carissimi democratici
carissima direzione
carissimo segretario uscente
carissimo segretario entrante
carissimi militanti:
carissima direzione
carissimo segretario uscente
carissimo segretario entrante
carissimi militanti:
Un grazie del servizio a tutti quelli che si sono sdoperati per il successo del nostro onerosissimo servizio per il paese
tante azioni e iniziative e conquiste utli
( le più utili sono quelle che crescono silenziose e facilitano la vita delle persone, e sono tante anche se nessuno le conta; così tante che sarà più difficile da ricordarle del ricordare i sette nani di biancaneve di fila ..!)
tante azioni e iniziative e conquiste utli
( le più utili sono quelle che crescono silenziose e facilitano la vita delle persone, e sono tante anche se nessuno le conta; così tante che sarà più difficile da ricordarle del ricordare i sette nani di biancaneve di fila ..!)
abbiamo fatto errori perché abbiamo fatto.
E so benissimo che nessuno, in quel contesto, con quei numeri avrebbe fatto meglio.
Ma certo, che avevamo scelto di mettere in sicurezza il paese prima, per poi dedicarci a investimenti di politiche sociali, questo non siamo stati capaci di spiegarlo
Abbiamo litigato, e tanto; invece era importante spiegare passo passo..spiegare bene perchè questo era “un sentiero stretto e difficile”, e scusate se cito Napolitano,
bisognava parlare a tutte quelle persone che si sono sentite sole e abbandonate, senza punti di riferimento politici, dovevamo parlare a ciascuna di loro, tranquillizzarle, dimostrargli che eravamo all’ ascolto, magari impotenti, ma all’ ascolto.
bisognava parlare a tutte quelle persone che si sono sentite sole e abbandonate, senza punti di riferimento politici, dovevamo parlare a ciascuna di loro, tranquillizzarle, dimostrargli che eravamo all’ ascolto, magari impotenti, ma all’ ascolto.
Di questo dobbiamo chiedere scusa, credo che dovremmo chiedere scusa tutti.
Dovevamo chiedere di tenere duro ancora, perché dopo le guerre e le crisi appare un’altra guerra, terribile, che è quella fra cittadini, fra strati sociali, fra chi ha perso tutto e chi ha perso tutto tutto.
E così abbiamo affrontato questa onda, anche noi da soli, soli in Italia, soli in Europa, soli ad accogliere disperati, soli a dargli da mangiare, soli noi con i nostri piu cari cittadini, quelli che chiedevano il nostro aiuto perché si fidavano, anche loro da soli
Perche noi militanti, allergici a queste scorribande fra leader e fra leader e media, abbiamo sofferto.
Io ho sofferto.
Non ho distolto lo sguardo ogni volta che ho visto mani spaccate dal lavoro rientrando a casa in metro.
ho sofferto per loro perchè mi sono sentita impotente
ho sofferto per loro perchè mi sono sentita impotente
E so bene chi c’è dietro a quelle mani di muratori, mani di uomini con i padri contadini che avevano le mani di argilla.
Io non ho distolto lo sguardo e ho sempre avuto una gran tenerezza
Non abbiamo avuto la forza di seguirli capillarmente, Non abbiamo avuto le energie.
Non abbiamo avuto le neregie e nemmeno le parole.
anche noi avremmo avuto bisogno di farci aiutare e spiegare e comunicare e negoziare .
Non abbiamo avuto le neregie e nemmeno le parole.
anche noi avremmo avuto bisogno di farci aiutare e spiegare e comunicare e negoziare .
Ho molto timore per le sorti di questo partito.
Ho timore che i rancori non si plachino, e che ci sarà una specie di notti di san Bartolomeo..
E invece ci vorrebbe una visione nuova, una visione di mondo nuovo.
Ho timore anche per la democrazia..perche quando vincono gli estremismi la democrazia cessa.
Certo ci stiamo da giorni dilettando nel vedere questi leoni come si sono incartati ci diletta vederne lo stile prevedibile
..ma temo per la democrazia, cosi delegittimata.
temo che il loro successo sarà parte del fallimento di quello di cui han bisogno coloro che li han votati..e a quel punto temo non si fideranno più di nessuno
..ma temo per la democrazia, cosi delegittimata.
temo che il loro successo sarà parte del fallimento di quello di cui han bisogno coloro che li han votati..e a quel punto temo non si fideranno più di nessuno
ho scritto dei miei timori e
di solito qualsiasi riflessione ha bisogno di una svolta.
E la mia?
Andare noi fuori dai circoli, chiedere ai giovani cosa vorrebbero di ideale..come vorrebbero che fosse il pianeta fra dieci e venti anni..aiutarli a imparare come ci si da una linea..
E fare un piano di confronto fra partiti democratici europei, e non solo europei.. siamo una unica casa, anche in pericolo, dobbiamo dialogare.
dobbiamo aprirci ad un piano unitario
dobbiamo aprirci ad un piano unitario
partire dai giovani i giovani che cercano studio, lavoro, quelli che han perso le speranze, e quando si sente di essere emarginatio è parte dell’emarginazione il sentirsi soli
partire dai più deboli, i più “offesi”
E una nota di curiosita e attenzione e di possibile riflessione seguendo le idee di Golinelli
Con affetto
Valentina Falcioni
4 Comments
Ecco, appunto, l’Europa!
Ormai, per come si sono messe le cose in Italia, è là che dobbiamo guardare e cercare appoggi, ispirazione, consensi, prospettive.
Come fare?
In realtà abbiamo una ottima carta da giocare.
Credo che Matteo Renzi dovrebbe prendere in seria considerazione l’idea di trasferirsi “armi e bagagli” presso il PSE, cercare di assumerne la leadership (non mi pare che la concorrenza sia così da temere) e lavorare per la sollecita trasformazione del Partito in un vero Partito Democratico Europeo, solidamente ancorato al pensiero, ai principi ed ai valori liberalsocialisti, un Partito progressista, riformista, ovviamente europeista in senso federale.
L’anno prossimo ci saranno appunto le elezioni europee, alle quali si dovrebbe arrivare con una proposta del centrosinistra molto forte a livello continentale.
Il primo impegno di questo nuovo Partito dovrebbe essere quello di stabilire rapporti organici oltre i vecchi Partiti Socialisti, con quelle realtà continentali più proiettate verso il futuro.
Penso ovviamente in primis a Macron ed al suo Partito/Movimento.
In Francia hanno assoluto bisogno di venire fuori dalla assurda situazione del loro centrosinistra agonizzante, e solo proiettandosi in Europa potrebbero trovare un terreno ed una piattaforma comune per costituire un argine alle destre ed ai populisti, che anche lì tendono pericolosamente a convergere.
Ecco, credo che Renzi sia la persona con l’esperienza e la caratura giusta per tentare una manovra in tal senso.
Scelga lui se tenere il seggio al Senato o concorrere al Parlamento europeo: la cosa mi pare marginale.
Importante sarebbe assumere anche qui in Italia il ruolo di rappresentante di una realtà europea, per togliersi dalle panie del gioco politico locale e proiettarsi su un piano transnazionale.
Forse il tenutario del nostro blog avrà qualcosa da ridire sulla mia preoccupazione di ricollocare l’ex-Segretario, ma, con sua (di Sergio) buona pace, io non mi rassegno a non sfruttare una risorsa così a vantaggio dello sviluppo di un nuovo centrosinistra europeo.
L’Italia, da sola, fa solo casino e lo ha dimostrato ampiamente: solo ancorandoci sempre più all’Europa, forse possiamo crescere.
Sono d’accordo Ernesto, ma pensi che gli “amici ” di Renzi lo proporranno com candidato europeo, io ho dei dubbi, ma spero che succeda.
Repetti Camillo
L’idea di Ernesto mi sembra più che buona. Ipotizzare l’impegno di Renzi in ambito europeo lo ritengo decisamente interessante e propedeutico alla realizzazione di una diversa, più solida e giusta unione tra gli stati membri. Senz’altro migliore del suggerimento di Turani, che consiglia a Renzi di andarsene per 3 mesi in vacanza in California, “dimenticando” l’iphone a casa!
La proposta mi lascia dubbioso.
Non riesco a spiegare i miei dubbi ma non mi convince affatto.
Non so per me Renzi ha fatto bene il Presidente del Consiglio ma visto i risultati, e non mi riferisco all’esito elettorale, non è stato un buon segretario di partito.
Per me ha ragione Turati se come dice il signor Silvano gli ha consigliato un periodo di decantazione.
Volente o meno Renzi è diventato un bersaglio di tutte le forze politiche, media e forse anche la finanza con tutte le conseguenze negative sul Partito.