Una lunga fila di auto blu con autista, dalle quali scendono i big del Movimento, segna di fatto la fine dei grillini. Basta viaggi in autobus. Conquistato il Parlamento in nome della guerra alla casta, sono diventati la casta più costosa e irresponsabile della storia repubblicana.
Purtroppo, grazie alle ultime elezioni, sono ancora il gruppo più numeroso nelle due camere, dove continuano, imperterriti, a fare disastri. Ma di fatto sono già estinti. Se potessero, voterebbero nell’anno Tremila: oggi sanno che il 90 per cento di loro non sarà mai più rieletto e dovrà tornare ai lavori (e ai non-lavori) di prima, sul divano, con la mamma che allunga i 200 euro per le sigarette.
E ci sono anche risse: illustri signori zero (Crimi) contendono la leadership a altri signori zero (Di Maio). Qualche anno fa scrissi che sarebbero arrivati carabinieri, prima o poi: ci siamo vicini. Il loro guru e inventore, Beppe Grillo, invece di buttarsi a mare per i guai che ha combinato, teorizza che i parlamenti non servono più. Tutte le democrazie mondiali, cioè, sono sbagliate. Per fortuna è l’unico individuo al mondo a aver fatto questa scoperta, alla quale nessuno presta la minima attenzione.
I grillini quindi sono finiti.
Purtroppo, i loro voti stanno scivolando verso la Lega, un altro partito (e una banda a delinquere, insomma ladri, già condannati in via definitiva) di scarsa qualità. Ma c’è una consolazione: anche la Lega sta perdendo voti, nonostante l’arrivo dei duri grillini.
Il popolo si sta ravvedendo? Temo di no. Il Pd, che dovrebbe essere l’ultima barriera contro il populismo, in realtà sta diventando populista, convito di intercettare i voti grillini in uscita: i populisti in uscita sono gente semplice: pensano che lo Stato debba mantenerli in cambio di nessuna fatica.
Per fortuna, le prime avvisaglie della crisi economica stanno costringendo Conte a far saltare alcune delle sciocchezze più gravi di leghisti e grillini: quota 100 e reddito di cittadinanza hanno le ore contate. Stiamo ridiventando un paese normale.
Ma non basterà. La strada sarà ancora lunga e tormentata.
5 Comments
Goethe diceva: “pensare è facile, agire è difficile, e mettere i propri pensieri in pratica è la cosa più difficile del mondo”. Mi piacerebbe sapere come il direttore dr G. Turati metterebbe in pratica le sue esternazioni.
Non lo scriverà mai, secondo me: il suo obiettivo è sfasciare, come tutti gli “opinionisti” attuali i tentativi di concretezze altrui.
Quello che mi sconsola e che tanti l’applaudono e crescono male. Per fortuna nel nostro mondo ci sono quelli che risolvono i problemi, scrivono la storia umana e la mandano avanti.
Io voglio far parte di quest’ultimi. Faccio una proposta. Visto il perdurare della pandemia da Covid19 e la necessità di ristrutturare la sanità italiana, propongo di rafforzare il medico di famiglia facendo diventare il suo studio un primo pronto soccorso dotandolo di infermieri ed attrezzature semplici.Naturalmente mi aspetto altre idee diverse dalla mia con cui confrontarmi o un consenso esplicido al mio suddetto pensiero, Buona giornata a tutti Antonio De Matteo MI
Caro Antonio, non è che se uno fa obiezioni diventa per forza un distruttore. Altrimenti la tua bella voglia di confronto va a farsi benedire.
La tua proposta sui medici si può e si deve attuare: sarebbe perfetta da realizzare coi i soldi del MES.
L’hanno inventato apposta.
Glielo dici tu ai grillini, che ne hanno fatto (scioccamente) una questione ideologica?
Il MES, o si prende o non si prende. Direi: tertium non datur, diceva Aristotele prima di Goethe.
Ci volevano tredici mesi per cambiare gli orrendi decreti Salvini?
Quando aboliamo il decreto dignità, che ha provocato migliaia e migliaia di licenziamenti?
Quando facciamo lo ius culturae? Aspettiamo il prossimo calciatore dall’Uruguay?
Quando limitiamo il nefasto bicameralismo perfetto?
Vedi Antonio, quando si governa bisogna decidere ed agire. Perdersi dietro ai fumi dei problemi esistenziali del M5S è molto pericoloso. Potrebbe diventare garanzia di fallimento. Tutto qui.
E allora, adelante Pedro.
Caro Ernesto,
io potrei dirti,a propositi di “ grillini” : avanti Trotta e spiego il perché. È stato il tuo leader, Matteo Renzi, a far nascere questo governo, ed io per questo lo ringrazio, ma perché adesso dovrei essere io, che ero scettico sul governo attuale, a dire ai “grillini” di accettare il Mess?
Comunque accetto la sfida: telefonerò a Nicola Zingaretti e vedrai che stasera stessa o al massimo domani quest’ultimo ripeterà che il Mes bisogna prenderlo. C’è un piccolo particolare però: senza il consenso dei parlamentari del movimento cinque stelle il parlamento non può legiferare e deve solo ammainare la bandiera. Esiste però una “terza via”, che Aristotele pur condivideva ed è quella indicata dal compromesso delle idee, il cui percorso è difficile, pesante,piene di insidie, che richiede tempo, impegno ,volontà e passione. D’altra parte, tu, come ingegnere, mi insegni che in fisica non esiste il vero ed il falso,ma il forse.La parola più bella del nostro vocabolario, Come diceva il nostro grande poeta , Giacomo Leopardi, che tutti dovremmo usare più spesso e crederci. Il cemento armato non si costruisce a tavolino, senza verificare le condizioni ambientali, la durata e tanti altri particolari che non sono mai uguali. Inoltre il vero progettista che usa il “forse” farà anche delle prove prima di metterlo in atto.
Come vedi caro Ernesto, io non ho le tue certezze, né tantomeno quelle di Italia viva e di Renzi, senza parlare poi di quelle di Sergio Staino, ma sono convinto che il presente governo è la cosa migliore alla quale Matteo Renzi abbia contribuito. Proviamo ad immaginare che fine avrebbero fatto i 200 miliardi e passa di titoli Italiani in fase di acquisto dalla Banca centrale europea e gli altri 200 miliardi e passa che ci prestaranno a tassi irrisori o quasi nulli ed una parte a fondo perso. Io sono convinto che,con la “destra di Salvini”, sovranista, secessionista ed anti Europea,al governo del Nostro paese, il disastro della nostra società sarebbe stato certo ed irreversibile. Quindi meglio il poco che il precipizio. Poi se ognuno di noi, ed in particolare i cosiddetti opinionisti, che ti scassano i marroni dalla mattina alla sera con le loro critiche inutili e controproducenti, senza mai proporre o difendere qualcosa di concreto, facilitassero il compromesso dei pensieri, per risolvere i problemi della nostra comunità, forse andremmo meglio e saremmo più sereni. Naturalmente io non voglio impedire agli “scassa cabasisi” di sostenere le loro critiche, ma semplicemente preferisco non leggerli e non contraddirli: considero una perdita di tempo ascoltare le prediche e preferisco agire nel mio piccolo per cercare di risolvere i problemi della nostra comunità. Come associazione di volontariato denominata “comitato bicocca” stiamo cercando di sensibilizzare il nostro quartiere per risolvere il problema del medico di base. Il cosiddetto medico della mutua, che adesso è un semplice passacarte, in futuro vorremmo diventasse uno dei tanti medici di pronto soccorso, attrezzato con infermieri e semplici tecnologie, oltreché medico di fiducia delle famiglie .e proviamo e proveremo a più riprese a coinvolgere le istituzioni e le forze politiche. Forse ci riusciremo: lavoreremo con forza, impegno,passione e speranza con l’aiuto di tutti. Come vedi caro Ernesto, io concordo, in buona parte, sulle tue teorie, ma poi come tu stesso affermi, bisogna iniziare a metterle in pratica ed è molto difficile, ma io voglio rischiare, come ho sempre fatto nella mia vita, anche in questa ultima fase della mia esistenza. Un caro saluto a te e a tutti coloro che frequentano questo blog.
Antonio De Matteo Milano
Antonio, sfondi porte aperte.
Da un anno dico che IV e PD devono fare gioco di squadra. Renzi deve fare il rompipalle (com’è noto, è bravissimo!), Zingaretti deve finalizzare, come dicono nel calcio.
Però il risultato va portato a casa, altrimenti passiamo la vita in una infinita, sterile discussione senza costrutto.
La realtà (non l’opposizione, che è irrilevante …) non ci lascia tempi molto lunghi: bisogna prendere decisioni, possibilmente giuste. Come vedi, il M5S è in profonda crisi esistenziale: era ora! Bisogna che il nostro pragmatismo faciliti il loro passaggio verso posizioni sempre meno ideologiche e più riformiste.
Vaste programme!
Ma questo è il tema: non si scappa. Per questo chiedo di agire con fermezza e decisione, senza superbia e senza fare i gradassi. Ma il mondo là fuori non ci aspetta, procede a grande velocità.
Dobbiamo farlo capire anche a chi tentenna, a chi pensa che dopotutto, mica c’avevano tutti i torti con i vaffa.
Non deve passare giorno senza che il riformismo non faccia passi, non insista, non proponga, non chieda di prendere posizioni. E’ dura ma si può fare. Paradossalmente il Covid ci dà una mano perché manifesta le urgenze.
Adelante, Ernesto, con juicio si puedes!
Caro Ernesto, concordo con te sulla teoria, ma non basta: ognuno di noi può aiutare l’attuale governo o distruggerlo ( l’opposizione di centro destra di Salvini lo fa in ogni momento)
Io sto dalla parte del governo “giallo rosso” e cerco di aiutarlo come meglio posso. Qualche esempio. Con l’associazione di volontariato, denominata, “comitato bicocca”, della quale faccio parte, stiamo cercando, come già scritto su questo blog precedentemente, di restituire al medico di base (“il medico della mutua”) la sua funzione originale, la sua professionalità ( adesso è un semplice passa carta) trasformando il suo studio in un vero primo pronto soccorso oltreché in una unità sanitaria di fiducia. Lo facciamo coinvolgendo la cittadinanza e le istituzioni. Sempre adottando questo sistema stiamo cercando di far rispettare le norme di sicurezza pro COVID-19, spiegandolo, con l’aiuto delle forze dell’ordine, ai ragazzi/ e, che nel weekend si riuniscono nelle piazze dell’università, bicocca Milano, incuranti, non consci, data l’età ( 16/18 anni in media), del pericolo e del disturbo arrecato agli abitanti limitrofi. Segnaliamo all’autorità competente il mancato rispetto delle leggi esistenti affinché siano applicate. Non serve legiferare, se poi,dopo tante discussioni, le leggi non vengono rispettate, come succede spesso in Italia. Ecco preferisco fare queste case che polemizzare con Macaluso, Turati, e “compagnia bella” sull’ “anima” del governo o del PD. Certo la filosofia è fondamentale per impostare la pratica, ma se “filosofiamo” e basta perdiamo tempo inutilmente. Io la penso così ma sono pronto a rivedere il mio pensiero. Un caro saluto a tutti, anche questo è necessario, secondo me, per restituire un po’ di serenità alla nostra comunità. Antonio De Matteo Milano