Caro Sergio.
Ieri su FB ho incontrato questo post che ho ritenuto molto condivisibile e che ti invito a leggere. Poi fanne ciò che credi.
Per quanto riguarda Orlando, ai miei occhi si è reso artefice di un’altra uscita infelice, quella dell’intervista al Corriere, laddove prima dice (il “virgolettato” l’ho letto su Televideo, quindi è attribuito al ministro) “non vedo Renzi candidato premier” e poi “se le circostanze lo consentissero NON LO OSTACOLEREI”. Capito, non lo ostacolerebbe, figurarsi appoggiarlo! Ma Orlando pensa di essere perennemente in congresso? Gliene ho dette quattro sulla sua pagina FB, anche richiamandolo ad un più fattivo impegno nella sua carica di ministro (per esempio, chiedendogli notizie sul magistrato che aveva “liberato” Igor “il russo”).
Un abbraccio.
Silvano
Post di Savarese.
LETTERA APERTA A ANDREA ORLANDO
gentile Andrea, ti rispondo come iscritto e come compagno che tutti i giorni si danna l’anima nel web, e per la strada nei mercati per cercare di stabilire la verità oggettiva che nella società odierna viene superata largamente dalle balle che diventano verità assolute. Noi come comunità siamo sotto assedio a reti unificate e da giornalisti prezzolati al servizio di gruppi editoriali che al contrario di quanto avviene nelle società in cui l’informazione è evoluta, come gli Usa, sponsorizzano il peggio perché temono il cambiamento che avevamo tentato per il bene del Paese con quel referendum del 4 dicembre. Giornalisti che rappresentano in edicola giornali falliti nelle vendite scaldano con il loro sedere i talk show pontificando su tutto e per colpire il tuo segretario anche se parlano di melanzane mentre dei poveri disgraziati free lance si occupano di trovare le notizie sulla strada per poi venderle a 8 euro se va bene. Nel Web siamo in ritardo di dieci anni rispetto alla Casaleggio che ci lavora da allora. Per la prima volta noi abbiamo un segretario energico e che è stato capace di dare una svolta ai sepolcri imbiancati della sinistra inconcludente, che per anni ha parlato di cose che poi non ha mai fatto. Abbiamo dei risultati di governo, negli ultimi 4 anni, al netto degli sbagli, che dovrebbero vederci al 50% nei sondaggi e invece, grazie al “lavoro sotto traccia” di persone come te, come Gianni Cuperlo siamo ancora al sì … ma. Tu personalmente hai perso le primarie da Roma a la Spezia in modo inequivocabile 8 mesi fa solamente, ma anche adesso se ti fai un giro nei circoli ti renderai conto che la base è ancora più coesa a sostegno della segreteria. Sei il ministro della giustizia di un paese nel quale appena 5 giorni fa è venuto fuori che ufficiali dei carabinieri tendevano a minare le istituzioni italiane, fatto gravissimo che solo qualche anno fa avrebbe occupato, oltre gli organi competenti, tutte le prime pagine dei giornali. E invece in un paese al contrario si parla, su prime pagine una volta autorevoli, e in tv, sempre dello stesso editore, di una ministra che ha ben fatto solo perché figlia di …. e senza un briciolo di dichiarazioni che la vincoli ad alcun reato o pressione. Questa è BARBARIE, e tu come esponente di primo piano del PD avresti il dovere di gridarlo ai quattro venti, e invece cosa fai? Riunisci la tua aria Dems per dichiarare che siete pronti ad assumere la direzione e la leadership e dopo te ne vanti pure nella tua pagina! O sei improvvisamente impazzito o sei in mala fede. Ecco, se tu hai problemi di bipolarismo puoi risolverli andandotene se il cuore ti porta da altre parti, oppure se eri semplicemente impazzito, e ci può stare, basta chiedere scusa non a Matteo Renzi ma alla nostra comunità e magari pensare anche di iniziare a lavorare per il tuo partito e per il tuo segretario, perché ti do una notizia, è cominciata la campagna elettorale, quindi pancia a terra e basta con le cazzate!
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Caro Silvano,
dissento totalmente da questo tipo di lettera che ritengo in certi punti addirittura offensiva. Ritengo perfettamente legittimo che un compagno iscritto al partito, pur votando e lavorando per il PD, dissenta dalle valutazioni della segreteria o dalla norma dello statuto che prevede l’automatismo tra segretario e premier. Guai a criminalizzarlo per questo e soprattutto guai a suggerirgli di andarsene dal partito. E’ questo l’atteggiamento deleterio che ha caratterizzato la vecchia gestione del PD e che ora rischia di caratterizzare la nuova gestione di Renzi. Personalmente, al contrario di Orlando, io considero positivamente l’idea di Renzi premier visto anche il buon lavoro fatto durante il suo mandato. Considero anche ottima la prestazione offerta in questo senso da Gentiloni e che quindi, vista la situazione con i possibili alleati, possa rimanere comunque lui premier. Invece, probabilmente come Andrea Orlando, considero totalmente inadatto Renzi a fare il segretario del partito. E’ evidente che questo ruolo non lo attrae e non ha un’idea precisa sul come gestirlo. Questa mia opinione, comune a tanti membri della minoranza, l’ho espressa più volte e ciò comunque non mi ha mai impedito di lavorare con tenacia e passione alla crescita del PD. Dobbiamo abituarci a dialogare tra compagni e a parlarci sinceramente, le contraddizioni devono aiutarci a farci crescere, non a dividerci.
Un abbraccio
Sergio
7 Comments
Mi dispiace caro Sergio ma questa volta non sono d’accordo con te.
Quello che ha rilevato Silvano è il riscontro oggettivo di quello che sta accadendo in questo Paese ed in questo Partito da diversi anni a questa parte. Il riscontro oggettivo di un Partito affaticato e bombardato in ogni momento, è ciò che si percepisce nei ns luoghi comuni che frequentiamo giornalmente, oltre a quelli tragicomici dei masmedia.
Tu pensi che io sostenga la perfezione di Renzi o del PD? No, nel modo più assoluto, a me dà enormemente fastidio il “culto della personalità” ma non accetto neanche l’odio della personalità. Ormai sta diventando di moda che anche della fame nel mondo il responsabile è Renzi ed il suo “cerchio magico” , BASTA!!!!!
Ma non è forse vero che vengono affossate come inesistenti le numerose cose positive che i governi Renzi-Gentiloni (governi di Sinistra) , hanno realizzato in questi anni su spinta propulsiva di Renzi, mentre trovano grande risalto cose che oltre ad essere piccole e forse insignificanti, spesso sono anche falsificate? Ora, posso capire se mi arrivano dagli avversari politici ma la cosa che sta danneggiando questo partito ENORMEMENTE, è proprio questa azione deleteria ed incessante che prima (e adesso) i sinistrati fanno con la consapevolezza di far vincere le destre, poi ci sono dirigenti del PD che invece di mettersi pancia a terra e superare questa fase politica molto difficile , sono in continua ed esasperante critica, che in questo momento, caro Sergio, non è assolutamente costruttiva.
Oggi siamo in “guerra” con un nemico agguerrito e pericoloso e fare ciò che fanno, personalità del PD o magari vicino al PD, alimenta continuamente lo sconforto e sviluppa a destra e manca tutte le peggiori reazioni da Bar dello Sport. E quando prevale il Bar dello Sport la sinistra NON VINCE MAI e l’Italia perde.
Un caro saluto
Gianni Moscatellini – CAVE (Roma)
Caro Gianni,
la pancia a terra non deve far dimenticare la nostra intelligenza. Per me già il fatto che persone come Andrea Orlando o Gianni Cuperlo o Ugo Sposetti o Barbara Pollastrini etc siano fermamente militanti del PD e convinti a votare il nostro partito, sono la migliore testimonianza della forza di questo partito. Le critiche fatte al nostro interno non rompono la disciplina elettorale ma, al contrario, ampliano il consenso. Io spero tanto che, personalmente, le dure critiche sincere che esprimo liberamente nel partito accanto alle tante testimonianze di affetto e stima, spingano molti a non fare l’errore di votare scheda bianca o, peggio, altre forze o minoritarie o reazionarie. E’ un nostro dovere tenersi cari quei compagni che, oltre che lavorare intensamente per il partito, per passione politica generosa criticano i nostri dirigenti in modo corretto e non offensivo. Se dimostriamo che il PD è ancora cosa viva e dialettica possiamo sperare di crescere elettoralmente, altrimenti siamo finiti.
Caro Sergio, condivido la stima e l’affetto per quei compagni che, pur dissentendo, restano saldamente ancorati all’interno della nostra comunità. Devo però dire che ci sono momenti e momenti per esprimere le proprie critiche. La critica di Orlando, pur condivisibile, era francamente inopportuna in questi frangenti. Il marasma degli ultimi tempi credo ci abbia un po’ tutti disabituati ad una serena dialettica interna. Non sono dalla parte dei “fedeli alla linea”, anche se i Modena City Ramblers li ascolto sempre volentieri. Abbiamo addosso sin troppi commentatori a montare la panna su Banca Etruria, mentre l’evidenza ormai dei fatti (Dio non voglia che sia a breve smentito!) mostra la correttezza di M.E.Boschi, che si è dimostrata una vera guerriera nel confronto con Travaglio e io ammiro i guerrieri. Certo la battaglia sulle banche può essere un tranello mal riuscito, ma potevamo trascinarci dietro la nomea dei protettori dei banchieri? A mio parere Renzi ha fatto bene a scatenare “la guerra” su banche, banchieri e BanchItalia. Era insopportabile il volerci far passare per i manutengoli dei banchieri. Anche a me hanno provato ad affibbiare le azioni “baciate”. Respinte al mittente! Quel malcostume chi doveva impedirlo? Si deve migliorare la vigilanza? Quel destrone di Vegas ha fatto il suo dovere in Consob? Questi sono i fatti ed è nostro dovere evidenziarli, così come è doveroso evidenziare l’azione “sovversiva” di quei due sciagurati carabinieri, su cui però i media mi pare tendano molto a sorvolare. Un abbraccio a tutti e tantissimi auguri, nella speranza di far la festa ai tanti nostri avversari. Ciao
Va bene. In un grande Partito è normale che ci siano opinioni diverse, anche molto diverse.
Un grande Partito deve includere e non escludere, l’abbiamo detto tante volte e non finiremo mai di ripeterlo.
Qui però si deve sottolineare un altro concetto: la legittimazione della classe dirigente, tutta la classe dirigente.
Anche nel PCI c’era chi non la pensava come Berlinguer, per esempio sul rapporto con Craxi ed il PSI, o sulla scala mobile, ma mai si sarebbe sognato di “considerarlo totalmente inadatto come Segretario”, o di concedere di “non ostacolarlo”.
Si dirà: sono cambiati i tempi. Vero.
Ma l’esigenza di vincere le elezioni e governare non è cambiata affatto, anzi è cresciuta esponenzialmente!
Qui siamo soggetti al fuoco incrociato dei media, delle destre, dei populismi, delle sedicenti sinistre e di improbabili intellettuali sempre con la puzza sotto il naso e la bacchetta in mano, e la nostra minoranza che fa? spesso rincara la dose, annuisce, sopporta, mica alza la voce per difendere il Partito.
Quando mai sentiremo da Cuperlo od Orlando le parole nette e chiare che abbiamo sentito da Sabino Cassese, che pure non è un dirigente?
Un conto è avere opinioni diverse su singoli provvedimenti o argomenti, ci mancherebbe, ma un altro è la sistematica delegittimazione della classe dirigente, tutta intera.
Perché Orlando, Cuperlo e gli altri squalificano anche loro stessi, che infatti si sentono dire: “Ma che ci fai in quel Partito lì? Come puoi sopportare tanto squallore? Vieni via!”.
E’ evidente che così non va bene. Non è vero che guadagniamo voti, diamo solo l’idea di essere allo sbando.
Non si può vedere in TV gente nostra che, a fronte di attacchi scomposti e sconsiderati al Partito (vedi banche – Boschi), non trova niente di meglio da dire che “la cosa è stata mal gestita, bisognava fare, o non fare, pensarci prima, fare attenzione, certo che …, dopotutto …, ma guarda cosa devo sopportare …, e via così!” invece di denunciare con forza che si sta facendo un polverone gigantesco sul NULLA. Una bagatella in 12 battute, ha detto ieri sera Nicola Piovani da Mannoni.
Ma che diamine!
Se non ci difendiamo noi, ma chi ci difende? Cacciari? Paolo Mieli? Berlinguer figlia? Giannini, Folli, Mauro? Mentana, Gruber, Floris?
Ma lo vediamo che Cairo, De Benedetti, Mediaset, sono tutti all’assedio del PD e lavorano solo perché perdiamo clamorosamente, per distruggerci una volta per tutte?
Lo diamo già per scontato? Vogliamo buttare tutto all’aria anche noi?
Pensiamoci bene. Guardiamoci dentro, guardiamoci dietro, vedremo un mare di gente che non ci sta a farsi schiacciare dopo aver dato al Paese una svolta così energica e così inattesa.
Nessuno potrà prescindere da questi ultimi quattro anni “avventurosi”, comunque vadano le cose.
Ce ne accorgeremo tra qualche tempo.
Auguri a tutti.
Questa la mia replica che avevo inviato a Sergio.
Caro Sergio.
Lo scopo del mio invio era quello di darti “il polso” di ciò che batte in rete (non so se tu la frequenti), lo stato di esasperazione cui sono giunti molti compagni. Ti posso assicurare che questo commento è uno dei più “urbani”, purtroppo c’è parecchio altro di molto peggio e che, ovviamente non condivido. La “lettera” di Savarese sarà anche dura, persino offensiva in certi tratti, ma ti inviterei a riflettere, e a far riflettere anche molti compagni che la pensano come te, sull’INNOPORTUNITA’ di perseverare, da parte di Orlando, Cuperlo e altri, nel tenere questi atteggiamenti di perenne polemica e critica! Ma s’è mai sentito qualcuno, fra i nostri avversari, polemizzare con, o criticare, altri esponenti del proprio schieramento come avviene al nostro interno? Dopo “l’investitura” di Di Maio da parte di Grillo era sembrato che ci fosse un minimo dissenso interno al m5s, con Fico che pareva in disaccordo? E’ finito tutto nel nulla, nessuno a più detto una parola! Come avveniva nel buon Pci, i dissensi vanno manifestati al nostro interno, è sciocco cercare visibilità offrendosi ingenuamente ad una stampa alla continua ricerca di spunti per creare dissapori fra di noi! L’ottimale sarebbe che non rilasciassero proprio interviste e/o dichiarazioni. Può darsi che tu abbia ragione sul fatto che a Renzi non piaccia fare il segretario e che veda quel ruolo solo in quanto propedeutico a Palazzo Chigi, tuttavia perché dev’essere necessario ripetere continuamente che l’ha votato il 67,8% di quasi 1,9 milioni di elettori alle primarie? In ogni caso, raccoglierei l’invito finale di Savarese, la campagna elettorale è iniziata e quindi “pancia a terra e basta con le cazzate”!
Caro Silvano
pienamente d’accordo con te.
Sergio, cerca di farlo leggere e capire ai ns. cari compagni interni, perchè questa è l’atmosfera che si vive in “trincea” in questa giungla selvaggia che non siano i salotti bene dell’intellettuale di turno ed a pagarne il prezzo saremmo tutti noi, nessuno escluso.
ciao
Gianni Moscatellini
Il partito della sinistra democratica e dei lavoratori, oggi PD come ieri PDS o PCI, ha una lunga storia in cui spesso si è trovato assediato da destra e da sinistra. Ce li ricordiamo quei momenti?
Anche oggi dobbiamo considerare il PD un fronte di difesa dal peggio e dal meno peggio. Tra destre scalmanate o borghesi, e populisti senza sfumature, non scelgo chi mi fa meno paura : mi schiero tra i miei compagni di lotte. I media, che non sono imparziali, li valuto per ciò che scrivono ma anche per la pubblicità che li finanzia.
Sandra Festi- Bologna.