Caro Sergio,
la cosa che più mi colpisce in queste ore è la apparente “obiettività” con cui viene presentata la tragedia della morte della bambina per malaria. Non una parola per dire che quella di Salvini e soci è una barbarie! E nessuno ricorda che Coppi morì perché nessun medico diagnosticò in tempo la malattia, a parte qualche medico sardo che telefonò inutilmente per avvertire. Solo lasciar circolare senza protestare l’idea che la colpa sia dei bambini del Burkina Faso è mostruoso. E se anche fosse non sarebbe loro la responsabilità. Infine, la solidarietà alla famiglia in lutto è, a malapena, una nota a piè di pagina, un atto dovuto talmente sommesso da passare inosservato. Ecco dove stiamo arrivando, meglio non distrarsi con la pietà, occorre colpire duro, speculando su un dolore enorme. Il tutto, dice gran parte della stampa responsabile, in attesa degli accertamenti! Questa è ipocrisia. Poi, la mia sarà una mania, ma non mi pare che il nostro segretario possa rispondere rilanciando la palla alle inadempienze europee. Una sinistra responsabile parla di valori, inanto, e li ricorda a tutti quando è necessario.
Guido Clemente
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