Vorrei proprio che gli eventi programmati nei prossimi giorni nel mondo del centrosinistra costituissero tappe importanti nel dibattito in corso.
Alcuni sono strettamente connessi con il prossimo congresso del PD (Piazza Grande di Zingaretti, la Conferenza Programmatica), altri, come la Leopolda, non lo sono, almeno nelle intenzioni dichiarate.
La sinistra ha un urgente, imprescindibile bisogno di riprendere a parlare di politica, di programmi, di provvedimenti, di risorse, umane (ed anche finanziarie), che possano al più presto far uscire il nostro Paese dall’incubo del governo grillo-leghista.
Non sappiamo quando e se toccherà di nuovo a noi rimettere in quadro questo sciagurato Paese, ma non possiamo prescindere dal lavorare perché ciò avvenga il più presto possibile.
Dovremmo (ma quante volte l’abbiamo detto?) uscire dai personalismi (che non significa rinunciare ad individuare un leader vero), dal vizio del preconcetto, dallo schema simpatia – antipatia, amico – nemico, alleato – avversario.
Dovremmo, e questo mi aspetto dagli eventi in programma, in particolare dalla Leopolda:
- mettere in primissimo piano i rapporti con l’Europa
- dichiarare senza mezzi termini il nostro favore ad una sempre maggiore integrazione europea, con l’obbiettivo degli Stati Uniti d’Europa: vuol dire elezione diretta del Presidente, mettere in comune la sicurezza, l’esercito, le frontiere, l’accoglienza, il fisco, le politiche del lavoro; ovvio che ci vorrà tempo, ma quelli devono essere gli obbiettivi comuni dichiarati
- evidenziare la necessità urgente di riprendere il cammino verso la Costituzione Europea, cammino interrotto ormai da 13 anni
- aprirci ad alleanze organiche con tutti i Partiti e movimenti progressisti europeisti, allargando definitivamente gli orizzonti ormai asfittici del socialismo europeo alle forze progressiste liberaldemocratiche
- dichiarare che la paura del futuro si sconfigge costruendo un futuro migliore e non esorcizzandolo
- dichiarare che l’apertura al mondo delle nostre società ne costituisce garanzia di ricchezza e di sviluppo
- dichiarare la prevalenza della legalità, sempre e comunque, come condizione essenziale della convivenza sociale
- elevare il riformismo a metodo politico generale per garantire la costante evoluzione delle istituzioni e delle regole che le governano
- promuovere l’attuazione di politiche di solidarietà basate sulla compatibilità e sullo sviluppo culturale ed economico dei ceti disagiati
- dichiarare la lotta con ogni mezzo alla corruzione ed alla criminalità, in special modo quella organizzata e quella finanziaria; lotta all’evasione fiscale ed ai paradisi fiscali
- dichiarare la centralità dello sviluppo del continente africano attraverso gli investimenti ed il supporto alle organizzazioni democratiche e progressiste; favorire forme di aggregazione fra Stati
- promuovere lo sviluppo culturale ed il metodo scientifico attraverso politiche formative che premino il merito sia degli studenti che degli insegnanti
- promuovere la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica in particolar modo nei settori ambientale ed energetico
- favorire la mobilità internazionale delle giovani generazioni sia per lo studio che per il lavoro
- favorire uno sviluppo ordinato della rete combattendone gli usi distorti e favorendone l’uso come veicolo di conoscenza, di libertà di espressione, di pluralismo
- proporre un grande concorso di idee per realizzare gli obbiettivi e far sì che non restino solo affermazioni di principio
- …
Non è un elenco originale né è esaustivo: sono solo i temi di una sinistra moderna, pragmatica, che non sogna antistoriche rivoluzioni novecentesche ma attua e sistematizza le rivoluzioni del XXI secolo, senza paura né dell’innovazione né della globalizzazione, da vivere come opportunità e non come problemi.
C’è tanto da fare e la sinistra deve dimostrare di sapere cosa fare e come farlo, con misura, con la dovuta attenzione agli equilibri economici e finanziari e con il dovuto rispetto ai sentimenti ed alle legittime apprensioni di ogni ceto sociale.
A fronte di tutto questo il problema del Segretario del PD assume una dimensione più realistica. Forse ci sarebbe perfino spazio per una candidatura unitaria.
In ogni caso non c’è motivo per scannarsi e continuare a diffidare a vicenda. In un vasto progetto riformista c’è posto per tutti, tutti quelli che condividono obbiettivi e strumenti.
Chi sogna impossibili rivoluzioni, decrescite più o meno felici, rivolgimenti delle istituzioni democratiche con assurdi sogni di democrazia diretta, prego accomodarsi da un’altra parte.
L’ecumenismo forzato è un danno e costituisce un pericolo che non possiamo più permetterci di correre.
La cultura europea, occidentale, moderna è sotto attacco da parte di forze reazionarie, retrive, antistoriche che vogliono riportarci indietro di secoli.
Dobbiamo resistere e contrattaccare. Presto e bene.
Ernesto Trotta
6 Comments
Sottoscrivo tutto e non dovrebbe essere così difficile avere un partito che abbia questi temi come progetto politico di base.
O qualche dubbio che come si stanno mettendo le cose , riesca a farlo .
Bisogna veramente rifondarlo con questa visione dell’ Ialia , dell’ Europa e del mondo.
Una “ rivoluzione. culturale, politica e organizzativa..
Largo ad una nuova generazione . È necessario che i “ vecchi “ aprano questa via,, diversamente sarà dura ..
Caro Ernesto,
quanto tu scrivi è condiviso da tutti i dirigenti del PD ma in modo diverso, secondo me. Per questo è necessario che trovino un compromesso fra di loro ed esprimano un segretario unitario che parli a nome di tutti. Il rovescio della medaglia è il disfacimento totale del PD con grande soddisfazione di coloro che vogliono tornare al gretto nazionalismo. Chi crede nel PD, come il sottoscritto, non può che sperare nel buon senso e nellla razionalità di tutti gli attuali dirigenti del partito democratico.
Comunque io sono ottimista ed intanto buona giornata a tutti. Antonio De Matteo Milano
Come non essere d’accordo con Ernesto? Nella stragrande maggioranza queste proposte stavano già nel programma del PD di Letta, Renzi, Gentiloni solo che alcuni compagni ora identificati l’hanno boicottato speriamo non succeda più.
Marco
Grazie Trotta!
Ernesto, ci vediamo alla Leopolda.
Camillo
Forza Ernesto, devi candidarti alla segreteria