sostenuto e votato e di cui abbiamo riconosciuto grandi capacità dialettiche, tanto che è poi rimasto schiacciato dalla sua saccenza e arroganza. Tutto molto interessante e istruttivo. Bobo fatti promotore di rimettere tutti sotto la stessa bandiera forse se li fai sorridere ritornaniamo tutti insieme appassionatamente.
Vincenzo guarda che io non ho nessun problema al vogliamoci bene spassionatamente. Poi comunque sia si fa per discutere. Che problema c’è.
Ernesto tanto per la cronaca , tra quel 70 % cera anche il mio voto come per il SI AL REFERENDUM , se poi vuoi ti spiego il perché , sempre tanto per la cronaca,, alle penultime europee sempre con RENZI abbiamo preso pure più del 40% dei voti , li ha presi più o meno anche SALVINI alle ultime elezioni europee, poi tanto sempre per la cronaca abbiamo toccato il minimo storico alle ultime elezioni politiche, sempre con RENZI 18 , 2 % più o meno . Una domanda, tutta colpa dei gufi e dei rematori contro? CI sarà una ragione sulla persona di RENZI mettiamoci pure le vicende della sua famiglia come per la BOSCHI , innocenti o colpevoli , i loro familiari, non ci abbiamo fatto una bella figura, poi vero che avevano ereditato una situazione da dopo MONTI FORNERO fatta di sacrifici…. vero che alcune cose concrete con il governo RENZI POI GENTILONI si sono fatte …. qui bisognerebbe aprire un libro tra cose fatte e promesse o obbiettivi mai raggiunti , difatti gli elettori lo hanno PUNITO , così come all’inizio lo avevano sostenuto. Tanto per la cronaca. Ps , lasciamo perdere il suo modo di proporsi , era diventato antipatico al 96 % degli italiani, e questo da qualche anno a oggi CONTA .
Concordo pienamente con te, caro Sergio, ci siamo battuti strenuamente per fare approvare una riforma strutturale che era indispensabile per mettere il paese al passo dei tempi, ma oggi Matteo Renzi è un politico che farebbe solo pena, se non facesse anche rabbia, col suo isterico dimenarsi esclusivamente per interesse di parte, che di partito a proposito di IV non si può proprio parlare ridotto com’è a proporzioni men che lillipuziane… sembra il fratello sciapo e schiavo di un iperegotico sé stesso… ma è possibile che non ci sia tra i suoi attuali seguaci uno che gli voglia abbastanza bene per aprirgli gli occhi e evitargli così la caduta sempre più a picco nel ridicolo e nell’inaffidabilità? un amico fedele, un vero amico, deve avere, sì, il coraggio di saper essere, quando ci vuole, crudele! Altro dire non vo’.
Giuseppe Gennari
Ma qualcuno di questi austeri fustigatori è capace di dire due parole, dico due, solo due, sul merito dei problemi sollevati?
È capace oppure tutto il discorso politico deve essere ridotto a queste contumelie da cortile?
Compagni cari (si fa per dire), ma una volta non parlavate di politica anche al cesso?
E adesso?
Dai illuminaci te TROTTA , dimmi cosa hai da dichiarare , vuoi che parliamo di che cosa , delle 62 proposte fatte demagogicamente DA RENZI A CONTE. Scusa ma sei irriverente pure un poco “ ineducato “ nei confronti di tutti i commentatori che hanno a loro modo partecipato a discussione. Forse non hai capito due cose , primo RENZI conta come il due di briscola, secondo questo governo , pur con problemi, per ora non lo si fa cadere , perlomeno finché c’è l’emergenza virus e vaccini . Tutto il resto è fuffa , lo sanno milioni di italiani , NON CONSEGNEREMO IL GOVERNO ALLE DESTRE. Scusa se è poco , e non per mancanza di idee o cose da proporre , solo un sano senso di responsabilità. Da parte mia chiudo e grazie .
Ma cosa vuoi illuminare? Avete spento la luce da un pezzo e non trovate più l’interruttore. Peccato!
Passo e chiudo anche io.
Però, che tristezza!
Non mantengo fede al mio passo e chiudo, caro “ compagno “ si far per dire , meglio usare solo AMICO la parola COMPAGNI L’ ha cancellata del tutto il tuo mentore RENZI, Sei tu triste e sempre tu trametti tristezza . È un problema tuo .
Cari compagni,
ho letto tutta la lunga serie di commenti e contro commenti. Come sarebbe bello se questo avvenisse in tanti punti di aggregazione sul territorio, sia pure in strutture diverse da quelle che erano le case del popolo. Mi commuove Vincenzo quando parla di ritrovarci insieme perché è la stessa cosa che spero anch’io e che non mi sembra un sogno impossibile. Ovviamente tra questi interventi i due in cui più mi riconosco sono il compagno Ornati e il compagno Di Matteo, quasi al 100%. Il distacco arriva quando si parla di D’Alema. Su D’Alema sono completamente d’accordo con il compagno Trotta. L’ho scritto più volte e sono pronto a ripeterlo che D’Alema è stato a mio avviso il danno maggiore che ha avuto la sinistra in Italia nel secondo Novecento. Martedì prossimo, come forse ho già detto, esce nelle librerie il mio libro “Storia sentimentale del PCI” e la voce D’Alema ha un certo spazio che ripete e arricchisce i giudizi detti più sopra da Ernesto. Non ci vuole molto a capire che i due responsabili maggiori della triturazione del possibile partito laburista italiano si chiamino D’Alema e Renzi. Il primo ha iniziato l’opera, ha aperto la strada al secondo e il secondo la sta concludendo. Ci sono molti punti in comune fra i due, soprattutto sul piano della personalità. Tutti e due hanno un ego mostruoso che passa come uno schiacciasassi su tutto e su tutti. Tutti e due si credono le persone più intelligenti che esistono sulla terra, le più furbe e le più capaci di risolvere da sole qualunque problema. Per questo il loro modo di muoversi e i loro risultati fallimentari li accomunano. La differenza forse è nell’animo umano: D’Alema si è sempre mosso pensando di fare gli interessi della parte più debole, umile e sofferente del nostro popolo. Era sicuro che la sua azione avrebbe fatto trionfare quei valori che sono sempre stati nell’obiettivo della sinistra. Renzi non ha neanche questo, si muove solo per soddisfare il proprio ego, per sentirsi più importante. Per il resto è cinismo puro. E’ questo che mi ha portato a quello strano appello a Teresa. Lei ha cuore, ha valori, si muove con uno spirito di giustizia sociale esemplare, che c’entra con Renzi?
Per tornare a Vincenzo e alla sua tenera e potente voglia di unità, posto qui il primo capitolo, che si può chiamare anche premessa, dal libro che vi ho detto. Spero vi piaccia e soprattutto che vi muova altri pensieri.
Ciao,
Sergio
Su fratelli, su compagni
Quarant’anni di fumetto ti cambiano moltissimo, in tutti i sensi. Ti cambiano perché se hai successo ti è molto più facile mettere insieme il pranzo con la cena. Ti cambiano perché una certa notorietà affettuosa, gratifica. Ti cambiano perché diventi più bravo a superare le difficoltà della vita e i piccoli incidenti li trasformi in gag divertenti e autoironiche e ritorni più tranquillo. Il fumetto di Bobo mi ha cambiato fin dall’inizio. Quando mi sono messo a disegnarlo ero talmente triste, spossato e incerto sul mio futuro che gli ho scaricato addosso tutte le mie pene e frustrazioni politiche, private e professionali. E’ stata davvero, scusate l’immodestia, una grande idea. In pratica disegnandolo e disegnandomi credo di essermi fatto una profonda autoanalisi. E andare in analisi senza pagare il costo dello psicanalista ma al contrario, ricevendo soldi per le vignette che facevo, mi ha fatto molto ma di molto bene. E’ stato un processo molto istruttivo, infatti è stato in questo modo che ho imparato a non nascondermi, a non bluffare, a non dire bugie e a spiattellare in faccia a tutti con gentilezza quel che penso davvero. In pratica con il fumetto satirico ho imparato a dire sempre la mia opinione senza remore o paure.
E’ con questo spirito che oggi mi appresto a raccontarmi nella mia doppia veste di cantore satirico della Sinistra e di precoce militante in perenne lotta per l’utopia socialista lasciando in disparte per una volta il disegno e concedendo anche alla mia voce e alle parole scritte uno spazio sufficiente per dire come ho e come abbiamo vissuto questa lunga storia.
Quella mia e di altri milioni di persone; qualcosa di molto più grande di me, che ha attraversato paesi e culture, uomini e donne, città e campagne. Che ha unito le persone in piazze affollate, nei palazzetti dei congressi, negli auditorium, nelle case del popolo, nei crocicchi delle strade, nei piazzali delle fabbriche e nelle chiese (sì, anche nelle chiese). E poi in certi momenti le ha divise, anche in maniera feroce e violenta.
Questa è una storia parziale e non ha la pretesa di ricostruire alla perfezione gli accadimenti storici. È una storia d’amore personale, a tratti assai stramba e picaresca, che però somiglia a quella di tanti altri. Una storia, quella del comunismo italiano, tanto forte da far tremare i polsi. Una storia meravigliosa e terribile allo stesso tempo o forse, come spiegherò più avanti, soltanto una grande scorciatoia, tanto dolorosa da farti bestemmiare e poi piangere. Per tutto quello che è accaduto, per tutto quello che poteva essere e non è stato. Per i desideri appagati e per i sogni abortiti e abdicati, per quelli che ancora rimangono. Perché sognare una società più giusta non è soltanto una chimera da vecchi nostalgici, ai quali comunque sento di non appartenere per nulla. È il comandamento che tutti i progressisti dovrebbero seguire, la stella polare di un’esistenza vissuta alla ricerca della felicità, per sé e per gli altri. Sì, per tutti gli altri esseri umani.
E c’è una parola che racchiude il senso di questa storia sentimentale. La parola è “compagno” e ve la racconto così.
Circa dieci anni fa faccio amicizia con un coetaneo di Scandicci, uno che come me veniva dalle classi umili, io contadina e lui operaia. Nel corso degli anni, da semplice fattorino di quella che ora è la sua azienda, ne diventa il proprietario, trovandosi così a dirigere alcune migliaia di dipendenti dispersi in tutto il mondo. Nonostante i tanti guadagni e i tanti dipendenti che ha è rimasto profondamente comunista nell’animo: non riesce ad essere un imprenditore che pensa solo al profitto e lo si vede anche da come gestisce l’azienda, con un paternalismo illuminato e una grande attenzione verso tutti i suoi dipendenti.
L’amicizia tra noi nasce un giorno in cui stavo aspettando l’autobus per andare alla manifestazione organizzata dal collettivo “se non ora quando”. Lui mi si avvicina e mi fa: “Ma tu sei Staino?” Alla mia risposta affermativa mi dice il suo nome e aggiunge: “Ho ascoltato una tua intervista alla TV in cui parlavi dei tuoi ideali comunisti e mi sei piaciuto molto, così ho pensato che noi due dobbiamo diventare amici!” E così è stato.
Scopro che convive con Joanna, un’albanese di molti anni più giovane di lui, dopo una separazione tranquilla e consensuale con la madre dei suoi figli. Scopro anche che questa nuova unione gli creava un certo imbarazzo per la paura di essere giudicato male, di essere cioè vissuto come il tipico riccone attempato che, grazie ai soldi, si mette con una ragazzina. In realtà non era così e bastava poco per rendersi conto che tra loro esisteva un legame serio e profondo ancorché pudico.
Passa un po’ di tempo e una sera, mentre ero alla presentazione di un libro a Firenze, lui mi chiama verso le dieci e mezzo, orario insolito per lui, dicendomi che stava scrivendo per la prima volta una lettera alla mamma della sua nuova compagna, una signora semi-analfabeta che vive in una delle zone più povere dell’Albania al confine con la Grecia. Che bella cosa, penso tra me, finalmente sta ufficializzando quel nuovo amore. Lui continua a parlarmi: “Ho preso carta e penna e ho scritto “Gentile signora…”. “Non puoi scrivere “Gentile signora”” mi dice Joanna, “sennò la offendi, tra loro si chiamano ancora “compagni”. “Va bene” dico e senza rifletterci troppo cambio il foglio e scrivo “Cara compagna…”. Ecco, quando ho visto quel “compagna” sul foglio mi son bloccato e m’è preso… m’è preso… come dire…”. La voce si spezza, è sicuramente commosso e forse di questo si vergogna perché, riscossosi dall’emozione, mi urla: “… e ti ho telefonato! Vaffanculo anche a te!!!” e riattacca.
Mai un “vaffa” mi aveva riempito di tanta tenerezza: compagno, ecco la parola magica che aveva in sé un elemento di affettività e sentimento che superava ogni ostacolo e ci faceva sentire uguali, come due che mangiano il pane insieme appunto. Ecco cos’è il sogno anarchico, socialista o comunista che dir si voglia.
Grazie di avermi ospitato, naturalmente comprerò il tuo ultimo, a ora , libro. Ps SONO daccordo sulla presunzione di D’ALEMA sono daccordo sulla sua mania egocentrica e di potere , ma per piacere c’è un abisso culturale tra RENZI È D’ALEMA. Come tra gli stracci e la seta. Sai Sergio mi piacerebbe assistere a un dibattito tra te e D’ALEMA sarebbe molto interessante visto soprattutto le “ accuse “ di aver iniziato a distruggere il percorso dei DEMOCRATICI. Sono sicuro che né sentiremo come dire , DELLE BELLE, visto che sicuramente avrebbe qualcosa da dire e ribattere . Ciao e grazie .
Possibile che su questo blog nessuno ha nulla da dire sull’attacco armato al parlamento americano fomentato e diretto dal sovranista, individualista e reazionario ex presidente USA.? È più importante litigare su D’Alema, Renzi ecc ognuno con le proprie idee ed interessi? Io credo di no e sono profondamento deluso ed amareggiato. Chiudo con grande sconforto.
Viva la democrazia!
Purtroppo, non ci voleva molto ad immaginare che per sloggiare Trump dalla Casa Bianca ci sarebbe voluta la Guardia Nazionale.
È successo, non è bastata e forse non è ancora finita.
Democratici e Repubblicani dovrebbero, in modo bipartisan, affrettarsi a ricorrere al 25^ emendamento e dichiarare Trump incapace di governare, lasciando a Mike Pence (che almeno ha avuto un estremo sussulto di dignità) gli ultimi giorni di amministrazione, in attesa dell’inauguration del 20 gennaio.
Anche se la cosa si è vista finora solo nei film di Hollywood, pare che sia concretamente possibile, e a questo punto auspicabile.
Trump è stato negli ultimi anni la punta di diamante di un “movimento” globale sovranista, suprematista, populista, neo-peronista, di estrema destra antidemocratica, pericolosissimo (e lo abbiamo visto) per quelle istituzioni democratiche a cui l’Occidente ha affidato le sue sorti dopo secoli di lotte sanguinose, sconfinate a volte ben oltre i limiti dell’immaginabile.
Adesso Trump è caduto (cadrà presto) e le democrazie occidentali dovrebbero ragionare su quanto è successo e correre ai ripari. Subito.
Non ho dubbi sulle capacità di reazione degli USA: le istituzioni si sono dimostrate salde, anche a dispetto della debolezza mostrata ieri, permettendo l’accesso a Capitol Hill di un gruppo, dopotutto sparuto, di facinorosi e pittoreschi dimostranti. Ci sono scappati i morti, purtroppo, e l’immagine del villico con i piedi sulla scrivania di Nancy Pelosi rimarrà a lungo impressa nelle nostre teste.
D’altronde un po’ più di un anno fa Parigi e la Francia sono state messe a ferro e fuoco da facinorosi non dissimili a quelli di Washington e anche lì Macron ha avuto i suoi problemi ad evitare ulteriori e ancora più pericolose degenerazioni. Ma il faro stava a Washington. Ora non più.
L’Europa non è immune da questo morbo, non è affatto impermeabile ad esso. E, al contrario del coronavirus, il vaccino è ancora più difficile da definire e da somministrare.
Va comunque fatto. E senza indugi.
Troppe connivenze sono state instaurate, troppe complicità: gilet gialli in Francia, neonazisti in Germania, sovranisti al potere nell’Europa dell’Est, una destra sgangherata e berciante anche qui da noi, che ancora ieri non ha osato parlare chiaro e prendere le distanze in modo inequivocabile dal folle di Washington. Generiche condanne della violenza, non di più.
Neanche il nostro elegante ed inappuntabile Presidente del Consiglio ha usato parole chiare, nette, precisamente indirizzate. Persino uno prudente come Andrea Orlando, vice di Zingaretti, se ne è pubblicamente lamentato.
D’altronde in più di un’occasione il Nostro aveva accostato il suo governo a quello di Trump (“governi del cambiamento”): per piaggeria, per gratitudine, per consonanza di intenti? Certo che in Italia giravano strani figuri negli ultimi anni, tutt’altro che rassicuranti. E ne abbiamo perso le tracce.
Parliamoci chiaro: se la democrazia è più forte, deve dimostrarlo. Non sono ammissibili timidezze, reticenze, giochi di parole.
Quindi lo dico chiaro: bisogna chiudere una stagione. Visibilmente, plasticamente, senza equivoci. Il tema è drammaticamente sul tavolo, non credo si possa fare finta di nulla. Dobbiamo voltare pagina.
Mi aspetto che le forze sinceramente democratiche di questo Paese, e ce ne sono in parecchi partiti, capiscano l’esigenza di mostrare un volto nuovo della nostra politica all’Europa, in primis, ed al mondo. Dobbiamo far vedere chiaramente da che parte stiamo. Gli Stati Uniti dovranno ricostruire pazientemente, ma anche rapidamente, una credibilità democratica e sono certo che lo faranno.
Anche noi abbiamo per altri versi la stressa esigenza: dobbiamo dimostrare di avere capito che la stagione del populismo è finita.
God bless America (and Italy too, se gli avanza un po’ di tempo!).
Antonio io non so come funziona questo BLOG DI STAINO , non so chi può prendere l’iniziativa per una nuova discussione su un questione specifica . In altri blog o siti ognuno pubblica in suo commento su un argomento, altri se sono interessati rispondono alla discussione. Poi c’è un amministratore che “ vigila “ che i commenti non escono dallo statuto e dalle regole che si è dato il SITO . Sinceramente questo blog o sito di Staino non so come È organizzato . Magari c’è lo potrebbe spigare . Io non credo che se è in corso un tipo di discussione si possa passare da palo i frasca , o forse sì , non lo so.
Gli intellettuali e la democrazia
Le bocche bavose,
dopo le loro prediche oziose,
tengono a freno lingue velenose
difronte a cosche odiose
che seppelisco menti operose.
Buona giornata a chi legge il mio sfogo Antonio De Matteo MI
Gli intellettuali e la democrazia
Le bocche bavose,
dopo le loro prediche oziose,
tengono a freno lingue velenose
difronte a cosche odiose
che seppeliscono menti operose.
Buona giornata a chi legge il mio sfogo Antonio De Matteo MI
Caro ANTONIO sinceramente non so che dire su gli intellettuali, so solo una cosa , sono anni che non si espongono politicamente, in sostanza fanno solo gli intellettuali per i fatti loro , a parte qualche figura fuori dal coro , nemmeno saprei dire chi . So solo una cosa, parlando di me , sono impegnato relativamente nel PD , sostengo il PD e faccio “ propaganda “ per il PD come prima facevo per i vari passaggi partitici del ex PCI . Oggi copio e incollo questo breve passaggio: Il segretario Zingaretti, di fronte ai dirigenti del partito, scaricherà il leader di Italia Viva e proporrà i Dem come architrave di un esecutivo che ha l’obbligo di portare il Paese fuori dalla pandemia e di avviare la ricostruzione. Più o meno come ho scritto tante volte in questi commenti .
Poi sempre copio e incollo …… e non mi si dica che non ho espresso le mie opinioni più volte …. ROMA – Fosse per Giuseppe Conte, questa storia con Matteo Renzi dovrebbe risolversi una volta per tutte in Aula. Con un voto parlamentare che mostri al mondo chi costringe l’Italia ad elezioni anticipate in piena pandemia. Perché se davvero Matteo Renzi dovesse ritirare le ministre prendendo a pretesto il Recovery – un testo riscritto sotto dettatura di Italia Viva – allora davvero sarebbe giusto sfidare il Senato. E vedere se il leader di Rignano è capace di sfiduciarlo. L…………
Credo che la maggioranza dei commentatori al blog di STAINO è sicuramente attempata ,mi permetto di fare una sana pubblicità, abbonatevi a LIBERETÀ MENSILE dello SPI CGIL , ottimo strumento per essere informati sul pianeta pensioni e pensionati e tanto altro , dalla politica al sociale ecc ecc . Mensile a cui STAINO COLLABORA .
Qualcuno su questo blog mi sa spiegare,se cade il governo attuale con la sfiducia di Matteo Renzi, quale sarà il programma del centro sinistra, da presentare agli elettori, e con chi si porterà avanti, per risolvere i gravi problemi attuali del nostro paese? Io penso che Renzi stia intraprendendo lo stesso percorso politico di Bertinotti. Sarà quindi, per il popolo del centro sinistra, impossibile continuare a collaborare con Italia viva, come lo è stato con rifondazione comunista. Il PD dovrà quindi insistere per presentarsi alle elezioni con il Movimento 5 Stelle è quelle parti della società civile che vorranno cambiare in positivo l’Italia.
Non so immaginare da che parte si appoggerà Matteo Renzi, ma penso , purtroppo, che ormai la sua carriera politica, se uscirà dall’attuale governo sarà definitivamente finita. Peccato: pensavo fosse una persona capace di realizzare le sue promesse ed invece continua a lottare contro “i mulini a vento” per realizzare le sue idee,in parte giuste, ma comunicate in un modo sbagliato e con arroganza e presunzione.
Con questo chiudo definitivamente il discorso su Matteo Renzi: tanto sono sicuro che andremo a votare con la sfiducia di Renzi al governo attuale. Buona giornata a tutti con profondo sconforto e delusione, ma con una speranza. Spero che il PD, secondo partito d’Italia come percentuale di elettori votanti, regga l’urto potente e devastante, dei sovranisti, nazionalisti, reazionari ed anti europei capeggiati dalla coppia filo “Trumpiana” Salvini/Meloni. Viva la democrazia e coloro che la difenderanno. Un caro saluto a tutti e a tutte. Antonio De Matteo Milano
Alla fine il topolino è scappato con la BELLANOVA E SCALFAROTTO …. Le destre ringraziano . Poi la battuta sulla crisi aperta da mesi , e cosa sperava che con il 3 % dettasse le regole lui . Sapeva benissimo da sempre , poteva starsene nel suo cantuccio di 40 parlamentari tutti eletti con i voti del PD . Ora elezioni anticipate, che poi è quello che voleva , anche se ha sempre detto no , nuova legge elettorale e sbarramento minimo al 4 % e fuori dalle balle STO PRESUNTUOSO MEGALOMANE. Ora vuole fare quello coerente , con cosa con chi e perché . LE DESTRE RINGRAZIANO SALVINI E LA MELONI si fregano le mani GRAZIE A STO STONATO . La cosa più patetica è la BELLANOVA, fuori come un poggiolo . Come ho già scritto, legge elettorale e fuori dalle balle tutta IV . Capisco che nessuno è perfetto capisco che questa coalizione non è nata per “ amore “ ma condivido ZINGARETTI quando dice CHE IV E PD NON SONO COMPATIBILI, daltronde se così non fosse non se ne sarebbero ANDATI .
Caro Sergio, se ho capito bene Renzi vuol far fuori Conte perché la sua popolarità (cit. D’Alema) per lui è insopportabile e pericolosa. Ma non vuole le elezioni, che lo ridurrebbero a un politicamente niente. Forse la cosa migliore allora è sfidarlo in Parlamento e come dice Ornati votare con lo sbarramento al 4 o 5 %. Io poi sarei per il maggioritario: non ho alcun rimpianto per la Prima Repubblica e gli “aghi della bilancia”.