Caro Sergio,
ti aggiorno sulla situazione elettorale in sicilia dove il PD è stato, e continua ad essere, assente avendo già messo in conto la sconfitta: con questo personale politico inconcludente, non solo non hanno trovato un proprio candidato che accendesse gli animi ma hanno accettato acriticamente il candidato di Orlando sindaco, lasciandogli pure dire che sarà il ponte di Messina il suo grimaldello strategico per spuntarla.
Tu capisci in che condizioni siamo, tra un Fava supponente e inconcludente arruolato dalla sinistra che più sinistra non c’è, e un Micari che forse manco sa cos’è la sinistra, andremo a votare turandoci il naso anche stavolta ma già convinti che vincerà la destra del Miccichè del 61 a 0, e sarà per sempre perché la sinistra non sa più parlare al cuore, o alla ragione o al portafoglio, della gente che ha difficoltà di sopravvivenza.
Voterò Micari, temo, per non dare troppo spazio a Musumeci o al grillino che spero proprio non lo superi (vedi a che punto siamo, sperare nella destra per non piangere troppo con ’sti grulli dei grilli) e quindi mi ritiro nel mio orticello, del resto ho un’età…
Un abbraccio a presto
Rosanna Pirajno
PD Palermo
3 Comments
Cara Rosanna,
ovviamente la situazione della tua terra la conosci molto meglio di me, che vivo a Torino; cionondimeno, una considerazione mi viene spontanea e non posso non porgertela.
Ma la Sicilia è mai stata terra di sinistra?
Non dirmi che ci sono tradizioni gloriose perché le conosco (credo di conoscerle): ho pianto anch’io al Memoriale di Portella della Ginestra, ho letto Sciascia e visto i film di Rosi: qualcosa so della storia dei martiri siciliani della sinistra politica e sindacale.
Ma quando la sinistra in Sicilia è stata maggioritaria? Con Berlusconi perdemmo 61 collegi a 0; Crocetta ha vinto per le divisioni della destra e non mi pare che lo si rimpianga molto. E allora?
Quelli di Fava hanno voluto stare per fatti loro, per non mischiarsi con la gentaglia del PD.
Così quelle pochissime possibilità di fare almeno una figura decente, per la sinistra sono sparite del tutto.
E già, dimenticavo, per loro il PD non è di sinistra, quindi …!
Voglio dire che, in una terra difficile come la tua, ci vorrebbe uno sforzo eccezionale di unità e di comprensione per le ragioni di una possibile maggioranza di cittadini. Un buon piazzamento non serve a nulla: o si vince o si perde.
E per molti evidentemente è meglio perdere. Sempre e comunque!
Con amicizia,
Ernesto Trotta
Torino
Mi piace il dialogo a distanza con l’amico Trotta che anche la volta scorsa ha commentato il mio sfogo, ché di questo si tratta quando racconto a Sergio i miei malumori.
È vero che questa mia terra non è mai stata di sinistra pur avendo avuti martiri di sinistra, ma mi fa rabbia che i dirigenti del Pd porgano su un piatto d’argento le ragioni per non votarlo, tutto qui.
Ci risentiamo dopo le regionali, il 5 novembre è vicino e io, comunque, voterò Pd.
Non avevo dubbi.
Auguri, comunque vada.