Caro Sergio,
agli artisti riesce meglio spiegare, con semplici artifici, ad esempio vignette o poesie, concetti complessi ed opinabili. Leggi questa poesia di Trilussa,se ti riesce e pensa: mi è andata bene fino adesso. E si! hai evitato di sentirti dire, parafrasando il grande poeta suddetto,: “ silenzio e rispetti er preside”. La vita non è quella che sogniamo ma quello che ci capita e dobbiamo continuare a batterci per continuare il cammino di nostra vita rispettando il prossimo nostro. Grazie per l’attenzione e buona giornata a tutti e tutte coloro che leggono. Antonio De Matteo Milano
L’ELEZZIONE DER PRESIDENTE
(TRILUSSA)
Un giorno tutti quanti l’animali
sottomessi ar lavoro
decisero d’elegge un Presidente
che je guardasse l’interessi loro.
C’era la Società de li Majali,
la Società der Toro,
er Circolo der Basto e de la Soma,
la Lega indipendente
fra li Somari residenti a Roma;
e poi la Fratellanza
de li Gatti soriani, de li Cani,
de li Cavalli senza vetturini,
la Lega fra le Vacche, Bovi e affini…
Tutti pijorno parte all’adunanza.
Un Somarello, che pe’ l’ambizzione
de fasse elegge s’era messo addosso
la pelle d’un leone,
disse: – Bestie elettore, io so’ commosso:
la civirtà, la libbertà, er progresso…
ecco er vero programma che ciò io,
ch’è l’istesso der popolo! Per cui
voterete compatti er nome mio. –
Defatti venne eletto proprio lui.
Er Somaro, contento, fece un rajo,
e allora solo er popolo bestione
s’accorse de lo sbajo
d’avé pijato un ciuccio p’un leone!
-Miffarolo! – Imbrojone! – Buvattaro!
-Ho pijato possesso:
-disse allora er Somaro – e nu’ la pianto
nemmanco se morite d’accidente.
Peggio pe’ voi che me ciavete messo!
Silenzio! e rispettate er Presidente!
Caro professor Enrico Letta,
dopo la tua elezione, quasi all’unanimità, come segretario generale del PD, da parte dell’assemblea nazionale, il più importante organo costitutivo, del popolo dem, ho pensato che finalmente quest’ultimo avrebbe avuto la possibilità di ascoltare e farsi ascoltare, come dovrebbe essere in ogni organizzazione democratica e solidale.
Devo invece constatare , con profonda delusione, ( spero vivamente di sbagliare) che anche la tua leadership va nella stessa direzione degli ultimi segretari a partire da Renzi Matteo. La linea politica del partito non si costruisce dal basso, parlando in tutte le organizzazione della nostra società ed ascoltando le richieste delle stesse, ma come al solito viene imposta dall’alto senza nessun colloquio. Mi pare di rivedere sempre lo stesso film in cui, parafrasando il grande Alberto Sordi, nella sua opera cinematografica “il marchese del Grillo”, la più alta carica del partito, il segretario nazionale, ripete la seguente stessa frase: “io so’ io e voi non siete un ….” . Mi sarei aspettato, caro Enrico, che i tuoi dirigenti fossero intervenuti nelle varie associazioni, a partire dai circoli PD, e sui vari mass media per ascoltare, orientare, spiegare la nuova linea del partito. Invece mi pare di capire che tu preferisca come al solito i vari diffusori propagandistici, la Rai con Lucia Annunziata o Bruno Vespa e Mediaset con altri personaggi ripetitivamente famosi. Faccio un esempio il nostro governo attuale dovrà affrontare velocemente la riforma sanitaria per tirarci fuori da questo lockdown che non può durare all’infinito, ma le proposte del PD quali sono e perché non ne discutiamo ad esempio su questo blog? Io, come incaricato alla sicurezza dell’associazione di volontariato denominata “comitato bicocca“, ascolto le voci con le richieste nel mio quartiere e tutti o quasi sono d’accordo nel riformare il medico di famiglia e farlo diventare un vero e proprio pronto soccorso di zona oltre che medico di famiglia. Il medico deve seguire a domicilio il proprio paziente, soprattutto gli anziani, e non può essere che l’ammalato debba percorrere la via crucis per cercare aiuto pagando di tasca propria. Certo che è difficile risolvere questi problemi: è più facile scrivere pagine e pagine ripetendo i soliti discorsi generale che poi non si possono tradurre in pratica, ma bisogna provarci insieme per cercare una soluzione. Caro Enrico da solo non ce la farai mai a risolvere i problemi della nostra comunità, scendi fra di noi: l’unione fa la forza. Ordina a qualcuno dei tanti tuoi dirigenti di rispondere su questo blog ai nostri interrogativi e vedrai che insieme potremo rispondere all’esigenze della gente della nostra comunità. Caro Enrico, le stesse cose io le ho scritto a Matteo Renzi, a Martina, a Zingaretti,, ma loro hanno continuato a pensare come il marchese del Grillo ed alla fine hanno dovuto constatare che la famosa frase suddetta si è sempre girata in questo senso: “noi, popolo PD, siamo noi e voi, segretari nazionali,non siete un …… Mi auguro che tu possa interrompere la citata triste tradizione, cominciando col dare una risposta su questo blog, del grande vignettista Sergio Staino, alle nostre domande e, mentre ringrazio per l’attenzione coloro che leggono questo mio scritto, invio un cordiale saluto a tutti e tutte coloro che frequentano questo sito. Antonio De Matteo Milano.
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Ma se c’abbiamo Draghi (e pure Mattarella), la vittoria è tutta sua.
Così va il mondo …
Nemo propheta in patria.
Caro Sergio,
agli artisti riesce meglio spiegare, con semplici artifici, ad esempio vignette o poesie, concetti complessi ed opinabili. Leggi questa poesia di Trilussa,se ti riesce e pensa: mi è andata bene fino adesso. E si! hai evitato di sentirti dire, parafrasando il grande poeta suddetto,: “ silenzio e rispetti er preside”. La vita non è quella che sogniamo ma quello che ci capita e dobbiamo continuare a batterci per continuare il cammino di nostra vita rispettando il prossimo nostro. Grazie per l’attenzione e buona giornata a tutti e tutte coloro che leggono. Antonio De Matteo Milano
L’ELEZZIONE DER PRESIDENTE
(TRILUSSA)
Un giorno tutti quanti l’animali
sottomessi ar lavoro
decisero d’elegge un Presidente
che je guardasse l’interessi loro.
C’era la Società de li Majali,
la Società der Toro,
er Circolo der Basto e de la Soma,
la Lega indipendente
fra li Somari residenti a Roma;
e poi la Fratellanza
de li Gatti soriani, de li Cani,
de li Cavalli senza vetturini,
la Lega fra le Vacche, Bovi e affini…
Tutti pijorno parte all’adunanza.
Un Somarello, che pe’ l’ambizzione
de fasse elegge s’era messo addosso
la pelle d’un leone,
disse: – Bestie elettore, io so’ commosso:
la civirtà, la libbertà, er progresso…
ecco er vero programma che ciò io,
ch’è l’istesso der popolo! Per cui
voterete compatti er nome mio. –
Defatti venne eletto proprio lui.
Er Somaro, contento, fece un rajo,
e allora solo er popolo bestione
s’accorse de lo sbajo
d’avé pijato un ciuccio p’un leone!
-Miffarolo! – Imbrojone! – Buvattaro!
-Ho pijato possesso:
-disse allora er Somaro – e nu’ la pianto
nemmanco se morite d’accidente.
Peggio pe’ voi che me ciavete messo!
Silenzio! e rispettate er Presidente!
Caro professor Enrico Letta,
dopo la tua elezione, quasi all’unanimità, come segretario generale del PD, da parte dell’assemblea nazionale, il più importante organo costitutivo, del popolo dem, ho pensato che finalmente quest’ultimo avrebbe avuto la possibilità di ascoltare e farsi ascoltare, come dovrebbe essere in ogni organizzazione democratica e solidale.
Devo invece constatare , con profonda delusione, ( spero vivamente di sbagliare) che anche la tua leadership va nella stessa direzione degli ultimi segretari a partire da Renzi Matteo. La linea politica del partito non si costruisce dal basso, parlando in tutte le organizzazione della nostra società ed ascoltando le richieste delle stesse, ma come al solito viene imposta dall’alto senza nessun colloquio. Mi pare di rivedere sempre lo stesso film in cui, parafrasando il grande Alberto Sordi, nella sua opera cinematografica “il marchese del Grillo”, la più alta carica del partito, il segretario nazionale, ripete la seguente stessa frase: “io so’ io e voi non siete un ….” . Mi sarei aspettato, caro Enrico, che i tuoi dirigenti fossero intervenuti nelle varie associazioni, a partire dai circoli PD, e sui vari mass media per ascoltare, orientare, spiegare la nuova linea del partito. Invece mi pare di capire che tu preferisca come al solito i vari diffusori propagandistici, la Rai con Lucia Annunziata o Bruno Vespa e Mediaset con altri personaggi ripetitivamente famosi. Faccio un esempio il nostro governo attuale dovrà affrontare velocemente la riforma sanitaria per tirarci fuori da questo lockdown che non può durare all’infinito, ma le proposte del PD quali sono e perché non ne discutiamo ad esempio su questo blog? Io, come incaricato alla sicurezza dell’associazione di volontariato denominata “comitato bicocca“, ascolto le voci con le richieste nel mio quartiere e tutti o quasi sono d’accordo nel riformare il medico di famiglia e farlo diventare un vero e proprio pronto soccorso di zona oltre che medico di famiglia. Il medico deve seguire a domicilio il proprio paziente, soprattutto gli anziani, e non può essere che l’ammalato debba percorrere la via crucis per cercare aiuto pagando di tasca propria. Certo che è difficile risolvere questi problemi: è più facile scrivere pagine e pagine ripetendo i soliti discorsi generale che poi non si possono tradurre in pratica, ma bisogna provarci insieme per cercare una soluzione. Caro Enrico da solo non ce la farai mai a risolvere i problemi della nostra comunità, scendi fra di noi: l’unione fa la forza. Ordina a qualcuno dei tanti tuoi dirigenti di rispondere su questo blog ai nostri interrogativi e vedrai che insieme potremo rispondere all’esigenze della gente della nostra comunità. Caro Enrico, le stesse cose io le ho scritto a Matteo Renzi, a Martina, a Zingaretti,, ma loro hanno continuato a pensare come il marchese del Grillo ed alla fine hanno dovuto constatare che la famosa frase suddetta si è sempre girata in questo senso: “noi, popolo PD, siamo noi e voi, segretari nazionali,non siete un …… Mi auguro che tu possa interrompere la citata triste tradizione, cominciando col dare una risposta su questo blog, del grande vignettista Sergio Staino, alle nostre domande e, mentre ringrazio per l’attenzione coloro che leggono questo mio scritto, invio un cordiale saluto a tutti e tutte coloro che frequentano questo sito. Antonio De Matteo Milano.