Salvini è l’uomo più pericoloso della Repubblica italiana, ormai è accertato. E lo è perché ignora tutto delle regole del vivere civile e della Costituzione. Sembra cresciuto in un asilo della Mongolia esterna.
Prendiamo il caso della nave Gregoretti, per cui dovrebbe andare sotto processo. Lui afferma la sua innocenza. Ma solo perché fa il furbo o ignora le leggi.
La nave Gregoretti, della Marina Italiana, è territorio italiano. Quando un migrante vi sale, è come se andasse a prendere il caffè a Catania: è in territorio italiano a tutti gli effetti. Ma questo significa anche che i poteri del ministero dell’Interno, quanto a libertà personale, cessano di colpo e passano alla magistratura, che sola può disporre arresti, cure obbligatorie, ricoveri, ecc. Esattamente come accade per ogni cittadino italiano. Nemmeno da ministro dell’Interno, anche se lo vorrebbe molto, Salvini può ordinare l’arresto di qualcuno: solo la magistratura può farlo, e motivando il provvedimento.
Insomma, tutto quello che ha fatto o non fatto Salvini con la Gregoretti era di fatto abusivo, fuori e al di là della legge e della Costituzione. Lui può sbraitare nei suoi comizi quanto vuole, ma un cardine della nostra convivenza civile (sancita dalla Costituzione) è che solo la magistratura, con provvedimento motivato, può privare qualcuno della libertà personale. Non esistono alternative. Nei tribunali ci sono magistrati di turno notte e giorno proprio per questo.
Salvini, quindi, poteva starsene tranquillamente al Papeete: i migranti della Gregoretti, una volta saliti a bordo, sono usciti dalla sua competenza. Quando eravamo una popolazione più civile, terminati gli imbarchi, la radio di bordo trasmetteva un messaggio chiarissimo: “Siete a bordo di una nave della Marina militare italiana. Qui siete al sicuro, fra poco verranno da voi i medici, avrete cibo e cure. Benvenuti”. Ma quelli erano i tempi in cui Catia Pellegrino, prima donna comandante di una nave italiana, prima di uscire in mare in cerca di migranti da salvare con il pattugliatore Libra caricava latte in polvere per i bambini che avrebbe tirato su dalle onde del Mediterraneo. Tanti, che avevano perso i genitori, li ha tenuti abbracciati tutta la notte. Giustamente è stata fatta Cavaliere della Repubblica.
Ma erano altri tempi e eravamo in un’altra Italia.
Ma non basta. Da tre mesi Salvini tresca in ogni modo per andare a Palazzo Chigi, ruolo per il quale non ha alcuna competenza. E cerca ogni scusa per andare a elezioni anticipate.
Probabilmente non vi arriverà mai. Non ha i voti sufficienti, deve fare una coalizione e Mattarella potrebbe suggerire un nome terzo, meno divisivo. Anche i ministri vanno approvati dal Presidente e, visti i figuri (molti pregiudicati) di cui Salvini si circonda, il Presidente potrebbe imporgli qualche nome decente.
Insomma, Salvini si spaccia per il padrone d’Italia, vuole i pieni poteri (non previsti da alcuna Costituzione o legge).
Alla fine, probabilmente non avrà niente.
9 Comments
Ho letto l’articolo del direttore dr Turani e questa volta concordo totalmente con lui e vorrei aggiungere quanto segue.
In un paese civile un ministro che emette un ordine esecutivo non di sua competenza viene fermato subito e costretto alle dimissioni, mentre in Italia Salvini poteva emettere anche un mandato di perquisizioni e farlo eseguire senza problemi ed è più o meno quello che è successo con la nave della nostra marina militare. In un paese civile i giornali ed in generale i mass media dovrebbero spiegare onestamente al popolo Italiano che a maggioranza ignora il funzionamento della ” Cosa Pubblica” le leggi e le istituzioni del nostro stato, invece che schierarsi con il potente di turno sempre e comunque utilizzando il loro “buon senso” al posto delle leggi ed ordinamenti. Spero che quelle poche voci che difentino ancora la nostra democrazia rappesentativa si rafforzino e diventino sempre di più. Grazie e buona giornata. Antonio De Matteo Pescara
Professori, storici, filosofi, opinionisti, politoligi, scrittori, partigiani, sindacalisti ecc, possibile che non abbiate nulla da dire sul comportamento di Salvini e del centro destra? La democrazia rappresentativa non vi interessa? Volete anche voi l’uomo ” forte” con pieni poteri che governi la nostra bella Italia? Chi tace acconsenta ed io mi auguro che qualcuno scriva e diventa le istituzioni, la nostra costituzione e la nostra democrazia. I prepotenti contano sul silenzio assenso di chi pensa ai fatti propi e considera la politica, sbagliando, inutile. Grazie e buona giornata a tutti Antonio. De Matteo Pescara
Correzione: scriva e difenda
Caro Antonio, come abbiamo sempre detto io e altri, nel PD si è fatta la guerra al Matteo sbagliato e questo è il risultato.
Come nel referendum del 2016 dove all’interno del partito dem. si festeggiava a spumante la non vittoria, perché si diceva che si andava verso la dittatura renziana.
Adesso prendiamoci questo.
Contenti amici.
Saluti a tutti.
Camillo
Credo di avere già scritto, e me ne scuso, che il referendum del 2016 a mio parere aveva una valenza simile a quello del 1946 fra Repubblica e Monarchia: prefigurava un assetto istituzionale diverso dallo status quo.
Se nel 1946 alcuni furboni avessero preferito la Monarchia per fare un dispetto alla sinistra (e alcuni lo fecero, fortunatamente perdendo!), ora ci troveremmo ancora il re (e quale re…!).
Così nel 2016 alcuni “inqualificabili” irresponsabili, per biechi interessi di consorteria, hanno fatto il dispetto all’Italia facendo la campagna per il NO (dopo aver votato SI in Parlamento), solo per togliersi lo scomodo Renzi dai piedi.
Ci sono riusciti e ci hanno lasciato il “re”, ovvero un assetto vecchio, inefficiente, pericoloso, dando nuovo vigore ai veri nuovi autoritarismi di Salvini e Meloni.
Non potrò MAI perdonare ai responsabili di quello scempio il danno fatto al Paese. E’ una ferita che non si può rimarginare. Solo riprendendo quel percorso riformista potremo superare un nodo storico capitale di questo Paese.
Cari Ernesto e Camillo ,io ho condiviso la politica di Matteo Renzi ( ho votato si al suo referendum ) e non sono disposto ad abiurarla, anche se non perdonerò mai a Matteo l’uscita dal PD. Resta però il fatto che la suddetta politica, fino a quando la condividerà un misero 5% degli elettori Italiani, non si potrà realizzare, se non a piccoli passi facendo dei compromessi con forze politiche affini. Quindi, secondo me, l’unico modo per contrastare la destra reazionaria di Salvini è e sarà quello di un compromesso delle idee tra le forze del centro sinistra che porti ad un programma di governo condivisibile e sostenuto con convinzione alle prossime elezioni politiche.
Se pero i numerosi leader del centro sinistra pongono veti e condizioni irrinunciabili, allora l’alternativa sarà altri 20 anni di politica di destra al governo del nostro paese. Del senno di poi sono piene le fosse ed il legarsela al dito non porta da nessuna parte. Forza quindi con un programma di centro sinistra con pochi punti e condivisi. Buona serata a tutti.Antonio
http://m.espresso.repubblica.it/attualita/2020/01/24/news/l-espresso-vince-contro-matteo-salvini-e-la-lega-e-giornalismo-d-inchiesta-non-diffamazione-1.343453
La magistratura respinge la denuncia per diffamazione nei confronti dei giornalisti dello Espresso: tutte vere le notizie sui 49 milioni di Euri rubati agli italiani, leggere il link allegato. Buona giornata Antonio De Matteo. Pescara
Caro presidrnte Stefano Bonaccina, Complimenti e tantissimi Auguri per la tua netta riconferma a governatore della regione Emilia Romagna. Grazie per il tuo impegno, la tua passione, e la tua strategia politica con la quale hai dimostrato che la destra integralista, isolazionista sovranista di Salvini si può battere con un centro sinistra unito su un programma serio e condiviso.
Adesso al lavoro e facciamo diventare sempre più importante
e prima nelle classifiche l’ Emilia Romagna. Un grande abbraccio a tutti Antonio De Matteo Pescara
Caro Sergio, ma che deve fare il PD di Zingaretti- Bonaccina, oltre a quello che ha fatto fin ora per meritare una tua vignettista di encomio?
Ha respinto i “babari” in Emilia Romagna, tornando ad essere primo partito davanti alla lega anche in Calabria, nonostante le ultime due scissioni di peso di Renzi e Calenda. Dai Sergio dobbiamo riconoscere a Zingaretti- Bonaccina e tutto il gruppo dirigente del PD che guidano con diligenza e passione l’ unico partito intorno al quale si è costruito l’esercito vincente contro la destra di Salvini.
Un abbraccio a tutti Antonio De Matteo Pescara